Lei |
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Un film di Spike Jonze.
Con Joaquin Phoenix, Scarlett Johansson, Amy Adams, Rooney Mara.
continua»
Titolo originale Her.
Drammatico,
durata 126 min.
- USA 2013.
- Bim Distribuzione
uscita giovedì 13 marzo 2014.
MYMONETRO
Lei
valutazione media:
4,09
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Emozioni che trascendono la materiadi no_dataFeedback: 400 | altri commenti e recensioni di no_data |
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lunedì 14 settembre 2015 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
In un mondo dove la capacità di esprimere i propri sentimenti si riduce sempre di più, Theodore scrive lettere “personali” nell’ufficio in cui lavora. Rimasto solo dopo la separazione con la moglie, trascorre le sue serate tra videogame e chat a luci rosse finché non acquista un innovativo sistema operativo che si rivelerà molto più di un semplice computer. Tra lui e Sam (questo il nome del OS) si crea istantaneamente un rapporto di complicità, portandoli a diventare amici, confidenti, amanti…
Theodore Twombly (Joaquin Phoenix) si dimostra da subito dotato di una sensibilità non comune alle persone del suo tempo. È questa sua capacità che gli permette di scrivere appassionanti e appassionate lettere per chi ormai non è più capace di esprimere emozioni. La stessa eccesiva sensibilità che però lo porta, dopo la fine del rapporto con la moglie, a chiudersi in se stesso e a mostrare il suo lato monotono, brontolone e noioso. Ma Theodore non è solo questo, il fuoco della speranza non si spegne mai in lui, come dimostrano i costumi e la scenografia che per tutta la durata del film sono in perfetta sintonia con lo stato d’animo del protagonista, rendendolo l’unica pennellata di colore sulla tela grigia etrasandata della sua vita. Il punto di svolta arriva con l’acquisto di OS1, un nuovissimo sistema operativo che secondo la pubblicità “è una coscienza” vera e propria. Infatti Sam (Scarlett Johansson che , purtroppo, non appare nemmeno in un fotogramma) dopo il breve scetticismo iniziale da parte di Theo ( che si ritrova a “ parlare con il mio computer”) riesce con parole semplici ma efficaci (“ non stai parlando al tuo computer, stai parlando con me”) a portare nella vita di Theo allegria e positività. Dall’allegria alla premura, passando per la gelosia e la sensualità, è incredibile come venga resa umana un’intelligenza artificiale grazie, oltre che ai dialoghi, alla sensazionale interpretazione della Johansson. Insieme Theo e Sam intraprendono un viaggio di crescita e consapevolezza di sé che porterà l’OS ad essere il punto di riferimento e presenza costante nella vita dell’uomo, dimostrandosi necessario e moderno grillo parlante. Infatti nonostante l’unica presenza “fisica” siaquella di Theo , Sam osserva il mondo dalla finestra aperta sul cuore dello scrittore, rievocando l’ HAL dell’odissea spaziale kubrickiana. Proprio come HAL , Sam osserva le persone e il mondo che la circondano, dimostrandosi capace di provare emozioni e prendere decisioni a seconda delle circostanze. Il rapporto uomo-macchina però qui non è conflittuale e (per certi aspetti) demonizzato ma anzi è usato come pretesto per poter raccontare la più classica delle storie d’amore in un modo atipico e originale.
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