"Navajazo" è letteralmente un colpo di rasoio, una ferita che non si può rimarginare. È il titolo che ha scelto Ricardo Silva per il suo primo documentario, un viaggio antropo-lisergico negli abissi di Tijuana, terra di confine, città in cui si mescolano homeless e produttori pornografici, cantanti goth e junkies.
Navajazo è un lavoro senza sosta sul testo filmico, creato mescolando mockumentary e finzione, cinema del reale e videoarte, found footage e pornografia. Fuori da ogni schema di genere e da ogni recinto etico-filmico, la pellicola, senza filtro alcuno, porta lo spettatore in un mondo liminare.