giacomof93
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domenica 23 giugno 2013
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diffidate dalla massa. mos è bellissimo.
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L'UOMO D'ACCIAIO (MAN OF STEEL), regia di Zack Snyder (2013) Anteprima nazionale al Taormina Film Fest SUB ITA
Lasciando stare le emozioni provate per quanto riguarda l'incontro con il cast del film di cui discuterò in un video.
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L'UOMO D'ACCIAIO (MAN OF STEEL), regia di Zack Snyder (2013) Anteprima nazionale al Taormina Film Fest SUB ITA
Lasciando stare le emozioni provate per quanto riguarda l'incontro con il cast del film di cui discuterò in un video. Parliamo del film in se per se. Attese assolutamente medie visto che Snyder mi ha deluso più di una volta anche regalandomi qualche buon film. Quello che ci troviamo di fronte è invece uno dei migliori cinecomic mai fatti, incredibilmente. Il film è molto frenetico ma in quasi tutte le circostanze riusciamo a percepire tutte le scazzottate dei vari combattimenti. Registicamente e climaticamente il film ha molto di Christopher Nolan: il clima soave, quasi lieve ricorda molto la trilogia di Batman. Non mancano per nulla le sequenze dark che sono ben regolate e non stonano mai con il resto della pellicola. Ci troviamo di fronte ad una caratterizzazione dei personaggi realizzata nei minimi dettagli con l'elevazione massima del rapporto padre-figlio. Le sequenze d'azione sono semplicemente mozzafiato e soprattutto l'ultima rimane particolarmente impressa. Con qualche minuscola citazione a Spider-Man 2 e con riferimenti ai prossimi capitoli dell'eventuale saga il film riesce a reggere una sceneggiatura omogenea scritta con una cura maniacale. Certo, non parliamo di perfezione perché l'usare l'elemento del flash back in maniera molto frequente così come il parallelismo di Kent in diverse circostanze potrebbe provocare a qualcuno delle stonature. Tutto ciò per fortuna non accade concedendoci una delle sequenze più potenti dal punto di vista visivo: il primo volo di Superman. Effetti speciali grandiosi e realistici (fin quando possono esserlo ovviamente). Finale magistrale che verrà amato dai fan di Nolan. Henry Cavill è un ottimo Superman che supera di gran lunga il Brandon Routh in quell'aborto di Superman Returns. Amy Adams è splendida e estremamente fondamentale per lo sviluppo della trama. Russell Crowe svolge il suo compito in maniera validissima anche se non di esagerato conto. Michael Shannon è colui che rende il film ancora più grande di quanto in realtà è: lo Zod perfetto, cattivo e spietato come non mai.
Potente emotivamente quando deve esserlo il film ha delle sequenze veramente al cardiopalma e la colonna sonora di Hans Zimmer è pura poesia uditiva.
Visione in lingua originale sottotitolata in italiano 2D.
Magnifico. Il miglior film di Snyder.
Rivisto successivamente in italiano 3D: il doppiaggio si comporta in maniera molto valida soprattutto per l'immenso Luca Ward per Russell Crowe e di Pasquale Anselmo per Michael Shannon su tutti. Paragonandolo però con la versione in lingua originale non c'è paragone: la sconfitta è netta.
3D inutile sommariamente anche se i combattimenti accentuano molto la stereoscopia (su tutte le scene su Krypton come la caduta nel vuoto di Crowe o i combattimenti finali tra Superman e Zod); profondità, però, poco marcata.
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spectator91
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martedì 25 giugno 2013
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un nuovo inizio
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Superman non è un personaggio che si sa far amare, perché o è troppo super, fredda esibizione di onnipotenza, estranea allo spettatore, oppure è troppo preso dalle sue turbe mentali sulla sua emarginazione e solitudine (le turbe mentali piacciono molto agli americani, incapaci di una introspezione e una vis tragica di qualità).
Questa volta, però, Zack Snyder se la gioca assai abilmente, riuscendo a tenere in equilibrio il supereroe, tra un'infanzia "diversa" e un potere straordinario. Il primo merito del film è quello di aver centrato in pieno la scelta degli attori. Russell Crowe nei panni di Jor-El ha sufficiente carisma per reggere la parte di un illuminato scienziato e padre, così come Ayelet Zurer, che riveste il ruolo di madre di Superman e moglie di Jor-el, sebbene abbia un ruolo piccolo ci dà le sensazioni del distacco e dell'amore materno.
