La programmazione cinematografica questa settimana inizia dalla C di Cannes. Inaugurato lo scorso mercoledì con la nuova commedia di Wes Anderson, il più importante festival del cinema presenta un documentario sul regista di Rosemary's Baby che per la gioia degli amanti del cartellone francese arriva contemporaneamente anche nelle sale italiane.
Firmata dal regista francese Laurent Bouzereau, Roman Polanski: A Film Memoir è una lunga intervista tra il cineasta e l'amico (da più di cinquanta anni) e produttore Andrew Braunsberg realizzata nel 2009, quando Polanski si trovava agli arresti domiciliari in Svizzera. Sono le confessioni di un uomo minacciato di estradizione in seguito a un mandato di cattura internazionale da parte degli Stati Uniti per aver avuto nel 1977 rapporti sessuali con una minorenne. Sono le sue riflessioni, i suoi ricordi – la mamma deportata ad Auschwitz al posto della sorella che in quel momento non si trovava in casa – i suoi fantasmi. Da lì il suo cinema, intriso di quella che fu la più grande tragedia della sua vita, il terribile omicidio della moglie, l'attrice Sharon Tate, nella loro casa di Los Angeles. Omaggio e insieme riconoscimento a un grande arredatore d'interni della settima arte, Roman Polanski: A Film Memoir non potrà magari aspirare ai primi posti della classifica settimanale, ma rappresenta il grande cinema che arriva nei cinema. E che sulla croisette viene ossequiato con la proiezione di un'opera del maestro restaurata: Tess. Quasi a chiudere un capitolo, considerato che Polanski la realizzò perché l'ultima volta che vide Sharon Tate in vita, lei gli aveva fatto dono di una copia del libro dal quale è tratto (il romanzo di Thomas Hardy) perché pensava che ne avrebbe fatto un gran film.

Esordi in lungo
Da un altro festival – il Sundance di Robert Redford – arriva l'opera prima di Mike Cahill, l'indie fantascientifico Another Earth, storia di una giovane astrofisica con una colpa da espiare sullo sfondo di un evento straordinario, ovvero la scoperta di un pianeta identico alla terra abitato da umani. Dallo sci-fi all'horror il passo lo compie lo sceneggiatore di Buffy - L'ammazzavampiri, Lost e Cloverfield Drew Goddard con il suo esordio cinematografico Quella casa nel bosco, una sorta di studio sui meccanismi della paura al servizio del cinema. Il terzo esordio in lungo della settimana è Margin Call di J.C. Chandor che attraverso la perfezione di un grande cast (Kevin Spacey, Paul Bettany, Jeremy Irons, Zachary Quinto) smaschera l'oscuro mondo della finanza inscenando un ipotetico antefatto alla recente crisi economica.

Ritorni
Torna al cinema il francese Mabrouk El Mechri che dopo aver dato prova della sua grande intuizione con JCVD dà alla luce del proiettore La fredda luce del giorno, un thriller d'azione capitanato da Henry Cavill, Sigourney Weaver e Bruce Willis. Infine, per il terzo anno di seguito esce con un nuovo film lo svedese Lasse Hallström: Il pescatore di sogni – ovvero come introdurre la pesca al salmone negli aridi altipiani dello Yemen – interpretato dal Big Fish Ewan McGregor.