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Tre tizi si trovano a scortare un robottino che custodisce informazioni vitali per il destino della galassia. L’incipit è classico e godibile. Definire “tizi” i protagonisti di questo iper-sequel è voluto e scherzoso. D’altronde il loro status è diverso da quello degli Jedi degli ultimi tre capitoli. I personaggi in campo, in quelli, sono già personalità politiche. Yoda, si rivela un guerriero temibile, oltre che un eminente saggio; ugualmente a Obi-Wan. Ne ‘Il risveglio della forza’ invece, si recupera lo spirito primordiale della saga. Perché i Nostri sono fuggitivi che vivono alla giornata in un mondo ostile, si arrabattano mostrando sin da subito indipendenza, amabilità e una propensione al bene. Fondamentale per dei novelli eroi. L’incontro tra questi e il leggendario Han Solo sarà il collante tra il mito e l’evolversi della storia. Lo stesso Solo, proporrà a Rey di diventare soci, impersonando un concetto di opportunità vagheggiata anche da Luke in ‘Una nuova speranza’. Nell’universo dominato dal Primo Ordine, onnipresente e tirannico, questi giovani compiranno il loro addestramento sotto l’ala protettrice di Leia e Han. Il resto è azione, ironia e scenari spettacolari nella migliore tradizione sci-fi. Consideriamo che Abrams ha riesumato Star Trek in due occasioni riuscite. Probabile che il seguito di Guerre Stellari, nelle sue mani, riuscisse bene. E così è stato. Harrison Ford indossa le vesti di un avventuriero, cresciuto e ora più sapiente. I motteggi tra i protagonisti abbondano e Chewbacca riesce a farci divertire con gesti e gorgheggi esilaranti. Vengono riproposti inoltre molti topoi storici della prima saga: dal bar pieno di stramboidi, agli scontri aerei con i piloti che sembrano parenti di quelli del primo film. La pellicola riesce sempre a citare, mai a scopiazzare. Tutto quello che viene riproposto non è un “già visto”, ma espressamente un “rieccoli qui”. Elementi che si inseriscono in una struttura narrativa autonoma ma allo stesso tempo complementare. Non me la sentirei di definirla “la bella” rispetto a i tre precedenti. Come scritto prima, sono racconti molto diversi. Le spade laser inoltre, scoppiettano di più nell’ultima trilogia di Lucas. E’ indubbio però che ‘Il Risveglio’, porta con sé qualcosa di provvidenziale. Per questo probabilmente si è guadagnato l’aura di evento. I capitoli a seguire ci regaleranno sicuramente, altre sorprese.
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