geomago
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lunedì 28 dicembre 2015
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colossale delusione
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Storia talmente simile a quella del primo film (del 1977) da lasciare allibiti. La morte nera è solo diventata più grande, ma viene distrutta esattamente nello stesso modo; i protagonisti hanno cambiato faccia, ma la loro storia ricalca quella precedente (si parte da un pianeta desertico con il millenium falcon, un droide trasporta un segreto, il cattivo e il buono sono padre e figlio, l'arma costruita per distruggere i pianeti viene distrutta dalle x-wing della Resistenza, perfino le divise sono le stesse del 1977). il resto si svolge in modo talmente prevedibile da lasciare interdetti. I cattivi sembrano cloni dei film della Marvel (che sono molto più divertenti, peraltro); mancano del tutto le invenzioni visionarie degli altri film in quanto a paesaggi, astronavi, panorami spaziali ecc.
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Storia talmente simile a quella del primo film (del 1977) da lasciare allibiti. La morte nera è solo diventata più grande, ma viene distrutta esattamente nello stesso modo; i protagonisti hanno cambiato faccia, ma la loro storia ricalca quella precedente (si parte da un pianeta desertico con il millenium falcon, un droide trasporta un segreto, il cattivo e il buono sono padre e figlio, l'arma costruita per distruggere i pianeti viene distrutta dalle x-wing della Resistenza, perfino le divise sono le stesse del 1977). il resto si svolge in modo talmente prevedibile da lasciare interdetti. I cattivi sembrano cloni dei film della Marvel (che sono molto più divertenti, peraltro); mancano del tutto le invenzioni visionarie degli altri film in quanto a paesaggi, astronavi, panorami spaziali ecc. Non c'è nemmeno una decente battaglia spaziale né alcuna nuova macchina da guerra: è come se avessero riciclato i fondi di magazzino per mettere su un remake usando gli stessi pupazzi. Una delusione assoluta,sembra che nello staff di centinaia di persone che viene diligentemente elencato nei titoli di coda si siano dimenticati di mettere uno sceneggiatore e un artista visuale.
Le uniche due cose che si salvano e potrebbero valere per il futuro sono la protagonista femminile e il nuovo robottino a forma di palla.
Ma, abbiate pietà di noi: per i prossimi due film della serie SCRIVETE UNA STORIA degna di tal nome, di cui non si capisca l'intera trama e il finale dopo i primi 10 minuti di film.
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no_data
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sabato 9 gennaio 2016
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abrams e lucas sedotti dal lato oscuro del denaro
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"Il peggiore episodio di Star Wars mai realizzato; lo rivedrò soltanto tre volte; oggi!!" recitava l'Uomo dei fumetti in un episodio dei Simpson nel quale si faceva la parodia di ep. I; non posso che concordare con lui tranne per il fatto che non lo rivedrò certo altre tre volte. Premetto che non sono un critico ma solo un appassionato di cinema ed in particolare un fan della trilogia classica (episodi IV, V e VI) che ho visto da bambino e rappresenta per me un ricordo d'infanzia; detto questo, sia chiaro che non voglio offendere coloro ai quali, a ragione, questa pellicola possa essere piaciuta ne voglio andare in controtendenza esprimendo pareri negativi solo per il piacere di farlo; quello che espongo in queste righe è solo la mia personale opinione del film.
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"Il peggiore episodio di Star Wars mai realizzato; lo rivedrò soltanto tre volte; oggi!!" recitava l'Uomo dei fumetti in un episodio dei Simpson nel quale si faceva la parodia di ep. I; non posso che concordare con lui tranne per il fatto che non lo rivedrò certo altre tre volte. Premetto che non sono un critico ma solo un appassionato di cinema ed in particolare un fan della trilogia classica (episodi IV, V e VI) che ho visto da bambino e rappresenta per me un ricordo d'infanzia; detto questo, sia chiaro che non voglio offendere coloro ai quali, a ragione, questa pellicola possa essere piaciuta ne voglio andare in controtendenza esprimendo pareri negativi solo per il piacere di farlo; quello che espongo in queste righe è solo la mia personale opinione del film. Perdonatemi se sono stato prolisso ma era necessario questo chiarimento. Venendo al film , non mi è piaciuto in quanto ha una trama molto scontata e palesemente scopiazzata qua e la dall'intoccabile ep.IV del quale diventa quasi un remake assolutamente non necessario (da fan ho visto deturpati alcuni dei momenti più significativi di quel film). La pellicola è di produzione Disney e si sente, manca totalmente l'atmosfera e l'aura di mistero che emanava la trilogia classica; la vena leggera e quasi comica che prima era affidata all'incontro/scontro tra i due droidi C-3PO e R2-D2 (qui presenti ma uno è ridotto a poco più di una statua di latta parlante e l'altro ad un cassonetto dell'immondizia inanimato) è qui sostituita da una schiera di battute idiote e scontate; anche la presenza dei classici personaggi della prima saga non riesce a risollevare le sorti di questo Star Wars in quanto per lo più relegati a ruoli abbastanza di contorno. I veri protagonisti sono altri ma per me non convincono a pieno nei loro ruoli, la ragazza poi ha il classico volto da principessa Disney. Il personaggio che secondo me è il meno azzeccato resta però Kylo Ren che dovrebbe 'sostituire' Darth Vader ma che non possiede affatto quell'aura di austera e oscura magnificenza in grado di incutere un certo timore reverenziale perfino nello spettatore; ci ritroviamo, invece, al cospetto di un ragazzino viziato in piena crisi adolescenziale ed in contrasto con il padre che sceglie il lato oscuro della forza solo per spirito di emulazione e per ribellarsi ai genitori. Voglio concludere, però, con qualche aspetto positivo; la pellicola, infatti, mette bene in evidenza la crudeltà e l'inutilità della guerra utilizzata solo per ottenere il potere e vessare gli umili. Il Primo Ordine mi ha fatto tornare alla mente qualche nota dittatura europea del secolo scorso; anche il motivo che spinge Finn, uno dei protagonisti, a ribellarsi è molto nobile: egli infatti, che all'inizio è proprio un soldato dell'Ordine, l'abbandona perchè contrario all'idea di uccidere e portare distruzione; già nella scena iniziale del film lui rifiuta di obbedire agli ordini e compiere un'esecuzione di massa. Trovo sia stato coraggioso inserire nella trama un tale elemento con riferimenti sempre attuali. Questo non basta, però, a riabilitare totalmente il film che resta sostanzialmente una copia fatta male dei capitoli precedenti con l'unico scopo di sfruttare la fama del brand per convincere vecchie e nuove generazioni a versare soldi nelle casse della già miliardaria Disney. Abrams e Lucas sono stati sedotti da quel fascino oscuro che il denaro sa oltremodo esercitare sulle menti e le anime degli uomini.
