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Ultimo aggiornamento mercoledì 9 febbraio 2022
Mentre è in vacanza sul Nilo, Hercule Poirot deve indagare sull'omicidio di una giovane ereditiera. In Italia al Box Office Assassinio sul Nilo ha incassato 5,6 milioni di euro .
CONSIGLIATO NÌ
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L'investigatore Hercule Poirot viene invitato dall'amico Bouc a partecipare alla crociera lungo il Nilo organizzata da una coppia di neosposi, l'ereditiera Linnet Ridgeway e il suo sposo Simon Doyle, conosciuto a Londra poco tempo prima e soffiato alla migliore amica Jacqueline de Bellefort. Al viaggio partecipano anche la zia di Linnet e la sua infermiera; il cugino della donna e gestore delle sue finanze; la cameriera francese; una cantante blues e la nipote manager; la madre di Bouc e la stessa Jacqueline, che perseguita i due sposini e medita vendetta. Quando Linnet viene trovata uccisa, sul battello si apre l'indagine di Poirot: chi ha ucciso la bellissima ereditiera, dal momento che tutti sembravano avere un movente per farlo?
Cinque anni dopo Assassinio sull'Orient Express, Branagh e Michael Green, regista e interprete il primo, sceneggiatore il secondo, adattano un altro celeberrimo romanzo di Agatha Christie e cercano di replicare lo straordinario successo della prima operazione.
I segreti dietro i 350 milioni incassati dall'Assassinio sull'Orient Express erano tanti: l'aggiornamento di una modello letterario mai passato di moda e adattato al ritmo vorticoso del cinema mainstream contemporaneo; il cast di stelle internazionali; l'uso senza risparmio degli effetti speciali digitali per rendere più viva l'ambientazione sul treno; l'insistenza sui dilemmi morali del vanesio Poirot... Un'Agatha Christie del terzo millennio, insomma, arricchita delle consuete preoccupazioni di Hollywood per l'equilibrio tra minoranze, con l'effetto di trasformare il film nella perfetta espressione di un sistema, pensato su misura per un pubblico planetario.
Tutto quanto ritorna replicato in Assassinio sul Nilo, che riprende un romanzo successivo di Christie, pubblicato nel 1937, e aggiorna l'omonimo film di John Guillermin del 1978 (con un cast all'epoca stellare: Peter Ustinov, Jane Birkin, Mia Farrow, Bette Davis, Jon Finch, Angela Lansbury...), così come il precedente ripensava alla versione di Sidney Lumet del 1973.
L'effetto, però, è inevitabilmente una replica, la ripetizione di una formula già usurata: la scelta di girare in pellicola 65mm sparisce soffocata dall'uso della CGI; il cast di stelle minori (per di più con il reprobo Armie Hammer cancellato dalla promozione e dal trailer) toglie pathos alla vicenda ben nota; l'insistenza posticcia sul colore della pelle e sugli orientamenti sessuali dei personaggi aggiornati rispetto al testo originale mostra l'ansia di aderire a canoni ormai percepiti come obblighi (ma nessuna parola, giusto per ragionare allo stesso modo di chi ormai scrive i film col bilancino, sullo sguardo colonialista della Christie o sul classismo della protagonista...).
Per certi versi, di fronte all'insistenza del Branagh regista sulle atmosfere luminose dell'Egitto anni '30 (qui fasulle, mentre nel film di Guillermin filmate dal vivo) verrebbe quasi da pensare che in questo nuovo Assassinio sul Nilo ci sia qualcosa della Hollywood di un tempo, con la sognante evanescenza dei trasparenti replicata dall'inconsistenza color caramella dei fondali digitali, tra tramonti infuocati e bagni di luce gialla: ma il digitale non ha certo il potere evocativo del cinema classico, e allo stesso modo la trama gialla del film non ha la stessa precisione, la stessa necessità di quella del romanzo, arrivando tardi e sviluppandosi in modo meccanico.
Sembra quasi che Branagh e Green abbiano intuito di dover maneggiare un materiale troppo abusato e abbiamo così scelto di insistere su altro, come ad esempio sull'umore malinconiche di Poirot (che Branagh sa comunque rivestire di note dolenti) e più ancora sul tema dell'amore come ossessione e rimpianto.
