To kill or not to kill?
Direttamente dall'esperienza di Evan Wright, giornalista di "Rolling Stone", l'americana HBO ha prodotto una delle serie più interessanti degli ultimi tempi. Sulla base del libro "Generation Kill" è nata l'idea di trasporre in immagini tutto ciò che Wright ha vissuto in prima persona, senza fronzoli o strumentalizzazioni politiche. Il reporter ha seguito l'avanzata della compagnia Bravo dei Marines durante la guerra del Golfo, e ora la mini-serie Generation Kill (Steel, 21.00) di domenica sera ci permette di vedere da vicino il passaggio dal Kuwait fino a Baghdad del gruppo di militari più duri del sistema americano. Nel cast troviamo sia attori conosciuti (su tutti citiamo Alexander Skarsgård, già visto in True Blood) che numerose comparse di non professionisti; un modo per investire le vicende di un verismo coraggioso che guarda alla guerra, mettendone in luce gli aspetti più contradditori, a cominciare dalle incoerenze dei militari 'servitori della patria' e fedeli alla 'legge della morte'. Un ritratto duro di un gruppo di giovani che non ha niente a che vedere con i pariolini protagonisti de I liceali 2 (Joi, 21.00). Se in Generation Kill, ogni giorno, la vita scorre in bilico su un filo sottile, nella serie di Lucio Pellegrini, le preoccupazioni sono di ben altro tipo: primi amori e brutti voti occupano con insistenza le menti un po' confuse degli adolescenti del liceo classico in questione. Se la domenica sembra votata al realismo, il lunedì sera decide di fuggire dalle incombenze della vita vera verso i guai di un mondo a parte, dove il sangue che scorre non è quello dei civili vittime di assalti militari ma di un altro tipo di perseguitati, torturati da un gruppo di crudeli vampiri molto agguerriti. Parliamo di True Blood (Fox, 23.35), fortunata serie made in USA che vede, nella puntata in onda "The Fourth Man in the Fire", un mix di pratiche esorciste, magie della telepatia e un segreto da tenere nascosto ad occhi e orecchie indiscrete e...bocche assetate di sangue.

Medici in erba e divorziati agli esordi
Già partita la scorsa settimana, la serie Eli Stone (Italia 1, 21.10) in onda martedì sera, ci introduce nel mondo di un avvocato di successo che, in seguito ad un aneurisma, riesce a prevedere il futuro. Nel cast scorgiamo anche la bionda Natasha Henstridge, nei panni della fidanzata del veggente protagonista, un'occasione per rivedere una delle attrici cult del cinema statunitense: chi ricorda la scena del bacio con lingua assassina dello sci-fi Specie mortale? Memorabile per la violenza del gesto ma anche per la sfrontatezza dell'attrice che ora vediamo in un ruolo molto più pacato. In serata finisce la serie Swingtown (Rai 4, 22.05), ambientata negli anni Settanta, in piena rivoluzione sessuale. La novità più interessante della settimana (soprattutto se consideriamo che ci stiamo avvicinando all'estate e con il caldo i palinsesti optano per repliche di sicuro audience e pochissime novità di qualità) arriva mercoledì sera con la fiction La scelta di Laura (Canale 5, 21.10) diretta da Alessandro Piva (premiato regista cinematografico di Lacapagira e il road movie Mio cognato) e prodotta dalla Taodue di Pietro Valsecchi. La storia si sviluppa all'interno di un reparto d'emergenza, dove, attraverso gli occhi di due specializzande molto diverse tra loro, scopriamo gli aspetti drammatici (ma anche ironici e leggeri) della vita in un ospedale di provincia. Un ottimo cast (tra cui compare Giorgio Pasotti, Giulia Michelini, Chiara Conti e Ivan Franek) assicura la riuscita di un prodotto che segue la struttura del medical drama, televisivamente fortunato, stravolgendolo in chiave più comica, senza tralasciare l'umanità vera di chi si occupa della cura di malati. Di tenore esplicitamente divertente è invece la serie Provaci ancora Gary (Fox, 21.35), in prima visione assoluta, dove troviamo un impacciato divorziato, padre di due figli, alle prese con la nuova vita da 'non coniugato'. Riuscirà a cavarsela lontano dalla ex moglie?

Piccole star Disney crescono
Il pubblico più giovane non si è ancora stancato delle musiche pop e furbette di Miley Cirus che dall'America arriva una nuova star del piccolo schermo, Demi Lovato, protagonista della serie Sonny tra le stelle (Disney Channel, 19.10), dove interpreta una sorta di alter ego, una ragazza alle prese con il trasferimento ad Hollywood, dove reciterà in una sit-com famosa. Giovedì sera, quindi, ce la giochiamo tra l'ultimo episodio di Lipstick Jungle (FoxLife, 21.00), tra le serie predicatrici del girl power ai limiti dell'accettabile, e l'acclamato poliziesco The Wire (Cult, 21.00), che rilancia un tema del passato – il proibizionismo - per parlare di dinamiche sociali del presente. Il fine settimana apre la porta che dà accesso al mondo dei sogni, con il finale di stagione di Saving Grace (Mya, 23.25), in onda venerdì sera, ma rimane anche ben ancorata alla realtà con la conclusione 'stellare' (ritornano Clooney e vecchi dottori delle prime stagioni) di ER – Medici in prima linea (Rai 2, 21.05). Si raggiunge così la tensione investigativa di Law & Order: Criminal Intent (Rete 4, 21.10) di sabato sera che, in tempi di intercettazioni contestate e leggi sulla privacy, non fa altro che dire la sua su un tema scottante e attualissimo.