Adattamento della serie israeliana Kvodo, Vostro Onore è un legal thriller con protagonista Stefano Accorsi. Espandi ▽
Vittorio Pagani è un giudice stimato al punto di essere in predicato per la nomina a Presidente del Tribunale di Milano. Un giorno suo figlio Matteo,si mette alla guida senza patente dell'auto della madre, morta suicida un anno prima, e investe un motociclista che poi non soccorre. La vittima, il figlio di un potente boss della criminalità latinoamericana che il padre aveva fatto condannare, finisce in rianimazione. Da quel momento Pagani mette in atto una serie di atti illegali per proteggere il figlio dalla giustizia e dalla vendetta della gang. Il suo agire avrà conseguenze gravi non solo sul piano dell'etica professionale.
Il triplo passaggio dall'originale israeliano a quello americano per giungere alla versione italiana non ha dato i risultati sperati a causa di una mancata valutazione del contesto in cui inserire la vicenda di base nonché le sue varianti.
Il problema non sta nella recitazione perché non solo Accorsi e il giovane Matteo Oscar Giuggioli hanno mostrato un ottimo affiatamento ma anche tutti gli altri protagonisti non hanno mancato la prova. Di Matteo va aggiunto che ha saputo dare al suo personaggio il giusto mix di understatement e di determinazione a tratti anche un po' cinica. Recensione ❯
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Doc, animazione e materiali d'archivio. Un mix ammaliante, come il tempo in cui viviamo. Animazione, Italia2022. Durata 116 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Liberamente ispirato a "La conferenza degli uccelli" di Farid al-Din 'Attar. Espandi ▽
Come fare a riportare l'ordine tra i regni e le famiglie degli uccelli di tutto il mondo? Upupa propone di andare a cercare le risposte da Re Simourgh, ma non è una cosa semplice, visto che la casa del sovrano si trova sulla Montagna di Kafh, ai limiti conosciuti della terra, e per arrivarci si devono attraversare Sette Valli (Ricerca, Amore, Conoscenza, Distacco, Unificazione, Stupore e Annientamento). L'immane stormo si mette in volo. Chi arriverà davanti a Re Simourgh e che risposte troverà?
Il film di Michele Fasano ha viaggiato come l'Upupa e i suoi simili: decine di festival e premi in tutto il mondo, a dimostrazione dell'universalità della ricerca. Fasano predica - sì, predica - una Via dell'Amore e un'Abolizione delle Esclusioni che non sia un superamento delle rispettive teologie.
La lingua filmica che lo supporta è quella di un tessellatum fatto di documentario, animazione e materiale d'archivio, che a volte viene imbolsito da troppa enfasi letteraria e sapienzale nozionismo, e a volte spicca - letteralmente - il volo per divenire puro montaggio invisibile che salda ogni sua parte in modo fluido e pacato. Intricato, ammaliante, antitetico - come il tempo in cui viviamo. Recensione ❯
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Stile ricercato e sequenze spettacolari. L'opera prima di Aldo Iuliano è un progetto ambizioso che racconta desideri e derive della generazione Z. Drammatico, Italia2022. Durata 90 Minuti.
