Inside Out |
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Un film di Pete Docter.
Con Amy Poehler, Phyllis Smith, Mindy Kaling, Lewis Black, Bill Hader.
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Titolo originale Inside Out.
Animazione,
Ratings: Kids,
durata 94 min.
- USA 2015.
- Walt Disney
uscita mercoledì 16 settembre 2015.
MYMONETRO
Inside Out
valutazione media:
4,03
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Film innovativo ma a tratti troppo astrattodi Nino Pell.Feedback: 543 | altri commenti e recensioni di Nino Pell. |
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lunedì 28 settembre 2015 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
"Inside out" merita sicuramente l'elogio di essere un film di animazione caratterizzato da una lodevole componente innovativa ed intimista e che come tale riesce, pertanto, a rompere i rassicuranti schemi narrativi fatti di solarità e di positività nella trattazione dei personaggi e delle immagini, come appunto da oltre un secolo la Walt Disney ci ha sempre abituato. Mai in precedenza un film per bambini si era così spinto ad analizzare la psicologia umana e le sue mutazioni interiori, come appunto è riuscito a fare "Inside out", il quale, tra l'altro, trova il suo punto forte soprattutto in una considerevole componente narrativa che si dimostra articolata e fantasiosa da parte degli autori nel narrare la vita della giovane protagonista Riley attraverso i diversi stati d'animo del suo carattere. Questi ultimi sono rappresentati fantasticamente da cinque bizzarri personaggi che vivono dentro la mente della bambina e che simboleggiano rispettivamente la gioia, la tristezza, la rabbia, la paura e il disgusto. Ognuno di loro possiede la capacità di anticipare preventivamente le azioni di Riley, digitando i tasti di una sofisticata console computerizzata e facendone così prevalere lo specifico stato d'animo a seconda degli stimoli che si susseguono dal mondo esterno. La quasi totalità della vita della bambina, dall'età dell'infanzia fino ai suoi 11 anni, sembra essere dominata dal sentimento della gioia, anche nei momenti più difficili. Ma capita all'improvviso che i genitori della ragazza saranno costretti a trasferirsi in un'altra città e pertanto Riley, costretta ad abbandonare il suo ambiente ideale, le sue passioni sportive, i suoi amici, andrà incontro verso un confusionale stato d'animo che provocherà una sorta di momentaneo black out, tale da far smarrire la perfetta armonia psicologica in cui ella era sempre vissuta fino a quel momento. E di conseguenza i piccoli personaggi inizieranno a perdere il controllo della console e addirittura due di loro, "Gioia" e "Tristezza" saranno catapultate verso un'altra dimensione fatta di sogni e di percorsi bui che richiedono un enorme spirito di avventura affinché esse possano ritornare al quartier generale e ripristinare la normale situazione fatta di serenità e di felicità per la piccola Riley, la quale nel frattempo è costretta a vivere momenti cupi fatti di rabbia, di disgusto e di paura, ma soprattutto di rabbia. Dal mio punto di vista personale, questa parte del racconto che occupa tutto il secondo tempo, la ritengo eccessivamente prolissa e troppo astrattamente cerebrale: i bui corridoi, le ardue e ripide salite rendono ad un certo punto il racconto addirittura monotono e ostico non solo per i bambini, ma anche per gli adulti. Sarebbe stato bello che tale momento di blackout fosse durato meno e che magari il ragazzo immaginario che compare nel subconscio dei sogni avrebbe fatto la sua reale comparsa nella vita di Riley con una maggiore presenza nella trama e determinando nella psicologia della ragazza, come conseguenza delle emozioni dell'innamoramento, una continua alternanza tra i suoi vari stati d'animo creando una sorta di agonismo e comica rivalità tra i cinque minuscoli personaggi. Ed invece il racconto si snoda, appunto, in una sorta di astrattismo fantasioso rendendo il film interessante, ma personalmente noioso da rivedere, sebbene il significato finale del ritorno alla felicità attraverso la coscienza della tristezza e della nostalgia non è tutto sommato male.
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