Religione e sentimento
La domenica di Pasqua quest'anno non riserva grandi sorprese per quanto riguarda quel particolare uovo che è la televisione. Fra classici istituzionali che sembrano non esaurire mai il loro fascino, nonostante un reiterato passaggio nei palinsesti, e pellicole più recenti che, per infuocati dibattiti non ancora sopiti, paiono già datate, la prima serata segue un modello ben conosciuto a chi è solito passar la festa in famiglia. Da qualche anno ormai prescelto sostituto dell'esteso Gesù di Nazareth di Zeffirelli come racconto privilegiato per il giorno della resurrezione, La passione di Cristo (RaiUno, 21.30) di Mel Gibson si "limita" a raccontare le ultime dodici ore del martirio, enfatizzando la spettacolarizzazione dell'episodio evangelico e l'aspetto mistico della cognizione del dolore. Alternative ai sottotitoli del linguaggio aramaico e latino parlato dai personaggi di Gibson, sono le canzoni perfettamente tradotte e doppiate di Mary Poppins (RaiTre, 20.30), senza dubbio il musical più rappresentativo e meravigliosamente senza tempo della Disney. Altrimenti, se non si desidera confrontarsi con religione e buoni sentimenti, Papillon (La7, 21.10) realizza i desideri di evasione di chi delle feste si sente prigioniero con una storia vera sui ripetuti tentavi di fuga di un galeotto della Cayenna. Unica voce "off" fra le tendenze giornaliere è quella simpaticamente verbosa di Woody Allen e del suo La maledizione dello scorpione di giada (Rete 4, 23.20), in cui si esibisce in un repertorio più specificatamente comico: una sorta di parodia a metà strada fra il noir e la commedia brillante degli anni '40.
Il lunedì dell'Angelo si propone mattiniero, mandando in onda in orario da colazione una delle migliori commedie dirette da Billy Wilder, Baciami stupido (RaiTre, 9.10): magistrale composizione di umani equivoci e mediocri falsità messa a servizio di una sceneggiatura squisitamente calibrata. La commedia dei sentimenti assume venature agrodolci nel primo pomeriggio con la convivenza-scontro interculturale fra la raffinata botanica newyorkese Andie MacDowell e il brusco musicista francese Gérard Depardieu, opportunisticamente sposi in Green Card – Matrimonio di convenienza (RaiUno, 16.55). Sempre restando in argomento di impeccabili sceneggiature, Intrigo internazionale (RaiTre, 21.05) è forse l'emblema del meccanismo filmico hitchcockiano, in cui i motivi narrativi dell'inganno e della casualità vengono raccontati attraverso un'impeccabile forma stilistica.

Retro-spettiva
La conclusione della fugace parentesi pasquale ci obbliga a tornare a convivere con il regolare palinsesto, avaro nel programmare al suo interno un sostenuto numero di film di qualità, soprattutto in riferimento alla tv in chiaro. Fra i titoli più curiosi della giornata di martedì, la terza prova alla regia di Billy Bob Thornton, Daddy and Them (Rete 4, 23.50), è uno di quelli che maggiormente spicca fra gli altri. Se è vero che Thornton è fra i più conosciuti e apprezzati attori del panorama indipendente, bisogna ammettere che la sua produzione come autore è stata molto più ignorata, a dispetto di un Oscar vinto come sceneggiatore per Lama tagliente. In Daddy and Them allestisce una riunione di famiglia "sui generis" nel suo originario Arkansas. Con Fascisti su Marte (Sky Mania, 21.00) si è assistito invece al passaggio registico dell'attore comico Corrado Guzzanti. Figlio di un'esilarante idea di formato televisivo, il film è un piccolo prodotto di culto, per il modo sottilmente geniale con cui sovverte e ridicolizza la retorica altisonante dei cinegiornali Luce del ventennio fascista.
