Anno | 2024 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Italia |
Regia di | Valerio Attanasio |
Attori | Barbora Bobulova, Thomas Trabacchi, Giuseppe Battiston, Diego Ribon, Marina Rocco Gaja Masciale, Alessio Praticò, Paolo Braghetto, Stefano Dionisi, Antonio Scarpa, Roberto Citran, Denis Fasolo, Astrid Casali, Elena Lander, Federica Fracassi, Paola Sambo. |
Tag | Da vedere 2024 |
MYmonetro | 3,00 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 6 dicembre 2024
Una serie ispirata ai romanzi di Fulvio Ervas.
CONSIGLIATO SÌ
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Giuseppe Stucky è ispettore-capo alla questura di Treviso: origini persiane ma dall'anima veneta, ama lavorare all'"Osteria da Secondo", dove si confronta con il proprietario, Secondo appunto, locandiere e un po' filosofo, discorrendo sulla natura umana e sulla vita, a partire dai casi. Stucky, pacioso e introverso, non sopporta la vista dei cadaveri, cerca di andare in profondità nella psicologia degli indagati, aiutato nelle indagini dai poliziotti Guerra e Landrulli e da Marina, medico legale per cui nutre un'affezione intensa che non riesce ad esprimerle. I diversi delitti evidenziano le peculiarità, i risentimenti sotterranei, le invidie e le gelosie di un Nord-Est benestante e altolocato, in cui l'assassino si ingegna per depistare e architettare finti suicidi o facili colpevoli, strategie che Stucky con pazienza e arguzia riesce a smascherare.
La serie Stucky, diretta da Valerio Attanasio e liberamente tratta dai romanzi di Fulvio Ervas, focalizza tutta l'attenzione sul delitto e sui suoi moventi, senza perdersi nelle vite dei protagonisti.
Suddivisa in 6 puntate (una produzione Rai e Rosamont e K+) ottiene un buon consenso del pubblico con una media di circa 1,4 milioni di telespettatori.
La serie presenta una struttura narrativa in cui il colpevole e le modalità del delitto vengono svelate subito ad inizio puntata, ogni episodio è a sé e i collegamenti tra una puntata e l'altra sono minimi e secondari. La regia di Attanasio è fine e chirurgica, come la descrizione della psicologia degli assassini che racconta. Sia nella sceneggiatura che in alcune caratteristiche del personaggio: distratto e apparentemente ingenuo nell'interrogare il sospettato, con un chiaro tributo al tenente Colombo.
L'intento è quello di guardare al passato e discostarsi dalla serialità contemporanea che ha una logica narrativa volta a creare un legame di dipendenza con lo spettatore nel tempo della stagione e per quelle successive. L'ingaggio con lo spettatore in questo caso si gioca sul piano intellettuale, sulle modalità risolutive di Stucky e sulla sua abilità nel trovare la pista giusta. Giuseppe Battiston (già Stucky in Finché c'è prosecco c'è speranza in cui interpretava l'ispettore alla sua prima indagine) tratteggia un personaggio che tiene conto del precedente, rimarcandone alcuni tratti ma dandone contemporaneamente una nuova versione con un assetto personologico forte, sempre credibile e coerente, attraverso il comportamento, i discorsi e le azioni.
A differenza del film del 2017 la scelta, anche legata alla sceneggiatura, è quella di non entrare nella vita privata di Stucky, tanto che, ad esempio, non si vede mai neanche la sua casa; lo stesso avviene per i comprimari, presenti solo e sempre in funzione del protagonista e delle indagini. Questo aspetto, voluto, è da intendersi come un elemento di ricerca e di particolarità, un togliere per andare all'essenza dei misfatti. Per tale ragione la recitazione, che non può poggiarsi su ulteriori elementi narrativi, dev'essere in qualche modo ancora più efficace ed essenziale, e il cast risulta all'altezza del compito. Barbora Bobulova che interpreta Marina, l'unico personaggio su cui emerge qualcosa relativo alla sua vita coniugale, si dimostra sempre versatile e capace di gesti e sguardi che rivelano finezza e intensità.
Altro elemento molto curato è la sigla che graficamente ricorda i vecchi gialli di una nota casa editrice. La serie ha quindi un delicato sapore nostalgico in cui si ritrova l'atmosfera dei telefilm come Colombo o La signora in giallo in cui nel tempo di un'ora viene esplicitata la dinamica dei fatti, incastrato il colpevole e fatta giustizia, rivelando aspetti reconditi dell'animo umano come in un romanzo di Simenon in una location come Treviso, bella e raffinata.
Ho visto da poco la prima puntata e devo dire che la prima cosa che mi ha colpito è l'orribile musica che già dai primi minuti ti rompe, si è tentato di mettere una musica alla Alfred Hitchcock con risultati pessimi, ottimo l'attore che non avevo mai visto in una serie, l'assassino si scopre già come verrà catturato dai primi minuti quando apre un pennarello con i denti lasciando il proprio dna, altri [...] Vai alla recensione »
Con il suo straordinario talento Giuseppe Battiston ci regala un personaggio delizioso: curioso, finto tonto geniale, generoso, colto, umile e delicato. Non so se anche i libri di Ervas ci svela l'assassino all'inizio, ma la soluzione del regista ispiratissima al tenente Colombo dà un risultato eccellente. Ogni puntata della serie TV intelligentemente di breve durata scorre veloce [...] Vai alla recensione »
Salve molto bello come seriale ma non si fa vedere gente che spara agli animali assolutamente perché in questi momenti così brutti la,gente non vuole vedere queste cose
Battison mi sta oltremodo simpatico, e anche se qui è decisamente sotto alle sue potenzialità mi sembra l'unico che si salva un po' (ma giusto un po') in questo marasma di pessime prove recitative anche da parte di attori non proprio presi dalla strada ... Regia poi noiosissima. Finora ho guardato solo il 1° episodio (stagione appena iniziata), vediamo se il livello [...] Vai alla recensione »