Titolo originale | Najsrekjniot Chovek Na Svetot |
Titolo internazionale | The Happiest Man in the World |
Anno | 2022 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | Danimarca, Belgio, Slovenia, Croazia, Bosnia-Herzegovina, Macedonia |
Durata | 95 minuti |
Regia di | Teona Strugar Mitevska |
Attori | Jelena Kordic, Adnan Omerovic, Labina Mitevska, Ana Kostovska, Ksenija Marinkovic Izudin Bajrovic, Irma Alimanovic, Vedrana Bozinovic, Nikolina Kujaca, Mona Muratovic. |
Uscita | giovedì 6 aprile 2023 |
Tag | Da vedere 2022 |
Distribuzione | Teodora Film |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 3,76 su 25 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento lunedì 20 marzo 2023
Un ex militare torna a cercare la sua prima vittima nella speranza di essere perdonato. In Italia al Box Office L'Appuntamento ha incassato 104 mila euro .
CONSIGLIATO SÌ
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Asja, una donna quarantenne di Sarajevo, si iscrive ad un'organizzazione che si occupa di favorire l'incontro con persone dell'altro sesso. Quando Zoran, il suo partner selezionato, si presenta avrà modo di scoprire un'amara verità: è l'uomo che, nel 1993, le sparò ferendola in modo grave.
Teona Strugar Mitevska porta nuovamente sullo schermo la condizione della donna affrontandola da una diversa prospettiva sia storica che sociale.
C'è qualcuno che osserva dall'alto la fossa di un cantiere ripreso di schiena con un'inquadratura verticale che rapidamente si allarga a tutto schermo per mostrarci il palazzo popolare sul cui tetto si trova per poi passare a ciò che sta guardando e a una donna che si siede nel bel mezzo delle macerie. Quella donna è Asja. Chi l'osserva siamo noi spettatori chiamati a farlo per tutta la durata del film e le macerie sono quelle prodotte dalle costruzioni edili che stanno trasformando, come verrà detto più avanti, il volto di alcune aree della città ma forse, simbolicamente, rappresentano dei massi difficili da rimuovere nell'animo e nella memoria di chi ha vissuto quel conflitto devastante. La sceneggiatura, scritta con Elma Tataragic´, ci immerge da subito in uno dei due livelli della narrazione. Siamo in un edificio moderno attrezzato per ospitare degli incontri finalizzati a creare delle coppie sulla base di una serie di stimoli proposti da chi conduce. A questo piano collettivo verremo continuamente rinviati per tutta la prima parte del film anche quando i due protagonisti avranno iniziato il loro doloroso percorso di conoscenza reciproca. Asja non si fa proporre un partner qualsiasi. Lo ha già contattato online pensando di avere scelto e non sapendo di essere stata invece scelta. Come quella sera di tanti anni prima in cui era entrata nella traiettoria della pallottola che proprio chi si va a sedere dinanzi a lei ha sparato. Con l'incontro/scontro tra queste due persone Mitevska ci ricorda che al di là del confine ad Est del nostro Paese c'è un mondo non ancora realmente pacificato. Le cronache recenti hanno riferito della crescente tensione tra Serbia e Kosovo ma la forza di un cinema come quello della regista, che è nata a Skopje nel 1974 e che quindi ha vissuto direttamente tutto quel periodo, è capace di offrirne una lettura tanto profonda quanto emotivamente forte. I quesiti che ci pone sono al contempo universali e localizzati.
