Anno | 2008 |
Genere | Commedia |
Produzione | Belgio, Lussemburgo, Francia |
Durata | 96 minuti |
Regia di | Mabrouk El Mechri |
Attori | Jean-Claude Van Damme, François Damiens, Zinedine Soualem, Karim Belkhadra, Jean-François Wolff Anne Paulicevich, François Beukelaers, John Flanders. |
Tag | Da vedere 2008 |
MYmonetro | 3,26 su 3 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 25 gennaio 2013
Entrando nell'ufficio postale di una cittadina belga, Jean-Claude Van Damme rimane invischiato in una rapina a mano armata. A causa di un malinteso la polizia pensa che sia l'attore in persona a tenere in ostaggio dipendenti e clienti. Al Box Office Usa JCVD ha incassato nelle prime 10 settimane di programmazione 471 mila dollari e 23,3 mila dollari nel primo weekend.
CONSIGLIATO SÌ
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Giunto a un momento cruciale della sua vita e della carriera, Jean-Claude Van Damme è alla disperata ricerca di denaro per pagare l'avvocato che lo minaccia di mollare la causa per la custodia della figlia. Avendo poco tempo a disposizione si reca nell'ufficio postale di una cittadina belga (dove è tornato nel tentativo di ricominciare da capo) per un money transfer, ma rimane invischiato in una rapina a mano armata. A causa di un terribile malinteso la polizia pensa che sia l'attore in persona a tenere in ostaggio dipendenti e clienti. I rapinatori decidono di sfruttare l'errore costringendo Van Damme a occuparsi della negoziazione.
Il successo può facilmente abbagliare chi ne beneficia e chi lo osserva da distante. Se da un lato il beneficiario rischia di perdere il contatto con la realtà, dall'altro l'osservatore - il fan o il semplice spettatore - tende ad avere (dell'attore) un'idea falsata dalla celebrità. Grazie a un talento naturale nelle arti marziali, nei primi anni '90 "The Muscles from Brussels" realizzava il suo sogno americano divenendo una star mondiale, salvo poi perdere credibilità e fama negli anni recenti inanellando una serie di flop nel cinema e nella sfera privata.
Intrecciando finzione e realtà, commedia (agrodolce) francese e caper movie, il metafilm di Mabrouk El Mechri analizza in maniera trasversale il fallimento dell'attore sviscerando l'uomo e quel che resta della star. Ponendolo di fronte allo specchio del successo arriva a umiliarlo attraverso le sue stesse dichiarazioni incoerenti e prive di senso che tanto hanno fatto discutere. Come già era accaduto con l'acuto Essere John Malkovich di Spike Jonze - che affrontava i temi dell'identità e del narcisismo - e in parte con l'eroe decadente di Mickey Rourke nel drammatico The Wrestler (se letto come metafora della carriera dell'attore hollywoodiano), il pomeriggio di un giorno da cani di Van Damme offre uno spaccato di vita reale. Nei sei minuti del monologo/confessione che lo vede parlare col cuore in mano alla macchina da presa, a se stesso e a Dio, è racchiusa tutta la verità di un uomo conscio di aver avuto tutto e di non aver ancora dato nulla in cambio. Nella finzione scenica del film è proprio la vulnerabilità dell'attore che tradisce l'impianto biografico di JCVD e che libera Van Damme da un copione, sottraendolo all'oblio.
JCVD disponibile in DVD o BluRay |
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Mentre è in corso con la moglie la causa per l'affidamento della loro bambina, Jean-Claude Van Damme (che interpreta se stesso) torna nella sua città natale, Bruxelles, forse per ritrovare un po’ di tranquillità visto che nulla sembra ormai andargli nel verso giusto: Hollywood sembra essersi dimenticato di lui (gli viene sempre preferito il rivale Steven Seagal), i debiti con le tasse non gli danno [...] Vai alla recensione »
La storia è presto detta: Jean Claude Van Damme, nel ruolo di se stesso, si ritrova casualmente coinvolto in un Dog Day Afternoon nel quale viene riconosciuto dai malfattori ed usato come capro espiatorio. Per questo la pellicola non è un biopic, ma un ibrido dato che realtà e finzione si incrociano. Un "essere John Malkovich" in salsa belga. Nonostante abbia la possibilità di intervenire da eroe [...] Vai alla recensione »
Il famoso attore Jean Claude Van Damme torna nel suo paese nativo in Belgio per prelevare una somma di denero alla banca e ripartire subito dopo verso il tribunale in America dove lo aspetta il processo di affido della custodia della figlia. Ma nella banca postale, tre criminali rendono ostaggi un gruppo di persone compreso Van Damme, il quale è costretto di fingersi(alla polizia) complice dei malintenziona [...] Vai alla recensione »
Il fisico è ancora prestante ma questo film è decisamente il peggiore che ha mai girato..speriamo si rifaccia presto con qualche pellicola migliore..in bocca al lupo..
Art-house patrons who'd never dream of sullying their eyeballs with the likes of "Timecop" and "Bloodsport" may find themselves in the strange position of eagerly awaiting the new Jean-Claude Van Damme movie. The limber, compact action star known for his lethal kicks has long since disappeared to direct-to-video purgatory, but in "JCVD" he is reborn, playing a role he has never previously essayed: [...] Vai alla recensione »
Steven Seagal is cutting off his ponytail. This bit of news — apocryphal, perhaps — has great significance for Jean-Claude Van Damme, the star, protagonist and leading ontological conundrum of “JCVD,” as well as a one-time rival of Mr. Seagal's for the title of world's second-best second-rate action hero. Mr. Seagal's supposed sacrifice, a source of astonishment to this elfin Belgian muscleman, suggests [...] Vai alla recensione »