Anno | 2015 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | Italia |
Durata | 103 minuti |
Regia di | Vittorio Sindoni |
Attori | Stefania Rocca, Vincenzo Amato, Moise Curia, Giulia Bertini, Pino Caruso, Paolo Sassanelli Luigi Diberti. |
Uscita | giovedì 21 aprile 2016 |
Distribuzione | Zenit Distribution |
MYmonetro | 2,48 su 4 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
|
Ultimo aggiornamento venerdì 22 aprile 2016
Il regista ha dedicato il film a tutte le persone che soffrono di disabilità mentale e alle loro famiglie che, accanto a loro, subiscono falso pietismo o indifferenza.
CONSIGLIATO NÌ
|
In un piccolo centro della Sicilia, il giovane Francesco conduce una vita apparentemente normale assistito da una madre iperprotettiva, un padre dispotico e assente e una sorella premurosa. Il ragazzo soffre tuttavia di un disturbo mentale sempre più manifesto di cui anche i genitori saranno costretti infine a prendere atto, rimettendo in discussione l'equilibrio della famiglia e i destini del figlio.
C'è un piccolo borgo del Sud Italia con i suoi santi, il parroco, l'Arma, la processione votiva. Ci sono i residenti che vi abitano, facce note, che vivono in casupole troppo strette tra loro per non ficcanasare. E c'è Francesco, interprete suo malgrado di una diversità, additato dalla cittadinanza che lo chiama Ciccio Tamburo in nome della sua passione per la batteria. Le dicerie però non sono tutte maldicenze, e a Ciccio viene presto diagnosticata una sindrome dissociativa. Ha scatti d'ira incontrollati, incarna le sue paure nella figura di un immaginario Uomo Nero, si intrattiene con la contessa vicina di casa, con cui condivide la musica e la solitudine dell'isolamento.
Vittorio Sindoni negli ultimi anni ha diretto molta televisione e si vede. Sarà il suo ultimo lungometraggio, annuncia in conferenza stampa dove, inoltre, ribadisce la necessità di liberarsi dalla dittatura italiana della commedia, sensibilizza sul tema della disabilità che sceglie di chiamare "intellettiva" e non "mentale" perché «mentale fa rima con criminale», promuove il progetto del Teatro Patologico di Dario D'Ambrosi che all'interno del film si ritaglia uno spazio significativo nel finale. Temi sacrosanti su cui aprire un dibattito. Il suo cinema però non riesce a sostenerli. Perché il soggetto lavora, come troppa fiction, per accumulo di catastrofi (l'handicap del protagonista, la separazione dei genitori che segue l'adulterio del padre, la morte di quest'ultimo dopo aver contratto il diabete) dentro la cornice convenzionale e nazionalpopolare dello sceneggiato in prima serata.
Questo nonostante lo script di Angelo Pasquini e Maria Carmela Cicinnati, le musiche di Fabio Frizzi - che seleziona le tessere a tema "Ti regalerò una rosa" di Simone Cristicchi e addirittura i Decibel di A disagio - e il mestiere poco discutibile degli attori: oltre alla primadonna Stefania Rocca e a volti familiari del piccolo e grande schermo (Paola Quattrini, Paolo Sassanelli, Pino Caruso, Luigi Diberti, Vincenzo Amato) meritano di essere citati quelli più freschi di Giulia Bertini e soprattutto del bravo Moisé Curia, che qui ricorda da vicino Elio Germano. Chi ci parla, non si discute, è votato alla causa. A mancare è un'idea di regia che sappia tenere insieme i pezzi anziché, come da titolo, delegare il proprio pensiero ad altri.
ABBRACCIALO PER ME disponibile in DVD o BluRay |
DVD |
BLU-RAY |
||
€12,99 | – | |||
€12,99 | – |
Cast ad alti livelli tra i quali spiccano i protagonisti Stefania Rocca nei panni di Caterina e Moisè Curia nei panni di Ciccio, figlio di Caterina. Il film racconta come una famiglia di un ragazzo con disabilità mentali affronta la situazione all'interno del nucleo familiare e in relazione col mondo esterno. Nel film spicca "l'amore" dI una madre verso il figlio e [...] Vai alla recensione »
Capita a volte di andare al cinema senza uno scopo, questa volta lo è stato per me e così ho ricevuto questa sorpresa. Probabilmente un film che non sarei andato a vedere di mia spontanea volontà, ma in questo momento per chi vuole capire la consapevolezza del cinema italiano, che sta di nuovo dicendo qualcosa e lo dice in molte forme, da molte generazioni contemporaneamente.
