jayan
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lunedì 12 ottobre 2009
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un caleidoscopio di immagini che non commuove
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Si vede nel film la mano di un grande regista. La fotografia è splendida. Purtroppo è solo un caleidoscopio di immagini che non commuove, non suscita emozioni, è di una bellezza perfetta ma fredda. Ed è stato girato di fretta. Non si ferma su una scena (escluso alcune) per più di una manciata di secondi. E quando appaiono attori importanti come Leo Gullotta li fa recitare per poco tempo. E' vero che l'autore vuole rappresentare la corsa del tempo, ma questo è un tempo troppo, eccessivamente veloce. Ci sono anche troppi attori, quasi tutti gridano, in dialetto o quasi. Alcuni attori si confondono (come la madre di lei). I due attori principali recitano freddamente. Ormai grandi film come "Nuovo cinema Paradiso", o "L'uomo delle stelle", o ancora il penultimo, straordinario "La sconosciuta", sono solo un ricordo.
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Si vede nel film la mano di un grande regista. La fotografia è splendida. Purtroppo è solo un caleidoscopio di immagini che non commuove, non suscita emozioni, è di una bellezza perfetta ma fredda. Ed è stato girato di fretta. Non si ferma su una scena (escluso alcune) per più di una manciata di secondi. E quando appaiono attori importanti come Leo Gullotta li fa recitare per poco tempo. E' vero che l'autore vuole rappresentare la corsa del tempo, ma questo è un tempo troppo, eccessivamente veloce. Ci sono anche troppi attori, quasi tutti gridano, in dialetto o quasi. Alcuni attori si confondono (come la madre di lei). I due attori principali recitano freddamente. Ormai grandi film come "Nuovo cinema Paradiso", o "L'uomo delle stelle", o ancora il penultimo, straordinario "La sconosciuta", sono solo un ricordo. Non riesco a capire perché il regista abbia voluto fare questa scelta. Avendo quasi tre ore a disposizione poteva benissimo concentrarsi su pochi fatti importanti e trasmettere emozioni, oltre che a riflessioni sugli eventi accaduti in Sicilia in 80 anni. Comunque, un regista come Tornatore può fare la scelta che vuole. Questa è la mia opinione. I critici, in maggioranza hanno apprezzato questo film, ma non eccessivamente. Al pubblico è piaciuto, più o meno, ma ho sentito anche chi si è annoiato a morte.
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charlievega
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lunedì 12 ottobre 2009
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un film noioso
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Si tratta di un film noioso e lunghissimo. Vorrebbe essere poetico ma scade in banalità, come risolvere situazioni drammatiche con gag da avanspettacolo e non mi dite la storiella che la riflessione prende origine da etc etc. Bene hanno fatto a Venezia a non premiarlo. Ho sbadigliato per una buona metà del film. Esemplare del metodo Tornatore la sequenza su Portella della ginestra : Vanno a comprare i bottoni con la faccia di quelli che hanno intenzione di fare uno scherzo, poi c'è la scena della manifestazione, e infine una inquadratura di un giornale che parla di Portella. Immagino cosa capiranno gli Americani. Con tutti i soldi che hanno speso il prodotto doveva esser migliore. E, per favore, non paragoniamolo a Bertolucci o Olmi.
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(di frost)
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lupodellasteppa
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lunedì 12 ottobre 2009
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noia e delusione
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Bisogna essere siciliani per apprezzare questo film? Probabilmente si, ma questo ovviamente è limitante per un film che pretende di essere capolavoro. Nel film sono presenti molti riti e tradizioni della Sicilia, questo si capisce, peccato che non se ne capisca il significato. Sono troppi i riferimenti e mai spiegati, questo non fa che appesantire di incertezze una trama inconsistente, fatta di storie non sviluppate e personaggi misteriosi. Il cast molto ricco, mi sembra oltretutto non sempre all'altezza, sembra una forzatura il voler mettere per forza più siciliani possibile nel film. Che dire degli effetti speciali, veramente imbarazzanti.Insomma questo film è una vera delusione, a partire dalla trama, banale e ridicola: cose già fatte e già dette, in modi migliori peraltro.
