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Il futuro del cinema è il 3D ad alta velocità

Il guru degli effetti speciali Trumbull torna al lavoro dopo 28 anni.
di Marlen Vazzoler

Il regista James Cameron (in foto) ha annunciato che girerà il suo Avatar 2 a 48 o a 60 fps.
James Cameron (James Francis Cameron) (70 anni) 16 agosto 1954, Kapuskasing (Canada) - Leone.

mercoledì 13 aprile 2011 - News

Sei anni fa James Cameron e George Lucas durante l'edizione 2005 dello ShoWest presentarono a proprietari di sale cinematografiche, manager ed esecutive quello che sarebbe stato il nuovo modo di consumare il cinema: la tecnologia 3D. Grazie al successo di Avatar, il 2010 e i primi mesi del 2011 hanno visto debuttare nelle sale diverse pellicole che sfruttano questa tecnologia: alcuni film sono stati girati direttamente in 3D mentre altri sono stati convertiti in post-produzione con risultati altalenanti.
Il pubblico non è ancora stato completamente vinto da questa nuova tecnologia, in molti non hanno ancora mai visto un film in 3D, altri invece sono ancora affetti da casi di mal di testa dopo la proiezione. Nonostante questo, gli incassi raggiunti tramite questa nuova tecnologia hanno permesso all'industria di ottenere un po' di respiro e di invertire il trend negativo che l'aveva colpita negli ultimi anni.
Nel frattempo le sale, soprattutto grazie al 3D, hanno cominciato ad attrezzarsi per le proiezioni digitali e sebbene i proiettori abbiano già raggiunto una risoluzione a 4K, che corrisponde a 4096x2160 pixel ovvero 8,85 MegaPixel al secondo a 24 fps (fotogrammi al secondo), la maggioranza delle sale utilizza al massimo supporti digitali a 2K (2048x1080 pixel di risoluzione). Quest'anno Cameron è tornato a Las Vegas al CinemaCon, ex-ShoWest, per presentare una dimostrazione esclusiva del futuro del cinema. Cameron ha spiegato che il futuro non riguarderà l'aggiornamento dei proiettori a 4K, dato che al momento gli effetti speciali in post produzione sono realizzati con un rendering a 1K o 2K, ma l'utilizzo di un numero più alto di fotogrammi al secondo sia per le proiezioni che per le riprese dei film.

Lo stesso formato dai tempi del sonoro a oggi
Dalla metà degli anni venti, dopo l'introduzione delle pellicole sonore, i film a 35 mm vengono girati e proiettati a 24 fps. Tutta l'animazione realizzata a mano utilizza questo formato e in alcuni casi si usano anche 12/8/2 fotogrammi al secondo ripetendo per 2/4/6 volte lo stesso fotogramma. Questa bassa frequenza dei fotogrammi (24 fps) crea un effetto stroboscopico quando viene creato un modesto movimento della cinepresa, in questo caso il cervello non percepisce le sequenze delle immagini in modo continuativo ma, una volta ogni minuto, ha la sensazione che ruotino all'indietro. Questo è uno dei motivi principali per cui alcune persone si sentono poco bene dopo aver visto un film in 3D.
Cameron ha presentato alcune scene in slow motion girate un mese fa in un castello, usando le cineprese: Arri Alexa, la Red Epic e la Phantom con lo stesso tipo di luce e le ha proiettate al Cinemacon a 24, 48, 60 fps comparando i vari tipi di frequenza dei fotogrammi. Parlando del footage a 48 fps, Cameron ha utilizzato il seguente paragone: "Se si sta guardando un film in 3D è come vederlo inizialmente attraverso una finestra (con il 24 fps), poi è come togliere il vetro dalla finestra (48 fps) e iniziare a guardare alla realtà". Il passaggio dai 24 ai 48 fps è molto evidente, mentre quello a 60 fps non è altrettanto drastico.

