| Il capitale umano | ||||||||||||||
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      Un film di Paolo Virzì.
  Con Valeria Bruni Tedeschi, Fabrizio Bentivoglio, Valeria Golino, Fabrizio Gifuni. 
         continua»Thriller,
    
   
durata 109 min.
- Italia   2014.
- 01 Distribution
    
    uscita giovedì 9 gennaio 2014.
    
   
      MYMONETRO 
     Il capitale umano          valutazione media:
        3,62
          
         
     
  	su
     -1
   	
  		recensioni di critica, pubblico e dizionari. | ||||||||||||||
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                        La crisi del capitale umano
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| giovedì 23 gennaio 2014 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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                Un film convincente come pochi, “Il capitale umano” è genuino e non fa sconti, mostrando una realtà di ricchezza e lusso. Il plot è liberamente ispirato al romanzo omonimo di Stephen Amidon che il regista livornese Paolo Virzì ha adattato e ambientato in Brianza. La storia è divisa in vari capitoli, analizzata da differenti prospettive, un po’ alla maniera tarantiniana.  Il “capitale umano” è l’affresco di uno spaccato di Italia contemporanea, quella ricca e arricchita che affascina e turba, che colpisce e distrugge. È il ritratto del perverso piacere dell’estremo benessere e di un dilagante capitalismo che investe ormai anche la sfera affettiva. Così tutti i personaggi risultano essere manifeste conseguenze di questa realtà: l’uomo d’affari sempre alle prese con il suo lavoro, la donna frustrata e insoddisfatta, il figlio “modello” su cui investire al pari di un bene, il medio borghese nell’anelante ricerca di una vita fastosa alla stregua di un verghiano Mastro-don Gesualdo. Insomma in questa sfilata di “mostri” l’unico personaggio positivo pare essere quello di Valeria Golino, psicoterapeuta affabile e premurosa, forse l’unico più umano o semplicemente l’unico in cui lo spettatore voglia realmente rivedersi. Particolarmente interessante risulta essere anche la condizione dei figli, ragazzi che sono inevitabilmente turbati e influenzati dagli atteggiamenti  dei rispettivi genitori, troppo anaffettivi e poco attenti alle loro reali esigenze. Poca azione insomma, ma molta introspezione psicologica e attenzione ad una sceneggiatura (Virzì, Francesco Bruni, Francesco Piccolo) limpida, precisa e accuratissima. La riuscita trasposizione della vicenda sul grande schermo è garantita da un cast stellare che conta i nomi di Fabrizio Bentivoglio, Fabrizio Gifuni, Valeria Golino e di una spettacolare Valeria Bruni Tedeschi, forse il personaggio più riuscito. Vera rivelazione è, però, Matilde Gioli ventiquattrenne al suo esordio, convincente e bellissima.  A pochi giorni dalla nomination agli Oscar de “La grande bellezza” un altro racconto di sfarzo e perdita di valori, sicuramente un invito alla riflessione. Il capitale umano in linguaggio socio-economico è tecnicamente l’insieme di competenze, emozioni, abilità, conoscenze di un individuo su cui la società in generale e la famiglia in particolare fa investimenti. Per cui questa pellicola pare quasi voler suggerire accanto alla ormai notissima crisi economica, di cui beneficiano i protagonisti, un’ancora più triste crisi nella giusta e opportuna valorizzazione dell’uomo e del suo personalissimo capitale. 
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