paolo_francesco
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lunedì 21 dicembre 2015
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ottimo
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..il film è più che buono, l'ho già scritto e lo ribadisco con forza.. poi si tratta di banale fiction e quindi non ci si deve aspettare un'opera tipo "Qualcuno volò sul nido del cuculo" che sicuramente qui qualcuno avrebbe pure il coraggio di criticare..
..e visto che la base del ragionamento di molti parte dal fatto che si tratta di Episodio 7, devo ricordare che lo stesso Lucas (se ben sapete) non aveva alcuna premeditazione di fare seguiti a Guerre stellari (arrivati grazie al successo del primo film.. e devo anche ricordare che Guerre stellari sparisce se confrontato con "2001: odissea nello spazio" che lo stesso Lucas ha definito citandolo come "il capolavoro è 2001: Odissea nello spazio, uno dei miei film preferiti, in cui tutto è scientificamente esatto e immaginato partendo dal possibile.
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..il film è più che buono, l'ho già scritto e lo ribadisco con forza.. poi si tratta di banale fiction e quindi non ci si deve aspettare un'opera tipo "Qualcuno volò sul nido del cuculo" che sicuramente qui qualcuno avrebbe pure il coraggio di criticare..
..e visto che la base del ragionamento di molti parte dal fatto che si tratta di Episodio 7, devo ricordare che lo stesso Lucas (se ben sapete) non aveva alcuna premeditazione di fare seguiti a Guerre stellari (arrivati grazie al successo del primo film.. e devo anche ricordare che Guerre stellari sparisce se confrontato con "2001: odissea nello spazio" che lo stesso Lucas ha definito citandolo come "il capolavoro è 2001: Odissea nello spazio, uno dei miei film preferiti, in cui tutto è scientificamente esatto e immaginato partendo dal possibile. È veramente l'apice della fantascienza")..
e poi diamine il mondo va avanti.. tutti voi "nostalgici" che vi ostinte a guardare solo indietro (anhe Guerre stellari fa acqua da più parti volendo), mi chiedo ma perché non lo fate anche per la musica (ma ci voglion le palle ragazzi) e tornate ad ascoltare la vera musica di Palestrina, Monteverdi, Bach e tutti gli altri? Invece no, ascoltate in gran parte musica fogna tappandovi il naso e pure contenti.. Troppo facile fare gli esperti di cinema (o di altro) conoscendo due o tre cose..
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laurence316
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martedì 26 settembre 2017
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si poteva far di meglio, con meno furbizia...
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... e più inventiva. Ma, ehi, Star Wars è tornato!
Il film più atteso dell'anno, Il risveglio della Forza esce finalmente nelle sale il 18 dicembre (il 16 in Italia) dopo che la monumentale campagna di marketing ha saputo già abilmente alimentare l'attesa, rilasciando notizie, trailer e informazioni con il contagocce.
7° capitolo della saga ideata da George Lucas, ambientato all'incirca 30 anni dopo la conclusione de Il ritorno dello Jedi, è un film che trae beneficio e molto dal ritorno dei protagonisti della trilogia originale. E che si afferma quale una sorta di remake sotto mentite spoglie del primo film (Episodio IV), nonostante formalmente rimanga un sequel.
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... e più inventiva. Ma, ehi, Star Wars è tornato!
Il film più atteso dell'anno, Il risveglio della Forza esce finalmente nelle sale il 18 dicembre (il 16 in Italia) dopo che la monumentale campagna di marketing ha saputo già abilmente alimentare l'attesa, rilasciando notizie, trailer e informazioni con il contagocce.
7° capitolo della saga ideata da George Lucas, ambientato all'incirca 30 anni dopo la conclusione de Il ritorno dello Jedi, è un film che trae beneficio e molto dal ritorno dei protagonisti della trilogia originale. E che si afferma quale una sorta di remake sotto mentite spoglie del primo film (Episodio IV), nonostante formalmente rimanga un sequel.
Pertanto la trama rimane pressappoco sempre la stessa, ma Il risveglio della Forza gioca astutamente sul fattore nostalgia, che inevitabilmente scatta, fan e non, fin dalla comparsa del consueto opening crawl iniziale e dal riecheggiare dell'inconfondibile tema musicale nella sala.
Al di là della sceneggiatura, a tratti banale e prevedibile, il merito di Abrams, dei suoi sceneggiatori e dei collaboratori, è indubbiamente quello di essere riusciti a rivitalizzare un franchise che, a seguito dell'orribile trilogia prequel, sembrava destinato a scomparire, quantomeno in termini cinematografici. Già dietro al rilancio della saga di Star Trek, Abrams riesce nell'impresa di creare qualcosa di divertente ed appassionante che in qualche modo riporta ai fasti della serie, anche se il suo film rimane più che altro una scaltra operazione programmata a tavolino per accontentare un po’ tutti. Dati i capitali profusi dalla Disney (si parla di una cifra vicina al mezzo miliardo, sommando al budget le spese per la campagna di marketing e per la produzione degli home-video) non poteva certo essere altrimenti.
Ma, purtroppo, il nuovo villain appare come una sorta di macchietta, del tutto inerte e non riesce in alcun modo a trasmettere lo stesso carico di tensione e pericolo evocati invece ad ogni nuova comparsata di Darth Vader. Gli altri personaggi sono invece vitali e simpatici (fra cui da ricordare è senza ombra di dubbio la protagonista femminile: Rey, interpretata da una semisconosciuta Daisy Ridley) e gli effetti speciali sono a dir poco straordinari (talvolta raggiungono vertici di perfezione mai visti), ma Il risveglio della Forza si eleva dalla mediocrità della trilogia prequel solo grazie al mai così benvenuto ritorno di Han Solo & co. (indimenticabile l'entrata in scena con Chewbacca) e ad alcune sequenze particolarmente riuscite riuscite (come il forsennato inseguimento a bordo del Millenium Falcon).
Per il resto, alcuni momenti sono genuinamente emozionanti (vedi il finale) e fanno comunque ben sperare per gli sviluppi futuri della saga, di cui questo Il risveglio della Forza si rivela, tutto sommato, un buon riavvio. Anche se, in tutta sincerità, si poteva fare di meglio.
