Titolo originale | Supersonic |
Anno | 2016 |
Genere | Documentario, Musicale, |
Produzione | Gran Bretagna |
Durata | 122 minuti |
Regia di | Mat Whitecross |
Attori | Noel Gallagher, Liam Gallagher, Paul Arthurs, Paul McGuigan (II), Tony McCarroll Alan McGee, Marcus Russell, Christine Biller, Mark Coyle, Debbie Turner, Paul Gallagher, Peggy Gallagher, Paolo Hewitt (II), Owen Morris (II), Maggie Mouzakitis, Jason Rhodes, Phil Smith, Daniela Soave, Tim Abbot, Richard Ashcroft, Zoë Ball, Rodney Bingenheimer, Gary Crowley, Chris Evans (II), Inspiral Carpets, David Letterman, Trevor McDonald, Scott McLeod, Caitlin Moran, Oasis, Marc Riley, Alan White (III). |
Uscita | lunedì 16 settembre 2024 |
Tag | Da vedere 2016 |
Distribuzione | Lucky Red |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 3,48 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 30 agosto 2024
Dalla nascita del 1991 fino ai successi più grandi, con scene inedite e preziosi contributi. In Italia al Box Office Oasis: Supersonic ha incassato 27,5 mila euro .
CONSIGLIATO SÌ
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Knebworth, 1996. Gli Oasis suonano di fronte a 250.000 persone. Ma come si è arrivati sin qui? Dai sobborghi di Manchester, in cui tre fratelli sono stati tenuti lontano dagli abusi di un padre alcolista e cresciuti dalla madre, tra calcio, Beatles e punk rock. Quando Liam Gallagher mette su una band insieme a degli amici, non impiega molto tempo a coinvolgere il fratello maggiore Noel. E questi non impiega molto a prendere in mano il gruppo, scoprendo di essere nato per scrivere grandi canzoni. Nel giro di un anno e rotti gli Oasis saranno sulla bocca e negli stereo di tutto il mondo.
Durante l'intera carriera gli Oasis sono stati accompagnati da una sensazione di stupore. Il loro, anzitutto: lo stupore di hooligan delle case popolari trasformati in rockstar. E il nostro, di spettatori costretti ad ammettere che questi spesso impresentabili figuri fossero capaci come nessun altro di "conquistare il mondo con il rock'n'roll".
Un concetto antico, mitologico, esagerato per tutti tranne che per i fratelli Gallagher che, per un breve ma intenso periodo, riescono davvero nell'intento. Il documentario di Mat Whitecross ha inizio proprio con il concerto di Knebworth del 1996, davanti a 250.000 spettatori accorsi per vedere la rock band del momento. Un risultato incredibile, e probabilmente irripetibile, considerato come la fruizione della musica e l'aggregazione in eventi pubblici siano mutate irrimediabilmente in venti anni.
La riflessione intrisa di nostalgia sul mutamento sociale e sulla sostanziale cessazione del rock come fenomeno di massa è uno dei protagonisti invisibili della pellicola di Whitecross, con qualche esplicito riferimento alla questione proprio da parte di Noel Gallagher, che parla di "ultimo assembramento spontaneo di persone di questa entità, prima che subentrasse internet". Ora non sarebbe più possibile forse, in un mondo dominato dai dispositivi digitali e da celebrità che spesso antepongono l'immagine al contenuto.
Ma, a dominare quantitativamente il ricordo della repentina ascesa degli Oasis dalle stalle alle stelle, non sono certo dichiarazioni di questo tenore: nel viaggio che Oasis: Supersonic conduce a ritroso, per tornare infine a Knebworth e chiudere il cerchio, sono protagonisti i Gallagher e tutto il loro scurrile disprezzo per ogni forma di vita. I fratelli si insultano, si picchiano, sfottono tutto e tutti.
La rivisitazione delle loro stilettate aiuta a far rivivere il carrozzone mediatico che accompagnava la metà degli anni Novanta, con aneddoti degni di Trainspotting o di This is Spinal Tap: risse con tifosi di calcio olandesi, litigate con tanto di mazze da cricket, per sorvolare sugli insulti violenti a colleghi come Blur, Thom Yorke o Coldplay, resi proverbiali negli anni dai media britannici. Proprio i Blur di Damon Albarn sono i grandi assenti del documentario, specie considerato il clamore della rivalità nata tra loro e gli Oasis, culminata con un augurio di morte da parte di Noel Gallagher ai "colleghi", e con l'uscita in contemporanea dei relativi album singoli delle band, in segno di aperta sfida.
A parte questa esclusione evidente, Whitecross cerca di coprire tutto quanto avvenuto tra il 1993 e il 1996, concentrandosi sull'ascesa verso il paradiso del gruppo e fermandosi prima del suo declino, rapido quasi quanto la salita. Lo stile richiama quello del produttore Asaf Kapadia e dei suoi Senna e Amy, senza immagini dei Gallagher o degli altri intervistati nel tempo presente: quel che si vede appartiene al passato, quel che si sente alle riflessioni del presente.
Se il materiale di grande importanza storica, come i concerti degli inizi in cui Alan McGee dell'etichetta Creation sceglie di scritturare i due Gallagher, è fondamentale per il musicologo e per il semplice appassionato, Oasis: Supersonic ha la capacità di interessare un target ben più ampio, grazie alla meticolosa ricostruzione di un'epoca vicina temporalmente a noi, ma resa lontanissima dai cambiamenti tecnologici intercorsi. E al racconto esemplare di come il talento artistico spesso si nasconda nelle menti più impensate.
OASIS: SUPERSONIC disponibile in DVD o BluRay |
DVD |
BLU-RAY |
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€9,50 | €11,25 | |||
€9,50 | - |
Tra il '94 e il '95 i Gallagher goderono d'una prodigiosa fecondità artistica: Noel componev'alla chitarra le sue migliori canzoni quand'erano già in studio e durante le pause del resto della band, mentre Liam imparava dal fratello le melodie al prim'ascolto ed era già pronto ad andar'in sala per registrarne la versione definitiva.
Fine anni '80: Liam Gallagher è un bullo di periferia, un ragazzaccio carino ma mentalmente instabile, dedito a zuffe, sfotto' e droghe, che spesso si accanisce con coloro che portano la chitarra in spalla, da lui visti “con sospetto”; ma egli spera, nel frattempo, di trovare finalmente uno sbocco nella sua grigia esistenza.
Bellissimo DocuFilm di una band che ha segnato la storia del Rock. Da Fan degli Oasis, (vissuto da adolescnete nei mitici anni 90), mi ero preventivamente aspettato solamente un'operazione nostalgia, cucita su misura per rievocare i fasti dei due fratelli più rissosi del rock, ma qui siamo di fronte ad un gran bel film in cui il regista ha saputo egregiamente mescolare un giusto mix di filmati inediti, [...] Vai alla recensione »
Vi invito a leggere la recensione di "giorpost". E' perfetta, non mi sento in dovere di aggiungere una virgola. Al massimo di toglierne un pò.. In sintesi: un documentario godibilissimo, realizzato con materiale originale al 95%. Nessuna inutile e penosa intervista post mortem. I nostri eroi quando parlavano, rare volte per fortuna, non sapevano che snocciolare raffiche di "four [...] Vai alla recensione »