Il film fotografa la Generazione Z alle prese con la scoperta dei propri sentimenti. Espandi ▽
Al termine di un’estate al mare, la sera prima di tornare a Parigi, la ragazza francese Justine viene convinta controvoglia a seguire le amiche Dani e Marta e i loro fidanzati Balo e Ste nella proprietà di quest’ultimo, un castello allestito a spazio d’arte contemporanea. Tra alcol, droga e sfide di coraggio stabilite da Able, l’intelligenza artificiale che governa la casa-museo, l’avventura finirà in tragedia. Space Monkeys è l’ambizioso progetto dell’esordiente Aldo Iuliano, che racconta desideri e derive della cosiddetta generazione Z con uno stile ricercato ed esaltato dall’alta definizione. Gli interpreti noti al pubblico delle piattaforme e la trama che sfrutta la moda delle challenge caratterizzano un racconto che parla soprattutto a giovani e giovanissimi, con le forme, però, di un cinema da e per adulti. Un aspetto, quest’ultimo, non necessariamente negativo, dal momento che Iuliano gira con uno stile così elaborato da portare la vicenda su un piano che da ordinario si fa audace, non sempre controllato ma coraggioso. Recensione ❯
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Una storia vera raccontata nell'omonimo libro di Giuseppe Ferraro, che è anche l'attore protagonista del film. Espandi ▽
Un Don Giovanni dei nostri tempi a cui la vita potrebbe rivelarsi per sempre amara ma che non perde una leggerezza buona, che non affossa gli altri e che cerca un riscatto, espresso anche con tratti favolistici, con quelli che gli si rivelano amici per davvero e con le voci vere, come quelle dei genitori, che restano. Recensione ❯
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Il dramma di una giovane donna che cerca di costruirsi un futuro. Espandi ▽
Sara per prepararsi per l'esame d'accesso alla facoltà di medicina frequenta un'associazione di volontariato che aiuta malati oncologici. La prima paziente che deve seguire è Arianna la sua nemica storica che le ha rubato Luca il suo ex fidanzato di cui è ancora innamorata. Le due ragazze si detestano, ma gli eventi le porteranno a rivedere il loro rapporto. Recensione ❯
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Un'epopea romantica che mescola pathos e humor come atto di resistenza. Drammatico, Francia, Italia, Libano2022. Durata 83 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Due innamorati in difficoltà decidono di rischiare tutto e lasciare insieme Beirut. Espandi ▽
Beirut, i percorsi di due outsider si intrecciano in un amore reso difficile dalla città e dalle condizioni di vita. Ahmed è un rifugiato che viene dalla Siria, pieno di metallo in corpo e che cerca di sopravvivere come può rivendendo materiali di recupero. Mehdia è una ragazza etiope che lavora come badante presso una famiglia che la tratta da schiava. I due si incontrano in rapidi attimi rubati, si danno conforto e progettano una fuga insieme. Recensione ❯
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Un esplosivo racconto di formazione, una commedia dark-rock immersa nella cultura pop degli Anni 80. Espandi ▽
Nord Italia, scintillanti anni 80. Per amore della figura paterna perduta, Alice si trova catapultata nel mondo del crimine, nel quale impara a sopravvivere anche grazie all'uso dell'immaginazione, alimentata da riferimenti, televisivi, cinematografici e musicali degli anni 80. Come la fortunata Stranger Things, che fa dell'esplicita citazione di un determinato immaginario letterario e cinematografico (King e Spielberg, primi fra tutti), il suo principale marchio di fabbrica, anche Bang Bang Baby si segnala per la spudorata volontà di citare, e nel caso della serie Prime video di far suo, un determinato contesto e trasformarlo in una vera e propria impalcatura su cui costruire ogni puntata. Insomma, a prescindere da difetti e inciampi, c’è da rimanere affascinati di fronte a Bang Bang Baby e alla sua voglia di sperimentare… Voglia che la presenza delle SVOD non fa che incentivare e che, anche se a piccoli passi, era ora travolgesse i prodotti seriali italiani. Recensione ❯
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Pasolini incontra i grandi protagonisti del cinema italiano come Bertolucci, Ferretti, Morricone e Donati. Espandi ▽
"Pasolini ha letteralmente cambiato la vita a un numero incalcolabile di persone", dice il giornalista e regista David Grieco nel documentario Pier Paolo Pasolini - Una visione nuova, parlando anche di se stesso. E spesso quelle si trovavano ai poli opposti dello spettro sociale: "Ho a che fare solo con gli analfabeti e con i grandi intellettuali", amava estremizzare PPP, che considerava la cultura media "sempre corruttrice" e rifuggiva la medietà (ovvero la mediocrità) in ogni sua manifestazione.
Da Sergio e Franco Citti a Bernardo Bertolucci, da Laura Betti a Vincenzo Cerami, da Ninetto Davoli allo scenografo Dante Ferretti, dal costumista Danilo Donati al montatore Nino Baragli, Pasolini è stato anche un "rabdomante di talenti", in particolare quegli attori che, ricorda Caterina D'Amico, "adoperava in quanto icone" oppure, come dice Daniele Luchetti, "esseri umani trovati che portavano in scena il loro punto di vista sul mondo".
