L'uomo d'acciaio

Il film comincia sul morente pianeta Krypton, prossimo ad una catastrofica esplosione, dove apprendiamo che i bambini nascono artificialmente attraverso un trattamento genetico. Russel Crowe/Jor-El, medico senza frontiere, fa una nuova incredibile scoperta: è possibile dare la vita, facendo anche del sesso vero... quindi, forte di questa nuova scoperta, decide di usare sé stesso e la sua consorte come cavie (mica scemo Jor-El), per mettere al mondo suo figlio, procreato alla vecchia maniera, sperando che sia in grado di dare da solo un significato alla propria vita. Per salvaguardare la razza Kryptoniana, Jor-El innesta nella sua prole il dna degli abitanti di Krypton... tenuto in un teschio in fondo al mare (?). Jor-El decide di mandare il suo pargoletto nello spazio infinito, precisamente verso un pianeta "sconosciuto" chiamato Terra. Ma c'è il cattivone di turno, il generale Zod, despota violento, che organizza una rivolta contro il consiglio, e contro Jor-El stesso: viene neutralizzato, dallo stesso Jor-El, che perde la vita nello scontro. Messo in catene dinanzi al consiglio di Krypton, Zod viene esiliato nello spazio, con tutta la sua allegra cricca... in effetti mi sembra una cosa molto intelligente salvare dall'imminente catastrofe gli acerrimi nemici di Krypton. Da qui una sacco di stacchi mal gestiti, che posso comprendere, data la lunghezza dell'opera, ma che non condivido, e che rendono un po' confusa la visione della prima parte di questo ingarbugliato cinecomic. Parlando, invece, dell'adolescenza di Clark (così chiamato dai suoi genitori terrestri), Il padre (un redivivo Kevin Costner) chiede al figlio di non mostrare i poteri che ha sviluppato sulla terra, perché preoccupato che non lo accettino. Anche io agirei nello stesso modo se avessi un figlio alieno... ma quando il figlio chiede al genitore, dopo che ha salvato un'intera scolaresca da morte certa, sollevando dalle acque di un fiume uno scuolabus: "Pà, avrei dovuto lasciarli morire?", la risposta che mi è arrivata la immaginavo diversa: "Forse", a cui sono seguiti discorsi che avevano per predicato verbale parole come "fuggire" e "nascondersi". Viene introdotta l'inutile Lois Lane, la cui presenza è giustificata giusto dalla bella Amy Adams... se provassimo a eliminarla dal film, la storia andrebbe avanti comunque. Stupida è stata la scena dell'esercizio di volo di Clark, resa invece toccante nel pompatissimo trailer. Patetica la morte di Kevin Costner, molto forzata, che si lascia morire in un tornado, pur di non permettere al figlio di esporre i propri poteri. Quando finalmente i kriptoniani arrivano sulla terra per invaderla, o meglio per trasformarla in una seconda Krypton, questi chiedono che kal-El si consegni a loro, e che ovviamente restituisca il dna kryptoniano che gli fu dato da Jor-El, per poter ripopolare il nuovo pianeta nascente. A quel punto vedo il film che volevo vedere, e percepisco anche la mano del regista Snyder: improvvisamente ti viene sparato in faccia un tripudio di effetti speciali. Il tutto continua ininterrottamente fino alla fine, con lotte incredibili e palazzi che si sfasciano. Insomma, uno spettacolo visivo impressionante, che risolleva le sorti di un film che, fino a quel momento, non mi stava dicendo molto. Detto ciò, è doveroso segnalare la bella colonna sonora di Hans Zimmer. Come considerazione finale, un film ricco di ingenuità, ma che si lascia guardare senza troppe pretese, ma lontano da quello che ci era stato promesso.