The New World

Film 2006 | Avventura +13 150 min.

Anno2006
GenereAvventura
ProduzioneUSA
Durata150 minuti
Regia diTerrence Malick
AttoriChristian Bale, Jason Aaron Baca, Colin Farrell, Ben Mendelsohn, David Thewlis, Q'Orianka Kilcher Christopher Plummer, Jonathan Pryce, Eddie Marsan, Noah Taylor, Yorick van Wageningen.
Uscitagiovedì 12 gennaio 2006
TagDa vedere 2006
RatingConsigli per la visione di bambini e ragazzi: +13
MYmonetro 3,20 su 19 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

Regia di Terrence Malick. Un film Da vedere 2006 con Christian Bale, Jason Aaron Baca, Colin Farrell, Ben Mendelsohn, David Thewlis, Q'Orianka Kilcher. Cast completo Genere Avventura - USA, 2006, durata 150 minuti. Uscita cinema giovedì 12 gennaio 2006Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 - MYmonetro 3,20 su 19 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento mercoledì 3 giugno 2020

Terence Malick porta sullo schermo la sua personalissima interpretazione del racconto classico di Pocahontas e dei suoi rapporti con l'avventuriero John Smith e l'aristocratico John Rolfe, nella colonia americana di Jamestown Virginia del 1607. Il film ha ottenuto 1 candidatura a Premi Oscar, 2 candidature a Critics Choice Award, In Italia al Box Office The New World ha incassato 2,6 milioni di euro .

Consigliato sì!
3,20/5
MYMOVIES 3,00
CRITICA 3,60
PUBBLICO 3,01
CONSIGLIATO SÌ
Un ipnotico e suggestivo viaggio sentimentale nel natura del nuovo mondo.
Recensione di Pino Farinotti
Recensione di Pino Farinotti

Nel 1607 alcune navi inglesi arrivarono sulle coste della Virginia. A bordo c'era il capitano John Smith, che ebbe l'incarico di esplorare la regione. Fu fatto prigioniero dalla tribù Powhatan. Pochahontas, figlia del capo gli salvò la vita e si innamorò di lui. Successivamente Smith tornò in patria, la principessa venne adottata dalla comunità inglese, si convertì al cristianesimo, sposò il colono John Rolfe, ebbe un figlio, venne condotta in Inghilterra, ricevuta a corta dal re Giacomo I, morì a ventidue anni durante il viaggio di ritorno nel nuovo mondo.
Il film racconta questa storia senza mai pronunciare "Pocahontas", ma attribuendo alla principessa il nome di Rebecca. Il regista Malick, quattro film in 33 anni (l'ultimo, del '97, La sottile linea rossa) porta tutte le sue attitudini estetiche: l'erba lunga nel vento, i mari e i fiumi, i passaggi di stormi fra le nuvole e una voce fuori campo perenne che fa da coro, pensiero, poesia, sentimento, e anche "metafisica". Malick sa usare la macchina ma non la penna. E questo penalizza, insieme al generale compiacimento, che porta il film ad essere troppo lungo. Tuttavia l'opera può valere. E la lentezza, una volta accettata, può essere uno strumento che si pone contro la frenesia generale del cinema contemporaneo. E lei, la principessa è una metafora straordinaria di progresso: capisce tutto, è umana e pulita, cambia le regole senza arrivare agli estremi, si integra con le nuove quando è arrivato il momento. In Inghilterra ritrova il grande amore, il tormentato Smith, il cuore sarebbe dalla sua parte, ma lei rimane da questa parte, dove c'è un marito affidabile e innamorato, e c'è un figlio.
E gli indiani, reali nella lingua e nel corpo, nudi a giocare sulla coste incantate d'America, trasferiscono il senso del paradiso perduto e contaminato. Non sarà mai più così. Sempre troppo maledetto&febbrile Smith-Farrell. Straordinaria la "principessa" Q'Orianka Kilcher, selvaggia creatura dei boschi e del mare, e "sorriso" più civile dei "civili" colonizzatori.

