Sejko assembla in modo diligente testimonianze e materiale d'archivio per parlare dell'Albania e dei suoi cambiamenti. Documentario, Italia2025. Durata 78 Minuti.
Dalla fine della seconda guerra mondiale e per oltre quarant'anni, la storia dell'Albania si intreccia indissolubilmente con quella di un solo uomo, Enver Hoxha. Espandi ▽
La storia dell'Albania e della dittatura che ha guidato il paese per quasi mezzo secolo, a partire dalla fine della seconda guerra mondiale fino ad arrivare agli anni novanta. Alla testa c'è stato per larga parte di quel periodo Enver Hoxha, salito al potere con il partito comunista e rimasto un convinto stalinista attraverso i decenni, isolando il paese anche rispetto all'Unione Sovietica. Attraverso il reperimento e la rielaborazione di materiali d'archivio e filmati di propaganda governativa locale, il film mostra il procedere della dittatura attraverso le immagini prodotte dallo stesso governo nelle occasioni formali.
Firma di lunga esperienza nel campo del documentario, Roland Sejko è albanese di nascita e ha già prodotto lavori sulla storia del suo paese, il più noto dei quali è forse Anija - La Nave, che vinse un David di Donatello e che copriva l'esodo della popolazione albanese per sbarcare con le navi nei porti italiani dopo la fine della dittatura.
Il lavoro è certosino e di sicuro richiamo, non solo per chi è interessato alla storia dell'Albania ma per chi vuole ragionare sull'estetica del potere che è abbastanza universale. Recensione ❯
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Un documentario in più puntate che racconta l'incredibile vita di Mauro Rostagno che sognava un mondo senza mafia. Scritto anche da Roberto Saviano. Espandi ▽
Mauro Rostagno era un sognatore che improvvisamente apriva gli occhi per tuffarsi in un sogno più grande. L'ultimo era così grande che lo uccise Recensione ❯
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Un documentario militante che segue da vicino i suoi protagonisti senza paura di entrare molto nello specifico delle loro istanze. Documentario, Italia2025. Durata 95 Minuti.
Lungo il Tevere, un cicloattivista norvegese traccia il Sentiero Pasolini, mentre una giovane contadina difende l'ultimo orto di famiglia dalla speculazione edilizia. Espandi ▽
A Roma, tra campagne assediate dal cemento e rive del Tevere nascoste, i destini di Sven, un ciclo-attivista norvegese appassionato di Pasolini, Giulia, una giovane contadina che difende la sua terra dalla speculazione edilizia e Mario, un romano dal cuore d’oro, si intrecciano nella lotta per creare il Sentiero Pasolini lungo il fiume, da Roma al mare.
Un documentario militante che segue da vicino i suoi protagonisti senza paura di entrare molto nello specifico delle loro istanze. I registi Monica Repetto e Pietro Balla applicano ancora una volta, come nel precedente ThyssenKrupp Blues, il loro metodo di ascolto dei protagonisti e di osservazione della realtà non avendo paura di dedicare magari qualche prezioso minuto in più entrando nello specifico delle loro storie perché lo spettatore abbia tutti gli strumenti necessari per farsi un’opinione. Il film mette in scena un’utopia in cui dovrebbe essere il dialogo a costruire le basi del vivere civile mentre sono le carte bollate a regolare maldestramente le vite delle persone. Ma sappiamo bene che la realtà è un’altra e il film ne mostra tutte le contraddizioni mostrando come anche all’interno dei ciclo-attivisti ci siano litigi e incomprensioni. Recensione ❯
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Siamo a Pisa, nella Terza D della scuola media Montalcini: è questo il regno degli Insiders, il cui leader è il ragazzo più popolare della scuola, Claudio (Samuele Carrino), spalleggiato dal suo migliore amico Dario (Edoardo Miulli). A sfidarli sarà la nuova arrivata, Terry (Kartika Malavasi) che, appena trasferita da Roma, formerà un nuovo gruppo, quello degli Outsider. La rivalità è da subito accesissima, ma quando la scuola sarà divisa in due da un vero muro, Insider e Outsider sapranno unirsi per abbattere le barriere fisiche e relazionali che li separano. Recensione ❯
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Basato sulla storia vera che ispirò Romeo e Giulietta di William Shakespeare, racconta la più grande storia d'amore di tutti i tempi, ambientata in un musical pop originale. Recensione ❯
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La serie restituisce l'universo giudiziario con un realismo inedito e un protagonista che è insieme eroe e uomo comune, intriso di dubbi e contraddizioni. Espandi ▽
Guido Guerrieri (Alessandro Gassmann) è un avvocato brillante e anticonvenzionale che, tra i
riverberi assolati e le ombre notturne della città, affronta cause disperate senza mai perdere il suo
sguardo ironico. Dopo un matrimonio naufragato e una crisi personale, tra nuovi amori e sessioni di boxe,
si ritrova coinvolto in indagini che riaprono ferite del passato, scomparse misteriose e il caso di un
vecchio amico magistrato accusato di corruzione. Al suo fianco, una squadra di collaboratori tanto
singolare quanto indimenticabile, pronta a sfidare insieme a lui le contraddizioni della vita e della
giustizia. Recensione ❯
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Perché sempre più persone trovano nella meditazione una via efficace per affrontare ansia e confusione? Espandi ▽
Il documentario raccoglie testimonianze di artisti, atleti e studiosi: dalla campionessa mondiale e olimpionica di volley Myriam Sylla, al cantautore Alberto Fortis, dal funambolo Andrea Loreni che pratica meditazione prima di camminare su un filo al Parco Dora di Torino, all'artista Michelangelo Pistoletto nel suo "Terzo Paradiso" a Biella, fino a Vicio dei Subsonica e Livio dei Bluvertigo che ideano un workshop basato su pratiche meditative ad Avigliana. Accanto a loro, neuroscienziati, psicologi e docenti universitari illustrano benefici e connessioni con i contemplative studies.
