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La vita di Omar Blondin Diop, attore scelto da Godard per La cinese. Espandi ▽
In una foto di Parigi della fine degli anni '60, lo si può vedere tra la folla, non lontano da Daniel Cohn-Bendit. A Nanterre è uno studente di filosofia e attivista. Preferirebbe leggere Foucault piuttosto che il libretto rosso di Mao, il che non impedisce a Jean-Luc Godard di dargli il ruolo di un esegeta di Mao in La cinese. Proprio come la breve vita di Omar Blondin Diop si è svolta su diversi livelli, Vincent Meessen sovrappone anche i materiali che compongono questo film. Le inquadrature uniscono passato e presente; Parigi, Dakar e Pechino forniscono le ambientazioni; I colori caratteristici di Godard, rosso e blu, la rievocazione di scene tratte da La chinoise. Il livello più alto del film, tuttavia, è la dialettica politica: Léopold Sédar Senghor, tra tutti, poeta e presidente del Senegal indipendente, fautore di Négritude, perseguita i suoi nemici. Nel 1973 Diop muore in un'età scandalosamente giovane, nella prigione di Gorée al largo della costa del Senegal. Recensione ❯
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Il Dr. Kruger vuole dare un senso al suicidio creando una struttura terapeutica dove darsi la morte sia considerato un atto consapevole. Espandi ▽
Il dottor Kruger gestisce una clinica che offre assistenza e qualche goccia di veleno a chi ha deciso di farla finita con questa vita. Il giuramento di Ippocrate lo obbliga a cercare di far desistere qualsiasi paziente dalla scelta estrema ma, se la volontà è forte e sicura, il primario, sostenuto da un contributo governativo, non può far altro che assecondarla, ultimo desiderio compreso. Eppure non è così facile spegnere l'umano interruttore quando la campanella della natura o del destino non è ancora suonata. Recensione ❯
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Cosa faresti se un cucciolo di leone apparisse nella tua stanza?. Avventura, Commedia, Family - Francia, Belgio2022. Durata 105 Minuti. Consigli per la visione: Film per tutti
Cosa faresti se un cucciolo di leone apparisse nella tua stanza? I fratelli Inés e Alex devono affrontare questo dilemma quando trovano King, un cucciolo vittima di tratta che fugge da un aeroporto e trova rifugio nella loro casa. Espandi ▽
King è un giovane cucciolo di leone, vittima del traffico di animali esotici. Sfuggirà al suo triste destino in aeroporto scappando dalle grinfie di chi l'ha rinchiuso in una valigia e raggiungendo l'abitazione di Inès e Alex, due giovani fratelli di 12 e 15 anni. Complice il supporto del bizzarro nonno, con il quale i due hanno finora intrattenuto pochissimi rapporti, si lanceranno tutti insieme in un'appassionante e rocambolesca avventura: riportare King nella sua Africa. Recensione ❯
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Una storia fatta di uomini in guerra e donne in attesa, tra intimità e disaster movie. Drammatico, Storico - Francia, Belgio, Lussemburgo2018. Durata 117 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
La tragedia di Kursk avvenuta nel 2000: i tentativi di salvataggio furono inutili e tutto l'equipaggio morì poco dopo. Espandi ▽
Il 10 agosto del 2000 il Kursk, sottomarino russo a propulsione nucleare, intraprende la prima esercitazione con 118 marinai. Il siluro a bordo si surriscalda più del previsto ed esplode a sette minuti dal lancio. Segue un'altra esplosione, il sottomarino affonda nelle acque del Mare di Barents e i 23 superstiti, marinai e amici insieme, lottano fino alla fine per sopravvivere. Recensione ❯
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Quando Frankie, guardia privata a Baghdad, viene ucciso sulla Route Irish, il suo collega Fergus decide di scoprire la verità su quella morte. Espandi ▽
Liverpool. Fergus e Frankie sono stati amici sin dall'infanzia sognando, sul traghetto che attraversa il fiume Mersey, viaggi impossibili. Divenuti adulti Fergus ha viaggiato come membro della SAS, le forze armate speciali britanniche. Una volta congedato ha convinto l'amico Frankie (ex paracadutista) ad andare in Iraq con lui. Entrambi operano come contractors (i guardiaspalle armati fino ai denti ingaggiati per proteggere privati). Nel settembre 2007 Frankie viene ucciso sulla Route Irish, la strada più pericolosa del mondo che si trova a Baghdad. Fergus, sconvolto dall'accaduto, non crede alla versione ufficiale e prende ad indagare sulla morte dell'amico. Al suo fianco ha Rachel, la vedova. Recensione ❯