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Superman non è un personaggio che si sa far amare, perché o è troppo super, fredda esibizione di onnipotenza, estranea allo spettatore, oppure è troppo preso dalle sue turbe mentali sulla sua emarginazione e solitudine (le turbe mentali piacciono molto agli americani, incapaci di una introspezione e una vis tragica di qualità).
Questa volta, però, Zack Snyder se la gioca assai abilmente, riuscendo a tenere in equilibrio il supereroe, tra un'infanzia "diversa" e un potere straordinario. Il primo merito del film è quello di aver centrato in pieno la scelta degli attori. Russell Crowe nei panni di Jor-El ha sufficiente carisma per reggere la parte di un illuminato scienziato e padre, così come Ayelet Zurer, che riveste il ruolo di madre di Superman e moglie di Jor-el, sebbene abbia un ruolo piccolo ci dà le sensazioni del distacco e dell'amore materno. Henry Cavill, il protagonista, è perfetto. Innanzitutto è enorme (considerato che accanto a Superman Batman dovrebbe sembrare un uomo di statura media), e potremmo fermarci qui, invece, sebbene gli si critichi la poca espressività (e sicuramente come attore ha da crescere)tiene bene quel tono misto a distacco del superpotente e ingenuità del ragazzo di campagna, capace però di infiammarsi al momento giusto. Dopotutto è presto per un ruolo da Superman già maturo, severo e autoritario, come può essere in un percorso più avanzato. Michael Shannon esteticamente e recitativamente incarna perfettamente il Generale Zod, cattivo, duro e forte, un uomo di guerra. Anche i genitori di Kent si avvalgono della partecipazione di due attoroni come Kevin Costner e, sopratutto, Diane Lane, che non possono deludere. Unica grave pecca è la scelta di Amy Adams per lois Lane, una minuta biondina, mentre, da sempre, Lois Lane è bruna, e slanciata, oltretutto, in questo film, non si sa perché, questo personaggio è dappertutto, viva il giornalismo d'assalto (i soliti americani).
Tutto sommato, la sceneggiatura regge benissimo, le ambientazioni sono fatte molto, ma molto bene (gli perdoniamo il maniacale rinnovamento del costume di superman, che rovina quella S disegnata già perfetta nei comics), i combattimenti sono innovativi e piacevoli (Zack si è pure curato di rendere l'effetto della velocità, dal momento che si sta parlando del supereroe "più veloce di un proiettile") e alcune riprese sembrano strizzare l'occhio al magistrale disegnatore Alex Ross. Inoltre in questo film viene data subito un'impronta realistica e non priva di profondità, quando Superman viene portato immediatamente a dover ricorrere a soluzioni estreme pur di combattere il male e salvare l'umanità, che diciamolo, si sentirà forse come un'entità astratta lontana dalla vicenda, ma in fondo, l'amore di Superman per essa è semplice e gratuito, come può esserlo per un boyscout (come lo chiama ironicamente Batman nei fumetti).
In conclusione Questo è decisamente un ottimo inizio per il nostro supereroe ed oggettivamente non c'è bisogno di essere troppo pignoli e critici e scontenti su questo film, oppure esageratamente entusiasti, nel suo genere è un buon film, e gli autori hanno saputo riuscire dove tutti quelli che ci avevano provato avevano sempre fallito.
Il mio voto è il massimo, per alzare la media, ed anche perché, diversamente dal solito, questo film a prevalenza di azione, non è una delle cagate pazzesche che propinano in quantità ogni anno, ma decisamente un buon film.
Ed un brivido di piacere, all'ennesimo pugno di Superman, l'ho sentito.
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[+] finalmente un ottimo parere
(di dave grillo)
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angelo bottiroli - giornalista
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sabato 22 giugno 2013
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splendido superman in un film a tratti eccezionale
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Siamo di frotne ad un'opera del regista Zack Snyder i cui film non piacciono al grande pubblico e vengono pure stroncati dalla critica cinematografica perché sono molto particolari come 300, Watchman e Sucker Punch.
A me il regista piace perché sa sempre creare qualcosa di nuovo ed è sicuramente un artista nel suo campo.