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Bisogna essere siciliani per apprezzare questo film? Probabilmente si, ma questo ovviamente è limitante per un film che pretende di essere capolavoro. Nel film sono presenti molti riti e tradizioni della Sicilia, questo si capisce, peccato che non se ne capisca il significato. Sono troppi i riferimenti e mai spiegati, questo non fa che appesantire di incertezze una trama inconsistente, fatta di storie non sviluppate e personaggi misteriosi. Il cast molto ricco, mi sembra oltretutto non sempre all'altezza, sembra una forzatura il voler mettere per forza più siciliani possibile nel film. Che dire degli effetti speciali, veramente imbarazzanti.Insomma questo film è una vera delusione, a partire dalla trama, banale e ridicola: cose già fatte e già dette, in modi migliori peraltro. Il film sul finale comincerà ad annoiarvi pur avendo una struttura molto veloce, il fatto è che avrete l'impressione di guardare un trailer, o per essere più cattivi, una puntata di "blob", di 2ore e mezzo. Da tornatore obiettivamente ci si aspettava di più.
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sirio
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lunedì 12 ottobre 2009
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quando si vuole strafare
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Sono andato a vedere "Baaria" spinto dalle migliori intenzioni. Mi avevano descritto un film epico, una saga di una famiglia, eppure già dopo 20 minuti mi sono reso conto che si trattava di un film assolutamente presuntuoso, anzi, permettetemi di definirlo "troppo". Troppe scene corali, troppo legato alla conoscenza pregressa della storia d'Italia - a parer mio se non si conosce la storia d'Italia non si capisce un bel nulla del film - troppo poca la trama, troppi attori famosi (quel Beppe Fiorello che non si capisce chi sia, cosa voglia dire, perché sia lì, uccidetelo, per favore, ovviamente non Beppe Fiorello, il suo personaggio...) per parti minime... Solo Visconti, Kurosawa e qualche volta Yimou riescono a fare dell'epica facendo fare piccole parti a grandissimi attori.
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Sono andato a vedere "Baaria" spinto dalle migliori intenzioni. Mi avevano descritto un film epico, una saga di una famiglia, eppure già dopo 20 minuti mi sono reso conto che si trattava di un film assolutamente presuntuoso, anzi, permettetemi di definirlo "troppo". Troppe scene corali, troppo legato alla conoscenza pregressa della storia d'Italia - a parer mio se non si conosce la storia d'Italia non si capisce un bel nulla del film - troppo poca la trama, troppi attori famosi (quel Beppe Fiorello che non si capisce chi sia, cosa voglia dire, perché sia lì, uccidetelo, per favore, ovviamente non Beppe Fiorello, il suo personaggio...) per parti minime... Solo Visconti, Kurosawa e qualche volta Yimou riescono a fare dell'epica facendo fare piccole parti a grandissimi attori. Ho percepito il desiderio di realizzare qualcosa di troppo rispetto alle reali esigenze di uno spettatore. Già ne "La meglio gioventù" di Giordana in alcuni momenti scadeva, pur essendo un film "extra strong", o nel lunghissimo "Novecento" di Bertolucci quanto era stupenda la parte I e quanto indulgeva la parte II. Ma in questo caso troppo battage pubblicitario, troppa enfasi nel definire un film che a parer mio è costato decisamente troppo rispetto a quello che si è ottenuto. Se Tornatore avesse potuto realizzare un film in quattordici puntate di due ore l'una forse il suo desiderio di gigantismo si sarebbe realizzato, avremmo un'opera faraonica ma affascinante, con piste narrative eleganti e che si intrecciano. Chi è la signora (Lina Sastri, nomen omen) che è del tutto uguale alla madre e che viene in casa con il figlio mezzo matto? Boh? Chi è il matto per strada (Beppe Fiorello, idem), che cosa fa, cosa c'entra nella storia, quale ruolo ha? Il grande Leo Gullotta, che cosa fa, a parte fornire il cappotto al rampantone che va a Roma (forse...) per incontrare chi? E la simbologia a parer mio si perde. Troppi riferimenti lasciati andare, le tre cime che nessuno riesce a colpire con un solo sasso, le serpi che escono dalle rocce... Ma che vuol dire? In alcuni momenti lo sa solo lui. La formazione di un pensiero comunista nel protagonista come avviene? Sulla via di Damasco? Gli appare Lenin che gli domanda perché non gli viene incontro? E chi lo sa. La crisi del Sessantotto, la reazione dei giovani di fronte ai veterocomunisti, ai togliattiani che sulla propria bara vogliono la Bandiera Rossa... appena sfiorata, tanto lo spettatore capirà se vuol capire. E il figlio, dove va? A studiare a Palermo? E' comunista come lui, o magari diventera un alfiere del Popolo della Libertà? Nel frattempo si spendono un monte di soldi. Tanto "Meno Male Che Silvio C'è", fa lui pubblicità per noi poveri ignoranti di cinema. E se questo film non verrà candidato all'Oscar, sarà perché la sinistra ha remato contro...
