Il capitale umano |
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Un film di Paolo Virzì.
Con Valeria Bruni Tedeschi, Fabrizio Bentivoglio, Valeria Golino, Fabrizio Gifuni, Luigi Lo Cascio.
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Thriller,
durata 109 min.
- Italia 2014.
- 01 Distribution
uscita giovedì 9 gennaio 2014.
MYMONETRO
Il capitale umano
valutazione media:
3,62
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Il valore del capitale umano ai giorni nostridi Nino Pell.Feedback: 543 | altri commenti e recensioni di Nino Pell. |
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giovedì 23 gennaio 2014 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Film di ottimo livello girato con maestria ed esperienza da parte del regista Paolo Virzì. Di lui naturalmente ricordo una delle sue precedenti pellicole, "La prima cosa bella", la quale era riuscita a commuovermi in modo particolare sia per il valore narrativo della storia e sia per lo spessore interpretativo degli attori. Con questo attuale film, il regista ci proietta nella realtà sociale di due nuclei familiari che vivono in un paesino della Brianza (e sottolineo di due famiglie e non di tutte le persone della Brianza come ingiustamente in molti avrebbero obiettato e criticato). Una realtà, dicevo, caratterizzata da un lato dal potere economico della famiglia dei Bernaschi e, dall'altro, da quella degli Ossola, il cui capofamiglia tenta di scalare la via del successo, investendo sprovvedutamente il proprio capitale in un imponente fondo fiduciario senza timori reverenziali del proprio limite finanziario ed anzi rischiando di portare se stesso e la sua famiglia verso un baratro dalle dimensioni gigantesche. Il regista Virzì ci descrive un mondo perfetto ma ovattato, nel quale la vita dei protagonisti sembra scorrere in maniera metodica, calcolata ed ogni personaggio sembra più interessato a perseguire il proprio interesse o le proprie ambizioni, anziché dare valore e risalto ai rapporti affettivi e morali, che qui fungono giusto da formale corollario secondario nei riguardi dell'esistenza di ognuno. Quando poi sopraggiungerà un incidente stradale in cui perderà la vita un uomo e della cui causa ne sono coinvolti alcuni membri delle due famiglie, anche in questo caso l'interesse egoistico e protettivo sembra prevalere sul valore umano, ossia in pratica sul cosiddetto capitale umano. E pertanto, una volta che la situazione sembra destinata a normalizzarsi in futuro, tra qualche irrisoria condanna da un lato e azioni sottobanco per coprire qualche accusato scomodo per un altro verso, i personaggi della vicenda sembrano riacquistare nuovamente la propria normalità artefatta, caratterizzata da rapporti fatti di convenienza e di futili convenzioni sociali. Un film quindi che lo si potrebbe senza dubbio definire un piccolo capolavoro attuale del nostro Cinema italiano grazie alla sua imponente vena sarcastica e neorealistica. Grande Virzì.
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