Ispirato alla storia del wrestler con una gamba sola Anthony Robles. Con Jennifer Lopez. Prodotto da Ben Affleck. Espandi ▽
Mesa, Arizona. Anthony Robles è un ragazzo nato senza una gamba che al liceo scopre la passione per il wrestling e si unisce alla squadra della scuola. Grazie a una grandissima determinazione e a un intenso allenamento, riceve un'offerta di borsa di studio dalla Drexel University ma sceglie invece di frequentare l'Arizona State University (ASU) per poter stare più vicino alla sua famiglia e proteggere la madre Judy, che l'ha sempre sostenuto, da un patrigno violento.
Lì viene accolto da uno scetticismo iniziale, ma riesce gradualmente a conquistare la fiducia dei suoi compagni e soprattutto del suo coach Shawn Charles, migliorando le sue prestazioni e diventando una figura centrale nella squadra fino a raggiungere nel 2011, nei campionati di wrestling NCAA, quello che all'inizio sembrava solo un sogno.
Il film è insieme un cinema di anima e corpo, capace di mostrare sempre il limite invisibile tra fallimento e trionfo. Proprio per questo la sfida finale tra Robles e Matt McDonough ha l'intensità di Argo. Perché il gesto (la fuga sull'aereo nel film diretto da Affleck) diventa qualcosa di profondamente liberatorio e pronto per essere immortalato. Recensione ❯
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Vita e impegno civile di due uomini delle istituzioni: Cesare Terranova e Lenin Mancuso. Espandi ▽
Il giudice Cesare Terranova e il maresciallo di polizia Lenin Mancuso hanno combattuto la mafia e chi la proteggeva e sosteneva a livello politico. Questo loro impegno civile costò loro prima l’umiliazione di vedere gettato al vento il lavoro di dieci anni di indagini nel corso di un processo, nel 1969, che vide mandare assolti imputati che si chiamavano Liggio, Riina ecc. Successivamente costò loro la vita. Questo è un film che tiene incollati allo schermo dall’inizio alla fine. Scimeca gira le scene di azione con la stessa intensità con cui, a volte, sospende l’azione per consentirci di entrare nei pensieri, anche i più reconditi, di coloro che porta sullo schermo. Film come questo sono più che mai necessari perché sanno parlare al pubblico più ampio affinché non dimentichi. Non è sempre facile ma Scimeca ne è stato capace. Recensione ❯
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Attraverso una raffinata messa in scena e mescolando azione, suspense e commedia, la serie offre uno sguardo fresco e intrigante sul tema del rapporto di coppia. Azione, Commedia - USA, Gran Bretagna2024.
Tornano le avventure di una coppia formata da due killer a pagamento. Espandi ▽
John (Donald Glover) e Jane (Maya Erskine) sono due spie; non si conoscono ma vengono entrambi reclutati da un'organizzazione misteriosa per fingersi una coppia sposata. Mentre navigano attraverso le varie missioni assegnate loro, la complessità della loro falsa relazione si intensifica, con il costante rischio che il coinvolgimento emotivo possa mettere a repentaglio il loro lavoro e le loro vite. Man mano i due killer si innamoreranno, complicando così ulteriormente una situazione già piuttosto delicata. Mr. & Mrs. Smith si rivela molto più di un banale adattamento seriale dell'omonimo film. Attraverso una raffinata messa in scena, la serie riesce a superare le aspettative e a offrire uno sguardo fresco e intrigante sul tema del rapporto di coppia, in un contesto dove le convenzioni di genere vengono costantemente sfidate e ridefinite. La serie mescola sapientemente elementi di azione, suspense e commedia, eccellendo in ogni aspetto della produzione, e reinventa con originalità e profondità un tema classico, dimostrando che il problema non è riusare un vecchio soggetto, ma come lo si riusa: anche le storie più familiari possono ancora sorprendere… a patto che raccontino qualcosa di nuovo. Recensione ❯
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Le star di The O.C. (Adam Brody) e Veronica Mars (Kristen Bell) si uniscono in una serie romantica che parla di un amore complicato. Espandi ▽
Joanne, insieme alla sorella Morgan, conduce un podcast dal titolo "Nobody Wants This", che parla di "sesso e relazioni sentimentali nell'era moderna". Non ha mai avuto una relazione duratura. Noah è un rabbino il cui sogno più grande è quello di diventare capo della sua comunità losangelina. È serio, affidabile, devoto, ma anche molto spiritoso: come Joanne, ed è anche per questo, oltre che per un'irresistibile attrazione, che i due "cliccano" incontrandosi ad un party.