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THE NEW WORLD disponibile in DVD o BluRay

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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
domenica 22 novembre 2015
Kyashan

"The new world" racconta della colonizzazione del cosiddetto "Nuovo Mondo", avvenuta a partire dal diciassettesimo secolo, e nel far ciò si avvale di una regia introspettiva e ipnotica che in uno scenario di natura selvaggia e incontaminata pone al centro l'altrettanto incontaminato amore dei due protagonisti: il capitano inglese John Smith (un eccelso Colin Farrell, [...] Vai alla recensione »

venerdì 24 gennaio 2014
Veronica C

Malick dipinge un capolavoro di estetica poetante: in The new world dal virtuosismo della fotografia traspare un ideale puro di bellezza, lirico oltremodo. Il regista riprende la popolare vicenda della principessa indiana Pocahontas, restituendole credibilità e valore storico, pur mantenendone inalterata l’intensità poetica. Quando il colone inglese John Smith sbarca nella Virginia [...] Vai alla recensione »

mercoledì 27 novembre 2019
pedro

E’ un tema interesante, quello del nuovo mondo, della scoperta (anche se qui siamo in época di conquista consolidata). Non credo che Malick abbia fatto un cattivo lavoro. Per alcuni aspetti la lentezza mi sembra un pregio. Buona la fotografia e azzeccata la musica. Certo, almeno dal punto di vista antropologico, il coevo apocalypto è certamente più curato.

mercoledì 17 dicembre 2014
giank51

Due sono i grandi protagonisti di quest film. Rebecca, l'indiana, che sovrasta gli uomini che incontra e le sventure che rischiano di stroncarla. Ma lei emerge sempre grazie ad una saggezza semplice ma profonda: affidarsi alla forza inesauribile della vita, quella forza che fa crescere ancora gli alberi dopo una mutilazione. Non a caso l'ultima immagine del film è quella di un albero [...] Vai alla recensione »

giovedì 2 maggio 2013
jacopo b98

 Nel 1607 in Virginia l’avventuriero John Smith (Farrell) si innamora della principessa indiana Pocahontas (Kilcher). Quando deve andarsene per guidare un’altra spedizione nel Nord dice agli uomini di farle credere che egli sia morto in mare. Così si sposa con l’onesto, e peraltro realmente innamorato di lei, coltivatore John Rolfe (Bale).

mercoledì 8 giugno 2011
valenzale22

Film affascinante e di nicchia, adatto ad un pubblico ristretto e abbastanza cinico. Sono state curate nei dettagli la fotografia ma soprattutto i costumi e i piccoli dettagli storici. Lo sceneggiatore ha ripreso il classico della disney che però è stato stravolto dal regista. La complessa articolazione rende il film molto lento, scandito da una continua riflessione interiore dei personaggi.

lunedì 9 agosto 2010
Marlon Brando

Terrence Malick, che in 33 anni di carriera ha scritto e diretto solamente quattro film dirigeThe New World, imponente ritratto storico, che non racconta la Storia d’America partendo dalla scoperta da parte del genovese Cristoforo Colombo, ma inizia con l’arrivo degli europei in Virginia nel 1607, quando fondarono la prima colonia, Jamestown.

martedì 5 aprile 2011
Mikado

Vorrei parlare di quanto sia stimabile un uomo che in 33anni di attività ha girato solamente 4 film, tutti alle sue condizioni; uno che quando si muove, non lo fa certamente per soldi. Vorrei, in conseguenza di quanto appena scritto, discorrere sull'incontestabile passionecinematografica del regista. Vorrei elogiare il romanticismo che aleggia attorno alla sua figura ed esaltare il suo [...] Vai alla recensione »

giovedì 12 gennaio 2012
paride86

Fedele più alla vera storia di Pocahontas che al fortunato cartoon che ne è stato realizzato dalla Walt Disney, Terrence Malick firma un film che sta tra il meraviglioso e il sublime. Girato con grande maestria e con un sapiente uso della musica, è imperniato di una grazia iperrealista e allo stesso tempo immaginifica; racconta e descrive con realismo quello che fu lo scontro tra gli indigeni americani [...] Vai alla recensione »