"Respiri" è un viaggi Recensione ❯
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Un documentario che racconta la Chiesa, la Misericordia e la Speranza attraverso parole, immagini e simboli potenti nell'anno del Giubileo. Espandi ▽
Asse portante del documentario è l’intervista a Mons. Rino Fisichella che, tra le altre cose, è il responsabile dell’organizzazione del Giubileo 2025 attorno al quale nasce questo progetto che unisce varie parti documentaristiche su quelli del recente passato, con un’altra di finzione per toccare temi profondi delle fede contemporanea. Diretto e fotografato da Daniele Ciprì, un documentario religioso sulla fede di oggi raccontata attraverso sia il Giubileo in corso che quelli del più recente passato.
Il titolo del film, esplicitato dal sottotitolo “Un ponte tra la Misericordia e la Speranza”, dà bene l’idea di un pontefice, Papa Francesco, che costruisce proprio un ponte tra questi due aspetti della Fede. L’aspetto un po’ paradossale del documentario è la sua capacità di raccontare bene, attraverso gli interessanti materiali d’archivio, il momento delle aperture, nei vari anni, della Porta Santa e il coinvolgimento dei fedeli anche alla morte di grandi papi come Giovanni XXIII. Mentre poi, la parte affidata ai tre interpreti sembra chiuderle quelle porte, rendendo un po’ meno accessibili i discorsi legati alla fede di oggi. Recensione ❯
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Il primo capitolo di un viaggio nelle neuro diversità, un viaggio delicato, "oltre lo sguardo medico", con attenzione all'autorappresentazione. Espandi ▽
Guida e mentore della produzione è Enrico Valtellina, autorevole voce nel dibattito attuale sui temi, il titolo dei film è ripreso da una sua pubblicazione (Tipi Umani Particolarmente Strani - La sindrome di Asperger come oggetto culturale, Mimesis 2016) ormai un riferimento. Questo primo "capitolo" inizia con l'AUTCamp, incontro annuale sulla neuro diversità. Appare da remoto Martina, che racconta la propria storia, di madre con quattro diagnosi di autismo. Incontriamo poi Martina più volte a casa sua e nei luoghi che più ama frequentare e fotografare: i cimiteri. Recensione ❯
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Un intenso thriller psicologico con un cast d'eccezione. Espandi ▽
Il regista descrive così il suo film: "una saga familiare sulla caduta di una famiglia dell'imprenditoria barese, nella quale I Buddenbrook incontrano Faust. È una tragedia pop spietata e viscerale. Ogni essere umano si nutre dell'illusione di poter esercitare un reale controllo sulla propria vita e sul destino. L'Estranea è un'indagine su che cosa - e chi - siamo disposti a sacrificare per mantenere viva questa illusione". Recensione ❯
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Il documentario segue Mauro Pagani mentre, dopo aver perso temporaneamente la memoria, ricostruisce la propria identità intrecciando ricordi, musica e incontri con amici e colleghi. Espandi ▽
Un'esistenza consacrata all'arte, dove ogni scelta è un gesto d'amore e nasconde il sogno di un mondo migliore, viene improvvisamente interrotta quando Mauro Pagani, tra i più grandi talenti della musica italiana dagli anni Settanta a oggi, perde temporaneamente la memoria. Tutto svanisce, tranne la consapevolezza della sua professione e la sua familiarità con gli strumenti. Per ricostruire la propria identità, Pagani riascolta dischi e dialoga con amici, colleghi e artisti, intrecciando memoria personale e memoria condivisa in un percorso poetico e liberissimo, dallo straordinario impatto emotivo. Ad accompagnarlo in questo viaggio indimenticabile ci sono Manuel Agnelli, Giuliano Sangiorgi, Marco Mengoni, Badara Seck, Mahmood, Dori Ghezzi, Ligabue, Arisa, Ornella Vanoni e la compagna di vita Silvia Posa. Recensione ❯
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Eugenia, nuova preside a Napoli, affronta criminalità e assenteismo con entusiasmo e coraggio, credendo nella scuola come via di salvezza. Espandi ▽
