Un ragazzo inizia una tesissima ricerca della sua amata nel Mid West americano, Espandi ▽
L’orto americano è basato sul romanzo omonimo a firma di Pupi Avati, che oltre alla regia cofirma anche la sceneggiatura insieme al figlio Tommaso. La vicenda narrata è misteriosa, anche perché sembra alludere ad un limite sfumato fra realtà e follia, immagini concrete e visioni fantasmagoriche dal possibile risvolto psichiatrico. La ricostruzione d’epoca è precisa ed evocativa non solo di un periodo ma anche di una dimensione magica. Ma ci sono anche aspetti stranianti che vanno al di là delle intenzioni narrative. È soprattutto la trama convoluta e raminga a lasciare perplessi, rendendo arduo per lo spettatore seguire il filo della vicenda. Avati è abilissimo nel creare atmosfere sospese, insinuare dubbi sulla verità delle immagini alle quali stiamo assistendo, e indagare il lato oscuro delle persone e delle cose. Ma L’orto americano rischia di risultare davvero troppo poco comprensibile per consentirne un vero apprezzamento, e l’incantamento passa in secondo piano rispetto al disorientamento. Recensione ❯
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Dal crime movie americano al thriller internazionale, un secondo capitolo ricco di malinconia, scetticismo e fatalismo. Azione, Drammatico - USA2024. Durata 144 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Le nuove avventure di Big Nick, agente della squadra speciale anticrimine. Espandi ▽
Sono passati due anni dal colpo alla Federal Reserve quando il gruppo di Merrimen è stato decimato e l'unità Major Crimes dello sceriffo della contea ha subito gravi perdite. "Big Nick" O'Brien è oramai separato, al verde, senza una squadra, ma sente che il furto appena avvenuto all'aeroporto internazionale di Anversa porta la firma di Donnie, il vero ideatore della rapina di Los Angeles nonché l'unico ad essere riuscito a scappare. Arrivato in Europa, Nick presto capisce che ogni cosa converge verso il World Diamond Center di Nizza, dove Donnie ha trovato dei nuovi alleati nella banda internazionale della Pantera e un nuovo impossibile colpo da eseguire.
Il film è il secondo capitolo per la mini-saga prodotta e interpretata dal re degli incassi di gennaio, Gerard Butler. Pantera passa dal crime movie americano al thriller internazionale adombrandosi di malinconia, scetticismo, fatalismo, perdendo il respiro della strada per acquisire uno sguardo globale (confermato dall'annuncio del terzo capitolo e dai piani di Gudegast di girarne altri in Brasile, Africa e Sud-Est Asiatico), asciugando ancora di più motivi e maschere - sono solo uomini duri che complottano per grandi guadagni. Recensione ❯
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Basato su una storia vera, il film racconta di come due fratelli sono cresciuti da soli nella foresta, vivendo come animali selvatici, e il loro incontro molti anni dopo. Espandi ▽
Ispirato alla vera storia di due bambini di 5 e 7 anni che, abbandonati dalla madre nel 1948, fuggono nella foresta. Sopravviveranno per sette anni e stringeranno un legame che li unirà per sempre.
Decenni dopo, i due fratelli, dopo anni di distacco, si ritroveranno. Ma il passato e i segreti li raggiungeranno, anche dall'altra parte del mondo. Recensione ❯
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Il film è ambizioso ma anche decisamente sentito e dà l'opportunità a Jesse Eisenberg di confrontarsi con le sue origini. Drammatico, USA2024. Durata 90 Minuti.
David e Benji, due cugini non in sintonia tra loro, che si ritrovano per un tour in Polonia in onore della loro amata nonna. Espandi ▽
Due cugini non in sintonia tra loro, che si ritrovano per un tour in Polonia in onore della loro amata nonna. L'avventura prende una svolta quando le vecchie tensioni della strana coppia riemergono sullo sfondo della loro storia familiare. Recensione ❯
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Un'opera attuale sulla difficoltà, o addirittura impossibilità, di un dialogo. Vincent Lindon sempre una garanzia. Drammatico, Belgio, Francia2024. Durata 110 Minuti.
