Nella scelta del cinema di Sky, il film con Salemme e Buccirosso riflette con ironia sulle incoerenze della nostra società.
di Alessandro Buttitta
Una voce, proveniente da lontano ma forte e decisa, guida le azioni di Domenico e Rosetta, due cognati che pregano San Gennaro in una chiesa napoletana. Entrambi si rivolgono al santo partenopeo per chiedere il permesso di rubare una piccola pietra preziosa della sua mitra. Del resto il furto è a fin di bene: Antonio, figlio di Rosetta, è malato di cuore e ha bisogno di un intervento chirurgico che costa più di 150.000 dollari. San Gennaro, o chi per lui, acconsente mettendo in moto una rocambolesca serie di eventi che coinvolgeranno Ferdinando, altro napoletano in crisi, e una coppia di ladri romani in trasferta, Cesare e Claudia.
Caccia al tesoro porta la firma dei fratelli Carlo ed Enrico Vanzina e omaggia la grande tradizione, tutt'italiana, dei personaggi dai buoni sentimenti che si arrangiano come possono in un mondo dove ogni cosa ha un prezzo.
La commedia, disponibile on demand su Sky Cinema, pone al centro della trama il piano orchestrato dai cinque protagonisti per trafugare il prezioso tesoro. Ci si sposta a Torino - nella città piemontese si trovano i cimeli del santo per una mostra temporanea a lui dedicata - e poi in Francia, in Costa Azzurra. Si dà vita così a un on the road assai divertente con incontri e scontri difficilmente prevedibili.
Il film strizza l'occhio a capolavori del cinema italiano come Operazione San Gennaro e I soliti ignoti. Ne coglie lo spirito, ne riprende i temi, ne ricorda l'andamento. Gli esiti sono ovviamente lontani dai punti di riferimento, inarrivabili oggi.
Tuttavia, per merito di un cast guidato con la solita bravura da Vincenzo Salemme e Carlo Buccirosso, Caccia al tesoro risulta essere un film gradevole che intrattiene con gusto, che fa riflettere con ironia sulle incoerenze della nostra società. Accanto ai due attori napoletani di lungo corso ci sono Max Tortora, Serena Rossi e Christiane Filangieri.