Nobody Wants This ha parecchie frecce al proprio arco. La prima è una scrittura brillante che è un fuoco di fila di battute intelligenti e veramente spiritose, e che attinge a piene mani alla cultura pop.
La seconda freccia all'arco sono i suoi interpreti, a cominciare da Adam Brody e Kristen Bell nei panni di Noah e Joanne, per proseguire con Justine Lupe nel ruolo di Morgan e con Timothy Simons in quello di Sasha. Nota di merito per Jackie Tohn, la cantante e attrice che interpreta Esther con le mille sfumature che rendono giustizia ad un ruolo davvero ben scritto e per la leggendaria attrice ebrea americana Tovah Feldshuh, regina del teatro yiddish e di Broadway che interpreta Bina. Recensione ❯
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La serie tratta dall'omonimo romanzo di Laura Lippman. Espandi ▽
Siamo negli anni '60, a Baltimora; qui Maddie Schwartz, una casalinga ebrea, lascia il marito per seguire la sua passione per il giornalismo investigativo. Parallelamente, Cleo Johnson, una madre afroamericana, lotta per migliorare le condizioni della sua famiglia mentre lavora in vari impieghi. Le loro vite si intrecciano quando Maddie inizia a indagare sulle scomparse di una bambina ebrea e di Cleo stessa. Durante le sue indagini, Maddie scoprirà le profonde ingiustizie razziali e di genere che affliggono la sua città, permettendo così alla storia di esplorare le ambizioni, le lotte e i cambiamenti interiori delle due donne.
Basata sull'omonimo romanzo di Laura Lippman, la miniserie di AppleTV+ è una straordinaria fusione di thriller, noir e dramma sociale ambientata nella Baltimora degli anni '60.
Le performance degli attori sono altrettanto notevoli. Natalie Portman offre una rappresentazione intensa e complessa di Maddie. Una serie audace e sensibile nel raccontare in maniera stratificata le dinamiche sociali degli anni '60, con un occhio attento alle sfumature culturali e un approccio visivo interessante che richiama la produzione video di Alma Har'el e conferisce a tutta la miniserie un'allure surreale, sofisticata e intrigante. Recensione ❯
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Tratta dall'esperienza reale del comico scozzese Richard Gadd, perseguitato per più di tre anni da una donna. Espandi ▽
L’aspirante comico scozzese Donny un giorno compie un atto di gentilezza verso una cliente trasandata e in difficoltà, offrendole una tazza di tè. Ma a partire da quel gesto, la donna (mentalmente instabile) inizia a sviluppare un’ossessione crescente e morbosa nei suoi confronti, cercando di insinuarsi con sempre maggiore insistenza nella sua vita e minandone ogni aspetto. La miniserie Netflix autobiografica, ideata e interpretata da Richard Gadd, scava a fondo nella vita di un comico depresso e nella complessa e ambigua relazione vittima-carnefice. Un racconto così intimo e personale ha il merito di restituire la complessità del protagonista e della dinamica vittima-carnefice, che ha molti più risvolti di quanti se ne possano immaginare. Donny è un personaggio stratificato, respingente e remissivo, senza particolari pregi, eppure ci si ritrova ad empatizzare con lui e ad essere risucchiati dai suoi primi piani e dalla sua voce fuori campo. È un comico triste: un paradosso che la serie riflette bene mantenendo sempre il suo sottofondo angosciante anche per i pochi momenti d’ironia e le battute sarcastiche. Recensione ❯
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La serie evento RAI in quattro puntate tratta da uno dei romanzi senza tempo e più popolari di sempre della letteratura francese, diretta dal visionario regista danese Bille August. Espandi ▽
Marsiglia, 1815. Bonaparte è confinato all'Elba e gli anti-monarchici sono ricercati come spie e traditori. Edmond Dantès è un giovane marinaio della nave Pharaon quando, durante una tempesta, il capitano morente gli affida il comando dell'imbarcazione e una lettera confidenziale da consegnare a Parigi. Grazie alla sua guida coraggiosa, il Pharaon giunge sano e salvo a Marsiglia. Al suo arrivo, Dantès riceve la gratitudine dell'armatore Morrel per l'impresa e ritrova i suoi affetti più cari: l'amata Mercédès e il vecchio padre. Tuttavia, il suo successo suscita le invidie di Danglars, che ambiva alla promozione da scrivano di bordo a capitano, e di Fernand, innamorato di Mercédès.