Pierre, operaio nelle ferrovie, ha due figli uno dei quali, il maggiore, si avvicina a gruppi di estrema destra che rappresentano l'esatto contrario dei principi del padre. Espandi ▽
Pierre, ferroviere cinquantenne, alleva i suoi due figli da solo. Quando Louis, il più giovane, lascia casa per studiare alla Sorbona di Parigi, Fus, un po' più grande e non molto bravo negli studi, diventa sempre più riservato. Affascinato dalla violenza, si ritrova coinvolto in gruppi di estrema destra, antitesi dei valori di suo padre. Recensione ❯
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Un ragazzo appena uscito dal carcere stringe amicizia con un cane nero. Espandi ▽
Chixia, Cina, 2008. Musicista rock di successo e acrobata da circo sulle motociclette, Lang cade in disgrazia dopo essere stato accusato dell'omicidio del nipote del macellaio Hu. Uscito dal carcere grazie a delle misteriose attenuanti, è nel mirino dei propositi di vendetta di Hu. Rifarsi una vita per Lang è complicato, specie con il padre, gestore di uno zoo, alcolizzato all'ultimo stadio. Gli offre un lavoro Yao, un padrino locale che si occupa della cattura dei cani randagi che stanno invadendo Chixia e, in particolare, di un imprendibile cane nero, che si presume rabbioso.
Tutto o quasi è sopra le righe e studiato in funzione delle conseguenze e dello scopo simbolico; tutto o quasi nasconde una metafora piuttosto semplice da decrittare. Ciò non toglie che la regia di Hu - transitato con nonchalance dal blockbuster propagandistico come 800 eroi a qui, alla maniera di un camaleonte come Zhang Yimou - sappia pigiare i tasti giusti per tenere viva l'attenzione del pubblico.
Nel ruolo del padrino Yao compare il grande regista Jia Zhang-ke, mentre il protagonista Eddie Peng è una star musicale e cinematografica taiwanese, protagonista di molti successi del cinema panasiatico del terzo millennio. Recensione ❯
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Un esordio sfrontato e decisamente convincente dove anche i
suoi limiti lo rendono ancora più elettrizzante. Drammatico, Italia, Gran Bretagna2024. Durata 109 Minuti.
Il racconto di formazione di un giovane che si sposta da Londra a Siena per inseguire un sogno. Espandi ▽
2015. Leonardo parte da Palermo per raggiungere la sorella a Londra per studiare business. Cambia però presto idea e si sposta a Siena per iscriversi all'Università. Diciannove sono gli anni che ha Leonardo quando decide di partire da Palermo. Diciannove sono anche gli anni che aveva il regista Giovanni Tortorici, al debutto nel lungometraggio, nel 2015. Possono esserci quindi potenziali 'frammenti' di vita vissuta in questo racconto inquieto in cui si avverte anche una distanza tra la quotidianità del protagonista e i filmati o i gruppi social dove ogni angolo del mondo sembra facilmente raggiungibile. Recensione ❯
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Un'opera misteriosa e affascinante che racconta un mondo nuovo, forse immaginario e definitivamente distopico. Drammatico, Italia, Francia, Sri Lanka2024. Durata 91 Minuti.
Un arrivo improvviso cambia la vita di Sunil. Espandi ▽
Decisa a costruirsi una nuova identità, una ex attrice di b-movie affida i due figli al loro padre e svanisce nei cantieri di una città in costruzione. Nel quartiere fatiscente dove l'uomo vive, le case si svuotano e vengono demolite dall'avanzare inesorabile della nuova città. Della donna rimangono solo le immagini di Natalik's Love, l'unico film di cui è stata protagonista.
Un film misterioso e affascinante in cui l'implosione di una famiglia va di pari passo con la demolizione dei luoghi in cui vive per dare spazio a un futuro nuovo che però rimane un distopico presente.