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fabal
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venerdì 16 dicembre 2016
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rievocazione dal compito ingrato
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Stroncare o esaltare non si può.
Troppo condizionato dai progenitori, con Episodio VII il giudizio va forse lasciato macerare qualche annetto. Un po' come la reazione di pancia su La minaccia fantasma, un trauma visivo per gli aficionados della prima trilogia che ci aveva lasciato nel 1983 con Il ritorno dello Jedi. Esonerare un sequel dall'INGRATO COMPITO DI APRIPISTA è un gesto di buon senso, come è giusto sottolineare la sterzata "neoclassica" di J.J. Abrams che riprende le atmosfere più statiche, ma incredibilmente solide, di Una nuova speranza rispetto all'evanescenza patinata de La vendetta dei Sith.
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Stroncare o esaltare non si può.
Troppo condizionato dai progenitori, con Episodio VII il giudizio va forse lasciato macerare qualche annetto. Un po' come la reazione di pancia su La minaccia fantasma, un trauma visivo per gli aficionados della prima trilogia che ci aveva lasciato nel 1983 con Il ritorno dello Jedi. Esonerare un sequel dall'INGRATO COMPITO DI APRIPISTA è un gesto di buon senso, come è giusto sottolineare la sterzata "neoclassica" di J.J. Abrams che riprende le atmosfere più statiche, ma incredibilmente solide, di Una nuova speranza rispetto all'evanescenza patinata de La vendetta dei Sith. Ora il digitale è perfetto, l'integrazione tra un puppet e un'animazione grafica è pulita. Ma sarebbe ingrato motivare l'efficacia visiva di questo nuovo Star Wars con i soli mezzi tecnologici: la fotografia di Daniel Mindel, già reduce dai due Star Trek di J.J. è indubbiamente azzeccata, riprende un sacco di dettagli della trilogia originale e li ricostruisce con cura.
Per questa e altre ragioni, Il risveglio della Forza non è un film da buttar via ed è oltremodo furbo nello svincolarsi dal pregiudizio del "prendere o lasciare". Indendiamoci: per i prevenuti come me - quelli per cui la saga era conclusa e fine, non c'era davvero altro da aggiungere anche perché di danni ne aveva già fatti abbastanza lo stesso Lucas - tutto ciò non basta per ricredersi (ma quanto avrei voluto sotto sotto!). Perché davvero la ragione di spremere ulteriormente Star Wars non sta in piedi se non per fini di lucro (spacciato ovviamente per fan service). Quel lucro che adesso viene assolto come la normale conseguenza del brand ma che era stato uno squisito pretesto per il MASSACRO IPOCRITA ai vari Clone Wars di Dave Filoni. Prodotti modesti che si sono attirati tutte le ire e le frustrazioni dei fan incapaci di prendersela con il vero responsabile Episodio III. Che invece, al pari di questo, fu accolto positivamente dalla critica, anche quella molto quotata. Insomma, neanche la soddisfazione di fare come i grandi artisti belli e dannati, incompresi in vita e celebrati dopo la morte. Che smacco.
Una volta la critica era boriosa, impegnata, non aspettava altro che un blockbuster del genere per sfogare la sua sufficienza da intellettuale di sinistra e mettere al rogo. Peggio dell'Inquisizione. Superfluo citare il Morandini, che definì Guerre stellari "una gran baracconata tecnologica, madornale favola di avventura".
Nessun rimpianto per quella critica lungimirante come Giulio Argan davanti allo scherzo delle teste di Modigliani. Ma ora si è passati davvero all'estremo opposto. Una critica lecchina e perbenista, soprattutto perché non vive più nei dizionari (che consulti una volta che li hai già comprati), ma sul web, dove i vari siti di cinema vivono di sponsorizzazioni. I tempi sono proprio cambiati.