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carlobici
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lunedì 12 ottobre 2009
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un'occasione persa
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ho appena visto baaria e mi stupisco dell'entusiasmo di molti commenti,
è un film che si lascia vedere, specialmente nella seconda parte, carino ma non
è certo un capolavoro, è confuso, inconcludente, i personaggi sono poco trattati, certo scrivere di 50 anni di vita non è semplice, bisogna andare di fretta per forza, ma qui si è esagerato, avrei preferito un periodo più breve ma un racconto molto più incisivo della vita in sicilia, peccato speriamo che qualche altro regista ci pensi perchè il perido storico è molto importante e molto interessante.
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irene polimeni
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lunedì 12 ottobre 2009
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per chi sogna la sicilia
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Non lo colloco come capolavoro perchè, a mio giudizio, il capolavoro di Tornatore è "Nuovo cinema paradiso", film preferito della mia infanzia in cui il regista ha proprio raggiunto il suo apice. I "topoi" di Tornatore ci sono tutti : scenari politici e geografici storici, la figura del bambino ( e la sua corsa/volo), il ruolo del Cinema (e la sua storia, fin dagli inizi del cinema, quando ancora la proiezione delle diapositive era accompagnata dalla musica e dalla voce direttamente in sala), le musiche ineguagliabili del maestro Morricone e molto altro ancora..Per chi crede che Tornatore si ripeta, credo sia inevitabile quando si tratta di un artista che sviluppa una determinata poetica, e quella di Tornatore è la Sicilia, cantata, decantata e denunciata in tutte le sue parti.
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Non lo colloco come capolavoro perchè, a mio giudizio, il capolavoro di Tornatore è "Nuovo cinema paradiso", film preferito della mia infanzia in cui il regista ha proprio raggiunto il suo apice. I "topoi" di Tornatore ci sono tutti : scenari politici e geografici storici, la figura del bambino ( e la sua corsa/volo), il ruolo del Cinema (e la sua storia, fin dagli inizi del cinema, quando ancora la proiezione delle diapositive era accompagnata dalla musica e dalla voce direttamente in sala), le musiche ineguagliabili del maestro Morricone e molto altro ancora..Per chi crede che Tornatore si ripeta, credo sia inevitabile quando si tratta di un artista che sviluppa una determinata poetica, e quella di Tornatore è la Sicilia, cantata, decantata e denunciata in tutte le sue parti. Ciò che stavolta ha un po perplesso è il cambio di stile, che raggiunge l'onirico intessendosi con il mistico(vedi i vari simboli del serpente, le uova rotte..); quindi un cambio che può far pensare a un cambiamento di rotta, ma che credo invece essere semplicemente il livello paratestuale della medesima poetica: I siciliani e le loro superstizioni, per esempio, o anche solo la superstizione in generale, diffusasi nei tempi antichi e perpetrata nei secoli. Non credo che un autore di questo calibro possa permettere che si lasci nulla al caso e così, sotto questo punto di vista, anche le incongruenze drammaturgiche che poossono apparire(sempre che ce ne siano, non è detto che non siano volute), possono considerarsi poco gravi. Un tuffo nel passato che sfocia nel risveglio dal sogno e ritorno alla realtà attuale, un excursus su una parte di storia della Sicilia e dell'Italia tutta. Ritorno ai profumi e ai lavori agresti di un tempo con improvviso impatto/risveglio alla realtà odierna. Dopotutto Tornatore racconta la storia della vita attraverso un'impronta decadentista. Con l'occhio di un bambino che adora la sua terra, che percepisce e osserva il passare del tempo, restando però saldamente attacato alle sue tradizioni e non rinunciando mai a sognare così come solo i bambini sanno fare.