Giocando tra stili diversi, tra il neo-noir e il cinema del reale per intenderci, con una messa in scena che può richiamare lo spazio del cinema di Miguel Gomes (Tabu) e un po' quello di Aki Kaurismäki nelle sequenze del bar Nouveau Port, Suranga D. Katugampala dimostra di essere una voce che si inserisce perfettamente nel nuovo cinema europeo, con uno sguardo altro e diverso da quello del cinema italiano. Recensione ❯
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Un'opera estremamente coraggiosa che segna un fondamentale passo. È un megafono per dare voce a chi la vede soffocare nel sangue. Drammatico, Iran2024. Durata 168 Minuti.
Un dramma che da familiare diviene sociale nell'Iran delle proteste giovanili di piazza. Espandi ▽
Amin ha finalmente ottenuto la promozione che attendeva: è ora addetto agli interrogatori. Ha una moglie devota e due figlie che studiano. La maggiore ha un'amica che viene gravemente sfigurata durante una manifestazione. Come aiutarla senza farlo sapere al capo famiglia? Per di più l'arma che e stata consegnata ad Amin al momento della promozione scompare da casa e lui rischia il carcere se non la si trova. Rasouluf realizza indubbiamente un film militante che fa del cinema un megafono per dare voce a coloro che la vedono soffocare nel sangue come accadeva nella seconda metà del secolo scorso. Porta sullo schermo l’oppressione quotidiana, e la supposta necessità del compromesso che le nuove generazioni non vogliono più accettare. Il cinema tout court (non solo quello iraniano) fa con questo film un fondamentale passo avanti nella fusione tra denuncia e sua rappresentazione sullo schermo. Recensione ❯
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Un thriller incalzante sulla violenza maschile. Espandi ▽
Ellias Barnès è un celebre stilista francocanadese considerato "il nuovo principe della moda". Vive a Parigi ed è diventato il giovane direttore artistico della famosa maison Orsino. Dopo un attacco di panico legato alla sua sfilata di debutto nell'haute couture, Ellias riceve la notizia che il padre è morto. Il figlio non aveva più rapporti con quel padre rimasto in Canada, mentre anche la madre si era trasferita lontano dall'ex marito. Ma ora Ellias dovrà andare ad occuparsi di ciò che il tanto detestato defunto ha lasciato e delle sue spoglie mortali.
Legrand gestisce molto bene la tensione noir del film, che ha a che fare non solo con gli accadimenti effettivamente dark, ma anche con quel buio della mente che un padre scellerato è riuscito a creare in un figlio sensibile e gentile, un giovane uomo che fatica a dire di no ed è educato fino alla sottomissione, a dispetto del successo e dello sfogo creativo che è riuscito a creare nella sua seconda vita.
Il film è una sfida allo spettatore che va premiata per il coraggio con cui non spiega tutto e lascia senza risposta le domande che mette sul piatto, più indagine psicoanalitica che "giallo" dalle soluzioni nette (e facili). Ci costringe a domandarci se i nostri destini siano segnati, se esista davvero un libero arbitrio Recensione ❯
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Una donna inizia a insegnare francese a Seoul pur non avendo nessuna competenza. Espandi ▽
Nessuno sa da dove provenga la donna. È seduta su una panchina del parco con un registratore per bambini. Dice di venire dalla Francia. Non avendo soldi né mezzi per mantenersi, le è stato consigliato di insegnare il francese. È così che si ritrova ad avere come allieve due donne coreane. Alla donna piace camminare a piedi nudi e sdraiarsi sulle rocce. Prova a vivere la vita nel modo più razionale possibile ma le cose per lei restano difficili, come sempre. Per trovare un po' di conforto, si affida ogni giorno alla bevanda alcolica coreana del makgeolli. Recensione ❯
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Un racconto serratissimo. Uno sguardo dall'altra parte dello schermo dell'attentato delle Olimpiadi del 1972. Drammatico, Germania2024. Durata 91 Minuti.