Tutto Assassinio sul Nilo, del resto, pur coi suoi passaggi a volte incongrui (la scena dell'imbarco sul battello, ad esempio, girata come lo spot di un profumo, o l'amplesso simulato degli sposi al tempio di tempio di Abu Simbel, stranamente audace vista la collocazione), è attraversato da un sentimento di pietà per la fragilità della natura umana; l'intuizione dei baffi dell'investigatore come metafora di un trauma affettivo è una bella scelta di sceneggiatura, e non a caso è scelta per aprire e chiudere il racconto. È come se, in definitiva, gli autori sapessero che oggi delle magnifiche trame della Christie non rimanga che l'involucro, e il segreto per ravvivarle risieda nel mostrarne l'anima dolente, già presente nei romanzi, ma per molti inattesa.
Dopo Assassinio sull'Orient Express, Kenneth Branagh torna per la seconda volta nelle vesti di Hercule Poirot, il geniale detective belga inventato da Agatha Christie. Assassinio sul Nilo è ovviamente basato sul romanzo "Poirot sul Nilo" ed è diretto da Branagh che, proprio com'è successo in occasione del primo film, ha a disposizione un cast di livello altissimo - del resto, le opere della Christie sono note per avere una forte impronta corale. Se gli incassi dovessero essere soddisfacenti non è escluso che si possano produrre ulteriori sequel: lo stesso Branagh ha ammesso che gli piacerebbe molto che il suo Poirot diventasse protagonista di un universo cinematografico tratto dalle opere della Christie.
Premetto che prima dell'uscita del film nelle sale ho letto il romanzo, e come quasi sempre in questi casi si resta un pochino delusi dalla pellicola. Detto cio' il film in se' e' girato molto bene, ha un bel ritmo, splendide location (vien voglia di andare a fare una crociera sul Nilo), e musiche blues caldi e travolgenti. Il cast e' di livello alto, con qualche inevitabile differenza: [...] Vai alla recensione »
Agatha Christie probabilmente è tra gli scrittori quello che ha visto più trasposizioni cinematografiche dei suoi romanzi. Basti pensare alla versione di Assassinio sull'Orient Express del 1974, con un cast stellare (Richard Widmark, Sean Connery, Ingrid Bergman che vinse l'Oscar; John Gielgud, Laureen Bacall ...) con un bravo Albert Finney nella parte di Poirot.
Hercule Poirot incontra in Egitto un suo amico di nome Bouc e viene anche ingaggiato da una ricca coppia di conugi perché possa tenerli al sicuro o meglio, controllare una ex amica della sposa nonché la ex compagna di Simon Doyle che li osserva perché attende pazientemente che Simon torni ad essere suo. Hercule Poirot capisce che Simon e Linnet hanno deciso di [...] Vai alla recensione »
“Assassinio sul Nilo” (Death on the Nile, 2022) è l’undicesimo lungometraggio del regista-attore-produttore di Belfast, Kenneth Branagh. Hercule e Kenneth, Poirot e Branagh, Agatha e William, Christie e Shakespeare, il classico e la sceneggiatura, il risvolto e il d’antan. Tutto in miscela oscura misto di gioco e di sguardo con i baffi sempre statuari.