Così è per “L’uomo d’Acciaio” un film da cast eccezionale dove i personaggi comprimari come Russel Crowe nel ruolo di Jor-El padre naturale di Superman e Kevin Conster, padre adottivo danno vita ad un’interpretazione impeccabile.
Il ruolo del protagonista è affidato a Henry Cavill (Immortal 3D) forse eccessivamente statutario, ma perfetto quando si mette in posa di tre quarto col mantello rosso.
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Siamo di frotne ad un'opera del regista Zack Snyder i cui film non piacciono al grande pubblico e vengono pure stroncati dalla critica cinematografica perché sono molto particolari come 300, Watchman e Sucker Punch.
A me il regista piace perché sa sempre creare qualcosa di nuovo ed è sicuramente un artista nel suo campo.
Così è per “L’uomo d’Acciaio” un film da cast eccezionale dove i personaggi comprimari come Russel Crowe nel ruolo di Jor-El padre naturale di Superman e Kevin Conster, padre adottivo danno vita ad un’interpretazione impeccabile.
Il ruolo del protagonista è affidato a Henry Cavill (Immortal 3D) forse eccessivamente statutario, ma perfetto quando si mette in posa di tre quarto col mantello rosso. Ottima invece la scelta della protagonista femminile Amy Adams (The master, On the road, The Fighter, Julie & Julia, Una notte al museo) non troppo remissiva ma neppure esuberante.
Quello che mi è piaciuto maggiormente del film però è stato il “taglio” che il regista ha dato al personaggio di superman dall’aspetto molto umano e con i suoi problemi di solitudine.
Ottima l’idea di intervallare scene di azione a flash back sull’infanzia e l’adolescenza di Clark Kent, e alla lotta interiore del piccolo superman di reagire di fronte alle provocazioni dei coetanei.
Spettacolari gli effetti speciali, maestosi, e continui, impreziositi da un ottimo 3D.
Siamo di fronte ad un film dio grande qualità con un susseguirsi di azioni e colpi di scena, di una quasi capolavoro che regge il confronto con “Il cavaliere oscuro” forse il miglior film di super eroi di tutti i tempi, anche se a nostro avviso rimane ancora inferiore, anche se un film della durata di quasi due ore e mezzo che tiene incollato lo spettatore alla poltrona e quando finisce è come se fossero passati cinque minuti non può che essere un grande film.
Questo in sintesi è “L’uomo d’acciaio” un film sicuramente da non perdere
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(di cicciodesto)
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dezio
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giovedì 27 giugno 2013
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superman is back!
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Con l'Uomo d'acciaio Snyder e Nolan riportano, dopo più di 30 anni, il primo supereroe sul grande schermo. Il film si discosta molto dall'opera prima di Richard Donner, in quanto adotta uno stile differente, più cupo e realistico, come è ormai moda degli ultimi reboot cinematografici dopo l'avvento del Batman di Nolan. Il tocco di Christopher pervade tutto il film, con realismo, serietà e colori scuri. Il film, a differenza del cavaliere oscuro, non punta sulla sceneggiatura elaborata da thriller polizesco, ma su una semplice battaglia bene-male, eroe-villain che non lesina a emozioni, dai flashback sull'infanzia di clark alle scelte che Superman è costretto a fare.
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Con l'Uomo d'acciaio Snyder e Nolan riportano, dopo più di 30 anni, il primo supereroe sul grande schermo. Il film si discosta molto dall'opera prima di Richard Donner, in quanto adotta uno stile differente, più cupo e realistico, come è ormai moda degli ultimi reboot cinematografici dopo l'avvento del Batman di Nolan. Il tocco di Christopher pervade tutto il film, con realismo, serietà e colori scuri. Il film, a differenza del cavaliere oscuro, non punta sulla sceneggiatura elaborata da thriller polizesco, ma su una semplice battaglia bene-male, eroe-villain che non lesina a emozioni, dai flashback sull'infanzia di clark alle scelte che Superman è costretto a fare. Henry Cavill è perfetto, Kevin Costner regala grandi emozioni, Russel Crowe non si smentisce mai. La storia da Lois e Clark non riesce a decollare in questo film, ma è chiaro che verrà sviluppata nel seguito. Finalmente le scene d'azione rendono giustizia al più forte dei supereroi, ed è proprio in questi frangenti che il film raggiunge le vette, con momenti epici e visivamente grandiosi come non si vedono in altri cinecomic. Credo che non si poteva fare di meglio per resuscitare Superman, ormai fuori dall'attenzione generale da un pezzo.