Cambio frequenza
Ma la discussione sulla frequenza dei fotogrammi, così come lo è stata quella riguardante il 3D, non è stata fatta per la prima volta al CinemaCon ma risale agli anni Ottanta, quando il direttore della fotografia Douglas Trumbull inventò un processo chiamato ShowScan con cui proiettava a 60 fps. Nel 1983, durante le pre-produzione di Brainstorm con Natalie Wood, Trumbull aveva tentato di usare una pellicola a 65 mm con una frequenza di fotogrammi a 60 fps ma senza successo. Il motivo per cui questa tecnologia non si è sviluppata è stata la natura meccanica dei proiettori che hanno reso il processo troppo scomodo e costoso.
Secondo Cameron non sarà necessario aggiornare le proprie attrezzature per filmare con una maggiore frequenza dei fotogrammi dato che le cineprese ad alta definizione sono già in grado di riprendere fino a 220 fps. I proiettori della seconda generazione, quelli comprati più o meno dopo il gennaio del 2010, sono in grado di proiettare ad un alto numero di fotogrammi al secondo: le presentazioni in 3D sono proiettate a 140 fps, per ogni occhio si proietta per una mezza dozzina di volte. Di conseguenza gli esercenti dovranno solamente aggiornare il software delle loro attrezzature. L'utilizzo di una più alta frequenza dei fotogrammi permetterà ai registi di non incorrere nell'effetto stroboscopico e darà loro la possibilità di girare, in particolare, le pellicole in 3D, senza alterare il loro modo di usare le cineprese durante i movimenti di macchina.
Per quanto riguarda la post-produzione, Cameron ha dimostrato come il video ripreso a 60 fps può essere abbassato a 24 fps. Gli studio non rischieranno di duplicare il budget necessario per il render degli effetti speciali per sistemare i fotogrammi in 'eccesso', e secondo Cameron l'utilizzo di un software intelligente potrebbe permettere di scegliere quale parte del footage troppo pesante richiederebbe il rendering dei fotogrammi extra che comporterebbe un probabile aumento del solo 10% dei costi.

La parola a Jackson
Cameron ha già annunciato che Avatar 2 userà questa tecnologia, anche se non ha ancora scelto se usare i 48 o i 60 fps. Peter Jackson ha rivelato che girerà The Hobbit con le 3D RED Epic Camera a 48 fps. "Stiamo girando con una maggiore frequenza dei fotogrammi. L'elemento chiave da comprendere è che questo processo richiede sia girare che proiettare a 48 fps, invece del solito 24 fps. Alla fine sembra di vedere a una normale velocità, ma l'immagine ha una maggiore chiarezza e regolarità. Guardare a 24 fotogrammi al secondo può sembrare ok – e abbiamo visto migliaia di film in questo modo negli ultimi 90 anni – ma spesso troviamo un annebbiamento in ogni fotogramma, durante i movimenti veloci, e se la cinepresa si muove troppo velocemente, l'immagine può vibrare o [diventare] stroboscopica. Girare e proiettare a 48 pfs permette di eliminare molti di questi problemi. Sembra molto più simile alla realtà, ed è molto più semplice da vedere, specialmente in 3D... Abbiamo vissuto con i 24 fps per 9 decadi – non perché si tratta della migliore velocità della pellicola, ma perché era la più conveniente per ottenere un risultato accettabile nel 1927 o quando è stata adottata. Niente di tutto ciò è nuovo. Doug Trumbull ha sviluppato e promosso il processo a 60 fotogrammi al secondo, lo ShowScan, 30 anni fa ed era fantastico. Sfortunatamente non è stato utilizzato al di fuori dei parchi a tema. Immagino che la mera spesa di usare la costosa pellicola a una velocità più alta (si paga per ogni piede di pellicola – l'equivalente di 30,48cm – che corrisponde a 18 fotogrammi) e le difficoltà dei proiettori nei cinema, hanno reso difficile il suo uso per film 'normali' anche se sembrano incredibili. In realtà, chiunque sia stato nell'attrazione Star Tours a Disneyland ha sperimentato la qualità dei 60 fotogrammi per secondo. La nostra nuova attrazione di King Kong agli Universal Studios utilizza i 60 fps... Speriamo che quando The Hobbit uscirà nei cinema vi siano sufficienti sale capaci di proiettare a 48 fps".

I piani di Trumbull
Durante il Digital Cinema Summit al NBA Show di Las Vegas il premio Oscar Douglas Trumbull, responsabile per gli effetti speciali di 2001: Odissea nello spazio, Incontri ravvicinati del terzo tipo, Blade Runner e Star Trek, ha annunciato la creazione di una nuova compagnia, la Magnetar Production, e di star lavorando ad un paio di sceneggiature.
Dopo 28 anni Trumbull tornerà a dirigere uno di questi lavori utilizzando un nuovo processo chiamato ShowScan Digital che permette di inserire sequenze a 60 fps in film a 24 fps. "L'alta frequenza dei fotogrammi crea un senso di realismo. Ci troviamo in un periodo in cui è possibile avere qualsiasi tipo di tessuto filmico. Non si tratta di una situazione in cui è l'uno o l'altro. James Cameron ha parlato pubblicamente su test girati a 48 e 60 [fps]. Peter Jackson vuole fare The Hobbit a 60... Non mi sembra così scoraggiante [realizzarlo]".
Trumbull girerà scene live action su dei set con i green screen, e taglierà i costi disponendo 100 cineprese. Girerà in 3D con il nuovo sistema in grado di raggiungere i 100 fps, anche se è molto probabile che userà la frequenza a 60 fps.

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