Lei |
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Un film di Spike Jonze.
Con Joaquin Phoenix, Scarlett Johansson, Amy Adams, Rooney Mara.
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Titolo originale Her.
Drammatico,
durata 126 min.
- USA 2013.
- Bim Distribuzione
uscita giovedì 13 marzo 2014.
MYMONETRO
Lei
valutazione media:
4,09
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Un film che suscita nostalgia per il futurodi Giorgia MagarioFeedback: 100 |
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mercoledì 2 aprile 2014 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Her è un bel film, che in qualche modo ci rende possibile ancora credere nell'amore, anche se questo sopraggiunge da una fonte alquanto inaspettata. In un mondo futuro,ma non così distante da quello in cui viviamo oggi, popolato da uomini e macchine, computer che cantano, respirano, parlano come noi; dove il limite tra la vita reale e quella virtuale si fa sempre più sottile; in quel mondo che può spaventare per la sua vastità, ecco che scopriamo come sia inaspettato, pazzesco e incredibile l'amore. Che cosa realmente ci distanzi da quella vita io non posso saperlo, non so se davvero arriveremo a conoscere computer e sistemi operativi che ci conoscono meglio di quanto noi conosciamo noi stessi, con i quali affrontare difficoltà e condividere la vita di tutti i giorni, computer a cui manca solo un corpo per essere come noi, che ci stanno vicini in ogni momento nascosti nelle nostre orecchie...Computer pronti a scoprire il mondo come bambini, computer curiosi che si piegano sotto i sentimenti, computer muniti di coscienza, ma senza un briciolo di malignità o desiderio di prevaricazione. Forse è questo a cui il film vuole mirare, schierandosi contro una non troppo taciuta linea di tendenza che prende di mira le nuove e più avanzate tecnologie, riportandoci ad una concezione dell'amore che è paradossalmente primordiale e priva di ogni pregiudizio insensato, sia nei confronti dei computer ma, e soprattutto, degli esseri umani. Mi è capitato di riascoltare una canzone della colonna sonora del film, che ho scoperto intitolarsi Moon. Precisamente quella composta da Samantha, il sistema operativo la cui splendida voce appartiene a Scarlett Johansson, verso la fine del film. E mi sono ritrovata con una lacrima al bordo dell'occhio che non so proprio spiegare da dove sia venuta, e subito dopo ne è scesa un'altra. Di per se il film non è commovente, o almeno non credo sia quello l'intento primario, ma l'ingenua dolcezza di quella musica artificiale deve avermi, come si suol dire, toccato qualche corda nel profondo e risvegliato un sentimento di nostalgia che non sapevo di poter provare...: quello per il futuro. Gli esseri umani che popolano quel mondo non sono affatto diversi da come siamo noi ora eccetto che per un particolare: una mente più aperta, più sensibile. Un obbiettivo da raggiungere insomma, e da non temere.
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