I due complottano per sbarazzarsi di Dantès, che viene accusato ingiustamente e imprigionato nelle segrete del Castello d'If, al largo di Marsiglia. L'incontro con l'abate Faria, suo vicino di cella, cambierà il destino di Dantès, permettendogli di evadere e di diventare il misterioso conte di Montecristo. Con ogni mezzo a sua disposizione, metterà in atto la vendetta ambita e pianificata nei suoi quindici anni di prigionia.
La serie si distingue per un proprio stile e una propria identità narrativa, con scelte che non sempre aderiscono fedelmente al romanzo, suscitando alcune critiche da parte del pubblico, che tuttavia ha premiato l’adattamento con un grande seguito. La regia attenta di Bille August conferisce alla narrazione un ritmo lento e cadenzato, senza però mai far calare l’interesse dello spettatore. Recensione ❯
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Il Vietnam liminale di Park Chan-wook, le identità di Hoa Xuande e la versatilità di Robert Downey Jr. in una delle migliori serie del 2024. Drammatico, Storico, Thriller - USA2024. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Diretto da Park Chan-wook e prodotto da Robert Downey Jr., una serie thriller tratta dal romanzo di Viet Thanh Nguyen. Espandi ▽
Guerra del Vietnam: il Capitano, un giovane francovietnamita, lavora come spia comunista infiltrata tra gli alleati americani nel sud del Vietnam. Dopo la caduta di Saigon, il Capitano emigra a Los Angeles, dove continua la sua missione sotto copertura mentre esplora qui le complessità della sua identità scissa e le relazioni con vari uomini, appartenenti alle élites americane in campo militare, accademico e istituzionale, che metteranno in crisi la sua appartenenza e il suo tentativo di conciliare diverse parti della propria identità in un nuovo contesto culturale. Adattamento dell’omonimo romanzo premiato con il Pulitzer di Viet Thanh Nguyen, la serie è certamente uno dei migliori prodotti del 2024. Il simpatizzante esplora la complessa dualità dell’identità in un contesto di guerra e migrazione. Dualità o fluidità? Conflitto o scambio? Sono queste le scelte che il racconto e il protagonista si e ci pongono, e ci ritroviamo così, piacevolmente e in maniera straniante, indeboliti nella nostra conoscenza e concezione di una delle guerre maggiormente dipinte sullo schermo. E anche solo per questo, cioè per riuscire a ri-parlare di Vietnam e a farlo con originalità intellettuale, ce ne vuole. Nessun regista vivente poteva incarnare e proporre attraverso il medium audiovisivo questa complessità meglio di Park Chan-wook. In un’America che si promette terra di infinite opportunità e libertà, The Sympathizer svela, con maestria, il labirinto identitario di un uomo diviso tra due mondi. Recensione ❯
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Un affresco imponente, avvincente ed esaltante. Steve McQueen pensa in grande senza rinnegare il passato. Drammatico, Gran Bretagna, USA2024. Durata 120 Minuti.
La storia di un gruppo di londinesi durante i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale. Espandi ▽
Londra, 1940. Mentre sui cieli della città è iniziata l'offensiva della Germania nazista con una campagna di bombardamenti chiamata "Blitz", molti cittadini cercano di mettersi in salvo. Molti bambini vengono mandati dalle loro famiglie in campagna per tenerli al riparo dalla guerra. Tra questi c'è George che non ha nessuna intenzione di partire. Sale sul treno ma nel corso del viaggio decide di scappare per tornare verso casa. Non sarà però così semplice e dovrà affrontare numerose difficoltà. Durante il suo cammino trova persone disposte ad aiutarlo ma anche chi vuole approfittarsi di lui. Intanto la madre, che lavora in una fabbrica di munizioni, si mette disperatamente alla sua ricerca.
L'affresco è imponente, sia a livello visivo che sonoro. Sono presenti i rumori fortissimi dei bombardamenti e delle esplosioni che accompagnano le immagini della città in fiamme, dei feriti negli improvvisati ospedali da campo e degli aerei che invadono i cieli. La ricostruzione realistica è meticolosa ma lontana da ogni tentazione documentaristica.