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shepherdneo
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giovedì 27 giugno 2013
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finalmente superman vola alto...
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Difficile avvicinarsi a questo film, nuovo inizio di una sicura trilogia, se prima non ci si priva di ogni pre-concetto strutturale dovuto dai vecchi meravigliosi film con Reeve e la "quasi commedia d'amore" dell'ultimo RETURN.
Questo SUPERMAN finalmente si riprende il podio di SUPER Eroe vero. Diciamolo... E' sempre stato lui il vero ed unico super eroe... Invincibile (quasi totalmente se non fosse pe rla Kriptonite), vola superando, almeno in questo film, 3 volte il muro del suono (3300Kmh), fortissimo, sempre buono e giusto... Le ha tutte.
La bellezza di questo film si vedrà maggiormente al momento della visione completa della trilogia quando il personaggio sarà definitivamente sviluppato.
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Difficile avvicinarsi a questo film, nuovo inizio di una sicura trilogia, se prima non ci si priva di ogni pre-concetto strutturale dovuto dai vecchi meravigliosi film con Reeve e la "quasi commedia d'amore" dell'ultimo RETURN.
Questo SUPERMAN finalmente si riprende il podio di SUPER Eroe vero. Diciamolo... E' sempre stato lui il vero ed unico super eroe... Invincibile (quasi totalmente se non fosse pe rla Kriptonite), vola superando, almeno in questo film, 3 volte il muro del suono (3300Kmh), fortissimo, sempre buono e giusto... Le ha tutte.
La bellezza di questo film si vedrà maggiormente al momento della visione completa della trilogia quando il personaggio sarà definitivamente sviluppato. In questo film ci sono 3/4 fattori meravigliosi da prendere in considerazione:
1) Finalmente SUPERMAN viene messo a confronto con Cristo, eroe reale dell'Occidente, Liberatore, Esempio per l'umanità essendosi prima mischiato con la stessa e avendola compresa nell'intimo. In molte parti del film si vede il palese parallelismo.
2) Il Film, girato bene a mio parere, possiede una fortissima componente fotografica all'aperto. Moltissimi sono infatti i campi aperti dove Superman può spaziare, ne risulta un largo respiro dello spettatore mentre si gode i voli dell'eroe. Il contrasto è sicuramente voluto dal momento che il suo collega futuro (BATMAN) è invece sempre caratterizzato dagli ambienti claustrofobici e oscuri.
3) Il rapporto tra padre e figlio è ben sviluppato e fa vedere SUPERMAN come un uomo pronto a far vivere in se gli insegnamenti ricevuti.
4) L'attore che lo interpreta finalmente è credibile... Muscoloso (forse addirittura troppo), non "perfettino" ma capace di urlare, arrabbiarsi, uccidere ma rimanere sconvolto dall'accaduto.
5) Il Costume finalmente regge a confronto con il 21° secolo. Nonostante i colori, adesso, ricorda la Speranza della sua "S" nonostante non sembri un ragazzetto solo fortunato ad essere molto forte.
Snyder con Nolan c'azzecca... Non resta che godersi la trilogia ma, già da questo primo film, sembra proprio di poter dire che SUPERMAN torna a "volare" alto come merita.
Ancora non 5 stelle ma possono arrivarci... Da vedere sicuramente. Intenso.
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a.auris
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domenica 23 giugno 2013
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un film dal sapore epicom
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Reboot della saga cinematografica dedicata al supereroe Superman, iniziata nel 1978, e del film del 2006 Superman Returns, "L'uomo d'acciaio" esce nelle nostre sale cinematografiche il 20 giugno del 2013.
Il film inizia con la distruzione di Krypton, pianeta natale di Kal-El (Henry Cavill); Jor-El (Russell Crowe), padre di Kal, riesce a far partire il figlio appena nato verso la Terra, prima che il pianeta venga distrutto. Dopo questa scena, vediamo Kal, ormai divenuto Clark Kent, sulla Terra che vaga come un fantasma, per non far conoscere al mondo la sua vera natura, lavorando prima come pescatore, poi come cameriere e poi come ricercatore in Canada Settentrionale, dove troverà una navicella spaziale, proveniente da Krypton dove suo padre ha lasciato la sua coscienza che aiuterà Kal a diventare Superman.