Il film è un tassello importante nella ricostruzione di una figura caleidoscopica come quella del regista e autore, e compensa la semplicità della confezione filmica con la ricchezza delle testimonianze e l'individuazione di una chiave di lettura importante: quella della "bottega Pasolini" fatta di artisti ispirati da quel Maestro sui generis. Recensione ❯
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Un anziano si troverà suo malgrado a salvare la casa di riposo in cui vive dalle mire della cinica proprietaria. Espandi ▽
Se la trama di Vecchie canaglie sulla carta appare convoluta e improbabile, lo è ancora di più sul grande schermo: un’accozzaglia di accadimenti senza capo né coda, popolata da personaggi improbabili che riescono ad essere irritanti e offensivi praticamente per tutti – donne, gruppi etnici e soprattutto gli stessi anziani, dipinti come patetici vecchietti nonostante la loro voglia di riscatto. La regista Chiara Sani, che si ritaglia il ruolo della vedova arpia, ha parecchie intuizioni di regia interessanti, compresi alcuni effetti speciali dal sapore artigianale e alcune vignette (disegnate da lei stessa) che intermezzano la narrazione. La sua capacità di osare con inquadrature insolite dimostra coraggio e vivacità, ma la storia in sé fa acqua da tutte le parti e spreca il talento comico di molti dei partecipanti, da Lino Banfi a Greg, da Andrea Roncato a Andy Luotto fino a Pippo Santonastaso. Recensione ❯
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Il film documentario dedicato dalla "divina" del nuoto italiano. Espandi ▽
Quando a marzo 2020 in Italia vengono adottate le misure di isolamento, Federica Pellegrini si sta preparando per gareggiare nella sua quinta finale olimpica a Tokyo. Avendo disputato la sua prima ad Atene 2004, a sedici anni, la campionessa di nuoto si appresta così a chiudere la sua folgorante traiettoria nella sua specialità, i 200 metri stile libero. Nell'approssimarsi di questo appuntamento, minacciato dalla pandemia e da ostacoli fisici e psicologici, l'atleta si racconta affidando rapide riflessioni a un videodiario casalingo e in parallelo si lascia filmare durante trasferte e soprattutto allenamenti a bordo vasca, sotto le indicazioni e l'occhio severo e protettivo del trainer e compagno Matteo Giunta, con cui lavora dal 2012. Recensione ❯
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Il Vangelo secondo Antonio Rezza, già Leone d'oro per il teatro: un film comico, satirico, tragico, religioso. Espandi ▽
L'approccio alla figura del Nazareno è estremamente rispettoso. Il figlio di Dio non dice una parola, non si rapporta all'uomo che gli è inferiore, comunica solamente attraverso urla devastanti, perdizione dell'orecchio umano, che conducono le orecchie dell'uomo alla dannazione eterna. Un ruolo centrale è affidato alla Madonna, che segue il figlio durante la sofferenza terrena.
Il Nazareno ci appare spesso urlante e trasversale, riverso sulle ginocchia di Maria che lo sostiene malinconica. Un Cristo iconograficamente già morto, che assale la vita e si smarrisce, che fa miracoli con la sola forza della disperazione: abbiamo l'uomo comune che si contorce sotto il peso della deformazione fisica e della tradizione, e un Cristo che lo guarisce senza toccarlo, con appena l'assillo delle urla rivolte al Padre Eterno che gravita nei cieli. Recensione ❯
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Una gustosissima cavalcata attraverso l'impresa epica dei Mondiali dell'82. Che coinvolge anche chi di calcio non sa nulla. Documentario, Italia2022. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Il film ripercorre le sette partite, come le tappe di un viaggio, che hanno portato l'Italia, guidata dal CT Enzo Bearzot, ad aggiudicarsi la Coppa del mondo e a compiere questa straordinaria impresa. Espandi ▽
È l'11 luglio 1982, e la nazionale di calcio italiana è stata appena proclamata Campione del Mondo. Tutto il Paese esulta, il presidente Sandro Pertini in prima fila, tutti festeggiano la squadra e il suo mister, Enzo Bearzot, come fossero eroi. Ed è proprio seguendo lo schema classico della narrazione definito come Il viaggio dell'eroe, identificato da Joseph Cambell e codificato per il cinema dallo sceneggiatore Chris Vogler, che Manlio Castagna, sulla base di un soggetto di Manuela Cacciamani che co-firma con lui la sceneggiatura, racconta quel manipolo di giocatori che fecero l'impresa.