Non è facile portare sullo schermo una storia vera come quella raccontata dalla sapiente mano di Sindoni in questo film. Le difficoltà che si affrontano quando la disabilità di un figlio entra in una famiglia sono immense e dolorose, e richiedono amore, cura, attenzione. E amore, cura e attenzione hanno generosamente speso gli attori che si sono presi, con umiltà e professionalità, la responsabilità [...] Vai alla recensione »
Il film, di grande impatto emotivo, tratta il difficile tema della quotidianità familiare in presenza di un componente affetto da disagio mentale. Con sapienza vengono descritti i differenti comportamenti dei membri della famiglia e come questi conducano all'incomunicabilità e alla disgregazione. Il disagio mentale, più ancora di quello fisico, crea una distanza incolmabile con il mondo che circostante [...] Vai alla recensione »
Tutto sommato un buon film anche se leggendo tutte le altre recensioni mi aspettavo un capolavoro assoluto. Sinceramente oltre la recitazione della Rocca,davvero lodevole ,non mi sembra che il resto del cast si esprima ai medesimi livelli. Anche la sceneggiatura non sempre riesce a farsi seguire volentieri,fra le alternanze dei ricoveri,di cure troppo palesemente errate e paesani con [...] Vai alla recensione »
Ci vuole coraggio.... coraggio per affrontare certe tematiche, coraggio ad interpretarle riuscendo ad inviare messaggi di solidarietà e non di vittimismo o in alcun modo pietosi per situazioni di disagio; vidi questo film tempo fa per la prima volta in una piccola sala cinematografica promosso da un'associazione locale, ne seguì un incontro/dibattito con il regista e l'attore [...] Vai alla recensione »
Capita a volte di andare al cinema senza uno scopo, questa volta lo è stato per me e così ho ricevuto questa sorpresa. Probabilmente un film che non sarei andato a vedere di mia spontanea volontà, ma in questo momento per chi vuole capire la consapevolezza del cinema italiano, che sta di nuovo dicendo qualcosa e lo dice in molte forme, da molte generazioni contemporaneamente. [...] Vai alla recensione »
solo una parola: SPETTACOLARE! consigliatissimo! grande Moise Curia
Ho visto il film è sono rimasta commossa dal dolore e dall'incredulità di una madre quando si accorge del deficit intellettivo del figlio. Un film toccante, gli attori sono meravigliosi
finalmente dopo anni torna il grande Vittorio Sindoni con questa pellicola toccante sulla disablità mentale. Uno straordinario e talentoso Moisè Curia e una grande band i Freschi lazzi e spilli, insieme alla mitica Stefania Rocca nei panni della madre del protagonista Ciccio interpretato da Moisè rendono il film uno spettacolo avvincente. Raccomandatissimo!
film splendido sulla disabilità mentale, interpretato da attori straordinari tra cui spicca Moisè Curia e Stefania Rocca. Bellissima anche la track dei titoli di coda dei Freschi Lazzi e Spilli. Raccomandato a chiunque abbia la sensibilità di capire un tema così importante.
film splendido sulla disabilità mentale raccomandato a tutti. Attori straordinari! Carine le canzoni della band del protagonista
Il film è commovente, la storia parla del dramma di una madre con un figlio con disturbi mentali . E assolutamente toccante , io sono uscita con le lacrime agli occhi. Gli attori sono bravissimi e Stefania Rocca in questo film è superba. Magnifico assolutamente da vedere!
un film che ti appassiona ,ti coinvolge,ti prende anima e cuore ,ti commuove,ti fa riflettere e ti fa sperare che le cose cambino.e se le persone diverse fossimo noi?complimenti grande coraggio ,che solo un grande uomo ed un meraviglioso regista poteva avere.attori grandi professionisti,musiche da brivido.non perdetelo ne uscirete arricchiti dentro.
La storia racconta in maniera crudemente vera la realtà di quelli che soffrono di disturbi psichiatrici. Commuove e ti entra dentro, ti obbliga a non voltare lo sguardo.
Il film è un piccolo gioiello per sensibilità e calore. Da vedere e far vedere per capire quello che molti pensano di conoscere già. Ottima la regia, le musiche, i costumi e la fotografia.