Ma proprio perché i tempi cambiano, la nostalgia è l'ancora di salvezza. Magari per qualche teenager sarà un'esperienza ex novo, ma io non ci provo neanche a svincolare questo film dall'ottica del PARAGONE. Non sarei onesto se lo facessi. Quello che Hegel chiama lo Zeitgeist, lo spirito del tempo, riguarda anche Star Wars come ogni prodotto artistico. Il cinema non fa certo eccezione. Dunque non mi sono illuso neanche per un attimo di ritrovare quello SPIRITO, quell'ATMOSFERA che Lucas ha letteralmente inventato 40 anni fa. A tratti forse qualcuno l'avrà vissuta, ma si tratta di proiezione, non di un valore endogeno dell'oggetto. Un po' come quando riapriamo il baule dei vecchi giocattoli e siamo invasi dai ricordi.
Questo film ha dunque un valore ESTRINSECO, cioé tanto è più bello tanto più rimanda al passato? Non necessariamente. E anche se la sceneggiatura ce l'ha messa davvero tutta per tirarsi questa zappata sui piedi, sarebbe ingeneroso privare Episodio VII di vita propria, se non altro per il CORAGGIO, la BUONA VOLONTA'. E ha comunque suscitato (almeno in me) la curiosità di andare avanti. Ma basta con la filosofia e vediamo cosa funziona e cosa non funziona in questo nuovo capitolo, cominciando proprio dalla sceneggiatura.
Sceneggiatura: 4
Con i nuovi episodi Lucas aveva dimostrato di essere un buon regista ma un pessimo sceneggiatore. Incongruenze, sviste clamorose, idee poco chiare sembravano rigirare le carte in tavola ad ogni film, lasciando un inevitabile vuoto narrativo al termine de La vendetta dei Sith. La produzione richiama così il provetto Lawrence Kasdan, sceneggiatore dell'Impero ma anche di film bellissimi come il primo Indiana Jones e Il Grande Freddo. Ma anche di film un po' meno belli (vedasi L'acchiappasogni di cui è inoltre regista). Affiancato alla scrittura dallo stesso J.J. Abrams, più che un sequel questo "risveglio" sembra un remake lustrato a nuovo, molto SCALTRO e SCHEMATICO. SCALTRO perché riproporre i MEDESIMI SNODI NARRATIVI è la via più rapida ed efficace per riagganciarsi alla trilogia classica (il valore estrinseco di cui parlavo prima), in modo da RASSICURARE i fan storditi dagli ultimi film di Lucas. Una piccola ruffianata, ma fatta con cuore.
Schematico, o peggio DIDASCALICO, perché non è solo la trama - con l'ennesima Morte Nera, l'ennesimo confronto padre figlio e poi basta se no spoilero - ad essere un giochino ripetitivo, con un collage raffazzonato della storia originale. E' la continua presenza di citazioni assolutamente AUTOREFERENZIALI a stupire, come il ripetere (paro paro) le frasi di Una nuova speranza, come definire il Falcon "un pezzo di ferraglia" e altre che sentirete a gogò. Funzionano, sì. Ma a cosa? A fare di Episodio VII non tanto un remake, né un reboot, quanto piuttosto una RIEVOCAZIONE. Come se lo stesso Abrams, con grande modestia, facesse del suo film un museo senza troppe pretese di stravolgimento. Che umiltà encomiabile!
Salvo poi tradirsi con l'ARROGANZA di un colpo di scena davvero non richiesto, per niente in linea col passato ma con l'attualissima mania del "totomorto", pane quotidiano delle serie TV alla Game of Thrones - Serie che non mi dispiace affatto, è brillante e con dei bellissimi dialoghi, ma con un'eleganza epica davvero prossima allo zero -.
Ben poco profonda è anche la trattazione della Forza, che sembra più un fatto di consapevolezza che di addestramento. C'è una sequenza interminabile, al limite dello snervante, in cui Kylo cerca di estrarre informazioni dalla mente di Rey ma trova resistenza. E addirittura si vede rigirata la frittata. Non solo, la nostra Rey si trasforma in una navigatissima Jedi nel giro di pochi minuti, in grado di padroneggiare la Forza nonché - come se non bastasse - una formidabile spadaccina. Ma perché fare noiosissimi addestramenti da Yoda quando puoi avere la raccomandazione di Abrams? Inverosimile il tira e molla del duello finale, non proprio come quello tra Yoda e Palpatine, ma poco manca. Non che la spiegazione coi miticlorian mi avesse convinto, ma qui siamo davvero a un livello di SEMPLIFICAZIONE grottesca.
Altre volte lo svolgimento è soltanto PREVEDIBILE e non suscita altro che noia, perché tutto ciò lo hai già visto e sai già come andrà a finire. Vedasi la battaglia finale. Yawn.
Fotografia: 8
E' l'unica cosa che davvero funziona. E molto bene, occorre ammetterlo. Il digitale è perfetto ma non invasivo, e soprattutto si affianca molto bene ai pupazzi ancora presenti nel covo di Takodana, ottimo equivalente del porto spaziale di Mos Eisley.