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jacopo b98
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lunedì 21 dicembre 2015
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che la forza sia con j.j.!
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Luke Skywalker (Hamill) è sparito. Dopo la caduta dell’Impero la Repubblica è stata ristabilita, ma i rimasugli imperiali si sono riuniti nel potente Primo Ordine, contrastato solamente dalla Resistenza che ancora resiste, guidata dal Generale Leia Organa (Fisher). La pedina decisiva di questo scontro pare essere proprio Luke e dunque sia i Ribelli sia il Primo Ordine fanno di tutto per impadronirsi di una mappa che porta al suo nascondiglio. Mappa che, per caso, finisce tra le mani della giovane cercatrice di rottami Rey (Ridley) che, con l’aiuto dell’ex stormtrooper Finn (Boyega), decide di abbandonare il proprio pianeta natio Jakku e di portare la mappa alla Resistenza.
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Luke Skywalker (Hamill) è sparito. Dopo la caduta dell’Impero la Repubblica è stata ristabilita, ma i rimasugli imperiali si sono riuniti nel potente Primo Ordine, contrastato solamente dalla Resistenza che ancora resiste, guidata dal Generale Leia Organa (Fisher). La pedina decisiva di questo scontro pare essere proprio Luke e dunque sia i Ribelli sia il Primo Ordine fanno di tutto per impadronirsi di una mappa che porta al suo nascondiglio. Mappa che, per caso, finisce tra le mani della giovane cercatrice di rottami Rey (Ridley) che, con l’aiuto dell’ex stormtrooper Finn (Boyega), decide di abbandonare il proprio pianeta natio Jakku e di portare la mappa alla Resistenza. Finalmente è uscito! Era il film più atteso dell’anno, il kolossal di cui da anni si parlava, preceduto da innumerevoli trailer e spot emozionanti che preannunciavano il grande ritorno della più famosa e amata saga cinematografica di tutti i tempi. Il Risveglio della Forza, scritto da Abrams con il veterano Lawrence Kasdan e Michael Arndt, si colloca circa trent’anni dopo gli eventi de Il ritorno dello Jedi e si ricollega con armonia alla Trilogia Classica. Si tratta di un’operazione interessante: è un sequel, ma non sfugge alla qualificazione di reboot: di fatto si ispira abbondantemente e ricalca, senza nasconderlo, Una nuova speranza, facendo piazza pulita della mitologia dei prequel. Questo settimo episodio è un omaggio innanzitutto, e vive di citazioni e rimandi ai film precedenti (e non solo: si vedano Apocalypse Now, Star Trek dello stesso Abrams…), pur rielaborando il tutto in un film che si propone innanzitutto di soddisfare i vecchi e accaniti fan, ma anche e soprattutto di piacere a coloro che ancora non hanno avuto modo di apprezzare i film precedenti: è un film per le nuove generazioni, fatto anche per creare nuove schiere di appassionati. E dunque Abrams confeziona un prodotto acuto, non particolarmente originale forse, ma capace di rielaborare con originalità tutto quello che già la saga possiede di assodato: BB-8 non è un’idea geniale, è l’ennesimo droide di Star Wars che riesce ad essere espressivo quanto un umano, ma è nuovo, mai visto prima, davvero bellissimo. Il film di Abrams vive di elementi già assodati, che vengono rimischiati, aggiornati, rinnovati. Un’operazione che è evidente anche dal punto di vista visivo: la regia di Abrams è sobria, il film è fatto di scenografie reali, esattamente come negli anni ’70, eppure possiede un grandeur visivo unico, ovviamente superiore a quello dei vecchi film: il discorso è che sono passati quarant’anni. Lo Star Wars di Abrams è lo stesso di Lucas, quarant’anni dopo a livello cinematografico, e con il vantaggio che ormai, si sa, Star Wars piace e funziona così com’è. Non c’è rischio nell’operazione di Abrams: è già testata, piacerà ai vecchi fan perché è cinefila, intelligente, citazionista, e piacerà ai nuovi perché è Star Wars. Abrams realizza dunque un ottimo film nella parte “reboot”, ma non si dimentica neppure della parte “sequel”: ci apre gli occhi su un nuovo mondo e su nuovi personaggi. Personaggi che erano forse la più grande scommessa del film: Abrams doveva portare sullo schermo dei nuovi personaggi che fossero in grado di affiancare quelli vecchi: e ci è riuscito a meraviglia. Infatti se il Finn di Boyega e il Kylo Ren di Driver funzionano e hanno ancora molto da dire il colpo migliore lo mette a segno con la protagonista Rey, che non solo può contare sulla splendida interpretazione di Daisy Ridley, ma, a parere di chi scrive, si rivela essere uno dei personaggi più belli e interessanti dell’intera saga, anche perché, in qualità di cercatrice di rottami, è davvero il personaggio perfetto di Star Wars: la sua comparsa iniziale e la lunga parentesi a lei dedicata a inizio film sono momenti di incanto silenzioso, corredati da splendide immagini e da una nostalgia cinefila inarrivabile. Detto ciò Il risveglio della forza non è perfetto: in particolare il finale lascia perplessi in quanto, senza contare almeno un paio di buchi di sceneggiatura, è troppo affrettato e confuso. È troppo rapido nel suo svolgimento, con la conseguenza non solo di una certa confusione, ma anche di un mancato degno cordoglio per (SPOILER!) la morte di Han Solo (FINE SPOILER!), la cui uscita di scena è brusca, troppo poco emozionante e sentita per essere la degna fine di uno dei personaggi più iconici ed amati della saga. Senza contare che il finalissimo con la comparsa di Luke è quantomeno un po’ ricattatorio, ma c’era da aspettarselo e in fondo va bene così. Tralasciando dunque un finale affrettato, una serie di buchi di sceneggiatura non indifferenti disseminati qua e là nel film, almeno un paio di personaggi inspiegabili, tra cui quello di Max Von Sydow, e scelte poco condivisibili (tra cui Kylo Ren che già ora ci mostra il suo vero volto), la delusione per una colonna sonora buona ma incapace di concepire nuovi, epici temi per un nuovo inizio, Il risveglio della forza è davvero un episodio perfetto, che apre in grande stile una nuova trilogia che, data la molta carne al fuoco messa dal film, si preannuncia grandiosa e ricca di eventi. Cosa potevamo chiedere di meglio? VOTO 7/8
P.S. a parere di chi scrive la classifica dei film della saga diventa:
1. L’impero colpisce ancora
2. La vendetta dei Sith
3. Una nuova speranza
4. Il risveglio della forza
5. Il ritorno dello Jedi
6. L’attacco dei cloni
7. La minaccia fantasma
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supremo2000
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venerdì 25 dicembre 2015
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il risveglio della forza
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Star Wars:Episodio VII-Il Risveglio Della Forza Un film del 2015 diretto Da:J.J. Abrams regista dell'ultima Trilogia di Star Trek adesso si lancia a capofitto su Star Wars.Allora sarà il primo capitolo di una nuova trilogia e avremmo un film di Star Wars ogni anno fino al 2019 o 2020 Tra la nuova Trilogia e Spin Off su personaggi delle Trilogie precedenti.Allora posso dire che HYPE era tanto ho atteso 2 anni questo film e finalmente posso dire cosa ne penso. Allora dal punto di vista registico il film è bello è fatto bene riesce a stupire e ci sono scene anche inquientanti e non poco ma voglio rispettare la gente che non l'ha ancora visto e non farò SPOILER a riguardo. effetti speciali si sono fatti bene ci sono momenti divertenti che sono riusciti molto bene.
