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Film nelle sale: Gyllenhaal è l'atteso Prince of Persia

Da Cannes arrivano La nostra vita e Copia Conforme.
di Valeria Filippi

Videogiochi e saghe horror
Jake Gyllenhaal (43 anni) 19 dicembre 1980, Los Angeles (California - USA) - Sagittario. Interpreta Il principe Dastan nel film di Mike Newell Prince of Persia - Le sabbie del tempo.

venerdì 21 maggio 2010 - News

Videogiochi e saghe horror
Tra blockbuster dal successo assicurato e pellicole fresche di proiezione sulla Croisette, spunta anche il quarto capitolo della saga horror Final Destination.
Gli appassionati del videogioco di incredibile successo Prince of Persia sono abituati a vederlo sullo schermo dei pc casalinghi, ma da mercoledì scorso possono ammirare il coraggioso furfante Dastan sui grandi schermi di tutta Italia: ne veste i (succinti) panni un Jake Gyllenhaal più aitante che mai. Prince of Persia - Le sabbie del tempo è diretto dal versatile regista di Quattro matrimoni e un funerale e Harry Potter e il calice di fuoco, Mike Newell, e alla corte del suo costoso fantasy ha voluto Ben Kingsley, Alfred Molina e l'attrice in ascesa vertiginosa Gemma Arterton (la talentuosa ragazza è nei cinema con Scontro tra Titani ed è la protagonista del film di Stephen Frears Tamara Drewe, da poco presentato fuori concorso a Cannes). Le riprese del film si sono svolte prevalentemente nel torrido Marocco; la scelta del paese si deve alla somiglianza delle atmosfere africane a quelle del videogame, ma per girare nell'afosa Marrakesh il cast e la troupe hanno dovuto sfidare temperature superiori ai 45°, l'alta quota (le prime due settimane di riprese sulle montagne dell'Atlas a 2500 metri) e pericolose creature dell'aspro deserto del Sahara.
Decisamente meno assolato lo scenario dell'inquietante The Final Destination 3D: uscito nelle sale americane lo scorso agosto, a fine maggio anche in Italia sbarca il cupo horror che promette la suspence dei primi tre capitoli con l'aggiunta della verosimiglianza delle tre dimensioni. Nella macabra pellicola il protagonista ha la premonizione di uno spaventoso incidente che gli avrebbe causato la morte, insieme alla fidanzata e ai due amici; grazie alla visione di Nick i quattro riescono a scamparla, ma presto la misteriosa e inappellabile Morte tornerà a reclamare le sue prede...Alla regia il gradito di ritorno di David R. Ellis, che aveva già diretto il secondo capitolo e altre pellicole di terrore puro quali Snakes on a Plane e Cellular.

Cannes e l'Italia
Direttamente dalla prestigiosa Croisette arriva nelle sale La nostra vita, unico film italiano in concorso a Cannes. Daniele Luchetti, che ha definito il suo film "furioso e vitale", ha voluto nuovamente Elio Germano con sé, dopo l'intensa performance che il talentuoso attore romano regalò in Mio fratello è figlio unico (2007). Dopo Accio, Germano si cala in un altro personaggio difficile e porta sullo schermo Claudio, un operaio edile che ha appena perso la moglie e deve prendersi cura dei tre figli; la sua esistenza sconvolta farà sì che incanali il dolore in una direzione sbagliata. Nell'ottimo cast spiccano Isabella Ragonese, Raoul Bova e Luca Zingaretti, rispettivamente nei ruoli della moglie di Claudio, di suo fratello e del pusher vicino di casa.
In arrivo dalla sezione competitiva di Cannes anche Copia conforme dell'iraniano Abbas Kiarostami. Il regista Palma d'Oro 1997 per il capolavoro Il sapore della ciliegia torna con un film ambientato per la prima volta fuori dal suo amato e difficile Iran e come set ha scelto la campagna toscana tra Arezzo e San Gimignano. La musa ispiratrice per Kiarostami è stata l'icona francese Juliette Binoche (il regista ha dichiarato che scrivendo la sceneggiatura ha pensato proprio all'elegante attrice parigina). Dalle sue dichiarazioni la protagonista deve essersi innamorata profondamente della regione che l'ha ospitata per le riprese: "La Toscana resta un luogo dove sono possibili i miracoli. Non mi stupisce che ci siano tanti santi, tanti olii e tanto verde. Abbiamo percorso questo film come una famiglia di vecchi amici, come un film da sogno. Una piccola troupe, in un paesino, la freschezza dentro, il calore fuori, il tempo che non conta più, la passione negli occhi, la felicità di stare insieme".
Si resta in Italia con La bella società, più precisamente nella splendida Sicilia; Gian Paolo Cugno ambienta nella sua amata terra un affresco che attraversa tre decadi del '900 raccontando le vicende di Giorgio e Giuseppe, due fratelli cresciuti senza il padre e gelosissimi della giovane e bellissima madre. Lo sfondo della storia raccontata è uno splendido paesino assolato dell'entroterra siciliano; forti i rimandi alla vita del regista che, nato nella piccola città di mare di Pachino, è cresciuto in completa libertà immerso nei paesaggi grandiosi della Sicilia sud-orientale. Per il suo secondo lungometraggio Cugno ha voluto un cast importante in cui spiccano Giancarlo Giannini, Raoul Bova, Maria Grazia Cucinotta ed Enrico Lo Verso.

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