Titolo originale | Dead in a week: or your money back |
Titolo internazionale | Dead in a Week Or Your Money Back |
Anno | 2017 |
Genere | Azione, Commedia, Drammatico, |
Produzione | Gran Bretagna |
Durata | 90 minuti |
Regia di | Tom Edmunds |
Attori | Tom Wilkinson, Aneurin Barnard, Freya Mavor, Christopher Eccleston, Marion Bailey Velibor Topic, Nigel Lindsay, Gethin Anthony, Marcia Warren, Eileen Nicholas, Tim Steed, Cecilia Noble, Ashton Henry-Reid, Neelam Bakshi, Mark Penfold, Carol MacReady, Orion Lee, Nathalie Buscombe, Harry Collett, Keir Charles, Emma Campbell-Jones, James Kermack, Eve Edmunds, Terenia Cooper. |
Uscita | giovedì 22 novembre 2018 |
Tag | Da vedere 2017 |
Distribuzione | Eagle Pictures |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 3,18 su 3 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento lunedì 26 novembre 2018
William, giovane scrittore insoddisfatto della sua vita, dopo aver tentato più volte di suicidarsi, decide di ingaggiare Leslie, killer professionista, per porre fine ai propri tormenti. In Italia al Box Office Morto tra una settimana (o ti ridiamo i soldi) ha incassato 622 mila euro .
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William è un aspirante suicida seriale. Le prova tutte: lancio dal ponte, gas, impiccagione, avvelenamento con pillole, ma non riesce mai a porre fine alla sua vita. Teme di essere immortale, per scongiurarlo firma un contratto di morte non rescindibile con un killer esperto, Leslie, che avrà una settimana per ucciderlo nel modo da entrambi concordato. Peccato che in sette giorni molte cose possano cambiare e la vita di William, grazie a un incontro fortunato, sembra finalmente acquistare un senso.
È una piccola, inattesa, imprevedibile, e pertanto preziosa, lezione di cinema, l'opera prima di Tom Edmunds. Un esempio brillante e concreto di come si possa realizzare una vera black comedy, gustosa in ogni scena.
Lo stile è squisitamente british e si serve di due attori sensazionali (l'assassino esperto che non vuole andare in pensione Tom Wilkinson e lo scrittore immortale che non vede l'ora di morire Aneurin Barnard) per dare vita a un film anticonvenzionale, fresco e irriverente. Scorretto, cinico, esilarante, pronto a ironizzare su tutto (non solo sulla morte, ma anche su disabili, pensionati, sognatori, addirittura su Michael J. Fox), vanta una sceneggiatura originale e invidiabile dello stesso Edmunds.
Non c'è una battuta fuori posto e l'idea di fondere tra loro più generi (action, thriller, romantico) restando sempre nel tono della black comedy funziona. Fa sorridere anche il confronto speculare tra i due protagonisti: da una parte Leslie, assassino che si spaccia come "l'Angelo della Morte" e "Una clinica vivente dell'eutanasia" a cui in realtà serve disperatamente un ultimo omicidio per evitare la pensione, dall'altra un bagnino con il sogno frustrato di diventare scrittore che non vede l'ora di scomparire. Leslie, poi, si comporta come un onesto venditore-tipo qualsiasi, con tanto di brochure "La tua morte a modo tuo" e clausole del contratto di morte da leggere al cliente. Ha una moglie devota a casa (l'eccellente Marion Bailey) con cui si amano perdutamente da 36 anni.
Lei conosce il mestiere del marito, per distrarsi ricama cuscini. Il rapporto tra i due è delizioso, quasi quanto quello che Edmund inizia a costruire, per caso e suo malgrado, con la giovane editor anticonvenzionale che si appassiona per prima al suo manoscritto per aspiranti suicidi Le mie mille morti, che nessuno ha mai voluto pubblicargli (una coppia di "scoppiati" che ricorda quella della serie The End of the F***ing World).
Il ritmo comico è costante e ben congeniato, la satira è onnipresente e sfiora con intelligenza le più varie tematiche della contemporaneità, dal precariato dei giovani al mondo dell'editoria (e gli editori gigioni), fino alle difficoltà delle vecchie generazioni ad abbandonare le loro posizioni.
La commedia è farcita di punte di amarezza, puntualmente stemperate dall' umorismo ("Un altro scrittore mai pubblicato. È così che si perdono: pensano troppo"), in quello che si percepisce come un curioso e stravagante inno alla non omologazione. In apertura, non a caso, si nota tra i post-it scritti compulsivamente dal protagonista una citazione di Camus: "Nessuno capisce che la gente spreca troppa energia nel tentativo di essere normale".