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Star Wars:Episodio VII-Il Risveglio Della Forza Un film del 2015 diretto Da:J.J. Abrams regista dell'ultima Trilogia di Star Trek adesso si lancia a capofitto su Star Wars.Allora sarà il primo capitolo di una nuova trilogia e avremmo un film di Star Wars ogni anno fino al 2019 o 2020 Tra la nuova Trilogia e Spin Off su personaggi delle Trilogie precedenti.Allora posso dire che HYPE era tanto ho atteso 2 anni questo film e finalmente posso dire cosa ne penso. Allora dal punto di vista registico il film è bello è fatto bene riesce a stupire e ci sono scene anche inquientanti e non poco ma voglio rispettare la gente che non l'ha ancora visto e non farò SPOILER a riguardo. effetti speciali si sono fatti bene ci sono momenti divertenti che sono riusciti molto bene.Devo dire che ero un po scettico quando ho sentito per la prima volta che la Disney aveva acquistato la LucasFilm perchè ero convinto che sarebbe diventato tutto un po per bambini non mi sarei stupito se avrei visto topolino con la spada Laser e... invece no anzi c'è un bel po di violenza non come nell'Episodio II E III che al punto di vista di violenza erano riusciti benissimo però in questo film c'è ne e non poca.A me personalmente è piaciuto lo valuto 4 su 5 è un film che va visto ve lo consiglio ciao a tutti.
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elpanez
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mercoledì 16 dicembre 2015
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per i fan un capolavoro,ma per i critici?nospoiler
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A parer mio il film lo bisogna vedere da due punti di vista differenti, quello cinefilo e quello fan. Da quest'ultimo posso dire che è magnifico ritornare in sala e rivedere la famosissima scritta iniziale, i personaggi che hanno accompagnato la nostra infanzia,... Inoltre la trama di questo episodio VII segue quasi esattamente la trama dell'episodio IV, il che è un bene siccome è stato iil primo, quindi rivedremo il famosissimo bar di Jabba in modo naturalmente diverso, una nuova morte nera e molto altro di convincente e che mette i brividi.
Passando al lato cinefilo non ci ha azzeccato completamente J.J. Abrams. A livello registico il film parte come un treno spiegandoti un sacco di faccende, il che è un bene, ma a tre quarti si spegne per un 20 minuti che potevano riassumere in 5 minuti.
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A parer mio il film lo bisogna vedere da due punti di vista differenti, quello cinefilo e quello fan. Da quest'ultimo posso dire che è magnifico ritornare in sala e rivedere la famosissima scritta iniziale, i personaggi che hanno accompagnato la nostra infanzia,... Inoltre la trama di questo episodio VII segue quasi esattamente la trama dell'episodio IV, il che è un bene siccome è stato iil primo, quindi rivedremo il famosissimo bar di Jabba in modo naturalmente diverso, una nuova morte nera e molto altro di convincente e che mette i brividi.
Passando al lato cinefilo non ci ha azzeccato completamente J.J. Abrams. A livello registico il film parte come un treno spiegandoti un sacco di faccende, il che è un bene, ma a tre quarti si spegne per un 20 minuti che potevano riassumere in 5 minuti. Per quanto riguarda la sceneggiatura hanno cercato di "imitare" i famosissimi aforismi della saga storica ma riuscendoci poco. La trama è stabile, con molti picchi di qualità ma anche con molte cose che sanno di già visto, ma non in senso buono, proprio copiato e incollato! La fotografia è stupenda, paesaggi indimenticabili e degni del nome che porta la pellicola. Gli attori sono discreti, ne ottimi ne scarsi.
Lo consiglio al cinema?
Per un fan ASSOLUTAMENTE
Per un individuo che spera in un capolavoro come la saga iniziale senza alcun errore a livello cinematografico NO, troverete un sacco di clichè che faranno storcere il naso e battutine a volte divertenti ma a volte fastidiosi a livelli estremi.
Buona serata!
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mirko l
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martedì 22 dicembre 2015
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star wars vii cosa va e cosa no
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In questo film è interessante vedere la reazione del pubblico Italiano con quello straniero in particolar modo Americano.
Mentre in America il film ha superato le aspettative, in Italia invece viene criticato dalla maggior parte delle persone (è anche vero che il botteghino italiano viene sbancato dai cinepanettoni, facciamoci 2 domande).
Cerchiamo di vedere che cosa va e cosa no!
Cosa ha funzionato: A mio parere la regia di JJ Abrams è molto ben curata e molto ben fatta, gli attori sono perfetti e la recitazione molto buona, la saga famigliare è classica di Star Wars, il film è in molte parti è un misto dei capitoli 4,5,6, cioè alcune scene sono ricalcate su quei film anche se secondo me è dovuto per il fatto che l’episodio 7 si riallaccia ai primi film usciti 30 anni fa e sarebbe stato troppo distaccato da tutta la storia senza quelle sequenze che li ricordavano.