Abbraccialo per me ...quel figlio che pensavo di aiutare col mio amore di mamma. Questo sembra voler dire alla fine la mamma alla figlia che ha preso in mano la triste situazione familiare consegnando il fratello al gruppo musicale di una casa famiglia. Ciccio ...il protagonista ...dopo lotte sociali e familiari per farsi accettare ...lui che pazzo non si sente .
Abbraccialo per me ...quel figlio che pensavo di aiutare col mio amore di mamma. Questo sembra voler dire alla fine la mamma alla figlia che ha preso in mano la triste situazione familiare consegnando il fratello al gruppo musicale di una casa famiglia. Ciccio ...il protagonista ...dopo lotte sociali e familiari per farsi accettare ...lui che pazzo non si sente .
Impossibile restare indifferenti di fronte al dramma di tante famiglie che spesso trovano intorno a se soltanto ostilitá e pregiudizio. Andrebbe proiettato nelle scuole
UN FILM MAGICO, UNA STORIA BELLISSIMA CHE TI COINVOLGE DALL'INIZIO ALLA FINE, ATTORI STRAORDINARI, MOISE' CURIA E' DI UNA BRAVURA STREPITOSA ED IMMENSA, 10 STELLE.
Capolavoro, consigliatissimo, un film da vedere, storia stupenda e Moisè Curia sempre più STRAORDINARIO
E' uno dei più bei film usciti negli ultimi tempi. Un vero capolavoro del regista Vittorio Sindoni su un tema difficile come quello della disabilità intellettiva. Da vedere assolutamente perche è ben fatto ed anche per apprezzare l'eccellente interpretazione degli attori, Stefania Rocca e Moise Curia.
Film coraggioso, emozionante che parla ai sentimenti. Un ottimo cast per trattare di un tema tanto delicato quanto vero e reale, la disabilità mentale; complimenti al regista Vittorio Sindoni, a Moise Curia (Ciccio) e soprattutto a Stefania Rocca (Caterina - la madre), sempre una piacevolissima conferma che con la sua bravura ha fatto spiccare il volo alla pellicola.
Da madre sono rimasta colpita dai forte sentimenti che emergono in un tema così delicato. Ottima interpretazione degli attori principali.
Un film che emoziona e fa riflettere, l'amore incondizionato di una mamma per il figlio con disabilità intellettiva, raccontato con delicatezza e coraggio. Attori bravissimi, in particolare Stefania Rocca che con milioni di sfumature dalle più leggere alle più drammatiche, regala al personaggio una grandissima umanità e verità. Da vedere!!!
Film veramente toccante,con una splendida interpretazione di Stefania Rocca, che per una del nord interpretare una meridionale non è da tutti. Brava!!
Moisè Curia è un vero talento.. interpretazione stupenda, in ogni momento riesce a regalare forti emozioni.. è un giovane attore straordinario! Film commovente che ti pone davanti alla realtà senza mezze misure.. davvero bello.. consiglio a tutti di vederlo.
Per spiegare di cosa parla il suo ultimo film, Abbraccialo per me, Stefania Rocca cita Alda Merini quando si chiede:«Qual è il limite tra la creatività e la follia?». Nei panni di Caterina, la madre di Francesco detto Ciccio (Moisè Curia), affetto da una lieve forma di schizofrenia, Rocca tratteggia un ritratto che suggerisce un'altra domanda, ovvero fin dove riesce a spingersi l'affetto materno e [...] Vai alla recensione »
In un piccolo centro (siciliano?) vive una famiglia. Padre autoritario e poco attento ai figli (ma non ha tutti i torti a lamentare la sua emarginazione da parte della moglie). Madre (Stefania Rocca) premurosa e protettiva soprattutto verso il figlio maschio. Di più: morbosa, ossessiva. Francesco è un ragazzino speciale, appassionato di musica e soprattutto della batteria, eccentrico ed emotivo.
Funzionava meglio il Vittorio Sindoni delle commedie (Son tornate a fiorire le rose del lontano 1975). Qui il regista siciliano gioca in casa, a Capo d'Orlando, per raccontare la triste storia di Ciccio, un ragazzo affetto da sindrome dissociativa, con la passione per la batteria. La madre lo ama ma è troppo possessiva, l'egoistissimo padre non lo sopporta.