The Happiest Man in the World

Najsrekjniot Chovek Na Svetot

Regia: Teona Strugar Mitevska

3.76 /5

Paese, anno: Danimarca, Belgio, Slovenia, Croazia, Bosnia-Herzegovina, Macedonia, 2022

Durata: 95 minuti

Una donna crede di aver trovato l'amore. In realtà l'uomo che ha conosciuto cerca solo il perdono per tutti gli atti commessi durante la guerra.

TEONA STRUGAR MITEVSKA (Skopje, Macedonia ex-Jugoslavia, 1974) regista e scrittrice, studia regia alla Tisch School of Arts, New York University. Conosciuta per Titov Veles (2007), When the Day Had No Name (2017) e Gospod postoi, imeto l’e Petrunija (Dio è donna e si chiama Petrunya) (2019) che presenta al 76. Mostra e durante la 16. Giornate degli Autori vincendo il Premio Lux.

Tipologia: Film

Genere:

Dettagli

Il film narra la storia di Asja, una quarantenne single di Sarajevo, che incontra Zoran, un banchiere di quarantatre anni, ad un appuntamento al buio. Zoran però non cerca il vero amore, ma il perdono. Durante la guerra del 1993 sparava alla città dalla fazione opposta, da allora è deciso a incontrare la sua prima vittima. Ora, sia Asja che Zoran, per alleviare il dolore devono cercare il perdono. Sono molte le domande esistenziali che il film pone: come vivere durante la guerra? Esiste vita dopo la guerra? Esiste amore dopo la guerra? E quando finisce una guerra?

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Commenti

Lup_Cine

WoW!

Teresa De angeli

bellissimo, lei intensissime,colonna sonora super ,PERDONO

RASHOMON

...è la comprensione la vera chiave. Tutto il resto non serve.

holdenandros

Struggente e profondissimo. Una ferita ancora totalmente aperta.

no_data

Bellissimo

theates

Non male davvero. Mi ha ricordato Bosnia Express, anche se sono due film diversissimi...

MARIJA BESEDNJAK

Far emergere lo spirito umano che abbiamo nel profondo è l’unica via per non cedere alla violenza che pure può tentarci.

Oppersdorff

Bello.

Lucia Damerino

teatrale, bravi gli attori, gli manca un finale più secco per essere un capolavoro.

no_data

Anche la notte più buia o il sole più accecante non sono in grado di obnubilare il male.

Piero MiRa

Drammatico appuntamento al buio, a Sarajevo...

ianni

capolavoro,bravissimi

sara stevani

UN CAPOLAVORO!! Purtroppo sì, basta un attimo e ricomincia tutto di nuovo, la storia non insegna e la follia umana è sempre dietro la pota! Speriamo che la giuria premi questo film geniale!!

Silvia Trevale

merita di uscire in sala. speriamo

Fiorina Nicoletta

la chiusura su Sarajevo affidata alle tenebre sarà il preludio di una nuova alba? Lo speriamo perché l’orrore della guerra è senza fine.

Giovanni Sanvitale

Spero proprio che sia distribuito in Italia...

Antonio Borrelli

Cinema con la C maiuscola, un film eccelso per regia, interpretazioni, script, fotografia e montaggio.

no_data

bello e coinvolgente

Doinel 50

I mille volti della guerra.

ingberg

3 e mezzo

Palmy-Resina

a tratti disturbante e ansiogeno con la tentazione di interrompere la visione... ma visto fino alla fine. Si può perdonare veramente fino in fondo? E la coscienza può acquietarsi sapendo di essere stati perdonati? Brutta e disumana cosa la guerra....

no_data

Insopportabile

susanna cremonesi

Capolavoro di film, bravissimi gli attori, tutti, l’ambientazione della storia, la regia, la fotografia, le musiche, tutto. E’ viva, purtroppo, la consapevolezza che tutto riaccada.