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In questo film è interessante vedere la reazione del pubblico Italiano con quello straniero in particolar modo Americano.
Mentre in America il film ha superato le aspettative, in Italia invece viene criticato dalla maggior parte delle persone (è anche vero che il botteghino italiano viene sbancato dai cinepanettoni, facciamoci 2 domande).
Cerchiamo di vedere che cosa va e cosa no!
Cosa ha funzionato: A mio parere la regia di JJ Abrams è molto ben curata e molto ben fatta, gli attori sono perfetti e la recitazione molto buona, la saga famigliare è classica di Star Wars, il film è in molte parti è un misto dei capitoli 4,5,6, cioè alcune scene sono ricalcate su quei film anche se secondo me è dovuto per il fatto che l’episodio 7 si riallaccia ai primi film usciti 30 anni fa e sarebbe stato troppo distaccato da tutta la storia senza quelle sequenze che li ricordavano.
Cosa non ha funzionato: La forza in primis, il tema della forza viene affrontato con troppa superficialità, è come se ci fosse stato un interruttore on/off che l’ha fatta scattare, mentre negli altri film Lucas ci aveva abituato ad una cosa più misteriosa quasi mistica, sembra che JJ Abrams abbia pensato “Sapete come funziona non ve la rispiego di nuovo”.
Altra cosa che non ha funzionato sono alcune scene che si sarebbero potute tagliare come ad esempio quella in cui il cattivo e cioè figlio di Han Solo si avvicina al padre fingendo di piangere e poi lo infilza con la spada laser uccidendolo, quanto sarebbe stata più bella quella parte se invece di tutta quella buffonata Kylo Ren si fosse avvicinato a Han Solo per poi trafiggerlo senza tanti problemi?
Un altra critica mossa in Italia è che il film non suscitava tanti sentimenti, a mio avviso questo è dovuto al doppiaggio in italiano, perché in realtà il film è studiato bene da questo punto di vista però ho notato anche io che il doppiaggio in italiano non mi esaltava tantissimo sopratutto la voce del “miglior pilota della resistenza”, non so non mi ha convinto molto, ma forse è una cosa soggettiva.
In generale comunque è uno dei film di Star Wars meglio riusciti, sicuramente è riuscito meglio della trilogia prequel...
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elemi
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mercoledì 23 dicembre 2015
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star wars...un lento risveglio
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Attesissimo nuovo episodio della saga cinematografica più seguita e che ha emozionato intere generazioni, la sua uscita era carica di tante aspettative…forse troppe.
La prima cosa che viene in mente pensando a Star Wars, forse dopo Yoda e le spade laser, è senza dubbio Darth Vader, l’antagonista per antonomasia, che già dal respiro incuteva timore e sottomissione. Questo nuovo cattivo, Kylo Ren, appare invece smidollato e assolutamente non all’altezza del “nonno”: la sua devozione verso il Lato Oscuro della Forza vacilla dopo i primi dieci minuti a causa del “richiamo verso la Luce” (da quando è il bene a corrompere l’animo?!). A questo si aggiungono dialoghi banali, scontati, pieni di frasi fatte degne di un film di serie C.
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Attesissimo nuovo episodio della saga cinematografica più seguita e che ha emozionato intere generazioni, la sua uscita era carica di tante aspettative…forse troppe.
La prima cosa che viene in mente pensando a Star Wars, forse dopo Yoda e le spade laser, è senza dubbio Darth Vader, l’antagonista per antonomasia, che già dal respiro incuteva timore e sottomissione. Questo nuovo cattivo, Kylo Ren, appare invece smidollato e assolutamente non all’altezza del “nonno”: la sua devozione verso il Lato Oscuro della Forza vacilla dopo i primi dieci minuti a causa del “richiamo verso la Luce” (da quando è il bene a corrompere l’animo?!). A questo si aggiungono dialoghi banali, scontati, pieni di frasi fatte degne di un film di serie C. Inoltre, molte scene sono analoghe a quelle dell’episodio IV (il primo film della saga uscito negli anni ‘70), rendendo la trama poco entusiasmante e priva di suspense. Degno di nota giusto un colpo di scena ben fatto, gli effetti speciali e il nuovo droide BB-8, anche se nei movimenti e nei suoni richiama un po’ il Wall-E della Pixar.
Tirando le somme, a mio parere, il nuovo Star Wars si classifica come un medio film di fantascienza, niente di memorabile, ma che sicuramente viene “soffocato” dalla grandezza delle due trilogie precedenti che hanno segnato un’epoca. Speriamo che si riprenda e sbalordisca si più nei prossimi episodi.
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samuelepo127
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venerdì 18 dicembre 2015
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il vero risveglio della forza
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ATTENZIONE SPOILER----------------------------------------------------------------Partiamo da un presupposto:Non sono un fan nostalgico della saga,sono un grandissimo fan che ha amato TUTTA la saga di Star Wars,anche nei suoi difetti più evidenti.Ho visto il film il 16 dicembre(all'uscita) con grandissime aspettative e ne sono uscito con altrettante buone aspettative per l'episodio VIII ma procediamo con ordine:1)La Trama è buona,nulla di originale a dire il vero,ma comunque molto scorrevole e godibile,infatti molti fan si sono lamentati della forse troppa somiglianza con l'episodio IV ma per certi versi è completamente diverso e piena di colpi di scena ben piazzati 2)I personaggi sono quasi tutti ben riusciti e caratterizzati e il mio preferito è forse Rey,la nuova eroina(Per la prima volta nella saga è una femmina) una ragazza abbandonata dalla famiglia che vive su Jakku e che vende rottami provenienti da un vecchio Star Destroyer dell'impero per misere porzioni di cibo.
