The Happiest Man in the World
Durata: 95 minuti
Najsrekjniot Chovek Na Svetot
Una donna crede di aver trovato l'amore. In realtà l'uomo che ha conosciuto cerca solo il perdono per tutti gli atti commessi durante la guerra.
TEONA STRUGAR MITEVSKA (Skopje, Macedonia ex-Jugoslavia, 1974) regista e scrittrice, studia regia alla Tisch School of Arts, New York University. Conosciuta per Titov Veles (2007), When the Day Had No Name (2017) e Gospod postoi, imeto l’e Petrunija (Dio è donna e si chiama Petrunya) (2019) che presenta al 76. Mostra e durante la 16. Giornate degli Autori vincendo il Premio Lux.
Tipologia: Film
Genere:
Canale:
Il film narra la storia di Asja, una quarantenne single di Sarajevo, che incontra Zoran, un banchiere di quarantatre anni, ad un appuntamento al buio. Zoran però non cerca il vero amore, ma il perdono. Durante la guerra del 1993 sparava alla città dalla fazione opposta, da allora è deciso a incontrare la sua prima vittima. Ora, sia Asja che Zoran, per alleviare il dolore devono cercare il perdono. Sono molte le domande esistenziali che il film pone: come vivere durante la guerra? Esiste vita dopo la guerra? Esiste amore dopo la guerra? E quando finisce una guerra?
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Commenti
Lup_Cine
WoW!
Teresa De angeli
bellissimo, lei intensissime,colonna sonora super ,PERDONO
RASHOMON
...è la comprensione la vera chiave. Tutto il resto non serve.
holdenandros
Struggente e profondissimo. Una ferita ancora totalmente aperta.
no_data
Bellissimo
theates
Non male davvero. Mi ha ricordato Bosnia Express, anche se sono due film diversissimi...
MARIJA BESEDNJAK
Far emergere lo spirito umano che abbiamo nel profondo è l’unica via per non cedere alla violenza che pure può tentarci.
Oppersdorff
Bello.
Lucia Damerino
teatrale, bravi gli attori, gli manca un finale più secco per essere un capolavoro.
no_data
Anche la notte più buia o il sole più accecante non sono in grado di obnubilare il male.
Piero MiRa
Drammatico appuntamento al buio, a Sarajevo...
ianni
capolavoro,bravissimi
sara stevani
UN CAPOLAVORO!! Purtroppo sì, basta un attimo e ricomincia tutto di nuovo, la storia non insegna e la follia umana è sempre dietro la pota! Speriamo che la giuria premi questo film geniale!!
Silvia Trevale
merita di uscire in sala. speriamo
Fiorina Nicoletta
la chiusura su Sarajevo affidata alle tenebre sarà il preludio di una nuova alba? Lo speriamo perché l’orrore della guerra è senza fine.
Giovanni Sanvitale
Spero proprio che sia distribuito in Italia...
Antonio Borrelli
Cinema con la C maiuscola, un film eccelso per regia, interpretazioni, script, fotografia e montaggio.
no_data
bello e coinvolgente
Doinel 50
I mille volti della guerra.
ingberg
3 e mezzo
Palmy-Resina
a tratti disturbante e ansiogeno con la tentazione di interrompere la visione... ma visto fino alla fine. Si può perdonare veramente fino in fondo? E la coscienza può acquietarsi sapendo di essere stati perdonati? Brutta e disumana cosa la guerra....
no_data
Insopportabile
susanna cremonesi
Capolavoro di film, bravissimi gli attori, tutti, l’ambientazione della storia, la regia, la fotografia, le musiche, tutto. E’ viva, purtroppo, la consapevolezza che tutto riaccada.
elena-savio
bellissimo
Ospite
bellissimo
Paola Miniero
Ottima regia, bravi gli interpreti
pesadilla
Film che soffre di un certo squilibrio tra momenti non fondamentali tirati troppo per le lunghe ed altri di grande impatto che vengono risolti in poche scene. Il tema è comunque molto bello e importante
ErreMarz
Film molto intenso
Cinzia Beltrami
quante ferite, ...per una guerra stupida
Cris
Una banalità costruita su una terribile guerra. Non abbiamo ancora una ricostruzione storica dei fatti degna di tale definizione. È un po’ presto per un film così, una storietta semplice
Zack
3.5/5
Elisabetta Favale
Non mi ha coinvolta
aldolastella
Ben scritto, bella tensione
Ospite
Coinvolgente ma in certi momenti un po’ un polpettone...
Rosanna Debenedittis
Impegnativo, alcune scene non le ho proprio capite,molto coinvolgente
Luigi Rinaldi
Passato, presente e futuro in cerca di redenzione tra un ex cecchino e la vittima sopravvissuta al suo proiettile, emerge una storia drammatica basata su fatti storici. Dopo quasi 30 anni dal conflitto Balcanico le ferite guariranno mai, un film centrato sui dialoghi e sui movimenti di macchina. La regia è troppo lunga nel tergiversare tra le azioni nelle scene collaterali ai due protagonisti.
Massimo Di Lauro
Intenso e struggente
Antonietta
Intenso
Alexander 875
Brilliantly. Many times superior to Gospod postoi, imeto i’ e Petrunija
frankjs
<3
GIOVANNA
vittime entrambi della brutalità di una guerra fratricida ma che può facilmente riespodere. Film intenso e, anche se non totalmente, riconciliante.
meli
un tema molto delicato e il film e’ coraggioso, ma un po teatrale
Augusto Galli
Non è sufficiente parlare di una situazione drammatica per fare un bel film drammatico. E’ un film che si potrebbe leggere più che vedere!
Paola Baroni
L’amaro senso della colpa, il triste potere del perdono. Devastante.
bergman1963
struggente ricordo dell’orrore e della necessità di superarlo…
darkglobe
Sarajevo e i dolori irrecuperabili di una guerra di etnie che ha squassato indelebilmente le vite in nome dei nazionalismi. Incedere eccessivamente lento e ridondante.
gluca
Storia tra una sorta di carnefice e vittima, che cercano una pace interiore. Prima parte del film, lunga e ripetitiva.. la seconda evolve. Sufficiente!
no_data
Un pugno also stomaco
Alessandra
potente,la guerra,i carnefici,le vittime?!bravi gli attori
Claudio Rugiero
Potente. La regista usa un linguaggio diretto e ha le idee molto chiare.
Maurizio Maliore
Le ferite della guerra non si rimarginano.
no_data
intenso e lucidamente tragico, purtroppo come il mondo in cui viviamo
carla francesca catanese
In senso strettamente filmico, mi aspettavo molto di più (soprattutto dopo il notevole “Dio è donna è si chiama Petrunya”). Lo svolgimento quasi performativo sul rapporto vittima/carnefice, in tutte le sfaccettature possibili, non toglie però un indiscusso pregio: l’aver ragionato su una guerra, e i suoi postumi, così colpevolmente tralasciata.
Ospite
TOCCANTE E RECITAZIONE INTENSA
dieter
temi universali sullo sfondo di una guerra civile immonda che dopo 28 anni aleggia ancora sulla citta’ di Sarajevo
Francesca Busa
Una guerra dimenticata che ha lasciato strascichi ancora visibili. La guerra è sempre una sconfitta per l’essere umano. Toccante, soprattutto perchè basato su una storia vera
Gabriella Gorini
la guerra è pazzia
no_data
Film a tesi, macchinoso. Noioso e mal recitato. Il tutto è molto artificioso. Pessimo
3.76 / 5