È possibile salvare i ragazzi da un destino infame di criminalità e analfabetismo attraverso la scuola? Anche quando non vogliono essere salvati? Eugenia (Luisa Ranieri in stato di grazia), quarantasette anni e un entusiasmo travolgente, crede di sì. Per questo, al suo primo incarico come preside, sceglie l'Istituto Ortese a Napoli. Posizionato al centro di una delle più grandi piazze di spaccio d'Europa, l'Ortese è tristemente famoso per l'assenteismo degli studenti e la totale mancanza di risorse. Ma quella che ad altri potrebbe sembrare una sfida impossibile, per Eugenia, incapace di arrendersi, diventa una missione: "quando le cose sono così brutte, è facile immaginarsele più belle". Tra immaginazione e realtà, il pericolo però è sempre in agguato, soprattutto quando Eugenia fa di testa sua... Recensione ❯
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La storia di Gigi Brozzoni, noto enogastronomo, che cerca di risolvere un enigma che lo assilla da quando era bambino Espandi ▽
Gigi Brozzoni, grande conoscitore dei vini, è uno dei quattro autori della celebre Guida Oro Veronelli ai vini d'Italia. Gigi ricorda un fatto avvenuto quando era bambino, vuole indagare e ci chiede di testimoniare la ricerca attraverso le lenti della macchina da presa.
La storia è tragica e strana. A Nespello, piccolo nucleo di case nelle montagne bergamasche, alla fine di dicembre del 1957 Giancarlo, dodicenne, da alcuni giorni era sparito, viene trovato impiccato a un albero, non lontano da casa. È subito accettata l'ipotesi del suicidio. Gigi Brozzoni nel 1957 aveva otto anni, la morte di Giancarlo ossessiona Gigi da sempre, è inoltre convinto che il piccolo nucleo di Nespello si sia svuotato in breve tempo a causa della morte del ragazzo. Recensione ❯
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Dopo uno stupro, Thea affronta il trauma attraverso la danza, l'amore e la maternità. Un film intimo che celebra empatia, resilienza e rinascita personale. Espandi ▽
Dopo aver subito il trauma di uno stupro di gruppo, la danzatrice Thea affronta il dolore attraverso le sue coreografie, trasformando la sua vulnerabilità in un coraggio silenzioso ma feroce. Con il sostegno incrollabile del suo compagno Thiago e l'amore del cane Mandinga, Thea scopre uno spazio sicuro per ricomporre il suo mondo in frantumi. La nascita del figlio Monan ridefinisce il suo rapporto con il corpo e il senso di sé. Seguiamo le lotte più intime di Thea attraverso i suoi video-diari personali, intrecciati con la tenera lente del suo amico d'infanzia, il regista Felix. Il film mette in luce il ruolo vitale dell'empatia, della dignità e dell'amore nei momenti di oscurità. Recensione ❯
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Cinque grandi chef donne italiane si raccontano tra sapori, viaggi e visioni, unite dall'amore per la vita e per la "quinta stagione" che le lega. Espandi ▽
Cinque tra le più importanti e prestigiose firme della cucina italiana si ritrovano per discutere in amicizia delle loro scelte, del senso del tempo e del futuro, libere da pregiudizi e convenzioni. A una a una, iniziano a prendere la parola, in un viaggio attraverso latitudini, sapori e storie diverse del nostro paese. All'insegna, però, di un unico grande comune spirito: l'amore verso la vita che verrà. La quinta stagione che ci unisce tutte e tutti.
Per la prima volta insieme, cinque "cheffe" si raccontano e mostrano il processo del loro lavoro in un documentario che ne esalta le singole unicità. Ha un passo elegante il documentario di Giuseppe Carrieri da un'idea di Paola Valeria Jovinelli che, per la prima volta, focalizza l'attenzione sul mondo dei grandi chef della cucina italiana ma solo al femminile. Il regista esalta il cibo facendo preparare spesso i piatti alle loro ideatrici all'esterno dei locali. Recensione ❯
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