lunedì 21 novembre 2011
Metalsoldier

é un film new age! Allora se vi piace il genere il film è bello. Altrimenti sono garantiti almeno 5 minuti di sonnellino, e se non riuscite a dormire perchè avete il sonno leggero (come me) vi farete due palle a tortiera!! ok ci sono alcuni passaggi apprezzabili: bello era il contrasto fra l'insediameto inglese (che rappresenta il vecchio mondo) pestilenziale, sporco, avido...ecc [...] Vai alla recensione »

sabato 5 novembre 2011
molenga

Il nome della principessa indiana non è mai pronunciato ma è più che chiaro che si tratti della storia di pocahontas, rivisitata in maniera molto malickiana:i dialoghi sono pensieri o divagazioni paniche, le ferite sono tagli dell'anima e la paura è una preghiera al Dio di tutte le cose: bellissima fotografia e bravini gli attori, anche se a volte sembrano lasciati a sé stessi.

mercoledì 9 gennaio 2013
guidomf

non stupisce se il film non piace affatto ad alcuni e piace moltissimo ad altri. Non è un regista come altri, anzi, del tutto sui generis, ma se piace, piace moltissimo. Il tema affrontato è ancor meno abbordabile di quello di una sottile linea rossa, ma forse anche per questo il film è più rarefatto e meno digeribile per molti.

lunedì 2 agosto 2021
Erika

Un po' scettica all'inizio, si apprezza lentamente, come lentamente si seguono le immagini (splendida la fotografia!), la parole fuori campo, la storia che d'un tratto accelera, poi rallenta, poi è violenta, poi dolce. Lo trovo geniale. E questa lentezza doveva esserci per una storia così che ripercorre circa 10 anni di vita dell protagonista Pocahontas/Rebecca.

martedì 16 ottobre 2018
Marcloud

Lavoro imponente di Malick in una pellicola lunga 150 minuti. Ogni minuto scorre senza pesare e la sua personale interpretazione della storia di Pocahontas, lascia spazio alla riflessione personale. Tempo ben speso.

domenica 27 marzo 2016
Onufrio

Colonizzatori inglesi giungono nelle coste della Virginia con l'intento di fondare una colonia, l'avventura non inizia molto bene per via di una difficile convivenza con i nativi del luogo; toccherà al capitano Smith (Farrell) il compito di provare ad ottenere una sorta di patto, ma verrà fatto prigioniero e salvato da una di loro, Pocahontas, fra i due nascerà l'amore, [...] Vai alla recensione »

giovedì 19 aprile 2012
SCRIGNO MAGICO

Beh, va bene il racconto delicato, l'introspezione, l'approfondimento psicologico dei personaggi, ma in un film classificato come "AVVENTURA" la lentezza di tutta la trama è talmente esasperante da annullare tutto quanto di buono se ne sarebbe potuto dire se solo avesse avuto dei cambi di ritmo, delle pulsioni passionali e vitali. Questo film è come un lungo riposo, come una canzone senza ritornello, [...] Vai alla recensione »

lunedì 23 gennaio 2012
Federica Nencini

Due vite che si intrecciano ma che non si legano: Pocahontas e Smith. La storia che fu di colei che viene chiamata Rebecca. Un film che rimane impresso e che non si può scordare. Suoni che diamo per scontati resi una colonna sonora. Paesaggi incontaminati e meravigliosi. Attori che hanno dato il meglio in un'espressività unica. Grande risalto alla gestualità.

domenica 10 luglio 2011
gabriella

Film d'avventura e non certo il migliore fra i pochi film diretti dal regista statunitense Terrence Malick.Basti pensare a titoli quali "La rabbia giovane" e l'ultimissimo "The tree of life".Cast importante specie per la splendida protagonista femminile.Comunque godibile anche se un pò troppo prolisso e con il pregio di farci vedere gli effetti e le crudeltà [...] Vai alla recensione »

martedì 31 maggio 2011
astromelia

in questa pellicola colin sembra il gemello di brad sia per somiglianza che atteggiamenti che movenze.....ciò che mi attrae di questo film è il sottofondo coi suoni della foresta,quasi un rapimento sonoro,che rende verosimile la trama e i personaggi,la voce fuoricampo amalgama il tutto............

