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Lo sguardo ostinato

Il meteo, le dinamiche di distribuzione e il cinema di qualità nei mesi estivi.
di Dario Zonta

Jasmine Trinca e Libero de Rienzo in una scena del film Miele, di Valeria Golino.
Jasmine Trinca (43 anni) 24 aprile 1981, Roma (Italia) - Toro. Interpreta Irene nel film di Valeria Golino Miele.

martedì 4 giugno 2013 - Focus

Un buon cinefilo è anche un discreto meteorologo. Guarda lo schermo come scruta il cielo. D'altronde sempre di stelle si tratta. Chiedete a un amante del cinema e troverete piena corrispondenza: sono "passioni" che vanno a braccetto, almeno così ci piace pensare.

Non solo i cinefili, "soft or strong", studiano le previsioni del tempo, ma anche chi il cinema lo fa e lo distribuisce, soprattutto se esercita quest'attività in un paese come l'Italia. Un buon distributore segue il meteo del fine settimana con la stessa passione che esprime per computare gli incassi del lunedì. Chiedete, altrimenti, a qualsiasi esercente e vi dirà quanto l'andamento climatico influisca sulle presenze in sala. Al primo sbocciar del sole, le sale si svuotano. Luoghi comuni? Abitudini inveterate? Vero o falso che sia, è un fatto che la stagione cinematografica italiana non si è mai estesa sui 12 mesi, arrivando al massimo a sfiorare maggio.

A lungo si è dibattuto sulla necessità di modificare questa cattiva abitudine: molti annunci, pochi fatti, nel solito dilettantismo italico, velleitario e strillato. Quest'anno le cose sembrano cambiare e l'estate al cinema è già iniziata, mentre quella meteorologica, paradossalmente, ancora no. Freddo, scrosci improvvisi, colpi di vento... una forte instabilità ha accompagnato, e sostenuto, quei titoli spavaldi che hanno rotto l'improbo argine, portando il cinema in estate.
Non possiamo che dirci felici di questa scelta, anche se - a ben vedere - si tratta ancora, e soprattutto per il cinema italiano, di timidi avanzamenti. Il primo risultato lo hanno ottenuto i due film italiani di Cannes, Miele di Valeria Golino e La grande bellezza di Paolo Sorrentino, usciti poco prima o in concomitanza con la proiezione cannense, sfidando così il botteghino già estivo, secondo i criteri dei distributori, ancora primaverile per il calendario. È andata bene per entrambi i film, molto bene per Sorrentino. L'anno scorso, ad esempio, i due film italiani di Cannes, Io e te di Bernardo Bertolucci e Reality di Matteo Garrone (che in quell'edizione ha anche vinto un premio importante) non sono usciti in contemporanea, ma dopo diversi mesi, perdendo l'abbrivio del lancio del festival più importante del mondo e andando ad affollare le proposte autunnali, già cariche di eventi. Difficile dire se il risultato al botteghino per questi film sarebbe stato diverso qualora fossero usciti a maggio. Il sospetto comunque c'è.

È capitato nel recente passato di vedere in Italia un blockbuster americano due o tre mesi dopo la sua uscita internazionale, con quel tanto di ritardo da sgonfiare l'entusiasmo e l'attesa, spesso gratificati dalla pirateria sul web.

Invece le grandi distribuzioni hanno annunciato i loro listini per il periodo estivo e la novità maggiore consiste nella possibilità di vedere i film hollywoodiani in contemporanea con le uscite internazionali. Da After Earth (6 giugno) a L'uomo d'acciaio di Zack Snyder (21 giugno), da Pacific Rim, fanta-horror di Guillermo Del Toro (13 luglio) a L'evocazione (22 agosto). Ancora da Into Darkness, atteso nuovo capitolo della saga di Star Trek di J.J. Abrams (13 giugno) a World War Z, zombie-movie ad alto tasso d'azione (27 giugno), da Il libro della giungla a Le avventure di Peter Pan per i bambini.

Le case di distribuzione di qualità e indipendenti, tengono botta fino a giugno, poi s'inabissano per riemergere a settembre. Chi vuole vedere il cinema di qualità e d'autore a luglio e agosto?. Il cinefilo strong, come anche quello soft, costretto dalla crisi alle vacanze in città, non avrà certo pane per i suoi denti, ad esclusione di qualche pellicola nel mese di giugno.
E il cinema italiano, quello che si accalca con decine di film in poche settimane nei soliti periodi intensi? Basta guardare quello che è stato fatto ad aprile, sotto data di scadenza per i Donatello, quando manciate di film nostrani, spesso piccoli e d'autore, comprese molte opere prime, sono state gettate alle fiamme, alcuni bruciati al primo apparire del sole in quel di fine aprile. D'estate non ci saranno molti film italiani, l'unico sarà Cha Cha Cha di Marco Risi in uscita a metà giugno.

Il problema quindi si riproporrà fra qualche mese tale e quale. Se gli italiani sono conservatori, i distributori di film italiani lo sono ancora di più.

Comunque, la "brava gente" si sta così godendo questo inizio di stagione estiva cinematografica, che gli incassi sono lievitati, e non solo di film come Fast & Furious 6 o Una notte da leoni 3, ma anche classici del cinema, come la riedizione di To Be or Not To Be capolavoro di Lubitsch, in bianco e nero, in lingua originale con sottotitoli, entrato nella top ten con sole 15 copie e la seconda media copia più alta del week-end dopo Una notte da leoni e prima di La grande bellezza, alla faccia della bulimia sconquassata dei festini romani.

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