Antonio Ricci festeggia con la famiglia il lavoro che ha ottenuto faticosamente: attacchino di manifesti del cinema. Espandi ▽
Ad Antonio serve la bicicletta per attaccare manifesti, uno dei pochi lavori che ha trovato nella Roma del dopoguerra. Ma qualche disperato come lui gliela ruba. Antonio e il figlioletto cominciano una ricerca disperata per le vie di Roma. Ma forse, l’unica soluzione per Antonio è diventare ladro a sua volta e rubare un’altra bicicletta.
Il film di Vittorio De Sica, ideato insieme al grande Cesare Zavattini, rappresenta il neorealismo nella sua versione più limpida. L’analisi dettagliata e impregnata di reale dell’Italia di quegli anni non ha alcun bisogno di spiegazione. Si impone da sola. E si impone in tutto il mondo. Particolarmente commovente il finale, dove il figlio ha pena del padre, e il padre cerca nei suoi occhi di ritrovare la dignità perduta. Indimenticabile.