elena-savio

bellissimo

Ospite

bellissimo

Paola Miniero

Ottima regia, bravi gli interpreti

pesadilla

Film che soffre di un certo squilibrio tra momenti non fondamentali tirati troppo per le lunghe ed altri di grande impatto che vengono risolti in poche scene. Il tema è comunque molto bello e importante

ErreMarz

Film molto intenso

Cinzia Beltrami

quante ferite, ...per una guerra stupida

Cris

Una banalità costruita su una terribile guerra. Non abbiamo ancora una ricostruzione storica dei fatti degna di tale definizione. È un po’ presto per un film così, una storietta semplice

Zack

3.5/5

Elisabetta Favale

Non mi ha coinvolta

aldolastella

Ben scritto, bella tensione

Ospite

Coinvolgente ma in certi momenti un po’ un polpettone...

Rosanna Debenedittis

Impegnativo, alcune scene non le ho proprio capite,molto coinvolgente

Luigi Rinaldi

Passato, presente e futuro in cerca di redenzione tra un ex cecchino e la vittima sopravvissuta al suo proiettile, emerge una storia drammatica basata su fatti storici. Dopo quasi 30 anni dal conflitto Balcanico le ferite guariranno mai, un film centrato sui dialoghi e sui movimenti di macchina. La regia è troppo lunga nel tergiversare tra le azioni nelle scene collaterali ai due protagonisti.

Massimo Di Lauro

Intenso e struggente

Antonietta

Intenso

Alexander 875

Brilliantly. Many times superior to Gospod postoi, imeto i’ e Petrunija

frankjs

<3

GIOVANNA

vittime entrambi della brutalità di una guerra fratricida ma che può facilmente riespodere. Film intenso e, anche se non totalmente, riconciliante.

meli

un tema molto delicato e il film e’ coraggioso, ma un po teatrale

Augusto Galli

Non è sufficiente parlare di una situazione drammatica per fare un bel film drammatico. E’ un film che si potrebbe leggere più che vedere!

Paola Baroni

L’amaro senso della colpa, il triste potere del perdono. Devastante.

bergman1963

struggente ricordo dell’orrore e della necessità di superarlo…

darkglobe

Sarajevo e i dolori irrecuperabili di una guerra di etnie che ha squassato indelebilmente le vite in nome dei nazionalismi. Incedere eccessivamente lento e ridondante.

gluca

Storia tra una sorta di carnefice e vittima, che cercano una pace interiore. Prima parte del film, lunga e ripetitiva.. la seconda evolve. Sufficiente!

no_data

Un pugno also stomaco

Alessandra

potente,la guerra,i carnefici,le vittime?!bravi gli attori

Claudio Rugiero

Potente. La regista usa un linguaggio diretto e ha le idee molto chiare.

Maurizio Maliore

Le ferite della guerra non si rimarginano.

no_data

intenso e lucidamente tragico, purtroppo come il mondo in cui viviamo

carla francesca catanese

In senso strettamente filmico, mi aspettavo molto di più (soprattutto dopo il notevole “Dio è donna è si chiama Petrunya”). Lo svolgimento quasi performativo sul rapporto vittima/carnefice, in tutte le sfaccettature possibili, non toglie però un indiscusso pregio: l’aver ragionato su una guerra, e i suoi postumi, così colpevolmente tralasciata.

Ospite

TOCCANTE E RECITAZIONE INTENSA

dieter

temi universali sullo sfondo di una guerra civile immonda che dopo 28 anni aleggia ancora sulla citta’ di Sarajevo

Francesca Busa

Una guerra dimenticata che ha lasciato strascichi ancora visibili. La guerra è sempre una sconfitta per l’essere umano. Toccante, soprattutto perchè basato su una storia vera

Gabriella Gorini

la guerra è pazzia

no_data

Film a tesi, macchinoso. Noioso e mal recitato. Il tutto è molto artificioso. Pessimo

The Happiest Man in the World

Teona Strugar Mitevska | 95 minuti

Quisque eros primis in tincidunt

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