Star Wars: Episodio VII - Il risveglio della forza |
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Un film di J.J. Abrams.
Con Harrison Ford, Carrie Fisher, Mark Hamill, Anthony Daniels, Peter Mayhew.
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Titolo originale Star Wars: The Force Awakens.
Fantastico,
Ratings: Kids+13,
durata 136 min.
- USA 2015.
- Walt Disney
uscita mercoledì 16 dicembre 2015.
MYMONETRO
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La forza c'è, l'epica no
di jackiechan90Feedback: 7144 | altri commenti e recensioni di jackiechan90 |
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domenica 20 dicembre 2015 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Partiamo subito da un dato di fatto: il film non è fatto male tecnicamente. Le scene di lotta sono molto veritiere e, per la prima volta, vengono mostrate chiaramente le ferite prodotte dalle spade laser. A ciò si aggiunga il sonoro che rende tutto più veritiero e, insieme alle musiche, è sicuramente il vertice di un grande lavoro di ricerca. In generale si nota una regia più "sporca" con un mix di effetti speciali vecchi e nuovi. Un mix ben riuscito che rende merito al regista JJ Abrams che riesce, in questo modo, a rendere più attuale, visivamente, l'universo di Star Wars. A livelli di sceneggiatura la questione cambia rendendo esplicito l'intento del regista di calcare l'onda emotiva dello spettatore più anziano che ha già visto le precedenti trilogie. Il genio citazionista (e anche astuto elaboratore di marketing) inserisce nei momenti cruciali Harrison Ford, Chewbecca (l'unico degli attori ad essersi conservato bene, senza neanche un pelo brizzolato), Carrie Fisher, D-3BO (che invece presenta i segni del tempo con un braccio rosso) e C1-P8. Le nuove leve, invece, che metaforicamente rappresentano lo spettatore neofita della saga, stentano a decollare per questo primo episodio. Dei tre l'unico che si salva da una rappresentazione piatta e stereotipata è John Boyega che riesce a rendere più umana la figura dello stormtropper. In questo modo viene fatta vedere la parte più "umana" delle Guerre Stellari, quella vista dal basso, dal punto di vista delle comparse. Questa chiave di lettura è la parte più interessante e innovativa di questo episodio, che per il resto, non riesce a trovare una sua "aura di epicità" come le precedenti trilogie. Le quali avevano dentro di sè un filo conduttore che rileggeva i grandi archetipi della letteratura e del cinema stesso: il viaggio avventuroso all'insegna della libertà (prima trilogia, anni 70) e l'eterna lotta tra bene e male con le scelte che entrambe comportano (seconda trilogia, anni 2000). ecco, quest'ultimo aspetto di epicità che caratterizzava entrambe le trilogie precedenti (ciascuna a modo suo) è quello di cui si sente la mancanza in questo nuovo episodio e che, si spera, possa essere approfondito ulteriormente nei prossimi capitoli per poter dare un senso a questa nuova trilogia. Altrimenti questa operazione rischia di diventare, come già detto da altri, un mero "reboot" della prima saga che ha con l'unico scopo di un merchandising trito e ritrito o di un ennesima saga fantasy con protagonisti uguali a quelli già visti in Harry Potter e Hunger Games. E a tal proposito: ma da quando la spada laser è come la bacchetta di Harry Potter che sceglie lei chi la deve maneggiare?
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