Il risultato è un racconto epico più che un resoconto sportivo, in grado di coinvolgere emotivamente anche chi di calcio non sa nulla, e soprattutto chi quel 1982 già c'era e ricorda l'entusiasmo travolgente di un momento elettrizzante della storia italiana.
Castagna ci fa entrare nel vivo dell'azione e dentro quei piccoli schermi che hanno realizzato all'epoca le telecronache dei Mondiali, ricava inquadrature ravvicinatissime che stanno sui volti più che sulle azioni di gioco, e il montaggio di Diego Capitani è un capolavoro di velocità e sintesi, riproducendo quella febbre che ha contagiato tutta l'Italia, ben visibile nel suo esondare in strada, in preda ad una gioia incontenibile e ad un orgoglio patriottico finalmente ritrovato. Recensione ❯
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Un drama di formazione che ruota intorno alla complessa relazione tra l'aspetto fisico e l'identità. Espandi ▽
Andrea e Marco sono due gemelli di Latina. Con i loro compagni e amici tentano di rispondere alla domanda "Chi sono io?", mentre la vita scorre tra un primo bacio e una serata in discoteca con gli amici. Due gemelli diversi di diciassette anni stanno crescendo ed esplorando se stessi. Sono diversi nello stile dei capelli, ma soprattutto nel carattere, uno è impacciato e fragile, l'altro apparentemente spavaldo ma con una vita parallela.
Per chi ama l'utilizzo iperbolico di musiche e scritte colorate Prisma è il prodotto perfetto: ogni sfasamento temporale è segnalato da lettere cubitali fluorescenti (i richiami al passato sono continui), e le musiche sono una costante della serie.
Piacerà comunque ad un pubblico adolescenziale, ben disposto a identificarsi con i suoi protagonisti in cerca del loro posto nel mondo, e magari nostalgico di mood e stile di serie teen di successo come SKAM Italia. Recensione ❯
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Un'opera estremamente significativa, silenziosa e riflessiva che parla di una guerra quotidiana e dell'ecatombe nucleare che verrà. Drammatico, Italia2022. Durata 75 Minuti.
Un ex-ufficiale dell'esercito statunitense si nasconde nei boschi delle Alpi. Sta scappando da qualcuno o forse sta compiendo una missione. Espandi ▽
Franco "Chief" Carling è un veterano dell'esercito americano, dovrebbe essere ritirato ma la sua missione sembra non finire mai. Vive da solo in un bunker in mezzo ai boschi, totalmente ossessionato dalla minaccia di un antropocene nucleare. Chief se ne va in giro per i boschi in tuta mimetica, imbracciando il suo m16, alla ricerca di informazioni, spesso rischiando di far saltare la sua copertura. Comunica di tanto in tanto via radio con i mandanti della sua operazione, ma le loro voci sembrano distanti, confuse, quasi immaginate.
Il film è un'opera monolitica che, attraverso la psiche distrutta di un veterano, parla di una guerra quotidiana e dell'ecatombe nucleare che verrà.
Siamo di fronte a un film estremamente significativo, ma che si riserva il diritto di lasciare qualcosa solo a chi si affida passivamente al fluire lento dell'opera, cercando un dialogo emotivo con lo statuario personaggio di Pennacchi. Recensione ❯
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Dal romanzo di Fuani Marino, l'esplorazione di un dolore inesprimibile negli archivi della memoria e
dell'inconscio. Espandi ▽
Il 26 luglio 2012 Fuani Marino si getta da un balcone al quarto piano di uno stabile di Pescara. Ha appena compiuto trentadue anni e da meno di quattro mesi è madre della sua prima e unica figlia Greta. Non morirà e quanto accaduto, prima e dopo quel gesto, entrerà a far parte di un libro per poi trovare, tre anni dopo, un'altra modalità di narrazione.
Francesco Patierno, con l'originalità di sguardo che gli è peculiare, realizza un flusso narrativo in diretta collaborazione con chi ha vissuto l'esperienza del togliersi la vita.
Non è di un documentario che si può parlare nei confronti di questo complesso lavoro che ha visto collaborare alla sceneggiatura la stessa Marino che ha anche messo a disposizione un ampio numero di documenti fotografici, scritti e video. Diventa necessario utilizzare un'altra terminologia e il vocabolo più affine può essere proprio flusso. Recensione ❯
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