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Dramma romantico atipico, impreziosito da una grande Laetitia Dosch. Drammatico, Francia, Belgio2020. Durata 99 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
L'adattamento del libro omonimo della scrittrice Annie Ernaux, un racconto autobiografico, tradotto in oltre 20 lingue, che aveva fatto scandalo per il suo timbro erotico e sovversivo. Espandi ▽
Hélène è una professoressa di lettere presso un'università parigina. Divorziata e con un figlio, conduce una vita piena che, suo malgrado, trascura però ormai da mesi. La donna ha infatti incontrato Alexandre, tenebroso diplomatico russo con il quale ha iniziato una relazione fatta perlopiù di sesso. Sposato, distante e quasi totalmente disinteressato a lei non appena la foga dei sensi va dissipandosi, Alexandre diventa una vera ossessione per Hélène, che cerca di riempire i vuoti amorosi di una relazione del tutto unilaterale, perdendo di vista se stessa. Recensione ❯
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Un triangolo drammatico che solleva tante domande ma dà poche risposte, lasciando al finale una parvenza di respiro dall'immersione in un universo tragico e devastante. Drammatico, Lussemburgo, Italia, Belgio2007. Durata 90 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +16
Al terzo tentativo di suicidio, Danielle viene ricoverata in clinica da sua figlia e mette in atto un processo di analisi che la porterà a una sorprendente rivelazione finale. Espandi ▽
Al terzo tentativo di suicidio, Danielle viene ricoverata in clinica da sua figlia Sophie. Nel confronto con l'analista, la donna rivela il cumulo d'odio, il vuoto sterile, il silenzio inviolabile in cui ha cercato di rinchiudersi. Fino a una rivelazione finale che sarà il suo inatteso riscatto. Recensione ❯
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Una visione coraggiosa e originale su un tema difficile con protagonista un'ottima giovane interprete. Drammatico, Francia, Belgio2022. Durata 83 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Una ragazzina di 12 anni inizia una nuova vita quando viene portata via da quella che era la sua casa. Espandi ▽
Dalva, quando viene prelevata dai Servizi sociali e portata contro la sua volontà in un centro per minori, ha 12 anni, vive da sola con il padre, che lei chiama Jacques, ha sempre studiato in casa senza avere contatti con i suoi coetanei, e si veste e si trucca come una donna adulta. A poco a poco diventa evidente che l'ingiustizia è quella perpetrata contro di lei dal padre che, dopo la separazione dalla moglie, ha fatto di Dalva la sua compagna. Saranno l'amicizia con Samia, e l'aiuto dell'assistente sociale Jayden a donarle una nuova prospettiva sulla realtà e ad insegnarle come possa essere la vita a 12 anni.
La regista e sceneggiatrice belga Emmanuelle Nicot, al suo esordio nel lungometraggio, sceglie di raccontare una storia di incesto allineandosi totalmente al punto di vista della giovane vittima, tanto che nella parte iniziale del racconto viviamo anche noi ciò che le succede come una sgradita ingerenza e un abuso.
Nicot riesce a raccontare una vicenda potenzialmente scabrosa senza alcun compiacimento o voyeurismo, e contemporaneamente senza alcuna pruderie o imposizione di giudizio. La giovanissima protagonista, l'esordiente Zelda Samson, porta sulle sue spalle tutta la narrazione, in un percorso dal buio alla luce. Recensione ❯
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Un ex militare torna a cercare la sua prima vittima nella speranza di essere perdonato. Espandi ▽
Asja, una donna quarantenne di Sarajevo, si iscrive ad un'organizzazione che si occupa di favorire l'incontro con persone dell'altro sesso. Quando Zoran, il suo partner selezionato, si presenta avrà modo di scoprire un'amara verità: è l'uomo che, nel 1993, le sparò ferendola in modo grave. Recensione ❯
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Un thriller incalzante sulla violenza maschile. Espandi ▽
Ellias Barnès è un celebre stilista francocanadese considerato "il nuovo principe della moda". Vive a Parigi ed è diventato il giovane direttore artistico della famosa maison Orsino. Dopo un attacco di panico legato alla sua sfilata di debutto nell'haute couture, Ellias riceve la notizia che il padre è morto. Il figlio non aveva più rapporti con quel padre rimasto in Canada, mentre anche la madre si era trasferita lontano dall'ex marito. Ma ora Ellias dovrà andare ad occuparsi di ciò che il tanto detestato defunto ha lasciato e delle sue spoglie mortali.
