Parabola su un artista che abbraccia il capitalismo e ne finisce divorato. Ewan McGregor si presta anima e corpo ma l'impegno non basta. Ora su Netflix.
di Andrea Fornasiero
Proveniente dall'Iowa, Halston lancia la sua scalata al mondo della moda a New York negli anni Sessanta, dove diventa anche amico della sua futura musa Liza Minnelli. Insieme a lei e ad altri stilisti americani partecipa alla "Battaglia di Versailles", una sfilata collettiva che porta insieme in scena i designer americani e quelli francesi, conquistando autorevolezza internazionale alla moda statunitense. Da semplice stilista però Halston si trasforma in brand di successo, che abbraccia profumi, valigie e moltissimi altri articoli, arrivando addirittura alla controversa decisione di firmare collezioni per la catena JCPenney. L'eccessivo carico di lavoro, l'abuso di cocaina, i problemi relazionali con il controverso artista Victor Hugo e le spese fuori controllo, danno il via allo scontro frontale con la corporation entrata in possesso del brand...
Parabola su un artista che abbraccia il capitalismo e ne finisce divorato, Halston si affida all'interpretazione mimetica di Ewan McGregor, ma sceneggiatura e regia riescono solo raramente ad andare oltre l'illustrazione.