Ma non solo. Finalmente esploriamo, con perizia di dettagli, il Millenium Falcon anche nei suoi compartimenti segreti, quelli che Han usava per il contrabbando. I computer riprendono quelli originali, compreso il reticolato giallorosso della contraerea che è lo stesso di Episodio IV. L'interno della base Starkiller ricalca la Morte Nera e i vari pannelli non sono unicamente scenografici ma sorprendentemente INTERATTIVI. Si vede, e molto bene, la mano di Mindel, ormai pretoriano di J.J. Abrams.
Il voto è buono ma non raggiunge l'eccellenza perché di "invenzioni" visive vere e proprie non ce ne sono. Perché chiamare Jakku un pianeta desertico che poteva tranquillamente essere Tatooine è una scelta misteriosa. Per il resto la fotografia non fa che ricalcare la trama, facendo scopiazzature o collage veri e propri. Il pianeta con la base Starkiller è la somma oggettiva di una Morte Nera + luna boscosa di Endor. Poco avvincente l'ultimo attacco aereo dall'esito scontato e già visto: ancora insuperato è il lungo primo assalto degli X Wing con i dettagliatissimi dialoghi via radio.
Personaggi: 6-
Che i vecchi la facessero da padroni era impensabile. Sono vecchi diamine! E Leia si regge a malapena in piedi, e non ha NULLA (ma proprio nulla) di quelle espressioni di velenoso sarcasmo all'origine dei bellissimi siparietti con Han. Ma mentre Luke e Leia sono davvero marginali, il sempre ottimo Solo fa il suo per lunghi tratti. E fa veramente commuovere, perché quello è (davvero) il VECCHIO CUORE ancora pulsante che tutti vogliamo. Sempre con la consueta disinvoltura e ironia, è lui a "metterci la faccia", potremmo dire, anche nella commercializzazione mediatica del film. Ma se è il 73enne Harrison Ford a dover tenere su la baracca, significa che qualcosa non va. Siamo onesti: dei nuovi personaggi ci importava poco o nulla, eppure almeno Boyega ci mette impegno e personalità, e nella prima mezz'ora è molto più incisivo degli altri. Ma quando riappare Han non c'è più storia: la voglia di "sentirsi a casa" ha il sopravvento e se dovessimo scegliere chi togliere di mezzo tra la coppia Han/Chewbacca o Finn/Rey nessuno avrebbe dubbi. Forse li aveva il solo Abrams.
A parte questo Boyega è brillante, ironico il giusto, l'acerba Rey unisce l'energia a una certa dolcezza. E crescerà, come l'imberbe Luke che da Una Nuova Speranza a Episodio VI passò dall'acqua al vino.
Ma veniamo a Kylo Ren, inevitabilmente il più discutibile. Adam Driver è un ottimo attore, che denota però una formazione visibilmente TEATRALE. Lo si capisce da come gestisce l'espressività in modo intimo, interessato più all'IMMEDESIMAZIONE INTERIORE di un seguace del metodo Stanislavski che all'esuberanza cinematografica del cattivo di turno. Paradossalmente Hayden Christensen, meno sofisticato nelle tecniche espressive, risultava al contrario molto più in parte con i suoi sguardi trucidi e il suo fare da belloccio arrogante nei panni di Anakin Skywalker. Possiamo - ma non dobbiamo, eh - comprendere l'intenzione VOLUTA di dare a Kylo Ren il ruolo del pasticcione immaturo, apprendista e non ancora Sith, per cui potrebbe anche funzionare il volto scapigliato di Adam Driver. Ma vederlo con quella maschera e il vocione artificiale lo riduce all'infelice rango di caricatura goffa di Darth Vader, oggetto di infinite e malriuscite imitazioni di cui questo Kylo Ren è purtroppo l'ennesima di una lunga (e triste) serie. Era proprio necessario fargli indossare la maschera? Perché questa ricerca esasperata di una emulazione che poi non si rivela all'altezza? Almeno il tanto criticato Darth Maul era un Sith diverso, originale, e comunque mille volte più carismatico di Kylo Ren. Lui no, non si farà, perché è sbagliato in nuce.
Colonna sonora: 6-
Williams non è più un giovanotto. La colonna sonora non presenta temi incisivi e martellanti come lo storico Darth Vader's Theme (meglio noto come Marcia Imperiale), e ad emozionare sono le riproposizioni del tema della Forza. Che però a volte non parte quando dovrebbe, come durante il tramonto su Jakku. Avevo già iniziato a canticchiarlo ma ho solo ricevuto una trafila di note vagamente simili. L'immagine chiama, la musica non risponde. Peccato, perché la coordinazione tra regia e colonna sonora contribuiva alla perfezione della trilogia classica, ma era anche una delle (poche) cose funzionanti negli Episodi I e II.
Ritmo: 5
Il primo tempo è più che godibile. Il secondo è decisamente prevedibile con parecchie cadute di stile, in modo da rendere eccessiva la durata di due ore e un quarto. Troppo lunga la sequenza del confronto cerebrale tra Rey e Kylo.