Il racconto della copertura mediatica in diretta degli eventi che videro gli atleti israeliani presi in ostaggio durante le Olimpiadi di Monaco di Baviera del 1972. Espandi ▽
Il 5 settembre 1972, durante le Olimpiadi di Monaco, un commando di militanti palestinesi assalta gli appartamenti della delegazione israeliana uccidendo due persone e prendendone in ostaggio nove. La tv americana ABC si ritrova a raccontare la tragedia in diretta. Un film televisivo sul potere della televisione che osserva la storia dalla cabina di regia, sancendo l’unione tra testimonianza, giornalismo e spettacolo. Gli studi della ABC diventano una trincea e il racconto si fa serratissimo, con l’unico difetto di lavorare fin troppo di ellissi nei tempi narrativi (e ovviamente il pregio di avere interpreti straordinari: John Magaro, Peter Sarsgaard, Ben Chaplin, Leonie Benesch). Per il resto, il racconto riesce a dare di ogni personaggio un ritratto rapido ed esauriente, come nella migliore tradizione del cinema televisivo americano, riprendendo i tipici passaggi del genere giornalistico e mostrando implicitamente come la tv ha finito per condizionare la nostra percezione del reale, un po’ per dovere di cronaca e un po’ per compiacere gli sponsor. Recensione ❯
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un'opera-monstre per proporzioni e ambizioni, che ha richiesto dieci anni di lavorazione prima di essere portata a termine. Drammatico, Gran Bretagna2024. Durata 215 Minuti.
Una famiglia fugge dall'Europa per costruirsi una nuova vita in America. I loro sogni vengono però ostacolati. Espandi ▽
Quando il visionario architetto László Toth e sua moglie Erzsébet fuggono dall'Europa del dopoguerra nel 1947 per ricostruire la loro famiglia e assistere alla nascita dell'America moderna, le loro vite vengono cambiate per sempre da un misterioso e ricco cliente. Recensione ❯
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Il racconto di una coppia nell'arco di dieci anni, dai momenti più alti a quelli più bassi. Espandi ▽
Si incontrano in un ospedale. Lui è Tobias Durand, lei è Almut Brühl. Tra loro nasce una forte attrazione e dopo poco vanno a vivere insieme. Da lì parte la loro storia che attraversa circa dieci anni, tra alti e bassi, momenti di grande felicità culminati con la nascita della figlia ad altri tragici quando Almut scopre di avere un cancro e deve scegliere un trattamento che può allungarle la vita ma farla soffrire di più oppure sfruttare al meglio il tempo che le rimane. Andrew Garfield trova un’intesa perfetta con Florence Pugh. Sono loro i principali punti di forza di un film caratterizzato da una drammaturgia solida, quasi di stampo teatrale nei dialoghi della sceneggiatura di Nick Payne che trova a sua volta un magnifico contrasto con un cinema che prova a immortalare la fuggevolezza del tempo. We Live in Time cammina sospeso, potrebbe cadere da un momento all’altro, diventare troppo sentimentale oppure al contrario cercare un taglio più brillante. Trova invece un miracoloso equilibrio. Recensione ❯
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Colori sgargianti e fotografia luminosa per un'opera che racconta la misoginia attraverso un'icona di seduzione. Drammatico, Italia2024. Durata 120 Minuti.
Ambientato negli anni '80 -'90 il film racconta la storia dell'agenzia di casting e produzione "Diva Futura" fondata nel 1983 da Riccardo Schicchi e Ilona Staller. Espandi ▽
Un film che ricostruisce la vicenda di un personaggio che ha rivoluzionato storia del costume italiano: Riccardo Scicchi, interpretato da Pietro Castellitto, che negli anni '80 ha fondato l'agenzia di casting e produzione "Diva Futura". Intorno a lui molte pornodive dell'epoca, fra cui Cicciolina e Moana Pozzi. Recensione ❯
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