Il secondo anno è il più difficile
Arrivata alla seconda edizione Cinema Festa Internazionale di Roma rilancia il suo programma facendo tesoro delle mancanze dello scorso anno e trovando una formula vincente nella Fondazione del Cinema per Roma. "La Fondazione e l'evento" spiega il presidente della Regione, Piero Marrazzo, "si radicano se c'è la partecipazione delle persone che vivono nel luogo. La Festa non è solo una vetrina, ma anche una possibilità concreta per chi il cinema lo fa, lo racconta, lo vive come mestiere. Il secondo anno è il più difficile. Alla prima edizione si parlava esclusivamente del derby con Venezia. Roma deve dimostrare di essere un festival maturo, di avere gambe sulle quali correre. È una festa particolare perché il cinema si fa soprattutto qui, l'audiovisivo vede più di 100mila persone impegnate sul territorio". "EXTRA è la sezione che ha inaugurato un punto di vista non convenzionale sul cinema" aggiunge il direttore artistico Mario Sesti. "È un luogo di sperimentazione, una sezione dove si passa dall'incontro con Sofia Loren (che riceverà l'Acting Award, NdR) alla visione di Pop Skull, un thriller a basso budget tra i più belli degli ultimi tempi".

Gli incontri con gli autori
Dopo il successo dello scorso anno, EXTRA proporrà nuovamente una serie di incontri con i grandi autori del cinema. "È sempre più difficile per i grandi autori trovare uno spazio di confronto qualificato" spiega Sesti. Questa è l'offerta della sezione: una lezione del cinema di Bernardo Bertolucci all'interno di quello che è già stato chiamato il "Bertolucci Day", dove verrà presentato per la prima volta materiale inedito di Novecento. Incontri e proiezioni per ricordare alcune straordinarie figure del passato, da Alberto Grifi a Marco Ferreri. Conversazioni con Depardieu, Francis Ford Coppola (accompagnato presumibilmente da tutta la famiglia), Bragason, Surnow e Terrence Malick che, dopo mesi di trattative, ha accettato di presenziare alla Festa a patto di poter parlare di cinema italiano, scegliendo di vedere e commentare scene da film di Olmi (Il posto), Fellini (Lo sceicco bianco), Germi (Sedotta e abbandonata) e Totò.

Spazio alla musica
Se l'anno scorso EXTRA aveva dato spazio a diversi film legati alla musica - tra i quali va ricordato il magnifico About a Son, ritratto anticonvenzionale di Kurt Cobain - la seconda edizione della rassegna vedrà come ospiti gli islandesi Sigur Rós che presenteranno Heima, un viaggio musicale in un universo parallelo scandito dalla dialettica tra la natura sublime e le sonorità ieratiche e ancestrali della band. Nella stessa sezione (EXTRA/altre visioni) parteciperanno al premio Cult anche il documentario su Keith Haring (The Universe of Keith Haring, di Christina Clausen), il docu-thriller di Anna Broinowski Forbidden Lies, ovvero la vera storia di Norma Khoury, autrice del bestseller "Forbidden Love" finita sotto inchiesta per aver truffato il mondo intero, Natural Born Star di Even Benestad, che racconta l'incredibile storia del primo marito di Agostina Belli, Zero - Inchiesta sull'11 settembre di Franco Fracassi e Francesco Trento e In Prison My Whole Life di Marc Evans, prodotto da Colin Firth e adottato da Amnesty International.

Omaggio a Totò
Tra i presenti alla conferenza stampa di questa mattina c'era anche Lucio Dalla, autore di un brano inedito per Un principe chiamato Totò. In occasione del quarantennale della sua scomparsa la Festa del Cinema rende infatti omaggio al maestro della comicità dedicandogli un'intera giornata in cui sarà presentato in anteprima il documentario a cura di Barbara Calabresi e Diana de Curtis, un insieme di interviste inedite, sequenze rare e materiali finora gelosamente conservati dalla famiglia. "Ho avuto il culto di Totò sin da bambino" spiega il cantautore bolognese. "In seguito a un incontro del tutto casuale, sua nipote mi ha chiesto di scrivere la musica per un testo di Totò da includere nel documentario. L'ho scritta in cinque minuti il giorno prima di consegnarla ma credo sia una delle cose più belle che abbia mai realizzato. Sono molto curioso di vedere il film perché ho sempre ritenuto un mistero la vita e l'esistenza di Totò. Ricordo ancora quando lo incontrai per caso tanti anni fa in uno scompartimento di un treno, mentre cercavo di sfuggire ai controllori perché sprovvisto di biglietto. Poco prima di entrare in un tunnel i suoi assistenti gli infilarono una maschera antigas, come se fosse la cosa più naturale di questo mondo. Per me fu come vedere una pantera sulla luna!".