Kenneth Branagh torna a dirigere un altro film tratto dall'omonimo romanzo di Agatha Christie e a rivestire i panni del celebre detective Hercule Poirot. Ritroviamo purtroppo anche in questa pellicola gli stessi difetti di Assassinio sull'Orient Express, se non ancora più marcati; entrambe le opere non si possono definire dei brutti film in senso stretto, ma nemmeno dei lavori [...] Vai alla recensione »
Senza i meravigliosi attori di cui disponeva, non ha senso fare un confronto con la pellicola di fine anni '70. Là c'era Bette Davis, per dirne una. E la folle persecutrice Farrow ? Trovo che Branagh sia decisamente più a suo agio nelle scene al chiuso del battello, dove sa cosa ottenere dal suo cast. Le funanboliche riprese dei siti archeologici (curiosa la ricostruzione di Abu [...] Vai alla recensione »
Assassinio sul Nilo è solo una nuova escursione nelle tante identità di un cineasta che alterna film molto riusciti ad altri impeccabili su commissione fino a quelli visibilmente svogliati. Qui ci troviamo tra la seconda e la terza fascia. Branagh ci mette il mestiere ma nient’altro di più. Solo l’entrata in scena di Gal Gadot ha l’incanto Disney del suo ottimo [...] Vai alla recensione »
Seguendo la logica, adesso Branagh dovrebbe concentrarsi su "Assassino allo Specchio" terzo film (sempre tratto da Agatha Christie) pieno di star ad uscire negli anni ottanta, dopo gli eccellenti "Assassinio sull'Orient Express" del 1974, con una strepitosa Ingrid Bergman premiata dall'Oscar e "Assassinio sul Nilo" del 1978, con una leggendaria Bette [...] Vai alla recensione »
Messinscena eccessiva, disinvolta e caciarona. Come una torta comprata al supermercato, troppo dolce, troppa panna e guarnizioni e alla fine, inutile e stucchevole.
ASSASSINIO SUL NILO... Seconda tappa del cammino intrapreso da Branagh sulle opere di Agatha Christie, che viene a 5 anni di distanza dalla prima vicenda ambientata sull'Orient Express. Molti i punti in comune col predecessore come ad esempio il cast stallare ed azzeccato chiamato a mettere in scena una storia avvincente con molti colpi di scena in mezzo a delle ambientazioni che dire meravigliose [...] Vai alla recensione »
Al di là della recitazione grottesca e dellla noia generale, perché Branagh si ostina ad attribuire ad Agatha Christie ciò che lei non si è mai sognata di scrivere? Personaggi immotivatamente stravolti, dialoghi interamente inventati e perfino orrori geografici: le piramidi di Giza e Abu Simbel sembrano sul bagnasciuga del Nilo, mentre sono distanti decine di chilometri. PERCH&E [...] Vai alla recensione »
Dopo il primo remake, questo secondo capitolo è un film appena sufficiente che non decolla mai con un ritmo troppo compassato che non coinvolge lo spettatore. La suspense è rimasta nel libro e sullo schermo si assiste ad una rappresentazione nello stile e nei dialoghi da soap opera. Nessuno degli attori, escluso Kennet Branagh, sembra all'altezza rispetto alla pellicola originale. [...] Vai alla recensione »
Confezionato abbastanza bene, ma non cattura molta attenzione, un Poirot senza fascino. L'hanno reso troppo scontato, con troppe inquadrature ad aiutare ad intuire le cose. Fin dal primo ballo avevo intuito la cosa, a metà film ero convinto dei colpevoli e così è stato, colore rosso compreso. Dimenticabile.
Seguendo la logica, adesso Branagh dovrebbe concentrarsi su "Assassino allo Specchio" terzo film (sempre tratto da Agatha Christie) pieno di star ad uscire negli anni ottanta, dopo gli eccellenti "Assassinio sull'Orient Express" del 1974, con una strepitosa Ingrid Bergman premiata dall'Oscar e "Assassinio sul Nilo" del 1978, con una leggendaria Bette [...] Vai alla recensione »
"Death on the nile"(Kenneth Branagh, dal romanzo di Agatha Chiistie, screnneplay di Michael Green, 2022)torna su Agatha Christie.Poirot, con l'intenzione di ridare al romanzo delll'autrice la sua caratura"alta", dove anche l'antefatto in bianco e nero, dove gia' emetge il Poirot e'singificativo, Meno che mai importa qui, in defintiva, chi sia l'assassino/a. [...] Vai alla recensione »
Il film si lascia vedere. Nettamente. Operazione 'commerciale' benriuscita
Aggiornamento del grande classico di Agatha Christie. Assolutamente da vedere. Il film rispetta bene il clima del racconto.