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Reboot della saga cinematografica dedicata al supereroe Superman, iniziata nel 1978, e del film del 2006 Superman Returns, "L'uomo d'acciaio" esce nelle nostre sale cinematografiche il 20 giugno del 2013.
Il film inizia con la distruzione di Krypton, pianeta natale di Kal-El (Henry Cavill); Jor-El (Russell Crowe), padre di Kal, riesce a far partire il figlio appena nato verso la Terra, prima che il pianeta venga distrutto. Dopo questa scena, vediamo Kal, ormai divenuto Clark Kent, sulla Terra che vaga come un fantasma, per non far conoscere al mondo la sua vera natura, lavorando prima come pescatore, poi come cameriere e poi come ricercatore in Canada Settentrionale, dove troverà una navicella spaziale, proveniente da Krypton dove suo padre ha lasciato la sua coscienza che aiuterà Kal a diventare Superman. Sfortunatamente mentre Kal scopre la navicella, fa la conoscenza di Lois Lane (Amy Adams) scrittrice del Daily Planet che scoprirà la sua vera identità. Intanto durante tutte le vicende, si ripercorre, tramite alcuni flashback, l'infanzia travagliata di Clark. Dopodiché lo stesso Clark ritorna a Smallville dalla madre terrestre e durante la sua permanenza, la Terra viene invasa da un kryptoniano che è sfuggito alla distruzione di Krypton: il generale Zod e insieme a lui ci sono alcuni dei suoi seguaci. L'intento di Zod sulla Terra è quello di creare una nuova Krypton.
Il film parte in quinta con un'adrenalinica scena su Krypton , ricca di effetti speciali e d'azione che stupisce lo spettatore e gli fa intedere che "L'uomo d'acciaio" sia un film veramente bello. Purtroppo lo stupore finisce molto in fretta, perché una volta che le vicende si ambientano sulla Terra, il film diventa molto veloce e confusionario, colpevole una sceneggiatura veramente orribile e un montaggio veramente brutto. Fortunatamente lo spettatore riesce a riacquistare fiducia nel film grazie all'arrivo del generale Zod. Da quel momento il film sarà un continuo susseguirsi di scene d'azione, combattimenti dal sapore epico e colpi di scena.
Molte sono le falle in questo film, la principale è la sceneggiatura, veramente orribile, debole da ogni punto di vista, poi c'è il trucco che viene utilizzato per molti personaggi, tranne che per i protagonisti che alla fine del film sembrano illesi dopo tantissime peripezie; altri punti a sfavore sono la caratterizzazione del protagonista, Superman, e il montaggio. Ma se c'è del male c'è sempre del bene e in questo film ce n'è veramente molto, come ad esempio la regia di Zack Snyder, la fotografia, la recitazione, in particolare quella di Michael Shannon (generale Zod), Russell Crowe (Jor-El) e di Amy Adams (Lois Lane), gli effetti speciali e il montaggio sonoro, che danno al film un tocco di realismo e di epicità.
Veramente spettacolari anche i costumi e gli scenari.
Insomma "L'uomo d'acciaio" è un film dal sapore epico, particolarmente nel finale; un film, nel quale ci sono tanti moralismi, anche se impliciti, tante scene sulle quali riflettere, tanti combattimenti come non si sono mai visti; un film con una regia veramente buona ed un montaggio sonoro che lascia con la bocca aperta; un film che, anche se supereroistico, è abbastanza realistico, ma anche illogico; è un film caratterizzato da una pessima sceneggiatura e un pessimo montaggio. Non regge il paragone con i primi due film dedicati al supereroe kryptoniano, ma comunque non un cattivo film. A conti fatti è un buon pretesto per trascorrere due ore e mezza immersi in un mondo dove il male non può trionfare, anche a costo di radere al suolo un'intera città.
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luca capaccioli
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domenica 23 giugno 2013
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il nuovo superman!