Legrand gestisce molto bene la tensione noir del film, che ha a che fare non solo con gli accadimenti effettivamente dark, ma anche con quel buio della mente che un padre scellerato è riuscito a creare in un figlio sensibile e gentile, un giovane uomo che fatica a dire di no ed è educato fino alla sottomissione, a dispetto del successo e dello sfogo creativo che è riuscito a creare nella sua seconda vita.
Il film è una sfida allo spettatore che va premiata per il coraggio con cui non spiega tutto e lascia senza risposta le domande che mette sul piatto, più indagine psicoanalitica che "giallo" dalle soluzioni nette (e facili). Ci costringe a domandarci se i nostri destini siano segnati, se esista davvero un libero arbitrio Recensione ❯
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Presentato in anteprima mondiale al Festival di Locarno 2011 (dove si è aggiudicato il Pardo d'Oro Cineasti del presente) e selezionato in oltre venti festival internazionali, il film è un delicato racconto firmato da Alessandro Comodin (classe 1982). Espandi ▽
Siamo nella campagna friulana. È estate. Giacomo, diciotto anni, rimasto sordo da piccolo, e Stefania, sua amica
d'infanzia, sedici anni, vanno al fiume per un picnic. Come in una fiaba incantata, si smarriscono nel bosco per
ritrovarsi in un posto paradisiaco, soli e liberi, durante un pomeriggio che sembra durare il tempo di un'estate.
Un apprendistato dei sensi: non ci si tocca, eppure si è tutti pelle, respiro e soffio. La sensualità accompagna i
giochi da bambini, finché Stefania e Giacomo non sentono che l'avventura, che hanno appena vissuto, non è altro
che un ricordo dolceamaro di un tempo perduto. Recensione ❯
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Una scrittura attentissima per un'opera che denuncia i cattivi maestri, senza false reticenze, senza abbandonare la speranza. Drammatico, Belgio2019. Durata 84 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un adolescente belga progetta di uccidere la sua insegnante dopo aver aderito ad un'interpretazione estremista del Corano. Espandi ▽
Ahmed ha 13 anni ed è entrato nella spirale dell'integralismo musulmano, indottrinato da un imam che, tra le altre cose, gli ripete che la sua insegnante di lingua araba è un'apostata. Ahmed, che venera un cugino martire dell'Islam, decide di procedere autonomamente e di passare all’azione. Se in Rosetta i Dardenne seguivano da vicino la disperazione di una ragazza bisognosa di un lavoro, in questo film la disperazione sembra avere trovato ospitalità nel loro sguardo. I due registi, attentissimi alla scrittura, costruiscono un’opera che denuncia i cattivi maestri e si permettono di spiazzare gli spettatori suggerendo una possibilità di ripensamento. Perché i Dardenne non hanno mai smesso di sperare nelle persone che mettono in scena, senza per questo voler ricercare accomodanti happy end. Recensione ❯
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Un ragazzo escogita uno strano modo per arrivare dal Libano all'Europa. Espandi ▽
La regista tunisina Kaouther Ben Hania mescola una storia d'amore senza frontiere con la blanda provocazione di una satira sul mondo dell'arte, il tutto premendo sul nervo scoperto della crisi dei rifugiati. Un tema attuale che mette alla berlina il privilegio occidentale, ed europeo in particolare, attraverso il simbolo di una schiena tatuata con un visto che permette l'ingresso nell'area Schengen. Adattata sul grande schermo, la schiena è quella magnetica di Yahya Mahayni, che fa un piccolo miracolo nel tenere insieme i molti toni, spesso divergenti, del film. A contendersene l'umanità c'è una schiera di personaggi che, un po' come tutto L'uomo che vendette la sua pelle, risultano posticci e superficiali, e purtroppo ben oltre le intenzioni degli autori. Certamente suggestivo e capace di provocare il dibattito (caratteristica che ha regalato al film anche una candidatura agli Oscar), ma solo ed esclusivamente a un livello ben più epidermico di qualunque tatuaggio. Recensione ❯
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