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ATTENZIONE SPOILER----------------------------------------------------------------Partiamo da un presupposto:Non sono un fan nostalgico della saga,sono un grandissimo fan che ha amato TUTTA la saga di Star Wars,anche nei suoi difetti più evidenti.Ho visto il film il 16 dicembre(all'uscita) con grandissime aspettative e ne sono uscito con altrettante buone aspettative per l'episodio VIII ma procediamo con ordine:1)La Trama è buona,nulla di originale a dire il vero,ma comunque molto scorrevole e godibile,infatti molti fan si sono lamentati della forse troppa somiglianza con l'episodio IV ma per certi versi è completamente diverso e piena di colpi di scena ben piazzati 2)I personaggi sono quasi tutti ben riusciti e caratterizzati e il mio preferito è forse Rey,la nuova eroina(Per la prima volta nella saga è una femmina) una ragazza abbandonata dalla famiglia che vive su Jakku e che vende rottami provenienti da un vecchio Star Destroyer dell'impero per misere porzioni di cibo.Finn:uno Stormtrooper pentito delle sue azioni che aiuta Poe Dameron a scappare dalla Nave del Primo Ordine. Poe:il miglior pilota della resistenza che potrebbe forse essere l'erede del carisma di Han Solo. Kilo Ren:il cavaliere Ren del primo ordine,figlio di Han Solo e Leia,tormentato dalla tentazione della luce.3)La Regia è magistrale e nulla ha tempi morti,l'azione è sempre presente e tiene incollato lo spettatore alla poltrona del cinema per tutti i 135 min della durata del film,i dialoghi sono ben costruiti e il film lascia ben sperare per episodio VIII.
Non riesco veramente a capire il problema dei fan,forse troppo attaccati alla loro infanzia per ammettere quanto sia bello questo nuovo star wars. Prima si lamentano dei presule perché troppo noiosi,ora di questo che sembra quello che chiedevano da tempo perché è troppo poco simile a Star Wars(non si capisce perché).Allora ditelo che non vi va bene nulla!!!
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claudiofedele93
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domenica 20 dicembre 2015
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il risveglio della "galassia lontana lontana..."
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Era da ben dieci anni che il mondo intero non assisteva alla proiezione di una nuova pellicola di Star Wars, la monumentale saga iniziata da George Lucas in quello che, oggi ai nostri occhi, sembra un lontanissimo 1977, quando ancora l’Universo non era a conoscenza dei Jedi, dei tanti mondi sconosciuti da esplorare, di spettacolari battaglie aeree tra meteoriti, dell’Impero Galattico, della storia di Luke Skywalker e della Forza; una decade fa ogni appassionato di Cinema, e del franchising, assisteva inerme alla conclusione della nuova trilogia, arrivata a compimento con “La Vendetta dei Sith”, Episodio III, fine definitiva ed al contempo legame forte con cui, poi, unire Una Nuova Speranza e l’intera “First Trilogy" realizzata tra il ’77 ed il 1983.
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Era da ben dieci anni che il mondo intero non assisteva alla proiezione di una nuova pellicola di Star Wars, la monumentale saga iniziata da George Lucas in quello che, oggi ai nostri occhi, sembra un lontanissimo 1977, quando ancora l’Universo non era a conoscenza dei Jedi, dei tanti mondi sconosciuti da esplorare, di spettacolari battaglie aeree tra meteoriti, dell’Impero Galattico, della storia di Luke Skywalker e della Forza; una decade fa ogni appassionato di Cinema, e del franchising, assisteva inerme alla conclusione della nuova trilogia, arrivata a compimento con “La Vendetta dei Sith”, Episodio III, fine definitiva ed al contempo legame forte con cui, poi, unire Una Nuova Speranza e l’intera “First Trilogy" realizzata tra il ’77 ed il 1983. Di quell’esperimento messo in piedi da Lucas sia la critica, che l’enorme seguito di fans, non riuscirono a trovarne il valore o la bellezza presente nei capitoli precedenti, accusando il padre di Guerre Stellari di aver persino distrutto il proprio figlio, aver rotto il giocattolo che aveva stregato intere generazioni e illuso le speranze di coloro che non vedevano il momento di tornare in quella “Galassia lontana lontana” tanto distante quanto vicina nei cuori di chi l’aveva sempre amata e nello spirito di chi l’aveva sempre idolatrata.
Si amino o no La Minaccia Fantasma, L’Attacco dei Cloni o La Vendetta dei Sith, questi restano comunque un intrattenimento necessario ai fini della storia, capaci, nel complesso di donare un respiro più ampio all’epica fantascientifica cavalleresca che è stata capace di imporsi nell’immaginario collettivo e condizionare non solo un gran numero di persone, ma il Cinema vero e proprio.
E’ stato necessario aspettare un po’ di tempo, quel tanto che è bastato da farci sentire sinceramente la mancanza, se non addirittura la necessità, di rivedere alcuni degli eroi più amati del grande schermo e richiederne a gran voce il ritorno, ma finalmente, sembrerebbe proprio il caso di dirlo, possiamo tirare un sospiro di sollievo, poiché, abbassate le luci in sala, ancora una volta, ad entrare trionfanti, sono le straordinarie note di John Williams, capaci di riempire ogni singolo spazio esistente sullo schermo e venire accompagnate da quel titolo a grandezza mastodontica che ha visto, su di esso, posarsi gli occhi ben tre (o quattro) generazioni di uomini e donne, seguito da quell’introduzione a scorrimento sullo sfondo di un cielo stellato ricco di astri lucenti e brillanti come gli occhi di coloro i quali possono godersi ancora una volta il ritorno in una delle più belle storie mai realizzate. “E’ vero, tutto vero”, verrebbe voglia di dire, come l’emblematica frase che Han Solo pronuncia a metà pellicola: “i Jedi, il Lato Oscuro, non sono solo lontanissime leggende”.
Star Wars - Episodio VII : Il Risveglio della Forza, infatti, ci conduce, ad un primo impatto, in sentieri già esplorarti e riporta lo spettatore in quei luoghi familiari che oggi, dal tocco logicamente vintage, assumono persino un contorno malinconico, riprende le fila dell’epopea creata da Lucas ben trent’anni dopo i fatti accaduti ne Il Ritorno dello Jedi, spianando la strada ad una narrazione che vede una nuova minaccia sorgere dalle ceneri di quello che fu il temibile Impero Galattico, tenuto sotto il pieno controllo da quello che fu il temuto Imperatore, vale a dire il Sith Palpatine, e dal suo braccio destro: Darth Vader. Tre decenni dopo è il Primo Ordine, guidato dal leader Supremo Snoke, a voler mettere fine alla nuova Repubblica e prendere il controllo assoluto della Galassia, restaurare quel regime totalitario che in passato era riuscito a distruggere il Senato e la democrazia.