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Dopo il poco riuscito Superman Returns, Henry Cavill da il volto al più noto supereroe di tutti i tempi che torna al cinema in un nuovo lungometraggio a lui dedicato e diretto da Zack Snyder, con Christopher Nolan, regista della recente trilogia di Batman, come produttore. Quando il pianeta Krypton è sull'orlo dell'apocalisse, Jor-El (Russell Crowe) e Lara Lor-Van (Ayelet Zurer) inviano il loro neonato e unico erede Kal-El sulla terra a bordo di una capsula perché quest'ultimo si metta in salvo. In seguito all'atterraggio, il bambino viene individuato da due contadini di nome Johnatan (Kevin Costner) e Martha (Diane Lane) Kent, i quali lo chiamano Clark e decidono di crescerlo.
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Dopo il poco riuscito Superman Returns, Henry Cavill da il volto al più noto supereroe di tutti i tempi che torna al cinema in un nuovo lungometraggio a lui dedicato e diretto da Zack Snyder, con Christopher Nolan, regista della recente trilogia di Batman, come produttore. Quando il pianeta Krypton è sull'orlo dell'apocalisse, Jor-El (Russell Crowe) e Lara Lor-Van (Ayelet Zurer) inviano il loro neonato e unico erede Kal-El sulla terra a bordo di una capsula perché quest'ultimo si metta in salvo. In seguito all'atterraggio, il bambino viene individuato da due contadini di nome Johnatan (Kevin Costner) e Martha (Diane Lane) Kent, i quali lo chiamano Clark e decidono di crescerlo. Ignaro delle sue vere origini, il piccolo Clark scopre gradualmente il suo potenziale, molto superiore a quello degli esseri umani, manifestando in diverse occasioni le sue capacità di extraterrestre. Divenuto adulto decide di scoprire la verità sui suoi veri genitori e, incoraggiato dall'ombra del suo padre biologico, quest'ultimo deceduto in seguito ad uno scontro con il malvagio Generale Zod quando la navicella con Clark al suo interno era appena decollata, il giovane intraprende la carriera di Superman, un supereroe che rappresenta il simbolo della speranza per i terrestri e con il compito di mantere la pace in tutto il globo. Nel frattempo, però, Zod sta tramando un piano per ricreare Krypton sulla terra, anche a costo di annientare l'intera razza umana. Caratterizzato da effetti speciali assolutamente straordinari e legami più che profondi tra i vari personaggi, il film si rivela, a mio parere, un'ottima trasposizione cinematografica dell'omonimo personaggio della DC Comics, in quanto egli appare più cupo e, in un certo senso, più umano, trattato male da tutti nonostante i suoi incredibili poteri, di cui lui stesso si impressiona. L'interpretazione di Costner nei panni del padre adottivo, nonché la coscienza del ragazzo, è riuscita davvero bene. L'unica pecca consiste nelle scene d'azione che, seppur spettacolari, risultano essere eccessivamente devastanti.
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cine-reporter
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lunedì 1 luglio 2013
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la metamorfosi di un eroe
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Devo dire che da questo film mi aspettavo molto : un cast eccezionale , nomi importanti anche nella regia e anche a causa della massiccia operazione commerciale attuata dalla Warner Bros non vedevo l'ora di vederlo . E le mie aspettative sono state ampiamente ripagate . Henry Cavill( Basta che Funzioni, Immortals, Montecristo ) porta sullo schermo un superman molto umano alle prese con i propri problemi esistenziali , totalmente diverso da quello visto nella trilogia "originale". Il suo superman si sente uno straniero sul pianeta terra , ma senza sapere un motivo preciso , nutre un profondo affetto verso gli abitanti di questo pianeta. A mio parere il regista Zack Snyder introduce il lato umano di questo supereroe, che per gran parte della seconda parte del film si dimestica come di suo consueto tra battaglie e catastrofi, ma che vuole conoscere chi è veramente , Da dove viene, perchè è qui.
