Presentato alla 70esima edizione del Festival di Berlino. Espandi ▽
In una normale città iraniana, due misteriosi sconosciuti in un'auto iniziano a parcheggiare ogni giorno nello stesso punto per ore. Questo evento insolito provoca la paranoia tra i locali, che iniziano a sospettare che facciano parte della sicurezza nazionale. Recensione ❯
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Un documentario sul significato di debito e credito nell'economia moderna. Espandi ▽
La creazione del debito, ovvero la creazione e lo sviluppo della relazione di potere tra creditori e debitori, è stata concepita e programmata come il cuore strategico della politica neoliberista. Il film di Carmen Losmann parte per un viaggio in questo cuore strategico interrogandone gli esperti. Recensione ❯
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Margarita Fernández, pianista argentina, è una leggenda: l'artista ha attraversato la seconda metà del XX secolo immersa nell'amore assoluto per la musica come forma di vita, come ritmo e respiro del mondo. Lo sguardo di Cozarinsky accompagna quello di Margherita, in un film che è un racconto del secolo appena passato e una riflessione sul presente, sulla possibilità di un mondo visto attraverso la musica. Non un ritratto dunque, ma il racconto di una guida, che ci accompagna verso una diversa percezione (e ascolto) del mondo. Recensione ❯
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Un viaggio di 10 anni attraverso i paesi della Bosnia Erzegovina. Espandi ▽
Nel 2008 e nel 2009, Clarissa Thieme ha viaggiato attraverso la Bosnia Erzegovina e ha installato la sua macchina fotografica in luoghi in cui si erano verificati crimini di guerra negli anni '90. Dieci anni dopo torna in quei luoghi per vedere cosa è cambiato. Recensione ❯
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Il documentario esplora uno spazio apparentemente vietato al cinema: l'esperienza interna dello spettatore. In uno spazio simile a un laboratorio, Maia Levy, una giovane donna americana, guarda video che ritraggono la vita nella città di Hebron in Cisgiordania, mentre verbalizza i suoi pensieri e sentimenti in tempo reale. Da entusiasta sostenitrice di Israele, le immagini nei video, diffuse in gran parte dall'organizzazione per i diritti umani B'Tselem, contraddicono alcune convinzioni radicate di Maia. Empatia, rabbia, imbarazzo, pregiudizi innati e curiosità salutare sono tutti sentimenti che prendono vita davanti agli occhi dello spettatore esterno, mentre la guarda guardare le immagini create dall'occupazione. Mentre Maia naviga tra le immagini che minacciano la sua visione del mondo, riflette anche sul modo in cui le vede. Le sue reazioni schiette e immediate formano una testimonianza cinematografica unica nel suo genere nella psicologia dello spettatore nell'era digitale. Recensione ❯
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Un'intervista sui generis alla regina della letteratura sadomasochistica brasiliana che si ramifica in una serie voluttuosa di aneddoti erotici. Espandi ▽
Un salotto con pareti color salmone, arredato da arazzi, busti, piante e un manichino da sarta. Su una poltrona di velluto siede Wilma Azevedo/Edivina Ribeiro, 74 anni, la "regina della letteratura sadomasochistica" brasiliana. Racconta la sua storia che si ramifica in una serie di aneddoti erotici che includono banane non troppo mature, dildo di carta vetrata e nervi sovrastimolati. Quando la memoria recalcitra interviene Wanda, un'attrice che dovrebbe interpretarla in un film di prossima realizzazione, cui è affidata la lettura dei suoi racconti e delle lettere degli ammiratori. Dall'intervista traspare la creazione, dalla rievocazione il processo compositivo. Wilma è Edivina, un unico corpo che racchiude in sé bene e male, fede ed erotismo, finzione e documentazione, e i suoi racconti animano inerti manichini con la forza dirompente del desiderio. Recensione ❯
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Un'attenta e sperimentale riflessione sul genere horror. Espandi ▽
Il film è un adattamento visivo di "The Philosophy of Horror", il libro del 1990 in cui Noël Carroll propone un'attenta disamina del genere. I due registi, utilizzando la pellicola rovinata e dipinta a mano di Nightmare - Dal profondo della notte (1984) e Nightmare 2 - La rivincita (1985), rielaborano una riflessione astratta e sperimentale sullo stesso genere. Recensione ❯
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La storia di Mugur Calinescu, un adolescente rumeno che ha scritto messaggi di protesta contro il regime del dittatore Nicolae Ceausescu e che è stato successivamente arrestato, interrogato e infine schiacciato dalla polizia segreta. Recensione ❯
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Un montaggio costituito interamente da foto d'archivio e documenti relativi al pogrom del 1941, con fotografie delle vittime e una colonna sonora che accompagna ed esplicita il loro destino. Recensione ❯
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Damien Samedi ha adesso 43 anni. Quando era un bambino nel suo villaggio belga sulle rive del fiume Mosa lo chiamavano il "Petit Samedi". Agli occhi di sua madre Damien è ancora il figlio che non ha mai abbandonato. Un figlio che ha cercato sempre di proteggere sua madre nonostante tutto. Recensione ❯
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Nel laboratorio d'arte per persone con disabilità a Berlino, 16 artisti lavorano dal lunedì al venerdì - e il loro lavoro è definito come lavoro retribuito. Il laboratorio d'arte fa parte di tutta una serie di seminari, dove vengono completati i lavori a contratto per l'industria.
Osservando gli artisti al lavoro, si può chiaramente vedere con quanta perseveranza combattono per ottenere l'espressione desiderata. Il documentario rivela qualcosa di sostanziale sullo scopo dell'arte: dare forma al mondo, cercare di capirlo e aggiungere qualcosa ad esso che rifletta questa intuizione. Recensione ❯
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