In una Los Angeles futuribile, spostata in avanti nel tempo di una manciata di anni, il disincantato e introverso Theodore Twombly (un superbo Joaquin Phoenix che sa riempire la scena anche nei lunghi momenti di ascolto) cerca con poco successo di elaborare il dolore della rottura matrimoniale con Catherine (la spigolosa Rooney Mara). Lo fa soprattutto impegnandosi con passione e tenerezza nel suo lavoro di lettere scritte a mano in un sito web per conto terzi. Le persone, del tutto schiave degli smartphone e della tecnologia virtuale, vivono trascinandosi in un’algida solitudine scandita da auricolari e pseudocontatti che le isolano pericolosamente dal contesto. I rapporti si sono arenati, sono diventati (quasi) impossibili. I tentativi di Theodore di ricostruirsi una vita vera sembrano destinati al fallimento (paradigmatico l’incontro con la bella e straniante Olivia Wilde, nei cui occhi tutti vorrebbero perdersi). Sopravvivono sporadiche frequentazioni a misura d’uomo: il collega di lavoro fuori posto nel mondo virtuale che ci viene raccontato (il simpatico Paul di Chris Pratt, dai tratti ancora umani), un’amica di vecchia data destinata a diventare forse qualcosa di più (l’intensa Amy Adams, ormai sganciata dai ruoli precotti di inizio carriera) e la deliziosa figlioccia di quattro anni (Gracie Prewitt, un cameo che riscalda il cuore e invita a sperare nelle nuove generazioni). Il tempo libero di Theodore si consuma tra insulsi videogiochi tridimensionali e squallide chat erotiche. Finchè non arriva Samantha (la voce calda e sensuale di Scarlett Johansson, che ci accompagnerà per tutto il film e di cui finiremo per immaginare ogni espressione corporea), una OS virtuale che gli darà modo di aprirsi con rinnovata fiducia al mondo reale dopo un improbabile tentativo di materializzarsi nel corpo preso a prestito di una volontaria del sesso (la partecipativa Katherine Boecher). Spike Jonze, in questo caso anche sceneggiatore, indugia con la macchina da presa sul percorso di crescita interiore del protagonista. Anche se con qualche lentezza nello script riesce a raccontarci una bella storia sull’amore e sulla necessità di conoscere se stessi per poterlo vivere compiutamente. “Her” è un film intrigante che, pur nella brevità sincopata del titolo, ha davvero molte cose da dire e da insegnare sul futuro che ci aspetta.
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antonio montefalcone
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lunedì 17 marzo 2014
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“le persone deludono, i robot no”… her? sorprende!
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"Her" di Spike Jonze; toccante, geniale, mai banale, eccessivo, verboso o melenso; riflette e emoziona sull'amore e la vita, la scoperta di sé e dei propri desideri. E lo fa attraverso la mesta solitudine del suo protagonista in contrasto con le atmosfere calde dai colori vivaci della fotografia e le melodie romantiche dell’opera. Questa coinvolgente e interessante pellicola, grazie alla sensibilità del suo autore e di uno script raffinato ed esemplare (che si è meritato l’Oscar), mette in scena la malinconica condizione umana dei giorni nostri, che cerca aiuto nella tecnologia per ritrovare la sua umanità, senza rendersi conto di nascondercisi e rischiare di aumentare ancor di più alienazione e incapacità di relazione con sé e i propri simili.
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"Her" di Spike Jonze; toccante, geniale, mai banale, eccessivo, verboso o melenso; riflette e emoziona sull'amore e la vita, la scoperta di sé e dei propri desideri. E lo fa attraverso la mesta solitudine del suo protagonista in contrasto con le atmosfere calde dai colori vivaci della fotografia e le melodie romantiche dell’opera. Questa coinvolgente e interessante pellicola, grazie alla sensibilità del suo autore e di uno script raffinato ed esemplare (che si è meritato l’Oscar), mette in scena la malinconica condizione umana dei giorni nostri, che cerca aiuto nella tecnologia per ritrovare la sua umanità, senza rendersi conto di nascondercisi e rischiare di aumentare ancor di più alienazione e incapacità di relazione con sé e i propri simili. Eleganza visiva e cura formale, grandi interpreti (vedi Phoenix) anche quando sono solo voci (quella roca e sensuale della Johansson nell’originale), e una regia intelligente impreziosiscono ulteriormente un film assolutamente da non perdere…
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francesca50
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mercoledì 19 marzo 2014
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un capolavoro
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Non c'è altro da dire!!!oltre che se un film ne merita 5 questo va oltre le 5...
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