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Devo dire che da questo film mi aspettavo molto : un cast eccezionale , nomi importanti anche nella regia e anche a causa della massiccia operazione commerciale attuata dalla Warner Bros non vedevo l'ora di vederlo . E le mie aspettative sono state ampiamente ripagate . Henry Cavill( Basta che Funzioni, Immortals, Montecristo ) porta sullo schermo un superman molto umano alle prese con i propri problemi esistenziali , totalmente diverso da quello visto nella trilogia "originale". Il suo superman si sente uno straniero sul pianeta terra , ma senza sapere un motivo preciso , nutre un profondo affetto verso gli abitanti di questo pianeta. A mio parere il regista Zack Snyder introduce il lato umano di questo supereroe, che per gran parte della seconda parte del film si dimestica come di suo consueto tra battaglie e catastrofi, ma che vuole conoscere chi è veramente , Da dove viene, perchè è qui..
Queste, e non la kriptonite, sono le ragioni della sua debolezza. Al suo fianco , interpretata da una sempre splendida Amy Adams , troverà aiuto nella tenace Lois Lane , fortemente dedita al suo lavoro ma che si ritrova irrestibilmente attratta dalla storia di quello che in fondo è solamente un uomo come gli altri. Oltre ai due protagonisti ,spiccano anche Russel Crowe nel ruolo di Jor-El, Kevin Costner in quello di Jonathan Kent e una ritrovata Diane Lane in quello di Martha Kent. Altro aspetto fondamentale del film sono gli effetti speciali, in alcuni punti veramente sbalorditivi , ormai un classico delle grandi produzioni hollywoodiane. Bel film, che lascia ampiamente presupporre la presenza di un sequel , sicuramente da non perdere .
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drakul
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lunedì 24 giugno 2013
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un superman efficace,potente e combattivo!!!
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Questa nuova versione di SUPERMAN al cinema è abbastanza convincente, direi che Snyder è riuscito nell'intento di ricreare una nuova rivisitazione cinematografica del SUPEREROE per eccellenza,realizzando un BUON film,e devo dire che in parte mi ha sorpreso visto che mi aspettavo un film sulla falsa riga di quello osceno Amazing Spiderman,e cioè un remake senza senso e privo di significato,se non quello di far incassare soldi alle Major,e poco importa se rivolto ad un pubblico di infanti ..Invece questo Superman è abbastanza "adulto",per quanto lo possa essere un film tratto da un fumetto,cosa che qualcuno troppo spesso dimentica!!!
Lasciamo perdere i film di Donner,che rimangono comunque sempre pietre miliari del genere.
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Questa nuova versione di SUPERMAN al cinema è abbastanza convincente, direi che Snyder è riuscito nell'intento di ricreare una nuova rivisitazione cinematografica del SUPEREROE per eccellenza,realizzando un BUON film,e devo dire che in parte mi ha sorpreso visto che mi aspettavo un film sulla falsa riga di quello osceno Amazing Spiderman,e cioè un remake senza senso e privo di significato,se non quello di far incassare soldi alle Major,e poco importa se rivolto ad un pubblico di infanti ..Invece questo Superman è abbastanza "adulto",per quanto lo possa essere un film tratto da un fumetto,cosa che qualcuno troppo spesso dimentica!!!
Lasciamo perdere i film di Donner,che rimangono comunque sempre pietre miliari del genere...
Lasciamo perdere Smallville,il percorso adolescenziale di Clark ,e il valido ma "poco coraggioso" Superman Returns..Ma soprattutto lasciamo perdere lo "stile" Nolan,che con Superman sarebbe poco compatibile...Adesso abbiamo questo nuovo "riavvio" cinematografico su Superman diretto da un esperto genere come Snyder,il quale ha realizzato una buona trasposizione cinematografica del Kryptoniano,perchè ora abbiamo un film su SUPERMAN dove finalmente vengono esaltate le sue origini aliene e sfruttato il potenziale che il più forte dei supereroi, molto poco ha espresso al cinema...
