68esima edizione del Festival del film Locarno, il programma dei 11 filmfuori concorso. Locarno - 5/15 agosto 2015. Le recensioni, trame, listini, poster e trailer, ordinabili per:
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Questo non è un film per 'addetti ai lavori o all'assistenza'. È un film per tutti quelli che si interrogano sul difficile mestiere di essere genitori. Documentario, Italia2015. Durata 82 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un film sul dolore senza dolorismo, dove si respira coraggio, e il coraggio della paura, e desiderio, commozione e sorrisi. Espandi ▽
Una famiglia con un figlio disabile è una famiglia disabile? Genitori è un film documentario che si permette la libertà di entrare, immaginare e comprendere la realtà di famiglie che vivono l'esperienza con un figlio disabile. Negli ultimi sedici anni un gruppo di genitori (12 madri e 2 padri) si sono incontrati ogni quindici giorni per parlare della loro vita quotidiana e per trovare soluzioni al miglioramento della vita dei loro figli. Dopo tanti anni, il gruppo è diventato una micro-società con un suo equilibrio. Il gruppo è diventato anche una famiglia. Aiutare se stessi per prendersi cura degli altri è il concetto fondante di questo gruppo. Rimorso, paura, senso di colpa, gioia, rabbia, ricerca continua di soluzioni realizzabili, sono gli ingredienti dell'incontro eccezionale e quotidiano con queste persone che siedono in cerchio e identificano nel confronto e nella condivisione, beni comuni che possono contribuire a migliorare la loro vita. Indipendenza, sessualità, limite, senso di colpa, diritto al lavoro, sono gli argomenti che affrontano. Come qualunque altro genitore, come qualsiasi figlio. Recensione ❯
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Un punto di vista preciso, incisivo e soprattutto una visione globale del fenomeno "gioco d'azzardo legalizzato". Espandi ▽
L'Italia è sotto attacco. L'invasore non è uno Stato estero. Il nemico non ha un volto facilmente riconoscibile, ma la sua presenza è ormai talmente forte e radicata, che viene quasi considerato un alleato dal governo italiano. E' il gioco d'azzardo legalizzato, una macchina perfetta che lavora a più livelli, e che nell'ultimo anno ha succhiato agli italiani 100 miliardi di euro. Succhiati si, ma spontaneamente. Perché non è solo una questione di denaro. Sembra una tassa invisibile e volontaria, una tassa del popolo. L'invasione si sviluppa a livello economico, ma anche territoriale, politico, sociale, mediatico e culturale. E' un circolo vizioso, che coinvolge tutti questi aspetti e li modifica per il fine massimo: il profitto. Ma un profitto di pochi, in contrasto alla sofferenza e alla povertà di molti, troppi. Perché indubbiamente l'unico modo certo e accurato di guadagnare con il gioco d'azzardo è solo uno: gestirlo. Ed è impossibile inoltre comprendere come l'invasione del gioco d'azzardo legale abbia trasformato e modificato la politica, la società, l'economia, la comunicazione di massa e la cultura, senza raccontare uno spaccato dell'Italia dell'ultimo ventennio. Recensione ❯
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Un film a tesi. Un incastro di parallelismi e accostamenti, di affinità e divergenze tra il Kazakistan del miracolo petrolifero e l'Italia anni Sessanta. Documentario, Italia2015. Durata 72 Minuti.
Il Kazakistan vive oggi lo stesso sviluppo dell'Italia degli anni '60, con una crescita pari al 6%, basata soprattutto sull'estrazione di petrolio e gas. Espandi ▽
Andrea Segre racconta la crescita economica del Kazakistan (pari al 6% annuo), dovuta soprattutto a quell'estrazione di petrolio e gas per la quale l'Eni - e dunque anche gli italiani che per l'Eni lavorano - riveste attualmente un ruolo tutt'altro che secondario. Il "lago salato" del titolo è naturalmente il Mar Caspio, zona sulla quale le riprese di Segre si sono concentrate. Il film é prodotto da Ambleto in collaborazione con Rai Cinema. Recensione ❯
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Massimo Coppola, dopo aver diretto il film di finzione Hai paura del buio, affronta ora la regia di un documentario. Romeo e Giulietta è stato selezionato Fuori Concorso al Festival del film Locarno 2015. Espandi ▽
Nel campo nomadi di Tor de' Cenci Massimo Coppola vuole realizzare un film sulla tragedia shakespeariana facendolo recitare ai Rom. I due giovani che vengono selezionati dopo un accurato casting sono i sedicenni Nino e Mary. C'è però un problema: i due appartengono a famiglie rivali che non vogliono che recitino insieme. Recensione ❯
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Un documentario su come si vive all'interno del Bois de Vincennes, uno dei parchi più grandi della periferia di Parigi. Espandi ▽
