Mr. & Mrs. Smith

John (Donald Glover) e Jane (Maya Erskine) sono due spie; non si conoscono ma vengono entrambi reclutati da un'organizzazione misteriosa per fingersi una coppia sposata. Mentre navigano attraverso le varie missioni assegnate loro, la complessità della loro falsa relazione si intensifica, con il costante rischio che il coinvolgimento emotivo possa mettere a repentaglio il loro lavoro e le loro vite. Man mano i due killer si innamoreranno, complicando così ulteriormente una situazione già piuttosto delicata.

Abbiamo iniziato ad avvicinarci con cautela a Mr. & Mrs. Smith, la nuova serie su Prime Video ideata da Francesca Sloane e Donald Glover, per diverse ragioni. La principale preoccupazione è stata quella di trovarci di fronte a un tema già sfruttato, riciclato e talvolta abusato. Questo è particolarmente evidente nella storia d'amore tra due agenti segreti, il signore e la signora Smith, nomi che risuonano da decenni nella storia del cinema.

Alfred Hitchcock fu il primo a utilizzarli nel film omonimo del 1941, l'unico esempio di screwball comedy del regista inglese, in cui trasformò lo strumento della suspense in un'analisi del rapporto di coppia.
Oltre sessant'anni dopo, il cognome anonimo Smith ritornava con una nuova possibilità di reinvenzione, questa volta nel contesto del genere: la coppia diventava così quella di due agenti segreti nella sceneggiatura di Simon Kinberg che diede vita all'omonimo film di Doug Liman. Il film del 2005 vedeva nel cast la coppia, tutt'altro che anonima, dei Brangelina; il bellissimo Brad Pitt e la bellissima Angelina Jolie si fingevano marito e moglie, all'oscuro delle loro rispettive missioni, mescolando la finzione del matrimonio con la trama avventurosa di una spy story. Il film prendeva spunto da Hitchcock riguardo al matrimonio in crisi, facendo emergere una struttura narrativa sospesa tra commedia e spionaggio, film d'azione e serialità, ironia e disincanto.
Ci troviamo quindi di fronte a un meccanismo noto, in cui ci si aspettano altri elementi già noti della narrazione seriale contemporanea: i due protagonisti sono lo stesso Glover (afroamericano) e Maya Erskine (nippoamericana), i riferimenti alle differenze di genere, oltre all'evidente accostamento di due precise etnie, sono già presenti nel primo episodio. Tuttavia, la sceneggiatura non si ferma a questi aspetti che, nella loro complessità, rimangono sorprendentemente in superficie - seppur presenti e funzionali al racconto. Mr. & Mrs. Smith riesce a fare un doppio salto mortale nella ricomposizione di genere e a parlare del rapporto di coppia in maniera molto diretta e trasparente. E lo fa grazie a una forte presa di coscienza: la violenza non ci stupisce più. I John e Jane di questa consigliatissima serie, nome in codice delle due spie, non a caso fanno parte della stessa agenzia. Il punto di partenza è sostanzialmente diverso dalla pellicola del 2005: il focus non è più la differenza/il contrasto di genere, che sin dalle prime inquadrature del film dava vita all'ironia. Siamo pienamente nella contemporaneità, in una realtà fatta di rapporti di coppia consapevoli e complessi, diversificati, non normalizzati, fondati su una quasi conquistata, o quantomeno ricercata, equiparazione di genere. Rapporti che sono conflittuali sin dall'inizio... siamo ormai abituati ai calci di Brad Pitt al divano!

Seppur i protagonisti del racconto siano i John e Jane interpretati da Glover ed Erskine, nel corso della serie in realtà incontriamo altre due coppie di Smith. La prima è presente solo nel primo episodio, che ricalca le vicende del film di Liman: John e Jane sono qui, di nuovo, una coppia composta da un bellissimo (Alexander Skarsgård) e da una bellissima (Eiza González), una coppia innamorata (e vorrei ben vedere!) che deve fronteggiare una forza maggiore, un'agenzia, che ha deciso per la loro morte. La loro unione, scontata come il loro amore, o quantomeno già vista nel 2005 e nei secoli addietro, termina immediatamente (per la precisione nei primi 4 minuti della serie), dal momento che ci racconta un rapporto di coppia che sì, esiste ancora, ma che non ha più senso esplorare, dato che ha alle spalle decenni di narrazioni. La seconda coppia (interpretata da Wagner Moura e Parker Posey) è, in un certo senso, una coppia mostruosa, dei John e Jane fedeli, che basano il loro rapporto affidandosi totalmente a un'agenzia-Dio che definisce le loro missioni, ovvero le loro dinamiche. Da qui il loro successo: il conflitto non c'è, perché non c'è identità.
Il rapporto di queste anonime spie, lavorando nella stessa agenzia che li accoppia e li forza a una convivenza sotto lo stesso tetto, è totalmente plasmato dalle missioni. E qui sta la genialità e l'originalità di Mr. & Mrs. Smith: la coppia Glover-Erskine, di missione in missione, affronterà l'innamoramento e la scoperta sessuale, la delusione e l'abitudine domestica, il litigio e la separazione, e la riscoperta dell'amore, in contrappunto con le missioni a loro assegnate. Dando per scontata la violenza, essendo forzato il matrimonio, non dovendoci preoccupare della loro progettualità, ci troviamo di fronte a una dinamica relazionale uomo-donna altamente leggibile e spassosa! L'ironia, non a caso, sopraggiunge solamente verso la fine - non che prima ci si sia annoiati, anzi - e lascia spazio a un racconto veloce e soprattutto stratificato, nel quale la presenza dell'importante cast secondario non distoglie l'attenzione dalla trama, semmai la arricchisce.
Paul Dano, John Turturro, Sarah Paulson, Ron Perlman e una sempre perfetta Michaela Coel (che ormai dobbiamo riconoscere come garanzia di qualità tutte le volte che si palesa in un prodotto audiovisivo), si alternano nel dare spessore al racconto, creando una dimensione di costante analogia al rapporto di coppia contemporaneo. Un rapporto che, oggi, è disfunzionale, dinamico, non più eteronormato, non più dogmaticamente formalizzato da religione, tradizione o famiglia.
Mr. & Mrs. Smith si rivela molto più di un banale adattamento seriale dell'omonimo film. Attraverso una raffinata messa in scena, la serie riesce a superare le aspettative e a offrire uno sguardo fresco e intrigante sul tema del rapporto di coppia, in un contesto dove le convenzioni di genere vengono costantemente sfidate e ridefinite. La serie mescola sapientemente elementi di azione, suspense e commedia, eccellendo in ogni aspetto della produzione, e reinventa con originalità e profondità un tema classico, dimostrando che il problema non è riusare un vecchio soggetto, ma come lo si riusa: anche le storie più familiari possono ancora sorprendere... a patto che raccontino qualcosa di nuovo. 

Vi presentiamo gli Smith: due estranei, John e Jane, che hanno abbandonato le loro vere identità per diventare partner - nello spionaggio e in matrimonio. Abbinati da una misteriosa agenzia, ogni episodio li segue in una nuova missione e in una nuova tappa della loro relazione. Quando però i nodi iniziano a venire al pettine dovranno lottare per rimanere insieme, perché in questo matrimonio il divorzio non è un'opzione.