L'attrice è protagonista de Il colore nascosto delle cose, presentato Fuori Concorso a Venezia 74 e da oggi al cinema.
"Non vedere, vedendoci. Sviluppare la capacità di capire il tuo mondo da un punto di vista completamente diverso dal tuo, diventare a poco a poco Emma, che a 16 anni ha perso la vista, e scoprire 'il colore nascosto delle cose'" dice Valeria Golino, protagonista del film di Silvio Soldini, Fuori Concorso alla Mostra di Venezia e da oggi in sala, in 200 copie.
"Il film nasce dall'esperienza fatta per un documentario, Per altri occhi, girato qualche anno fa con persone non vedenti. Il contatto con queste persone mi ha fatto ripensare agli stereotipi che abbiamo sulle persone disabili, la conoscenza è il primo modo per abbatterli".
Il colore nascosto delle cose è un film sentimentale che racconta di Teo (Adriano Giannini), "un cialtrone che passa da un letto all'altro, inventando scuse per non restare fino alla mattina, in fuga dalle responsabilità e da se stesso" fino a quando non incontra Emma, un'osteopata che gira per la città col suo bastone bianco, decisa, autonoma.