Crociera sul Nilo o sui fiordi? Diciamo che ll lavoro di Kennet Branagh, pur regalandoci un incipt superbo, in una trincea belga della prima guerra mondiale , facendoci conoscere quello che sarebbe diventato il famoso , geniale e raffinato investigatore che tutti conosciamo, ci scaraventa subito dopo in una Londra swing con balli sfrenati , intrighi amorosi e gelosie che ci fanno conoscere i [...] Vai alla recensione »
I regni d'argilla; la terra del prologo, con gli stivali dei soldati che affondano, e la sabbia che avviluppa lo sguardo, in un Egitto che sembra una quinta per ripararsi, uno spicchio di mondo esotico, forse un macabro lunapark. Il letamaio che nutre la bestia, l'es pulsionale, bramoso, e l'uomo, che delle pulsioni e delle bramosie è fatto in massima parte, come d'acqua.
Lo dicevo per Assassinio sull'Orient Express: quello che interessa a Branagh di Agatha Christie non è il whodonit, l'enigma da sciogliere, il giocare a cluedo, ma Hercule Poirot. In quel film la soluzione del giallo era nota a tutti e per questo il suo svelamento veniva liquidato come una formalità, ché il vero culmine arrivava dopo: un monologo di intensità shakespeariana (il filo shakespeariano lo [...] Vai alla recensione »
Si apre con scene dedicate a spiegare la vera ragione che ha spinto Hercule Poirot a farsi crescere i celebri baffi a manubrio Assassinio sul Nilo, il secondo remake che il grande regista e attore britannico dedica all'investigatore ideato da Agatha Christie. E l'intero film - storia di amore, gelosie e morte nello scenario mozzafiato del Nilo e delle vestigia dei faraoni - è un grande omaggio alla [...] Vai alla recensione »
Le sue "piccole cellule grigie" hanno segnato la storia del giallo: Hercules Poirot è uno dei detective più famosi di sempre. Nato dalla penna di Agatha Christie nel 1920 con Poirot a Styles Court, non ha mai smesso di essere protagonista di un appassionante immaginario legato tanto ai libri quanto al cinema. A cent'anni dalla prima apparizione, la sua stella non smette di brillare.
Di nuovo alle prese con Agatha Christie, Kenneth Branagh firma Assassinio sul Nilo, la sua ventunesima regia e se la cava con onore, oltre a non sfigurare affatto nei panni del protagonista, il detective infallibile dai baffi a manubrio (bizzarra scelta estetica di cui ci viene proprio in questo film spiegata la genesi). Hercule Poirot è stato invitato a farsi una vacanza in Egitto, con tanto di [...] Vai alla recensione »
La vicenda è nota. L'austera regina del giallo classico, quello che non ha età e neppure confine, né tempo, dimorando in un intoccabile olimpo letterario, questa volta rinchiude i suoi personaggi dentro lo spazio di un sontuoso battello in viaggio sul Nilo per soddisfare le voglie della luna di miele di Lady Linnet Ridgeway (Gal Gadot), fresca sposina di Simon Doyle (Armie Hammer).
Il volto nascosto di Poirot. Anzi: il volto umano di Poirot, dietro al quale si cela l'anima shakespeariana di Kenneth Branagh che, al secondo film dalla sterminata opus di Agatha Christie, afferma di voler forse proseguire perché, davanti ai libri e racconti, «nei quali lei stessa ha spesso mescolato i personaggi, si ha la sensazione di un vero e proprio universo, come quello di Dickens».
"Death on the Nile" nasce nel 1937 nel romanzo di Agatha Christie, trova un primo adattamento per lo schermo nel 1978 per John Guillermin con Peter Ustinov, ed ora il secondo con la sceneggiatura di Michael Green, che lo ha rinfrescato, e la regia di Kenneth Branagh che si è ispirato al "graphic novel". Lo ha girato in 65 mm, alternando visioni estese delle piramidi e della Sfinge, del letto del fiume, [...] Vai alla recensione »
Kenneth Branagh torna sul luogo del delitto - è proprio il caso di dirlo - e dopo aver trasposto in immagini Assassinio sull'Orient-Express si affida nuovamente alle pagine di Agatha Christie e alle avventure di Hercule Poirot e firma Assassinio sul Nilo, tra i parti più celebri della grande letterata britannica (già visto al cinema nel 1978 per mano di John Guillermin).
Linnet Ridgeway, affascinante ereditiera, dopo avere sposato il fidanzato della sua migliore amica Jacqueline de Bellefort, trascorre con lui la luna di miele in crociera sul Nilo. Tra i passeggeri del battello si trova il celebre detective belga Hercule Poirot, pronto a far luce, grazie alle sue abilità deduttive, su un nuovo palpitante caso investigativo.