Blitz non rinnega l'opera precedente di McQueen ma mai come stavolta punta a una dimensione spettacolare puramente cinematografica. Recensione ❯
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La serie è basata sull'omonimo bestseller del New York Times di Scott Turow. Espandi ▽
Rusty Sabich è un procuratore distrettuale di grande successo, ma è anche il delfino di Raymond Horgan, la cui carriera politica è prossima al tramonto. Tra tutti loro si trova Carolyn Polhemus, una procuratrice di raggiante carriera che viene però trovata morta e legata nella sua abitazione. Rusty è incaricato di trovare il colpevole, un incarico che accetta nascondendo di aver avuto una relazione con la vittima. Quando questo fatto verrà a galla Rusty si ritroverà principale sospettato dell'indagine, che passa nella mani del suo rivale Tommy Molto, poco interessato a seguire altre piste. E ovviamente la relazione extraconiugale non potrà più essere nascosta alla famiglia di Rusty, minacciando di distruggerla per sempre.
Il romanzo d'esordio di Scott Turow, già portato sullo schermo da Alan J. Pakula nel 1990, rinasce a nuova vita in forma di serie Tv di grande successo, già confermata da Apple TV+ per una seconda stagione.
I registi offrono un tono patinato e dai toni volutamente ingrigiti a sposare la foschia morale della vicenda, ma soprattutto lavorano sul montaggio, colpendo gli episodi con alcuni stacchi duri e con nette ellissi. Recensione ❯
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Esilarante serie-comedy Original italiana Prime Video in sei episodi tutti da ridere. Espandi ▽
Marcello è un agente di polizia disilluso in crisi con la moglie e ossessionato dalle canzoni di Marcella Bella, Achille è il suo partner della Volante 12 che gli fa compagnia nei noiosissimi appostamenti, ed è sempre in cerca di qualche azione da segnalare con cui guadagnarsi il sospirato avanzamento di carriera. Katia è la dirigente del centralino di polizia, maniaca del controllo e madre di due gemelli adolescenti scavezzacollo, mentre Palmira detta Perri è una malcapitata recluta mandata al centralino in punizione per avere ceduto ad un attacco di rabbia mentre era di pattuglia, mentre Nicola è il giovane fanatico religioso che vorrebbe il suo posto. Dario è una sorta di groupie del crimine che affianca il trafficante di droga "libero professionista" Toni Totano, cercando di capirne i segreti.
Infine Felice è "il boss della laguna" che opera nell'ombra e Nanni una guardia in stile Napalm 51 che sorveglia tutti da remoto, pronto ad improvvisarsi "buon samaritano" per gli agenti in missione. I due poliziotti aspettano l'arrivo di un carico di droga, monitorati a distanza dalla sala operativa, nella speranza di fare la retata del secolo. Ma i malviventi sono attenti alle infiltrazioni degli informatori e restano in allerta.
Il 36enne Valerio Vestoso, già regista della serie Vita da Carlo, dirige la macchina tecnica ben oliata e il cast corale con agilità e un piglio che appare ispirato a Boris (complici anche le apparizioni di Tiberi e altri componenti del cast di quella serie). La scena conclusiva della stagione è un ottimo lavoro di regia e montaggio e fa ben sperare per il futuro della sitcom. Recensione ❯
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Una serie ispirata ai romanzi di Fulvio Ervas. Espandi ▽
Giuseppe Stucky è ispettore-capo alla questura di Treviso: origini persiane ma dall'anima veneta, ama lavorare all'"Osteria da Secondo", dove si confronta con il proprietario, Secondo appunto, locandiere e un po' filosofo, discorrendo sulla natura umana e sulla vita, a partire dai casi. Stucky, pacioso e introverso, non sopporta la vista dei cadaveri, cerca di andare in profondità nella psicologia degli indagati, aiutato nelle indagini dai poliziotti Guerra e Landrulli e da Marina, medico legale per cui nutre un'affezione intensa che non riesce ad esprimerle. I diversi delitti evidenziano le peculiarità, i risentimenti sotterranei, le invidie e le gelosie di un Nord-Est benestante e altolocato, in cui l'assassino si ingegna per depistare e architettare finti suicidi o facili colpevoli, strategie che Stucky con pazienza e arguzia riesce a smascherare.
La serie Stucky, diretta da Valerio Attanasio e liberamente tratta dai romanzi di Fulvio Ervas, focalizza tutta l'attenzione sul delitto e sui suoi moventi, senza perdersi nelle vite dei protagonisti.
