Lei |
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Un film di Spike Jonze.
Con Joaquin Phoenix, Scarlett Johansson, Amy Adams, Rooney Mara.
continua»
Titolo originale Her.
Drammatico,
durata 126 min.
- USA 2013.
- Bim Distribuzione
uscita giovedì 13 marzo 2014.
MYMONETRO
Lei
valutazione media:
4,09
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Her: verificare aggiornamenti per amaredi Jules_WinnfieldFeedback: 775 | altri commenti e recensioni di Jules_Winnfield |
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mercoledì 1 aprile 2015 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Ambientata in un futuro non lontano dal nostro, in cui la tecnologia ha fatto passi da gigante, Spike Jonze ci propone una pellicola che mette in luce la fragilità umana nel creare e nel tentare di mantenere rapporti sociali ed emozioni reali, in cui l’uomo, più che della felicità, è ormai votato alla ricerca della “facilità”. Tutto ruota attorno alla figura del protagonista Theodor Twonbly (Joacquin Phoenix), snodandosi nella quotidiana drammaticità del suo matrimonio ormai sull’orlo del divorzio, cha causa in lui di un senso di noia e solitudine. L’acquisto di un Os (un sistema operativo cosciente) di nome Samantha ,darà drasticamente una svolta alla sua vita. Sperimenterà così, una insperata possibilità di vivere un rapporto del tutto nuovo col suo mondo relazionale, riscoprendo le esperienze, le bellezze e l’amore che non provava da un tempo. Allo spettatore viene proposta una fattispecie di relazione sperimentale alquanto insolita. Da un primo giudizio quasi scontato, appare quasi impossibile accettare un azzardato amore fra un uomo e il suo computer; eppure, via via che la storia si snoda, anche a cagione di un’ottima e indovinata sceneggiatura, l’improponibile diventa accettabile se non addirittura possibile, rendendo la storia straordinariamente verosimile. L’incredibile sinergia tra i colori caldi e le musiche romantiche, sembra entrare in contrasto con la solitudine del protagonista che fa da primo piano ad uno sfondo caratterizzato da una fotografia accesa e vivace. Jonze in definitiva, offre al pubblico un mera e debole visione dell’umanità, in cui oramai siamo stanchi delle persone. Della irrinunciabile e affannosa ricerca dell’apparire belli ed eleganti ad ogni costo. Ma tutto ciò, in termini di risultati, ci relega e ci confina negli angoli bui delle relazioni sociali di ogni giorno : non sopportiamo più la complessità del rapporto di coppia reale, siamo alla ricerca della “semplicità”, siamo alla ricerca di surrogati che ascoltino e soddisfino le nostre richieste, e che ci accettino. Davanti a quest’ottica malinconica, Samantha e Theodor vogliono disperatamente superare l’amore platonico, ma l’idea di “amore che non conosce limiti” si dissolve gradualmente nel film ,fino a spirare in un cielo, che Theodor può solo ammirare,chiudendo cosi il film.
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