Prima di fare entrare gli spettatori dove si proietta Assassinio sul Nilo bisognerebbe fornirgli insieme alla mascherina pantofole e plaid. Lo scherzoso consiglio non vuole ovviamente costituire un anticipo di giudizio, bensì chiarire subito quale tipo di spettacolo Kenneth Branagh ha inteso riesumare per la nuova quanto costosa scappatella nel cinema di puro intrattenimento (senza dimenticare che [...] Vai alla recensione »
Assassinio sul Nilo, finalmente al cinema dopo numerosi slittamenti dovuti alla pandemia, è il secondo sontuoso remake di un mistero di Agatha Christie firmato da Kenneth Branagh. Il regista, per l'occasione, torna a vestire i panni del celebre Hercule Poirot, così come già avvenuto in "Assassinio sull'Orient Express" nel 2017 e si circonda di celebrità attraenti come Gal Gadot e Armie Hammer.
Kenneth Branagh torna sul luogo del delitto. Dopo il successo di "Assassinio sull'Orient-Express", la liason del regista-attore nord-irlandese (dal 17 febbraio sarà in sala anche con il semi-autobiografico "Belfast", candidato a 7 premi Oscar) con i romanzi di Agatha Christie continua. In "Assassinio sul Nilo" il vanitoso investigatore belga Hercule Poirot (lo stesso Branagh) viene invitato dall'amico [...] Vai alla recensione »
Forse non c'è solo Angela Lansbury, nota Signora in giallo, a provocare omicidi ovunque vada. Anche Hercule Poirot non se la cava male: prenda un treno per Istanbul o si imbarchi per una crociera sul Nilo, qualcuno che muore c'è sempre, costringendo il celebre investigatore a non tirarsi indietro nel risolvere il complicato caso. Kenneth Branagh torna a vestire i suoi panni (lo aveva già fatto sull'Orient [...] Vai alla recensione »
"Assassinio sul Nilo" di e con Kenneth Branagh non tradisce l'attesa dopo il precedente "Assassinio dell'Oriente Express" (2017). La svolta Agatha Christie, dopo gli anni shakespeariani, mostra la verve semiseria del regista nordirlandese mentre il suo drammatico "Belfast" è candidato all'Oscar. Branagh è l'investigatore belga Hercule Poirot in vacanza sul Nilo a bordo di un elegante battello a vapore [...] Vai alla recensione »
Il film d'esordio dell'anglopachistano Aleem Khan è una storia di segreti e bugie, un ritratto di persone intrappolate fra identità e culture. Al cuore del film c'è la meravigliosa interpretazione di Joanna Scanlan, finora famosa soprattutto per le sue doti comiche. Interpreta Mary, donna britannica che si è convertita all'islam quando ha sposato Ahmed (Nasser Memarzia), con cui vive non lontano da [...] Vai alla recensione »
La prima rivisitazione di Kenneth Branagh di un classico di Agatha Christie, Assassinio sull'Orient Express, non è certo un film fondamentale, però è gradevole da vedere. Lo stesso si può dire di Assassinio sul Nilo. Il detective Hercule Poirot (Branagh) finisce in crociera sul Nilo, dove la milionaria Linnet Ridgeway-Doyle (Gal Gadot) festeggia il suo matrimonio con Simon (Armie Hammer), che ha soffiato [...] Vai alla recensione »
Che Kenneth Branagh vedesse il suo Hercule Poirot come una sorta di supereroe lo si poteva evincere anche dal precedente Assassinio sull'Orient Express (2017). In questo nuovo capitolo di quella che sembra essere strutturata come una saga a tutti gli effetti, non ci sono più dubbi. Assassinio sul Nilo si apre con un prologo che è una origin story. Il regista racconta la nascita della maschera (i baffi) [...] Vai alla recensione »
Vacanza da brividi, quella di monsieur Hercule Poirot e non certo perché reduce da Sanremo ma da un'inquietante crociera sul Nilo. L'amore, si sa, tira brutti scherzi ma la forma triangolare del cuore del protagonista Simon Doyle - interpreta- to da Armie Hammer, al centro di accuse di stupro e violenza sessuale - è un capolavoro di ambigua perfidia fedifraga.