L’azione si concentra sul pianeta Jakku, dove Rey, una giovane donna costretta a cercare rottami da scambiare con razioni di cibo per ottenere di che vivere, fa casualmente conoscenza con il droide BB8, ove al cui interno si cela un messaggio datogli dal suo precedente padrone, Poe Dameron, ora scomparso. Ai due si aggiunge Finn, un ex assaltatore appartenente alle fila dell’Impero determinato a non combattere più sotto la severa guida del generale Hux, diventando in tutto e per tutto un disertore tra i ranghi del First Order dopo aver assistito ad un massacro di innocenti. I tre dovranno scappare dal pericolo che sembra sempre più stringerglisi attorno, allontanarsi da Jakku e trovare la base della Resistenza, per consegnare al generale Leia il messaggio segreto grazie al quale è possibile rintracciare Luke Skywalker, l’ultimo Jedi rimasto in vita, sparito da anni e cercato sia dalla sorella che da Kylo Ren, un seguace del Lato Oscuro che aspira a diventare come colui che considera pari ad una vera e propria guida e mentore: Darth Vader.
Tornare a parlare di Guerre Stellari non è semplice, poiché è evidente che quel che tocchiamo per molti rappresenta non solo un mero intrattenimento, ma una vera e propria ragione di vita, figlia di un fanatismo tanto estremo da considerare la storia dei Jedi una grande pietra miliare della settima arte assieme a tutto quel che ne consegue. Sebbene, in passato, Star Wars abbia sofferto in alcuni momenti, alcuni dei quali molto di recente se volessimo essere precisi, di numerosi alti e bassi, è innegabile che questa sia una delle poche saghe a rimanere immutata dinnanzi al passare degli anni e, aspetto da non prendere con leggerezza, capace di ottenere un seguito sempre maggiore e costante con l’avanzare delle decadi. Chi, infatti, non si è soffermato almeno una volta sul motivo orecchiabile che fa da introduzione ad ogni atto? Chi non ha mai sentito parlare di spade laser o della forza? E chi mai, oggi, non sa come sia fatta l’armatura di Darth Vader?
Lucas è riuscito ad entrare nel mondo e nella realtà di tutti noi, così come pochi suoi colleghi sono riusciti a fare, e, aspetto ancor più interessante, non ne è mai uscito, quasi come se l’umanità sentisse il bisogno di appropriarsi di una storia come quella narrata in queste pellicole. Eppure, giunti finalmente alla visione di The Force Awakens, non è semplice approcciarsi al lavoro svolto da J.J. Abrams, da lui co-prodotto e sceneggiato, su cui la Disney ha investito un vero e proprio capitale trasformando il tutto in una vera e propria industria e invadendo il mercato globale con numerosissimi gadget.
Cos'è, perciò, Star Wars - Il Risveglio della Forza? Un remake, un reboot, o un sequel? Ad un primo impatto sembra tanto il primo, perché situazioni e risvolti narrativi strizzano l’occhio a momenti già visti e con cui è stato possibile familiarizzare fino alla noia, eppure è chiaramente un capitolo inedito e non un becero copia/incolla, il quale si prende persino l’onore e l'onere, data l'occasione, di rilanciare un franchising mai venuto meno nella mente dei fan; ed allora la risposta appare chiara, se si ha la pazienza di scavare a fondo nella natura dell'atto VII, poiché questo non è altro che un cocktail di quanto annunciato poc’anzi, che “riprende, reinventa e riscrive”, e come tale va preso, con tutto ciò che ne consegue.
Non sarebbe stato giusto né tanto meno logico, infatti, aspettarsi un’emulazione di Una Nuova Speranza o degli alti Episodi scritti in passato, sia nello stile che nei contenuti, perché questo non è più il lavoro di George Lucas, ma appartiene ad Abrams ed alla Disney, e per tale motivo, esattamente come ci suggeriscono le prime immagini proposte anche nei trailer nei mesi passati, The Force Awakens decide di aprire un nuovo capitolo, una storia inedita che sulle macerie di quella passata prova coraggiosamente di andare oltre, spingere lo spettatore in luoghi ancora inesplorati, con personaggi mai visti prima e del tutto da scoprire, ricca di paesaggi mozzafiato e spazi temporali memorabili.
Ovviamente la mitologia legata ad un vero e proprio classico della cinematografia necessità ogni forma di rispetto e per questo, una volta inseriti in quel mondo con cui abbiamo grande dimestichezza, non è poi così banale trovarsi in situazioni o ambienti già vissuti, che vivono al loro interno di echi che piacevolmente risuonano nelle nostre orecchie. Questo Star Wars, non a caso, parte proprio da una premessa semplice, che strizza l’occhio all’originale, Una Nuova Speranza, e nella seconda parte a L’Impero Colpisce Ancora, non tanto per una eccessiva mancanza di idee, bensì per far da collante tra più generazioni e maniere una coerenza sia visiva che narrativa, e permettere ai giovani, di ieri, ormai adulti, di tornare a vivere determinati momenti ed al contempo fornire l’occasione, agli adolescenti e bambini, di oggi, di assaporare ciò che i loro genitori provarono nel 1977.
Sarebbe sterile e inutile pretendere qualcosa di diverso, perché in fondo la vita, così come le grandi storie, torna sempre sui suoi passi, essa non è altro che un ciclo, un lento ripetersi sotto nuove spoglie, ed infatti, se le analogie con l’Episodio IV e V in alcuni frangenti sono palesi, sono altrettanto evidenti numerosi dettagli che fanno di questo Risveglio una parentesi di svolta, un “punto e a capo” capace di amalgamare l’anima di una saga che, se fosse stata stravolta completamente, avrebbe perso ogni motivo di esistere.
Abrams in questa colossale fatica, e scommessa, ha puntato tutto sul fatto di essere lui stesso un grande fan ed un profondo conoscitore delle richieste di coloro che desideravano tanto tornare a vedere un nuovo Guerre Stellari, così, facendo appello all’esperienza ed alle conoscenze di un altro esponente della vecchia guardia, Lawrence Kasdan, ha visto bene di portare a casa un’opera tanto personale, nella regia e nell’impostazione, quanto figlia del materiale di partenza, affinché fosse immediato l’unione di questa nuova trilogia con quella passata. A rafforzare il tutto vi sono poi continui omaggi e citazioni che i fan più colti sapranno cogliere fin da subito.