Emozione: 4
Scordatevi di ritrovare l'aria di misticismo legata alla Forza. Quella proprio non c'è. Sembra più un mood temporaneo dei protagonisti, che si accende e si spegne. Ma come non la "sentono" loro, non la sente nemmeno il pubblico. Pertanto "Il risveglio della Forza" coinvolge IN SUPERFICIE, ma non emoziona interiormente. Quella sensazione di CRESCERE insieme ai propri beniamini durante la visione del film è tra le più piacevoli sensazioni che abbia provato vedendo un film. E per questo faceva di Star Wars la mia saga preferita. Ma qui è del tutto assente. Non c'è teoria né pratica, non ci sono citazioni in merito. Non c'è soprattutto INDAGINE della Forza. Figurarsi se poi si possa subire il fascino del Lato Oscuro, tutt'altro che seducente nelle vesti di Kylo Ren.
Conclusioni.
E' un film da 5+.
Insufficiente ma non gravemente. In cui non è tutto da buttar via, ma c'è anche poco da salvare.
COSA FUNZIONA. Funziona l'atmosfera iniziale, funzionano le scenografie e quella sensazione di sentirsi "a casa". Sempre fortissimo Han, nonostante l'età. Grande cuore ha anche Chewbacca. Desta curuiosità per l'Episodio VIII.
COSA NON FUNZIONA. Non funziona la ragion d'essere di questo film, fatto con ingredienti ESAURITI. La saga era conclusa e non si sentiva la necessità di andare avanti. La trama è ritrita, a tratti noiosa. Non funziona la Forza, che di mistico ha ben poco. Se il film coinvolge certamente non tocca in profondità. I personaggi hanno mordente ma pesa la figura goffa di Kylo Ren.
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rondo17
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giovedì 26 ottobre 2017
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bentornati
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Dopo anni rivediamo sui grandi schermi la continuazione di una saga che segnato generazioni. Sinceramente, mi aspettavo di più, come in molti, credo. Sarà stata l'enorme aspettativa intorno al film, ma qialcosa in più e di più "realistico" potevano metterci. Confidiamo nella tradizionme dei primi film della trilogia. Battiti al cardiopalma per aver rivisto la principessa ricordando com'era bella nel 4, 5 e 6., Ford un pò bollito, stanco. ma il ganzissimo Solo non si può scordare così. più fierezza nel nemico ci vorrebbe: ora sembra la versione sfigatissima di Jon Snow o di un giovane Piton.
Ne vogliamo sapere di più
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pedro
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giovedì 28 dicembre 2017
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statene alla larga. non perdete nulla
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Non essendo un gran fan di star wars forse non dovrei scrivere la mia critica. Ma le funzioni di questi interventi sono anche quelle di dare dei (modesti) consigli o una orientazione ad eventuali visori.
Quindi:
non sono un gran fan, però ho visto alcuni episodi dei primi anni del millenio e non mi sono affatto dispiaciuti.
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Non essendo un gran fan di star wars forse non dovrei scrivere la mia critica. Ma le funzioni di questi interventi sono anche quelle di dare dei (modesti) consigli o una orientazione ad eventuali visori.
Quindi:
non sono un gran fan, però ho visto alcuni episodi dei primi anni del millenio e non mi sono affatto dispiaciuti.
Questo episodio però mi è risultato insipido, senza contenuto, con situazioni ridicole e completamente inverosimile (si, anche un film di fantascienza deve risultare “verosimile”).
Solo un esempio. Il prigioniero più importante dell’impero viene scortato, non si sa dove e perchè, da un solo guardiano. Il quale risulta essere anche l’unico “dissidente” dell’impero. Accede quindi, con il prigioniero, ad un caccia dell’impero con cui fugge non prima di quasi distruggere l’astronave madre dell’impero.
Vediamo: gli USA catturano il “chapo Guzman”. Lo mandano quindi con un solo poliziotto di scorta (tra l’altro già sospetto di aver simpatia per il cartel di Sinaloa) a fare un giro per la base Andrews dove questo poliziotto può quindi avvicinarsi ad un F35, entrarvi col Chapo, farlo partire e scappare facendo strage dei restanti f35 parcheggiati. Una volta fuggito, il poliziotto, non il chapo, finisce subito nell’unico luogo in messico in cui è custodito il tesoro del chapo. Se ne impossessa e diventa il nuovo Chapo.
No dai. Una qualsiasi trama, anche di un cartone animato, deve avere una trama contestuale verosimile.
Questo film è realmente inguardabile e, a meno che non siate uno di quelli/e che vanno alle convention di star wars, statene alla larga. Non perdete nulla.
Ps: non ho nulla di preconcetto contro star wars ed a prova di questo potete leggere ciò che ho scritto su uno dei documentari migliori visti ultimamente “Bright Lights: Starring Carrie Fisher and Debbie Reynolds”
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elpanez
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giovedì 17 dicembre 2015
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un capolavoro per i fan, ma solo per loro?
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A parer mio il film lo bisogna vedere da due punti di vista differenti, quello cinefilo e quello fan. Da quest'ultimo posso dire che è magnifico ritornare in sala e rivedere la famosissima scritta iniziale, i personaggi che hanno accompagnato la nostra infanzia,... Inoltre la trama di questo episodio VII segue quasi esattamente la trama dell'episodio IV, il che è un bene siccome è stato iil primo, quindi rivedremo il famosissimo bar di Jabba in modo naturalmente diverso, una nuova morte nera e molto altro di convincente e che mette i brividi.