Infatti Superman non può limitarsi solo a volare, impedire schianti di elicotteri e aerei, sventare rapine, salvare gattini da un albero,e avere come nemico il solito monotono Lex Luthor,ma ha anche moltissimo altro da mostrare,come il fatto che SUPERMAN è un combattente che viene da una galassia lontana,e che spesso deve vedersela con nemici SUPERPOTENTI,almeno quanto lui,nemici come ZOD,e come molti altri che aspettiamo di vedere presto al cinema,con cui l'UOMO D'ACCIAIO deve misurarsi e combattere senza tregua,sferrando pugni a volontà e lottando fino all'ultimo "cazzotto" per vincere...Quindi SUPERMAN in questo film COMBATTE,senza sosta e senza rispiarmarsi,e sinceramente mi sono divertito...Con Superman L'azione è scontata ed è naturale,non bisogna ricrearla forzatamente come succede in altri film sui supereroi,tanto per accontentare il pubblico,e come non risulta forzata l'epicità del personaggio, come invece è stato in THE DARK KNIGHT RISES..Perchè SUPERMAN è questo...Qualcuno ha detto che in questo film c'è troppa azione e fantascienza??Beh è Superman,e ovvio che ci debbano essere questi elementi, spero che qualcuno si sia reso conto che Batman è una cosa e Superman un'altra,e se con il primo una maniera per renderlo "meno fumettistico" al cinema la si può trovare (anche se con qualche riserva),con Superman questo invece non può avvenire,perchè altrimenti non sarebbe un film su Superman,e se non riuscite a capire questo,cambiate genere....
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norinradd
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domenica 23 giugno 2013
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innovativo ed allo stesso tempo fedele a se stesso
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Dopo aver finalmente visto "Man of Steel", penso di aver capito il perchè di tante critiche e opinioni negative a riguardo (anche se francamente non le condivido), dopo un iniziale entusiasmo. E' una visione del personaggio che sicuramente divide, ma che secondo me non snatura il personaggio, anzi lo ancora fedelmente al suo spirito originario, senza rinunciare per questo a far sì che Superman si confronti, finalmente, con l'attualità. E' un Superman che davvero si muove in un mondo reale e che fa scelte difficili, che si costruisce una moralità diviso fra due mondi e altrettanti dilemmi.
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Dopo aver finalmente visto "Man of Steel", penso di aver capito il perchè di tante critiche e opinioni negative a riguardo (anche se francamente non le condivido), dopo un iniziale entusiasmo. E' una visione del personaggio che sicuramente divide, ma che secondo me non snatura il personaggio, anzi lo ancora fedelmente al suo spirito originario, senza rinunciare per questo a far sì che Superman si confronti, finalmente, con l'attualità. E' un Superman che davvero si muove in un mondo reale e che fa scelte difficili, che si costruisce una moralità diviso fra due mondi e altrettanti dilemmi. Nonostante questo, si riesce persino a trovare lo spazio e le motivazioni per alcuni clichè fumettistici, che a mio modo di vedere, non sarebbe stato delittuoso omettere (vedi il finale). L'allegoria messianica del dio in forma umana è il punto cardine di lettura del personaggio e secondo me è molto azzeccata, perchè è sempre stato il modo in cui ho visto io stesso Superman. Il cinema di Snyder è invece sempre coraggioso e capace di fare scelte di campo. Credo sia per questo motivo che viene criticato. Non mi sembra abbia voluto fare il film per "tutti", ma il suo film. Non si risparmia quindi l'intenzione di porre alte questioni filosofiche per il suo Superman nella prima parte e di lasciarsi andare all'azione sfrenata e violenta da film "apocalittico" nella seconda. Così come non si risparmia riprese con macchina a mano per gran parte del film, pur di accentuare l'idea di realismo, anche sul piano estetico/formale. Se avesse fatto un film solo di dialoghi, si sarebbe criticato dicendo che non c'era azione. Se vi fosse stata sola azione, si sarebbe criticato dicendo che non c'era approfondinemento psicologico dei personaggi. Provando a mettere insieme il tutto, si critica dicendo che la prima parte è pretenziosa e la seconda è caotica. Mi ricordano molto le critiche al primo Hulk di Ang Lee, uno dei migliori cinefumetti di sempre, secondo me, incompreso pienamente da critica e pubblico. Man of Steel è una visione autoriale, e come tale va riconosciuta e rispettata, anche se non piace, almeno per lo sforzo di provare a mantenere vivo nel terzo millenio, il più anacronistico dei supereroi. A mio parere il film ci è riuscito nettamente ed io spero ora in una lunga e proficua saga con questa qualità artistica...Superman è tornato finalmente a volare, ma in maniera autonoma, senza le stampelle dei vecchi film, a cui il Superman Returns di Synger era ancorato suo malgrado. Ai "purtisti" infatti, Nolan/Goyer/Snyder hanno appena insegnato una lezione importante, si può innovare pur restando fedeli alle origini. Parola di fan.
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