Giuseppe Battiston (già Stucky in Finché c'è prosecco c'è speranza in cui interpretava l'ispettore alla sua prima indagine) tratteggia un personaggio che tiene conto del precedente, rimarcandone alcuni tratti ma dandone contemporaneamente una nuova versione con un assetto personologico forte, sempre credibile e coerente, attraverso il comportamento, i discorsi e le azioni. Recensione ❯
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Una rivisitazione contemporanea e unica di uno dei generi più popolari e significativi della storia della letteratura, del cinema e della televisione: il giallo con protagonista un detective privato. Espandi ▽
John Sugar è un investigatore privato di stile e spessore, con una passione per il cinema classico americano che colora la sua percezione della città (nonché l'approccio narrativo della serie stessa). Immerso nelle torbide acque di Los Angeles, Sugar è alla ricerca di una ragazza scomparsa, Olivia Siegel. La sua indagine si svolge in un mondo intriso di segreti, quelli di Hollywood, caratterizzato da personaggi dubbi e da verità celate, dove nulla è mai come sembra.
Molto attesa, Sugar risponde positivamente alle aspettative rivisitando il genere noir in chiave contemporanea e mescolando le atmosfere classiche, caratterizzate da mistero e da una moralità ambigua, con le sfide del Ventunesimo Secolo.
La serie sfida le convenzioni del noir tradizionale, introducendo colpi di scena che reinventano la trama, dimostrando come il genere sia ancora capace di evolversi, esplorando e sperimentando nuovi temi. La performance di Farrell conferisce a Sugar un misto di carisma e vulnerabilità, mescolando gli archetipi del genere al pari della serie stessa, che gioca sui confini tra realtà e finzione, e tra passato e presente, attraverso omaggi visivi e tematici ai classici del cinema noir. Recensione ❯
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Un film incantevole, un viaggio fantastico e metaforico che porta alla luce una verità familiare semplice, ma profonda. Animazione, Avventura, Commedia - USA, Spagna2024. Consigli per la visione: Film per tutti
Le avventure di Ellian, la tenace figlia dei sovrani di Lumbria, che deve intraprendere una pericolosa missione per salvare la famiglia e il regno. Espandi ▽
Figlia dei sovrani di Lumbria, la principessa Ellian sta per compiere quindici anni. Nonostante la giovane età, da circa un anno ha dovuto crescere molto in fretta, prendendo in mano le redini del regno: i suoi genitori, infatti, sono stati vittime di un incantesimo che li ha trasformati in mostri privi di razionalità. Con i loro corpi enormi, il re e la regina trascorrono le proprie giornate scorrazzando maldestramente tra le mura del palazzo, rompendo qualsiasi oggetto capiti nel loro raggio di azione. Come se non bastasse, i due sovrani non sembrano riconoscere più la figlia e paiono tutt’altro che inclini ad assumere il ruolo di genitori. Determinata a riconquistare l’armonia familiare perduta, Ellian decide di mettersi in contatto con i misteriosi oracoli della Foresta Oscura.
Prodotto dal creatore di A Bug’s Life, Toy Story e Cars John Lasseter, Spellbound – L’incantesimo è una favola per adulti e bambini intelligente e delicata, dedicata alle relazioni familiari, e mette in scena con delicatezza il viaggio di un’eroina dispersa nei meandri di una Foresta Oscura in cui le avversità rappresentano ostacoli interiori e relazionali. Le luci e le ombre che si nascondono nei rapporti familiari – che in fondo sono rapporti umani – diventano i punti di riferimento per ritrovare la strada giusta in un momento di disorientamento, si trasformano nei punti cardinali cui appellarsi per riguadagnare razionalità e armonia quando le emozioni negative prendono il sopravvento. Recensione ❯
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Prodotto e diretto da George Clooney (insieme a Grant Heslov), la serie racconta le azioni degli agenti di sicurezza Bureau of Legends. Espandi ▽
Beni Martian, un agente della CIA richiamato a Londra dopo sei anni sotto copertura in Etiopia, è costretto a interrompere bruscamente ogni legame con Sami. Sotto la supervisione di Naomi, Martian deve affrontare la sorveglianza costante e il sospetto crescente dei superiori, il direttore Bosko e il vice Henry, mentre indagano sulla scomparsa di un agente sotto copertura in Bielorussia, nome in codice Coyote. Intanto, Martian addestra la giovane recluta Danny per una missione in Iran. Tra segreti, tradimenti e scelte morali difficili, Martian si trova intrappolato in un gioco di lealtà dove nulla è come sembra.
L'adattamento americano di una delle serie francesi di maggior successo negli ultimi anni, The Bureau, è un ottimo esempio di spy story che si distingue per un approccio molto introspettivo.
La serie è un raffinato esempio di come il genere spy possa evolversi, abbandonando gli stereotipi dell'azione spettacolare per esplorare territori più intimi e complessi, dove la posta in gioco non è solo politica, ma anche profondamente personale. Recensione ❯
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