Passando al lato cinefilo non ci ha azzeccato completamente J.J. Abrams. A livello registico il film parte come un treno spiegandoti un sacco di faccende, il che è un bene, ma a tre quarti si spegne per un 20 minuti che potevano riassumere in 5 minuti.
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A parer mio il film lo bisogna vedere da due punti di vista differenti, quello cinefilo e quello fan. Da quest'ultimo posso dire che è magnifico ritornare in sala e rivedere la famosissima scritta iniziale, i personaggi che hanno accompagnato la nostra infanzia,... Inoltre la trama di questo episodio VII segue quasi esattamente la trama dell'episodio IV, il che è un bene siccome è stato iil primo, quindi rivedremo il famosissimo bar di Jabba in modo naturalmente diverso, una nuova morte nera e molto altro di convincente e che mette i brividi.
Passando al lato cinefilo non ci ha azzeccato completamente J.J. Abrams. A livello registico il film parte come un treno spiegandoti un sacco di faccende, il che è un bene, ma a tre quarti si spegne per un 20 minuti che potevano riassumere in 5 minuti. Per quanto riguarda la sceneggiatura hanno cercato di "imitare" i famosissimi aforismi della saga storica ma riuscendoci poco. La trama è stabile, con molti picchi di qualità ma anche con molte cose che sanno di già visto, ma non in senso buono, proprio copiato e incollato! La fotografia è stupenda, paesaggi indimenticabili e degni del nome che porta la pellicola. Gli attori sono discreti, ne ottimi ne scarsi.
Lo consiglio al cinema?
Per un fan ASSOLUTAMENTE
Per un individuo che spera in un capolavoro come la saga iniziale senza alcun errore a livello cinematografico NO, troverete un sacco di clichè che faranno storcere il naso e battutine a volte divertenti ma a volte fastidiosi a livelli estremi.
Buona serata!
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icutino
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sabato 2 gennaio 2016
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un risveglio di citazioni
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Star wars episodio VII è ambientato più di trent’anni dopo le vicende della trilogia originale diretta da George Lucas. Il film riprende le vicende della galassia lontana lontana inaugurando con questa pellicola una nuova trilogia sequel.
J.J Abrams produttore e regista, ci introduce in nuovi scenari che ricordano molto il passato di Star Wars.
L’inizio del film promette bene, vengono introdotti nuovi protagonisti e ci si trova subito nel bel mezzo dell'azione, proseguendo però, il film sembra perdere di sostanza, scivolando gradualmente nella pura nostalgia e avvitandosi nelle numerosissime citazioni dei vecchi episodi. L’entrata in gioco dei vecchi protagonisti sembra confermare la senzazione tipica di chi si trova davanti a un déjà vu.
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Star wars episodio VII è ambientato più di trent’anni dopo le vicende della trilogia originale diretta da George Lucas. Il film riprende le vicende della galassia lontana lontana inaugurando con questa pellicola una nuova trilogia sequel.
J.J Abrams produttore e regista, ci introduce in nuovi scenari che ricordano molto il passato di Star Wars.
L’inizio del film promette bene, vengono introdotti nuovi protagonisti e ci si trova subito nel bel mezzo dell'azione, proseguendo però, il film sembra perdere di sostanza, scivolando gradualmente nella pura nostalgia e avvitandosi nelle numerosissime citazioni dei vecchi episodi. L’entrata in gioco dei vecchi protagonisti sembra confermare la senzazione tipica di chi si trova davanti a un déjà vu.
Han Solo è ancora l’indisciplinato e ribelle capitano del Millenium Falcon, interpretato da un Harrison Ford un po’ sotto tono. Carrie Fisher è ora il generale della Resistenza, Chewbecca, C-3PO e R2D2 non hanno bisogno di presentazioni. Nella trama i vecchi personaggi si fondono con i nuovi protagonisti della serie senza però lasciare loro il dovuto spazio. Si, Kylo Ren ha molte potenzialità come nuovo cattivo, ma è appena abbozzato così come il famigerato Leader Supremo. Rey e Finn hanno più attenzione e vengono approfonditi di più anche se a tratti anche la loro parte appare superficiale. La Forza poi sembra aver perso quel carattere sacro diventando una specie di accessorio usabile anche dai non inziati, senza la guida di un mentore che insegni a dosarla e ne trasmetta il significato.
In conclusione, episodio VII sembra solo accennare una nuova strada per la saga di Guerre Stellari, ripiegando però su modelli già visti che sicuramente faranno contenti i fan della serie, lasciando però l’amaro in bocca a chi si aspettava delle vere novità nell’universo di Star Wars.
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thief
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giovedì 17 dicembre 2015
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eccitante l'attesa ma disarmante l'episodio
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Star Wars – Finalmente un nuovo episodio... Non vedevo l’ora... queste sono state le frasi di molti fans che ieri avevano invaso la sala del cinema, bambini jedi e genitori maestri, tutti lì per un tuffo tra passato e presente. Ecco, iniziammo a entrare, l’attesa di questa eterna pausa inizia a farsi sentire, diventando estenuante al sentir l’inizio della colonna sonora e, Star Wars è tornato. Le persone applaudivano, erano felici nel vedere un nuovo episodio, si rivedevano nei tanti bambinio che ci circondavano durante il loro primo rullo della saga. A ogni comparsa o ad ogni oggetto che comparve, rubando un ricordo nel tempo, le persone si emozionarono e applaudirono come fossimo a teatro, volevano salutare i loro amici rimasti nella scatola per lungo tempo.