Quasi fosse la forma accessibile di un Paradiso perduto e ritrovato, durante il weekend si va nel parco per dedicarsi al benessere e trovare rifugio nella natura. Un luogo dove tutte le ipotesi di vita hanno diritto di cittadinanza, un luogo per tutti, ricchi e poveri, francesi e stranieri, omo e eterosessuali, vecchi e giovani, all'antica o alla moda, un miraggio sognato dal cittadino sfinito. Il bosco come un'isola nel tessuto urbano, come un luogo in cui gli accidenti della città si smorzano. Qui si recupera, si gioca, ci si diverte, si sogna. Di stagione in stagione gli scambi con il prossimo sono altrettante utopie che ognuno si inventa. Recensione ❯
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Due coppie, due storie molto diverse tra loro: da un lato il primo amore e dall'altro l'ultimo amore. Espandi ▽
Che cosa ne è dell'amore? Esiste ancora o è un'utopia? cos'è che tiene unite due persone, e dove ci porta il desiderio? Yes No Maybe parte alla ricerca di indizi e incontra due storie molto diverse, un primo e un ultimo amore. Il primo nasce inaspettatamente su internet, il secondo culmina dopo anni con il coronamento di un sogno comune a Portland, Oregon. La sociologa Eva Illouz e lo scrittore Sven Hillenkamp decifrano con acume l'inafferrabile natura dell'amore, arrivando a un responso di cui le due coppie non si curano minimamente. Recensione ❯
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Centro di Algeri, ore 23.00. Tra i corridoi di due quotidiani, si osservano scrivanie vuote, sedie, computer, redazioni, documenti, giornali accatastati sul pavimento, manifesti e prime pagine incollate ai muri. Qualche istante dopo, alla periferia della città, la rotativa gira ad alta velocità. Le poche luci al neon accese emanano una luce verdastra. I tecnici e gli operai sono agitati, il rumore è assordante. Improvvisamente, appaiono due pacchetti di giornali legati automaticamente dalle macchine, con due "prime pagine" completamente diverse tra loro: quella del giornale in lingua francese El Watan e quella del quotidiano arabo elkhabar. Entrambi annunciano i risultati delle presidenziali dell'aprile 2014, ma con stili diversi, contenuti diversi, lingue diverse, visioni aziendali diverse. Recensione ❯
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Un'esplorazione degli ambienti naturali e non che ci sono lungo la lunghezza di 800 miglia del Trans Alaska Pipeline System, un oleodotto che attraversa l'Alaska. Espandi ▽
In questo studio dell'oleodotto Trans-Alaska, una delle più lunghe condutture di olio greggio del mondo, il regista Peter Bo Rappmund prosegue la sua sperimentazione con il paesaggio e la fotografia time-lapse. Lungo i quasi milletrecento chilometri della pipeline, che Topophilia segue da cima a fondo, le immagini e i ritmi emergono, catturando complesse intersezioni dove l'industriale e il naturale si incontrano e suggerendo nuove politiche dell'immaginario petrolifero. Recensione ❯
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La Svizzera è vista spesso come un paradiso terrestre, ma i suoi abitanti credono al Paradiso? Credenti, agnostici o atei, tutti sentono, di fronte alla morte, la necessità di qualcosa che li conforti. Cosa rimane allora del Paradiso, ex promessa della felicità eterna? Attraverso il racconto di alcuni anziani, questo film intende farci capire come essi, tra dubbi e speranze, vivano l'idea del Paradiso. Recensione ❯
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Uno sguardo sulla ricca e complessa realtà degli impianti di lavorazione delle ostriche, con un'attenzione particolare sui pescatori e su chi vi lavora all'interno. Espandi ▽
Kazuhiro Soda osserva e descrive la complessa realtà degli impianti di lavorazione delle ostriche, con un'attenzione particolare ai pescatori e a chi vi lavora all'interno. Il film segue da vicino la loro vita quotidiana, che sembra apparentemente tranquilla ma che li porta ad affrontare alcuni graduali cambiamenti dovuti alla globalizzazione e al sempre maggiore spopolamento delle città, causa di un'inevitabile caranza di manodopera. Recensione ❯
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Le storie di speranza, emozione, paura e morte di diverse persone legate all'appassionata rivoluzione di Majdan Nezaležnosti. Espandi ▽
Majdan Nezaležnosti è il nome della piazza centrale di Kiev. Così sono stati chiamati anche i moti di protesta popolare contro il governo ucraino dell'inverno 2013-2014, che hanno portato al crollo del regime. La gioia per la libertà conquistata è stata presto offuscata dalle conseguenze: l'annessione russa della Crimea, gli spargimenti di sangue nell'Ucraina orientale, la guerra latente di Putin e le decine di morti durante gli scontri a Odessa. In un modo o nell'altro, tutti questi avvenimenti sono da ricondurre alle proteste civili in Piazza Maidan. Kiev/Moscow - Part 1 racconta le storie di speranza, emozione, paura e morte di diverse persone legate a questa appassionata rivoluzione. Recensione ❯
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