L’elemento di maggior interesse, non a caso, che fuori emerge da Il Risveglio della Forza sta nel fatto di essere un capitolo destinato a porre più interrogativi che a servire delle risposte, e laddove nei precedenti episodi si assisteva a pellicole dotate di una conclusione netta, capaci, dunque, di godere di una certa indipendenza, si mostra esplicitamente palese, in questa occasione, l’intento di voler costruire una nuova vicenda strutturata in più fasi, ove ognuna di esse, almeno per il momento, non può vivere per conto proprio, offrendo un finale aperto che spinge lo spettatore ad aspettare l’atto successivo.
In questo modo, J.J. Abrams, dopo due anni e mezzo di lavoro, porta a casa un prodotto complesso, non privo, ad od ogni modo, di vistosi difetti ed ingenuità, facendosi, ancora una volta, portavoce di quella corrente di personaggi ed autori che, dietro alla macchina da presa, dimostrano di saper avere una consistente dose di talento, sia artistico ed estetico che tecnico.
Il Risveglio della Forza è, di fatto, una gioia visiva per gli occhi, grazie anche ad una fotografia curata a puntino e a delle scenografie suggestive, parte con cinquanta minuti caratterizzati da un ritmo forsennato, costruendo una storia che si concentra principalmente sui nuovi personaggi e ampliando in parte l'universo creato da Lucas, per poi, nel secondo tempo, lasciare spazio a più di una pausa, numerosi momenti rilassati che servono a mettere in scena una climax finale efficace ed abbastanza in uso nei film di questo genere, dimostrando di essere figlia di l’ha preceduta, in particolar modo di Una Nuova Speranza per quel che concerne lo svolgersi dell’azione conclusiva.
Riprendendo la storia, parecchio tempo dopo la distruzione dell'Impero, Abrams e gli altri sceneggiatori hanno avuto la possibilità di allestire nuovamente un legendarium capace di alternare dettagli inediti e già visionati, potendo sfruttare la possibilità di riprendere svariati elementi osservati negli appuntamenti precedenti riservandogli un tocco nostalgico, quasi come un bambino che mette mano a vecchi cimeli di famiglia in una stanza segreta scoperta, per puro caso, durante un pomeriggio estivo passato a giocare a nascondino con gli amici.
Così Il Risveglio della Forza apre, con lo scorrere del tempo, uno scrigno di ricordi e frammenti di un passato lontano a cui ricollegarsi e quando cerca di stringersi ad esso decide, con arroganza, di allontanarsene quel tanto che basta per godere di una propria indipendenza, perché quel che è accaduto nella trilogia originale è ormai una pagina di Cinema completamente passata e trascorsa, e nel nuovo secolo, bisogna, innanzi tutto, iniziare una nuova storia, che parli di eroine, e non solo di eroi, che metta da parte l'amore romantico della Hollywood degli anni '70/'80 e faccia leva sull'amicizia, in questi tempi bui dove ciò che reputiamo diverso, talvolta, lo identifichiamo come un nemico o un'oggetto senza identità e non un'ente senziente e dotato di sentimenti.
Quello che, a tutti gli effetti, sembra importare, in primis, alla produzione non sembra essere orientato ai risvolti della storia, a volte sbrogliata in maniera fin troppo prevedibile o semplicistica, ma all’empatia che lo spettatore deve provare nei riguardi di chi prende vita in essa. Per questo, dinnanzi alle sviste ed alle lacune, agli scivoloni di sceneggiatura, ed ai soliti interventi a mo’ di deus ex-machina, The Force Awakens riesce comunque a convincere, e lo fa grazie a tutta una serie di piccoli messaggi e punti di vista che J.J. ha volutamente inserito, rendendo il suo film attuale e personale, con forti rimandi al presente, senza far di esso un manifesto politico, ma costruendo pur comunque una critica evidente e servendo al contempo una soluzione dinnanzi a determinate situazioni a cui siamo costretti a vivere tutti i giorni, portate a compimento grazie alla lente dell'obbiettivo ed alla telecamera che, guidata dal suo estro, riesce a far brillare di bellezza ogni inquadratura.
Figlio di una regia più vicina a quella di Steven Spielberg, ove a volte ne diventa palese omaggio, affine persino nel montaggio che nella costruzione delle varie sequenze, che a quella di Lucas (priva di un qualunque pathos degno di nota), Abrams gioca con le inquadrature e fa volare il Millennium Falcon in un vortice di virtuosismi straordinariamente realistici ove il senso di vertigine è possibile avvertirlo persino senza l'ausilio della stereoscopia 3D, fa sapiente uso degli effetti speciali e della motion capture e degli attori a disposizione, specialmente nei riguardi di quelli di nuova generazione. Quello che manca, tuttavia, oltre che ad una colonna sonora incisiva, sebbene il tema di Rey sia incredibilmente piacevole e le soundtrack storiche siano comunque preseti, è una voglia di andare oltre, laddove ormai rimane palese, fin dalle prime scene, che la produzione Disney e LucasFilm abbia deciso di costruire sulle macerie di quanto aveva costruito Lucas una nuova storia, senza tuttavia prendersi la briga di rischiare troppo, almeno per questo appuntamento che se da un lato innova, dall’altro si adagia per non pretendere poi troppo dal pubblico a cui è indirizzato, inserendo numerosi elementi e sotto trame a cui, magari repentinamente, non cerca di dare una conclusione precisa.