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Il protagonista è William (Aneurin Barnard Legend, Dunkirk) è un giovane depresso che perde il lavoro, che aspira a diventare scrittore ma il suo primo romanzo è respinto dalla casa editrice, senza una ragazza, decide quindi di suicidarsi ma i suoi maldestri tentativi vanno a vuoto. Mentre tenta di buttarsi da un ponte lo avvicina Leslie (Tom Wilkinson attore che ha una prestigiosa [...] Vai alla recensione »
“Morto tra una Settimana (o Ti Ridiamo i Soldi)” del regista Tom Edmunds è da annoverarsi tra le commedie provviste del tipico ‘black humour’ inglese ed infatti il film si concentra principalmente sul tema della morte che viene affrontato in maniera ironica, battute di spirito che rasentano l’assurdità o, a seconda del caso, di una certa dose [...] Vai alla recensione »
Sono andato a vedere il film di Tom Edmunds, Morto tra una settimana (o ti ridiamo i soldi) incuriosito dalla critica: “… scorretta, cinica, esilarante … È una piccola, inattesa, imprevedibile, e pertanto preziosa, lezione di cinema, l'opera prima di …”. Si tratta di una black comedy, che cerca di conciliare morte, suicidio (quindi intollerabilità [...] Vai alla recensione »
Non che io sia un nostalgico della censura, però credo che un minimo di "controllo di qualità" prima di fare uscire nelle sale certi prodotti, sarebbe necessario. Voglio dire che i consumatori hanno diritto di essere tutelati da certe fregature: non è possibile pagare 8 / 9 euro per assistere a uno "spettacolo" del genere.
Assolutamente da vedere: tempi a orologeria, battute a raffica, cinismo politically uncorret, assassini romantici, umorismo nero di altissimo livello. Quasi perfetto, manca la lode solo perché, in una girandola di sorprese, lascia intuire il finale. Un peccato veniale, comunque, una svista in un' opera prima di assoluto valore e di grande godibilità.
Stiracchia un'ideuzza in una sceneggiatura prevedibile ed irritante nella sua mediocrità. Regia al minimo sindacale di una correttezza televisiva e scelte fotografiche disorganiche al plot. Francamente c'è da chiedersi chi recensisce per Mymovies...
Noioso, insulso e DEPRIMENTE... se volete rovinarvi il fine-settimana nulla può essere più efficace di questo
"È una piccola, inattesa e preziosa lezione di cinema l'opera prima di Tom Edmunds". Tutto falso; è un film scarso, all'inizio promette bene poi la noia ti assale fino a quando non vedi l'ora che tutto finisca per uscire dalla sala.Per la prima volta in vita mia non sono rimasto a leggere i titoli di coda.
Un film che promette bene, poi ti assale la noia e il fastidio per delle scene violente assolutamente fuori luogo, nel secondo tempo non vedi l'ora che tutto finisca per uscire in fretta dalla sala. L'opera prima di un regista che non ha niente da insegnare e ancora molto da imparare.
Film scontato fin dalle prime battute. Il tentativo di sembrare "British" si esaurisce immediatamente nella prevedibilità di ogni sequenza. La buona interpretazione degli attori naufraga in una storia che aggiunge solo sbadigli a un tipo di cinema che dovrebbe essere spiritoso e provocatorio.
Presentato come ottima interpretazione dell'umorismo inglese risulta invece un insieme di banalità scontate e prevedibile. Un film inutile.
Black comedy che guarda a "Ho affittato un killer" e prende di mira un argomento estremamante scomodo con agilità e acutezza,evitando leziosaggini e con una bella dose di cinismo.Ha dalla sua il cast(a cominciare da Wilkinson),la durata breve che fa scorrere il tutto a dovere e spesso i dialoghi sono brillanti.Peccato che le situazioni siano perlopiù scontate (anche se la storia [...] Vai alla recensione »
un film davvero noioso senza dubbio il peggior film del 2017 che ho visto!
A me è piaciuto...bravi gli attori..la trama si sviluppa in modo piacevole.Un film "diverso" poco commerciale ma non banale.
Il suicidio è solo l'ultimo dei tanti fallimenti dell'aspirante scrittore William (Aneurin Barnard). Dopo sette tentativi, un killer molto economico (Tom Wilkinson) gli offre i suoi servigi e William firma un contratto con lui. Poi però tutti i pezzi della sua vita vanno al loro posto e William vorrebbe annullare l'accordo. Da una premessa del genere si poteva sperare in un classico tipo Un pesce di [...] Vai alla recensione »
Sembra la fiera degli smemorati. L'esercizio di chi reinventa ogni giorno l'acqua calda. Il regista Tom Edmunds rievoca le chiacchiere con il produttore, vedi alla voce "da dove viene l'idea per questo film?" (messe in bella copia, serviranno poi durante le interviste). Ricordano, in materia di black humour, l'eccelso Martin McDonagh di "In Bruges - La coscienza dell'assassino" e di "Tre manifesti [...] Vai alla recensione »