sabato 17 aprile 2010
Gakki

Fin dalla bellissima sequenza dei titoli di testa accompagnata dalle, sempre, magistrali musiche di James Horner, si capisce che si ha a che fare con un capolavoro. Una parentesi: se magari qualcuno avesse intenzione di vedere The New World, deve avere alle spalle la visione dei precedenti film di Malick come La sottile linea rossa o La rabbia giovane e avendoli già più o meno apprezzati [...] Vai alla recensione »

sabato 22 agosto 2009
LUCIDO71

Purtroppo resta impossibile votare in negativo, x aiutare chiunque sia in dubbio se vedere o meno questo pseudofilm, e quindi aiutarlo ad evitarlo nella maniera più assoluta. Dramma x Farrell che non riesce più a fare un film degno, dopo l'inguardabile In Brugges, ho dovuto sopportarlo x più di 2 ore in questa agonia infernale! Pellicola senza trama, che lascia vuoti incolmabili, lentezza che spazientisce [...] Vai alla recensione »

martedì 28 luglio 2009
donato 1964

Film di avventura interpretato da attori noti e non.La trama e' piacevole anche se ...un po' lenta ma sorprende la scenografia e la fotografia che sono sublimi.Complessivamente un film piu' che simpatico da vedere.Voto 7+

lunedì 29 settembre 2014
uppercut

Che rabbia leggere di un film che non sei riuscito a reggere sino alla fine o elogi disarmanti (un capolavoro) o critiche altrettanto spuntate (com'è lento...!). Recuperando la sana spontaneità del miglior Fantozzi, si può dire che questo film  di Malick è veramente una c. pazzesca? L'irritante caricatura di un film d'autore, il gesto estetico svilito, per [...] Vai alla recensione »

mercoledì 22 dicembre 2010
amarolucano

Film pregno di poesia, anche se la parola "film" è riduttiva per quest'opera. Ogni secondo che passa è sublime. Avrei voluto non finisse mai... Nonostante la storia in sè non fosse per niente originale o straordinaria, quest'opera lascia strascichi nel cuore difficili da cancellare....

lunedì 23 settembre 2013
loris trotti

Un film monotono che si sviluppa lungo una colonna sonora altrettanto insipida e monotona (dopo due ore di film non mi è rimasta impressa neanche un nota). Una donna dalla gestualità sin troppo teatrale (tanto da risultare quasi snervante in rapporto agli altri personaggi), divisa tra due uomini egualmente monotoni. Scenografia tendenzialmente estetizzante e ricercata che, forse, mal si addice alla [...] Vai alla recensione »

giovedì 13 maggio 2010
mirror

Malick è il più grande regista vivente e uno dei primi dieci della storia del cinema, da affinacare a Tarkovskij e Kurosawa per intenderci... Certo nella società del consumo e della globalizzazione un film così non può non incontrare commenti del tipo "troppo lungo" o "troppo lento", ma Malick non è un prodotto da supermercato dell'arte, [...] Vai alla recensione »

STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
Lietta Tornabuoni
La Stampa

Terrence Malick, regista americano bravissimo, stimato e premiato, di 4 film in 33 anni di carriera (non è un caso unico: in quasi 50 anni Gillo Pontecorvo ha diretto appena 5 film), affronta in The New World (Il Nuovo Mondo, presentato su «La Stampa» del 6 gennaio) la storia d’America come nessun altro. Non comincia da Cristoforo Colombo ma dal 1607, quando tre navi approdarono alla foce del fiume [...] Vai alla recensione »