Al di là degli aspetti puramente tecnici, Abrams è riuscito a tratteggiare le basi di nuovi personaggi che, in un futuro, potranno riservare più di una sorpresa. Kylo Ren non vuole essere un nuovo Darth Vader, non ne possiede né la maturità né il carisma, ma la sua figura resta tanto pericoloso quanto affascinante, caratterizzata da quella debolezza e natura incontrollabile da renderlo un antagonista tanto inedito quanto spietato. Rey, così come molte sue “colleghe” in celluloide, nate negli ultimi anni, interpretata dalla brava Daisy Ridley, è un’eroina dotata di carisma e coraggio, molto affine alla corrente delle protagoniste Disney ed i parallelismi, sotto alcuni punti di vista, alla Merida di Brave in più di un’occasione calzano a pennello. Finn rimane, probabilmente, il personaggio meno originale della produzione, sebbene possa vantare uno dei momenti più interessanti e rivoluzionari all’interno dell’Universo di Star Wars, in quanto Stormtrooper pentito e deciso a disertare tra le fila del Primo Ordine, dimostrando un’umanità mai emersa fino ad ora. Se i giovani attori coinvolti si rivelano come una piacevole sorpresa, purtroppo, lo stesso non si può dire dei volti noti della serie, dato che sia Carrie Fisher che Harrison Ford fanno un’evidente fatica nel tenere sulle spalle non solo il peso degli anni, ma sopratutto le sottili complessità psicologiche e sentimentali dei loro alter ego. Altro comprimario avvolto nel mistero e poco accattivante è il leader Supremo Snoke, che si presenta solo sotto forma di (gigante) ologramma, realizzato interamente in CGI, dietro alle cui sembianze si cela il volto di Andy Serkis, mentre efficace e spietato appare, fin da subito, il generale Hux, incarnazione perfetta di quelli che sono i valori sinistri del Primo Ordine, il cui volto è quello del troppo spesso sottovalutato Domhnall Gleeson.
Arrivati a fare la summa di quanto scritto e nel tirare le somme di questo VII Episodio appare sempre più evidente come Abrams sia riuscito a fare l’impossibile e a dare alla luce una pellicola compatta e ben collaudata, solida e potente visivamente, rimanendo incagliato in piccole (grandi) sviste di sceneggiatura e buchi nella trama a volte considerevoli, i quali, se non ci fossero stati, avrebbero indubbiamente giovato al tutto, ma talvolta a fare la differenza, in un film come per molte altre occasioni, sono proprio i difetti ed allora siano benedetti i momenti poco riusciti di The Force Awakens, senza i quali non potremmo apprezzare quei bellissimi scorci sabbiosi su Jakku, il lento risorgere di un nuovo Impero dal retrogusto nazista, la creazione, di cui siamo partecipi quasi fin dalla genesi, di una nuova nemesi ed al contempo di un nuovo manipolo di eroi, nati non sulla scia di quello che è accaduto in passato, ma desiderosi di trovare un posto nel mondo, del tutto ignari del fatto che l'avventura li aspetta proprio dietro l'angolo.
Per questo motivo e per quel che è già stato detto sopra, Abrams, con coraggio, riscrive la storia, distrugge in parte il mito per modellarlo, quale demiurgo, a sua immagine, si allinea alla corrente che vede nei blockbuster l'ascesa di eroine femminili particolarmente ben caratterizzate ed affascinanti, piazza qualche (straziante) colpo di scena, pittura un quadro ricco di empatia e estremamente coinvolgente, ove finalmente abbiamo una concreta prova della minaccia dei tanto agognati “cattivi”, e nel far tutto questo cade, consapevole delle proprie scelte e conscio di aver messo le mani su un'opera sacra, tocca terra, per poi, un secondo dopo, innalzarsi con la sua ultima fatica, in un cielo stellato che se non grida a gran voce la parola "miracolo" porge al cinquantenne regista la mano per congratularsi con quanto ha fatto e sia stato capace di fare, perché la “Galassia lontana, lontana…” adesso ha di nuovo motivo di esistere, e di crescere, in modo completamente inedito e originale. Dopo questo "risveglio", titolo azzeccato in toto, sotto ogni punto di vista, si dovrà aspettare due anni per l'episodio VIII, e chi può sapere quanto difficile sarà attendere quel 2017, annata in cui, finalmente, ritroveremo i nuovi paladini: Poe, Finn e la bella (e brava) Rey.
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luke_skywalker
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sabato 26 dicembre 2015
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episodio vii...inizia la trilogia finale!
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Sono andato a vedere il film con un pò di prevenzione sul fatto che: cosa è Guerre Stellari senza l'Imperatore Palpatine e Darth Vader???e invece ai titoli di coda posso dire di esser rimasto soddisfatto,a parte per il povero Han Solo...ah importante: dimenticatevi tutte le cose che sapete sull'universo espanso perchè non centrano nulla ed è tutto diverso (e forse è bene cosi perchè c'erano una marea di incoerenze e balle)!!!è vero che il film in alcune scene sembra un remake di Episodio IV e che il cattivo Kilo Ren (Darth??) con la maschera che fa molto "chic" non regge il confronto con "nonno" Vader,però sono cose su cui si può passare sopra,con effetti speciali straordinari e personaggi che alla fine val la pena di amare e una storia da seguire.
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Sono andato a vedere il film con un pò di prevenzione sul fatto che: cosa è Guerre Stellari senza l'Imperatore Palpatine e Darth Vader???e invece ai titoli di coda posso dire di esser rimasto soddisfatto,a parte per il povero Han Solo...ah importante: dimenticatevi tutte le cose che sapete sull'universo espanso perchè non centrano nulla ed è tutto diverso (e forse è bene cosi perchè c'erano una marea di incoerenze e balle)!!!è vero che il film in alcune scene sembra un remake di Episodio IV e che il cattivo Kilo Ren (Darth??) con la maschera che fa molto "chic" non regge il confronto con "nonno" Vader,però sono cose su cui si può passare sopra,con effetti speciali straordinari e personaggi che alla fine val la pena di amare e una storia da seguire...sono sicuro che con i 2 episodi rimanenti le cose si faranno interessanti,a partire dal fatto di chi sia il Leader Supremo del "Primo Ordine" Snoke e che qui in Episodio VII si vede solo in un ologramma,cmq secondo alcune voci si presume essere Darth Plagueis,creduto morto perchè assassinato dal suo allievo Palpatine,ne parla proprio il Cancelliere Palpatine in Episodio III a Anakin Skywalker in merito al segreto di ingannare la morte...non ci resta che incrociare le dita e attendere il 2017-19 sperando in un finale degno di questa meravigliosa nonologia fantascientifica!!!
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