Localizzati perché le ferite brutalmente inferte da un conflitto che ha visto esplodere odi etnici e religiosi che hanno portato a massacri e a violenze inenarrabili sembrano ancora aperte e a rischio costante di infezione a più di trent'anni dall'inizio delle ostilità. Basta poco per far sì che anche coloro che apparentemente pensavano ad altro tornino a rivivere quel passato e a far emergere una rabbia che ha continuato sotto le ceneri. Sono anche però quesiti universali che, oltre a quello solo apparentemente secondario di uomini e donne che non riescono più a vivere una vita sentimentale se non sono eterodiretti, pone il problema della possibilità o meno del perdono. Come ha scritto il cardinale Zuppi: "È facile comprendere la disperazione di una vittima, mentre è molto più difficile entrare nella disperazione di chi ha commesso un reato". È ciò che Mitevska cerca di fare riuscendovi e suggerendoci anche che la soluzione non si trova né nell'elidere il passato come se non fosse accaduto né nel farsi prendere da una frenesia solo apparentemente liberatoria. Il confronto a cuore aperto con se stessi e con l'altro è l'unico mezzo per poter almeno sperare di andare oltre ed essere, se non gli uomini o le donne più felici del mondo, almeno delle persone che hanno fatto il possibile per cercare una pace interiore.
L'APPUNTAMENTO disponibile in DVD o BluRay |
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BLU-RAY |
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€14,99 | – | |||
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Un appuntamento con il destino, più che con l'anima gemella. È quello che attende Asja, quarantenne single che si iscrive ad una sorta di speed date organizzato in un hotel di Sarajevo, dove l'affinità di nuove potenziali coppie viene testata seguendo un'algida procedura standard infarcita di slogan ad effetto usati come spunti di conversazione. Mantra come «questo è il primo passo verso il miglioramento [...] Vai alla recensione »
Metti un bel mattino a Sarajevo, ai giorni nostri, un gruppo eterogeneo di persone, diverse per età, ceto sociale, etnia e religione, convocate da due abili organizzatrici per una giornata di speed dating (un «appuntamento veloce» e, per chi ancora non lo sa, è una specie di gioco all'americana che consente in pochi minuti di incontrare fino a 25 persone per selezionare un compagno-a).
Il dispositivo lavora sull'angoscia condivisa che attraversa dopo trent'anni la ex-Jugoslavia nata dalla guerra civile: incontrare il proprio sniper, o lo sniper della propria famiglia, colui o colei che sono all'origine del personale trauma. Fantasma o rimosso oscuro, quasi un tabù da silenziare in una pace che, con tutta evidenza, si è fermata alla superficie senza affrontare le fratture prodotte [...] Vai alla recensione »
Incipit in chiave di commedia, uno speed date lungo un giorno in un palazzo di Sarajevo. Tutto organizzato nei minimi dettagli, uomini e donne invitati a indossare lo stesso (orrido) camicione rosato, le coppie stabilite fin dal principio, a ciascuna il suo tavolino, una voce pone domande a cui tutti son chiamati a rispondere. Di fronte ad Asja siede Zoran, 40enne come lei.
Ci sono due diverse convivenze che coesistono nel film della regista macedone. La più evidente è quella della memoria, tema che per quanto ricorrente e variamente declinato, resta in L'appuntamento imprinting genetico e materia che diventa fluida nel proseguire della storia, atteggiandosi come necessità di liberazione e come dovere d'espiazione. È con la memoria della guerra che bisogna convivere nella [...] Vai alla recensione »
Sull'orlo di un terrazzo, un uomo si sporge verso la strada. Sotto, tra la gente di un quartiere di Sarajevo, passa una donna. Sapremo poi che lui si chiama Zoran (Adnan Omerovic) e lei Asja (Jelena Kordic Kuret). La macchina da presa segue la donna fin dentro una grande sala piena di tavoli, con altri uomini e altre donne seduti a coppie. Non si conoscono tra loro.