Cristina Piccino
Il Manifesto

Il «nuovo mondo» nei pensieri del capitano John Smith sarà terra di equità, senza ingiustizia e discriminazione, e senza il diritto garantito solo dalla nascita. Tutti mangeranno, potranno avere beni, conquistarsi uno spazio, essere felici. L'Eden insomma, o «il sogno americano» nelle sue fantasmagorie migliori di costruzione orizzontale che l'inglese Smith sarà però il primo a tradire per difendere [...] Vai alla recensione »

Mario Sesti
Ciak

Michael Cimino lo ha definito «Il più grande poeta della mia generazione». Basta vedere i primi minuti di The New World per capire perché. Terry Malick, scomparso per venti anni dopo aver firmato negli anni ‘70 due film di segreta bellezza come La rabbia giovane e I giorni del cielo, riemerso dal nulla con uno dei più bei film di guerra mai realizzati (La sottile linea rossa), inizia a raccontare la [...] Vai alla recensione »

Giulia D'Agnolo Vallan
Il Manifesto

Rifratto attraverso le trasparenze di freschissimi corsi d'acqua, ombreggiato dai verdi infiniti di mille foglie diverse, avvolto nei suoni esotici di uccelli misteriosi e invisibili, ripreso da un occhio/camera in perenne, ipnotico movimento è the new world, come da titolo dell'ultimo film di Terrence Malick, «il nuovo mondo». Ovvero: Virginia, anno 1607.

Lietta Tornabuoni
L'Espresso

In The New World, il Nuovo Mondo, il regista Terrence Malick riscopre l’America: dice che l’America vera non è mai stata scoperta, che sulle origini del Paese si conoscono soltanto leggende, banalità, faziosità. Il suo film non comincia con Cristoforo Colombo ma nel 1607, l’anno in cui la prima colonia permanente inglese si formò sul territorio nordamericano abitato dagli indiani Algonquin, nel luogo [...] Vai alla recensione »

Lietta Tornabuoni
La Stampa

L’America vera aspetta ancora di venire scoperta: questa è la prima sorpresa offerta da Terrence Malick nel suo film The New World, il Nuovo Mondo, appena presentato alla stampa, destinato a uscire in Italia il 13 gennaio. E l’epica storia della nascita di una nazione, l’America: esteticamente bella, storicamente sorprendente. Malick, 60 anni, laureato in filosofia, regista diverso da tutti (in 33 [...] Vai alla recensione »

Massimo Benvegnù
Il Riformista

Dopo il Casanova Disney, adesso tocca invece a Pocahontas per adulti. La vita della principessa indiana, già soggetto per un fortunato film d’animazione, è infatti il punto di partenza di The New World, il nuovo film di Terrence Malick, l’acclamatissimo e misterioso autore di La sottile linea rossa. E’ il 1607, quando un gruppo di coloni pianta le tende in un territorio inesplorato della Virginia. Vai alla recensione »

Luigi Paini
Il Sole-24 Ore

Eccolo, il Paradiso: ecco l’Eden promesso, al di là dell’infinito Oceano. The New World, di Terrence Malick, si apre con un complesso incrocio di sguardi. Quello degli inglesi, che a bordo della loro fragile nave scorgono le terre selvagge verso cui sono partiti tanto tempo prima; quello dei nativi, intenti a scrutare gli strani abbigliamenti di quegli alieni protetti da potenti corazze; e infine quello [...] Vai alla recensione »

Paolo D'Agostini
La Repubblica

Dieci anni dopo il cartone Disney la leggenda di Pocahontas e di John Smith rivive nel nuovo atteso film di Terrence Malick, il quale però ci pensava da molto tempo prima. È il 1607, tre navi inglesi con a bordo 103 uomini, in gran parte aristocratici, approdano sulla costa atiantica della Virginia, fortificano la loro postazione e fanno presto a capire che non si tratterà di colonizzare ma di sopravviver [...] Vai alla recensione »

Silvia Bizio
La Repubblica

Terrence Malick, il più misterioso dei registi americani— nessuno sa dove sia, in pochi l’hanno incontrato — ha realizzato il suo quarto film in 32 anni, ovvero dal debutto nel 1973 con La rabbia giovane. Si tratta di The New World (in Usa dal 25 dicembre e in Italia il 20 gennaio), la storia del primo incontro tra esploratori inglesi e culture native sul suolo americano.