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Star Wars – Finalmente un nuovo episodio... Non vedevo l’ora... queste sono state le frasi di molti fans che ieri avevano invaso la sala del cinema, bambini jedi e genitori maestri, tutti lì per un tuffo tra passato e presente. Ecco, iniziammo a entrare, l’attesa di questa eterna pausa inizia a farsi sentire, diventando estenuante al sentir l’inizio della colonna sonora e, Star Wars è tornato. Le persone applaudivano, erano felici nel vedere un nuovo episodio, si rivedevano nei tanti bambinio che ci circondavano durante il loro primo rullo della saga. A ogni comparsa o ad ogni oggetto che comparve, rubando un ricordo nel tempo, le persone si emozionarono e applaudirono come fossimo a teatro, volevano salutare i loro amici rimasti nella scatola per lungo tempo.
Devo dire che il film è stato un piacevole flash back del passato, sono riusci a rispettare le origini senza esagerare. Gli effetti speciali non sono invadenti e non ci sono troppi personaggi, è stato un buon mix tra passato e presente. La storia è abbastanza coerente con la saga, anche se devo dire che il collegamento non lo si capisce subito ma viene spiegato abbastanza durante il film. Quello che più ha dispiaciuto e vedere un cast, parlo di quello nuovo, completamente privo di sensazioni. Non sembrava che fossero in uno dei capolavori della Saga e questo un pò ha sinceramente deluso. Un'altra delusione è come hanno improntato i dialoghi degli attori, cioè si passava a parlare della forza e del lato oscuro, ha faccette e battutine che poco, a parere personale, sarebbe centrate con questo tipo di film.
In conclusione è stato un buon risveglio, forse però l’attesa questa volta ci ha fatto sperare in qualcosa di più, in qualcosa più da star wars e meno disney. Vi invito ad andarlo vedere solo per il rispetto al vecchio cast che dimostra come la vecchia scuola di fare cinema non ha nulla a che vedere con la nuova
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derbegeistert
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giovedì 17 dicembre 2015
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buon film rovinato da troppa carne al fuoco.
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Star Wars: The Force Awakens si svolge circa 30 anni dopo i fatti narrati nell'episodio VI, ovvero il terzo film della trilogia originale, ritrovando nel proprio cast alcuni degli attori che hanno reso celebre questa saga e proseguendone la narrazione.
Luke Skywalker - l'ultimo jedi - si è auto esiliato diventando introvabile. Una mappa stellare indica però il punto in cui egli si troverebbe ed i membri del Primo Ordine guidati da Kylo Ren, successore spirituale di Darth Vader, vogliono appropriarsene ad ogni costo.
Il fatto di proseguire la narrazione della trilogia originale, unendo nuovi personaggi carismatici a personaggi ormai considerati leggendari, sarebbe stata un'ottima ricetta per confezionare il film perfetto per l'universo Star Wars.
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Star Wars: The Force Awakens si svolge circa 30 anni dopo i fatti narrati nell'episodio VI, ovvero il terzo film della trilogia originale, ritrovando nel proprio cast alcuni degli attori che hanno reso celebre questa saga e proseguendone la narrazione.
Luke Skywalker - l'ultimo jedi - si è auto esiliato diventando introvabile. Una mappa stellare indica però il punto in cui egli si troverebbe ed i membri del Primo Ordine guidati da Kylo Ren, successore spirituale di Darth Vader, vogliono appropriarsene ad ogni costo.
Il fatto di proseguire la narrazione della trilogia originale, unendo nuovi personaggi carismatici a personaggi ormai considerati leggendari, sarebbe stata un'ottima ricetta per confezionare il film perfetto per l'universo Star Wars. Purtroppo non è un caso se uso il condizionale. Infatti, nonostante il film sia più che apprezzabile e con scene comiche ben inserite, soffre di alcuni errori nella gestione dei personaggi, di incongruenze e di buchi nella sceneggiatura che ne ridimensionano notevolmente il livello.
Kylo Ren, potente, carismatico ma non ancora riconosciuto come leader indiscusso, viene presentato esattamente come a suo tempo venne presentato Darth Vader, ma i dettagli sulla sua storia personale vengono sviscerati troppo frettolosamente e gestiti male, fino a farlo apparire come una specie di cosplayer del signore dei Sith, con tanta forza e altrettanti problemi mentali.
Anche il trooper convertito Finn fa un'ottima apparizione, assistendo alla morte di un suo compagno e venendo per questo risvegliato dal condizionamento mentale a cui sono sottoposti tutti i troopers. Questa conversione avrebbe meritato un approfondimento che non c'è stato, soprattutto dato che è avvenuta in una scena molto intensa, degna più di un film di guerra che di un uno di fantascienza. Invece il nostro Finn passa in un lampo da assaltatore di villaggi ad un qualcosa che in certi momenti ricorda Ciuchino di Shrek.
La protagonista femmine Rey sopporta una vita durissima in un pianeta desertico popolato dalla peggior feccia galattica solo perchè aspetta il ritorno di sua madre che l'aveva abbandonata li da piccola. Il momento in cui riesce a ritrovarla anzichè essere trattato con la considerazione che si sarebbe meritato non viene trattato affatto, lasciando intatte una serie di domande piuttosto importanti e facendolo sembrare l'incontro con una conoscente che non si vedeva dal giorno prima.