Speed date, Sarajevo style. I partecipanti devono indossare un camicione di colore indefinito, tendente molto tendente - al rosa sporco. Ricevono una spilla e una borsa, con il logo della ditta "Un pezzo di felicità". Siedono ai tavolini e ascoltano "la voce del destino": un antipatico che tartassa le coppie di domande. Le maestre di cerimonia sono vestite con un maculato che ha mercato solo da quelle [...] Vai alla recensione »
Segue le fasi di un appuntamento galante, ma - diciamolo subito - non è un film sull'amore. E' invece un film sulla guerra, che parla di fratricidio e di cicatrici che non si cancellano. Ed è anche un film sulle donne, che subiscono scelte e ferite inferte dagli uomini. Dopo «Dio è donna e si chiama Petrunya», la regista macedone Teona Strugar Mitevska, dirige un film sulla rielaborazione del trauma [...] Vai alla recensione »
Sarajevo 2022, le ferite di guerra si insinuano persino dentro uno speed date che dovrebbe rimuoverle. Ma cosa succede se trovate un cecchino dall'altra parte del tavolo? La regista macedone Teona Strugar Mitevska costruisce un processo storico in una sola stanzona (squallida) dove le fantasie di distruzione e quelle di riconciliazione si attraggono e respingono come amanti fatti di mercurio.
In questo dramma, intenso e stilizzato, la storia recente di Sarajevo è messa in scena seguendo le strane regole di un rituale in qualche modo minaccioso quanto ambivalente. In un anonimo hotel brutalista della città un gruppo di persone partecipa a un evento di speed dating. Tra di loro c'è Asja (Jelena Kordic Kuret), una donna che ha già preso contatto via internet con un prescelto, Zoran (Adnan [...] Vai alla recensione »
Sarajevo, oggi. Asja è una donna single di 40 anni e per incontrare l'anima gemella si iscrive a un evento di Speed dating, società di incontri per donne e uomini soli. Qui conosce Zoran, un uomo misterioso e di bell'aspetto con cui all'inizio sembra nascere una sintonia. Ma Zoran non è lì per trovare l'anima gemella: c'è un segreto nel suo passato che riguarda proprio Asja.
Per un gioco di ruolo, una donna si trova al tavolo con un uomo... Dalla regista macedone premiata per Dio è donna e si chiama Petrunya, sulle radici dell'arbitrio religioso maschilista, questo è un faccia a faccia letterale tra vittima e carnefice. Richiamando la guerra di Bosnia a Sarajevo, è fondato sui volti e i corpi degli attori. In questa gabbia di piani restituisce la contraddizione dell'antagonismo [...] Vai alla recensione »
Speed-dating alla balcanica: è la stessa regista, la macedone Teona Strugar Mitevska, a definire così L'appuntamento, visto a Venezia Orizzonti nel 2022. Una quarantina di uomini e donne si incontrano in un palazzo di Sarajevo per vedere se fra di loro ci sono, per così dire, potenziali coppie da formare lì per li. Asja incontra Zoran. Le piace, pensa che forse è quello giusto.
Una figura maschile, di spalle, guarda in giù dalla cima di un palazzo. Guarda il brulichio della città, ma soprattutto osserva una donna che sta camminando e che la macchina da presa continua a seguire a distanza sempre più ravvicinata, finché non arriva alla sua meta: un hotel di architettura brutalista, risalente alla vecchia Jugoslavia, nel quale un'agenzia di incontri organizza ogni sabato degli [...] Vai alla recensione »
Ancora una volta, il cinema di Teona Strugar Mitevska mette insieme il grande e il piccolo, il pubblico e il privato, il maschile e il femminile, i vivi e i morti. Doveroso cominciare a parlare di L'appuntamento, in sala il 6 aprile 2023 dopo il felice passaggio nella selezione ufficiale della Mostra del Cinema di Venezia 2022, evidenziandone l'audace equilibrismo, il coraggio di stare sempre in bilico [...] Vai alla recensione »