Roberto Escobar
Il Sole-24 Ore

È un nuovo inizio quel che insegue John Smith (Colin Farrell). A spingerlo fin dall’altra parte dell’Atlantico, è la curiosità, insieme con il desiderio di un mondo di uomini e donne responsabili di sé, e liberi. Così, fuori campo, gli fa dire Terrence Malick, in The New World (Usa, 2005, 150’). E così racconta il mito che proprio allora, al principio del Seicento, sta per nascere.

Claudia Canziani
Il Mucchio

Terrence Malick è un regista avventuroso, almeno a livello visivo. Quello che si ricorda delle sue ellissi ne La sottile linea rossa è soprattutto la suggestione delle prospettive, la visione corale che si interrogava di questioni importanti per l’umanità, trascendendo quasi le scenografie materiali in cui era calata. Tempi di meditazione e di produzione senza fine (quattro film in 33 anni) e una attenzione [...] Vai alla recensione »

Antonio Valenzi
L'Indipendente

Bisogna obliare gli echi disneyani per squarciare lo schermo della Pocahontas di The new world. Con la calligrafia della luce naturale, l’enigmatico Terrence Malick (solo 4 film in 32 anni) dà forma ad un’opera che ha nel vedutismo cinematografico il proprio punto di forza. L’America dei primi anni del ‘600 è vista dall’angolazione di una natura metafisica in cui, attraverso il contrasto tra la prosaicità [...] Vai alla recensione »

Raffaella Giancristofaro
Film Tv

Il nome Terrence Malick evoca lavorazioni imponenti, accuratezza kubrickiana, e una sensibilità poetica aliena. Alla notizia che il leggendario autore di La rabbia giovane, I giorni del cielo e La sottile linea rossa avesse intrapreso la lavorazione di un film su Pocahontas, anche i più fantasiosi tra i cinefili pensarono a uno scherzo. E invece, approfondendo, si scopre che la storia della principessa [...] Vai alla recensione »

Valerio Caprara
Il Mattino

Un film maestoso e nobile, lirico e disincarnato. Ma anche un bel po' stucchevole, nel segno della lettura antropologica e della filologia iconografica che lo schivo cineasta Terrence Malick (quattro film in trent'anni) ha deciso di dedicare, con i rischi del caso, a un pubblico motivato. Riprendendo la leggenda di Pocahontas, Malick non pensa certo alla recente favoletta disneyana e s'ispira, piuttosto, [...] Vai alla recensione »

Maurizio Cabona
Il Giornale

Mare d'erba, placidi fiumi, freschi ruscelli, alte fronde innervano The New World («Il nuovo mondo»), diretto da Terrence Malick, che ne aveva scritto la sceneggiatura un quarto di secolo fa, ai tempi in cui coi Giorni del cielo vinceva il premio per la regia al Festival di Cannes. Dallo scontro fra natura e cultura (si fa per dire), dovrebbe risaltare il senso panico dell'America pellerossa, umiliata [...] Vai alla recensione »

Emanuela Martini
Film TV

Quello che nella Sottile linea rossa era successione armoniosa dl ellissi, annullamento dell’io soggettivo in funzione di un’umanità corale che si interroga sulla vita e sulla morte, poesia in forma di cinema, in The New World è diventato purtroppo maniera. Era il 1998 e il film (il terzo in 25 anni) di Terrence Malick si imponeva come spettacolare esperimento sulle qualità psichiche del cinema, raccontando [...] Vai alla recensione »

Mariarosa Mancuso
Il Foglio

Terrence Malick è un perfezionista, un maniaco dei dettagli, un adoratore della luce naturale. Per I giorni del cielo pretese che Nestor Almendros girasse all’ora del tramonto, quando ogni direttore della fotografia sano di mente ha già lasciato da un po’ la location. In The New World non ha voluto neanche una lampadina elettrica. Quindi tutti gli incantevoli paesaggi che vedrete, e il fiume che scorre [...] Vai alla recensione »

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