Un personaggio del tutto sprecato invece è il capitano Phasma, ovvero il trooper dall'armatura cromata. Non si capisce come mai abbiano deciso di farlo interpretare da una bella donna dalla statura fuori dal comune (1,91 metri) come Gwendoline Christie se poi non solo la si fa apparire solo in un paio di scene insignificanti, ma per giunta non si toglie mai il casco facendola sembrare un uomo doppiato da una donna.
Per quanto riguarda il resto, troppe volte il film sembra esageratamente pregno di cammei e citazioni, oltre ad essere un film tronco con un finale che dichiara apertamente la preparazione di un seguito ed il fatto che molto probabilmente è il primo capitolo di una nuova trilogia.
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kar22
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domenica 20 dicembre 2015
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il risveglio della forza o una nuova speranza?
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Seguito dell'episodio VI(il ritorno dello jedi), il nuovo capitolo di Star Wars, episodio VII(Il risveglio della forza) dovrebbe rappresentare l'inizio della nuova trilogia di Star Wars. Più che un capitolo ammetto che mi è parso un 'remake', ma che dico remake....se il film non fosse fatto dalla lucas film, dire un vero e proprio plagio, peggiorato rispetto al film capostipite. Troppe somiglianze con l'episodio IV, che non andrò ad elencare per non spoilerare a chi non ha visto il film. Ma sono veramente troppe per essere sopportabili. Il film presenta anche colpi di scena, ma tutti estremamente prevedibili, al punto da poter dire che non vi sono veri e propri colpi di scena nel film.
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Seguito dell'episodio VI(il ritorno dello jedi), il nuovo capitolo di Star Wars, episodio VII(Il risveglio della forza) dovrebbe rappresentare l'inizio della nuova trilogia di Star Wars. Più che un capitolo ammetto che mi è parso un 'remake', ma che dico remake....se il film non fosse fatto dalla lucas film, dire un vero e proprio plagio, peggiorato rispetto al film capostipite. Troppe somiglianze con l'episodio IV, che non andrò ad elencare per non spoilerare a chi non ha visto il film. Ma sono veramente troppe per essere sopportabili. Il film presenta anche colpi di scena, ma tutti estremamente prevedibili, al punto da poter dire che non vi sono veri e propri colpi di scena nel film. La sceneggiatura è una delle peggiori che ho potuto osservare ultimamente: buchi nella narrazione, dialoghi al limite(e forse ben oltre il limite) della stupidità, personaggi inconsistenti e/o piatti e/o banali fino alla noia. Oltre a ciò, novità assoluta nel panorama Star Wars sono i cattivi: mentre in tutti i film precedenti i 'cattivi' agivano sempre per dati interessi(economici/imperialistici per la confederazione, autoritativi per l'impero galattico), qui sembra che i 'cattivi' del film, il 'Primo Ordine' agisca solo per uccidere un eroe della trilogia IV-V-VI.......distruggendo pianeti e massacrando tutto ciò che incrocia sul cammino. La colonna sonora è favolosa ma solo perchè è quasi del tutto quella del primo film, l'episodio IV. La regia, al contrario della sceneggiatura e della colonna sonora(del tutto copiata dall'episodio IV) è ottima, forse l'unico merito del film. Le riprese sono ottime, inquadrature perfette ed effetti speciali di, mi si passi il gioco di parole, prim'ordine. Vedendo questo film si notano i collegamenti con l'universo di star wars 'non cinematografico'. Tutte occasioni sprecate: dallo stormtropper comandante in armatura di ferro(introduzione sprecata in maniera quasi ignobile verso la fine del film), allo stormtropper con l'arma elettrica che para le spade laser(lasciamo perdere pure questo qui per la fine che fà), i caccia TIE neri e non bianchi(ci sono motivi di storia di star wars perchè sono così) e via dicendo. L'unica nota positiva del film(rispetto ai precedenti capitoli) è la mira degli assaltatori imperiali, che risulta notevolmente migliorata rispetto ai primi film. Una perla in un deserto di nulla. Sconsigliato vivamente ai fan di Star Wars, consigliato solo a quelli più sfegatati o a chi non a mai visto i primi 3. Per chi al contrario cerca un film di fantascienza semplice, divertente e ben fatto(senza importarsi che sia Star Wars o meno) il film lo consiglio. Anche se costoro farebbe meglio a vedersi l'episodio IV(una nuova speranza), che è molto simile e molto meglio sotto ogni punti di vista(tolti gli effetti speciali, unica nota veramente positiva del film). Più che 3 stelle il film è da 3 stelle e mezzo: ben fatto a livello di regia, ottimi effetti speciali, colonna sonora favolosa(sarà ripresa dal capostipite, ma è ancora molto bella), ma buchi mpressionanti a livvelo narrativo cronologico, inconsistenze di trama, personaggi piatti e/o banali(ergo tediosi) in genere pessima sceneggiatura(che fà disastri quando non ricopia l'episodio IV). Buono da vedere con gli amici, film di fantascienza di medio livello, c'è molto meglio ma c'è anche molto peggio.
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