Mercoledì la prima serata ospita uno dei film che hanno visto consolidare la nuova voga di commedie britanniche incentrate su personaggi attempati ma simpaticamente gagliardi. Ispirato a un fatto curioso ma realmente accaduto alla fine degli anni Novanta, Calendar Girls (RaiDue, 21.05) racconta di un gruppo di donne dello Yorkshire che decidono di posare nude per l'annuale calendario del loro istituto e salvaguardare coi relativi proventi lo storico ospedale locale. Da un assunto inquietantemente profetico parte invece Attacco al potere (Rete 4, 21.10), raccontando in tempi non sospetti di una serie di attentati operati a New York da un nucleo di fondamentalisti islamici che diventano motivo per il governo americano di dichiarare lo stato d'assedio. Due film recenti, ma dallo sguardo indubbiamente retrospettivo, compongono l'interessante serata di giovedì proposta da Rete 4. Master & Commander – Sfida ai confini del mare (Rete 4, 21.10) è un film d'avventura marina molto distante dagli stilemi del kolossal contemporaneo, essendo stato concepito su di una tradizione di film marinari molto datata, i cui temi fondamentali erano l'umana spinta a superare i limiti naturali e l'antagonismo tipicamente virile (in questo caso quello fra Russell Crowe e Paul Bettany). Con The Truth About Charlie (Rete 4, 0.05), il regista de Il silenzio degli innocenti Jonathan Demme ha invece riletto un classico della commedia giallo-rosa hollywoodiana come Sciarada, cercando di decostruirne gli aspetti ormai divenuti cliché e, probabilmente ispirato dall'ambientazione parigina, azzardando anche citazioni alla Nouvelle Vague.

La nuova ondata dei discorsi amorosi
A proposito di Nouvelle Vague, venerdì può essere interessante riscoprire il fondamentale esordio di un cineasta francese che la tradizione dei Cahiers ha fatto fatica ad accettare come maestro. Ascensore per il patibolo (Raisat Cinema, 15.45), opera prima di Louis Malle, è un eccezionale dispositivo di tensione psicologica, noto anche per l'utilizzo delle sonorità jazz di Miles Davis e per aver trasformato Jeanne Moreau in un'icona cinematografica. Si resta nelle atmosfere noir, ma quelle manierate e "retro" dell'odierno cinema americano, con Hollywoodland (Sky Mania, 21.00): ricostruzione drammatizzata delle indagini sull'omicidio dell'attore George Reeves, lo storico interprete di una versione televisiva anni '50 di Superman. Anche il film Minuti contati (Rete 4, 23.25) riadatta all'estetica e ai tempi della contemporaneità un vecchio stilema: l'hitchcockiana idea dell'"uomo ordinario in situazioni straordinarie". In questo caso è Johnny Depp, anonimo padre di famiglia, a trovarsi costretto a improvvisarsi assassino di un noto esponente politico suo malgrado.
Nella giornata di sabato o si sceglie una regolare serata con un classico della commedia per famiglie come Mamma, ho perso l'aereo (Italia 1, 19.00), oppure si schiva le stridule grida di Macaulay Culkin per fermarsi a riflettere sulla natura ambigua che guida i rapporti personali. In Matrimonio all'italiana (Raisat Cinema, 21.00) Vittorio De Sica ha riletto la pièce teatrale di Eduardo De Filippo "Filumena Marturano", facendo interpretare a Sophia Loren il ruolo della prostituta che si fa sposare con l'inganno dal ricco pasticcere Marcello Mastroianni. Molto più contorto, ambiguo e dettato da complessi giochi psicologici l'intreccio di rapporti alla base di un altro lavoro derivato da un testo teatrale (in questo caso di Fassbinder): Gocce d'acqua su pietre roventi (Sky Mania, 23.35). In una serata come questa, la visione più romantica della natura dei sentimenti ci viene sorprendentemente da un regista come Ken Loach, che in Un bacio appassionato (RaiUno, 1.15) non ha rinunciato al suo consueto registro realistico e militante, ma si è per una volta anche interessato a raccontare come, anche negli attuali conflitti interrazziali, "amor omnia vincit".