La bella e ricca ereditiera Linnet Ridgeway ha appena sposato Simon Doyle, il fidanzato della sua migliore amica, Jaqueline, e per la luna di miele gli sposi scelgono una crociera sul Nilo. Tra i passeggeri del battello non può mancare il celebre detective belga Hercule Poirot. Una sera Jacqueline fa irruzione sulla barca e spara a Simon ferendolo a una gamba e la mattina dopo viene scoperto il corpo [...] Vai alla recensione »
C'è bisogno di introdurre Assassinio sul Nilo, noto thriller di Dame Agatha Christie, già portato al cinema nel 1978? Comunque, siamo nel 1937, in compagnia di un gruppetto di angloamericani dell'alta società in crociera lungo il fiume, ammirando piramidi e faraoniche statue: fra loro una coppia di sposi - la bella ereditiera Linnet e l'aitante e squattrinato Simon assillati dall'incombente minaccia [...] Vai alla recensione »
Chi è stato? Rebus sempreverde davanti al tempio di Simbel: un paio d'ore di relax nel turismo thriller sul Nilo di Agatha Christie secondo Branagh, che torna al baffuto, introverso e maniacale ispettore Poirot comandato dalla Disney dopo il successo del delitto sull'Orient Express. Al contrario del treno, il battello Karnak non diventa un dinamico set d'intelligente action.
Parte sparato sul b/n durante la Prima Guerra Mondiale. Ed è qui che il cinema di Branagh crea in questo inizio un filo diretto con Belfast, uno dei suoi film più ispirati. Tra il quartiere di protestanti e cattolici nel 1969 e il fronte belga del 1914 il cielo è sempre tetro e ci sono dei simili presagi di morte, qui annunciati dalla presenza del corvo.
Il verbo 'tradire' viene dal latino 'tradere' che significa 'consegnare'. I primi traditori erano quei cristiani che rinnegavano la fede e consegnavano i testi sacri ai romani, denunciando i compagni e mandandoli così a morte. Detto ciò, Kenneth Branagh tradisce Christie e la consegna alla contemporaneità. Di nuovo. Dopo Assassinio sull'Orient Express (2017), con Assassinio su Nilo Kenneth Branagh [...] Vai alla recensione »
Tra i romanzi più celebri e amati della grande giallista Agatha Christie v'è indubbiamente Poirot sul Nilo (1937). Non è un caso, dunque, che anche la settima arte abbia voluto "dire la sua" in merito (già nel 1978, infatti, il regista John Guillermin aveva diretto Assassinio sul Nilo, con Peter Ustinov nei panni di Hercules Poirot). A distanza di ben quarantaquattro anni, dunque, anche il regista [...] Vai alla recensione »
Come ampiamente previsto, il binomio Agatha Christie/Kenneth Branagh si avvia a diventare un vero e proprio franchise cinematografico. Per appassionati di gialli "old-style" e cinefili sparsi per il globo si tratta certo di una buona notizia, anche perché l'ex golden boy originario di Belfast - a proposito: da non perdere il suo film precedente, intitolato proprio Belfast, di imminente uscita in sala [...] Vai alla recensione »
Tratto dal romanzo immortale (1937) di Aghata Christie, già oggetto di un celebre adattamento cinematografico (1978, diretto da John Guillermin, con Peter Ustinov, Jane Birkin, Bette Davis, David Niven, Mia Farrow), sempre diretto da Branagh su adattamento (come per il precedente) di Michael Green, e con un cast "meno da red carpet", ma comunque glamour, manca di quell'ironia elegante e della magia [...] Vai alla recensione »
Il Nilo non vale l'Oriente Express. Sempre di assassinio si tratta, per la penna di Agatha Christie e per la regia di Kenneth Branagh, ma la seconda volta non vale la prima: Assassinio sul Nilo con ogni probabilità non bisserà i 352 milioni di dollari incassati nel mondo - 14 milioni e 637mila euro la munifica tranche italiana - da Assassinio sull'Orient Express a cavallo tra 2017 e 2018, e non c'entra [...] Vai alla recensione »