Asja (Jelena Kordic), protagonista di L'appuntamento, ha più di quarant'anni, vive a Sarajevo e vorrebbe trovare un compagno, forse. Di lei non sappiamo nulla, la vediamo muoversi in una città costellata di macerie e di cantieri, seguiamo la sua lunga camminata apparentemente senza scopo in un luogo che sembra in preda a un cambiamento radicale ma che lei attraversa come in trance, con passo lento [...] Vai alla recensione »
L'emozione in primo piano, anzi primissimo, la cinepresa spalmata sulle facce dei protagonisti, Asja (Jelena Kordic Kuret) e Zoran (Adnan Omerovic), la regista macedone Teona Strugar Mitevska mette in scena l'incontro tra vittima e carnefice. Evocando The Lobster di Lanthimos con i single costretti sotto minaccia a scegliere un partner, l'organizzazione per "cuori solitari" di Sarajevo ammassa i desideranti [...] Vai alla recensione »
È tornato il cinema "nuchista", cioè ripreso di nuca, con macchina a mano, un po' come facevano un tempo i fratelli Dardenne alla ricerca di un coinvolgimento tra emotivo e spoglio. Ma la mia è solo una battuta, perché "L'appuntamento", che esce giovedì 6 aprile con Teodora, è un film interessante, allusivo, anche duro, usando esso un argomento a prima vista frivolo per parlare di qualcosa tremendamente [...] Vai alla recensione »
Il puzzle politico nella ex Jugoslavia è ancora tutto terribilmente da ri-costruire. Se volete capire di che ferite nel corpo e fenditure nello spirito ancora aperte parliamo, andate a vedere L'appuntamento, il film diretto dalla macedone Teona Strugar Mitevska, nelle sale italiane del 6 aprile prossimo, distribuito da Teodora. Ebbene l'autrice di Dio è donna e si chiama Petrunya (2019) ci porta dentro [...] Vai alla recensione »
Un incipit inquieto e brillante apre L'appuntamento, diretto dalla regista macedone Teona Strugar Mitevska di cui nel 2019 era stato piuttosto apprezzato il precedente Dio è donna e si chiama Petrunya. Nella prima febbrile scena non vediamo mai i volti della protagonista, Asja (Jelena Kordic Kuret), né del misterioso uomo che, da un tetto, la sta guardando: mani, piedi, nuche, la frenesia di una donna [...] Vai alla recensione »
Sarajevo oggi. Un sabato. Prima immagine: delle dita incrociate l'una all'altra si contorcono, si agitano sulla nuca su cui sono posate, fondo cielo azzurro. Appartengono a un uomo che, dall'ultimo piano di un palazzo, vede camminare una donna bionda che, alla vista, è quasi solo un puntino in movimento. Stacco. Siamo dentro il palazzo: è tutto squadrato, grandi vetrate e molto metallo, ha le caratteristich [...] Vai alla recensione »
Una figura maschile, di spalle, guarda in giù dalla cima di un palazzo. Guarda il brulichio della città, ma soprattutto osserva una donna che sta camminando e che la macchina da presa continua a seguire a distanza sempre più ravvicinata, finché non arriva alla sua meta: un hotel di architettura brutalista, risalente alla vecchia Jugoslavia, nel quale un'agenzia di incontri organizza ogni sabato degli [...] Vai alla recensione »
La macedone Teona Mitevska, spesso in collaborazione con la sorella attrice e co-produttrice Labina, ci ha abituato a storie coraggiose e dalla forte impronta femminile, se non proprio specificamente femminista. Del resto la sua posizione impegnata ben si collega ad alcuni dei nomi cui dice di ispirarsi: Kira Muratova, Maya Deren o Claire Denis. Da anni habitué dei festival (Rotterdam, Berlino fra [...] Vai alla recensione »
Asja è una donna di Sarajevo. Ha 40 anni, è single e, all'evento di un'agenzia che organizza appuntamenti al buio, incontra Zoran, un quarantatreenne dallo sguardo disperato e dall'aspetto nervoso. L'uomo infatti non è lì per trovare l'amore ma per cercare perdono: nel 1993, durante l'assedio di Sarajevo, sparava sulla città bombardata e oggi, grazie ad una ricerca su internet, riesce a rintracciare [...] Vai alla recensione »