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libertine
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lunedì 12 ottobre 2009
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il cinema che fa sognare
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Questo è Cinema!Uscendo dalla sala sentivo commenti come :un film senza senso! Ognuno ha il dirito di esprimere una sua opinione visto che ha pagato il biglietto, ma di certo, nn è il film che ho visto io! Ho visto un film che emoziona,che diverte,ironico,bellissima fotografia,regia ed interpretazione.Non credo che sia neccessario che porti in sè grandi messaggi,o che che lascia riflettere,è un immersione nel passato,il restare bambini nel tempo e nei ricordi,della gente e paesi,e d'un tratto catapultati nel presente dove tutto è cambiato,dove tutto porta a pensare che sia stato (o lo è ancora) un grande sogno, con un gusto di fresca realtà e di dolce/amara nostalgia. Un augurio al regista (che porta nei grandi schermi grandi film) e a tutti quelli che hanno lavorato su questa produzione per la notte hollywood-iana.
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vipera gentile
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lunedì 12 ottobre 2009
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passato e presente, dramma e poesia.
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Ambientato in Sicilia, narra le vicende di una famiglia dall’epoca fascista ai giorni nostri. Suggestivo e toccante, ben delineati i personaggi e la trama.
Nella scena iniziale, Cicco, il padre del protagonista, gioca alle bocce con i suoi compagni e riceve il primo sopruso da parte degli adulti; ne fronteggia lo scherno con dignità senza lasciarsi intimidire. Così vivrà la sua vita fino alla fine. Suo figlio Peppino si conquisterà un ruolo politico nel partito comunista e sposerà Nannina contro il volere della famiglia di lei; qualcuno di lui dirà “Sa vestire.” L’abito fa il monaco … orgoglio e ambizione lo porteranno lontano dal primo lavoro di pastore iniziato da piccolo.
Il regista mescola abilmente passato e futuro trasmettendo allo spettatore le emozioni dei personaggi.
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Ambientato in Sicilia, narra le vicende di una famiglia dall’epoca fascista ai giorni nostri. Suggestivo e toccante, ben delineati i personaggi e la trama.
Nella scena iniziale, Cicco, il padre del protagonista, gioca alle bocce con i suoi compagni e riceve il primo sopruso da parte degli adulti; ne fronteggia lo scherno con dignità senza lasciarsi intimidire. Così vivrà la sua vita fino alla fine. Suo figlio Peppino si conquisterà un ruolo politico nel partito comunista e sposerà Nannina contro il volere della famiglia di lei; qualcuno di lui dirà “Sa vestire.” L’abito fa il monaco … orgoglio e ambizione lo porteranno lontano dal primo lavoro di pastore iniziato da piccolo.
Il regista mescola abilmente passato e futuro trasmettendo allo spettatore le emozioni dei personaggi. Sono da sottolineare alcune scene significative: quando Peppino invita a ballare Nannina ponendo fine a un’epoca in cui gli uomini e donne dovevano ballare solo tra loro; ricorda il film “La ragazza con la pistola” con Monica Vitti, sempre ambientato in Sicilia, negli anni ‘60. Quando Nannina porta i figli in una chiesa dove un pittore aveva dipinto Peppino in una scena religiosa e trovano l’affresco copertola una mano di vernice. Quando la nonna racconta come suo padre era stato assassinato dai mafiosi. Quando Peppino,come rappresentante del partito, consiglia un compaesano di ricorrere all’Inps; ad a ogni rifiuto, questi si arrabbia con lui e, quando, all’ennesimo ricorso, avrà finalmente quanto gli è dovuto, non lo ringrazierà neppure. Poi c’è la scena della donna poverissima che chiede al macellaio gli avanzi per il gatto che sono in realtà per lei e la figlia; e rifiuta di chiedere aiuto ai vicini rischiando di morire di fame, perché dice: “Meglio morti che sparlati.”
Infine Peppino accompagna il figlio alla stazione e lo saluta ostentando calma e distacco; poi si immagina mentre corre a perdifiato dietro al treno agitando le braccia e mostrando tutta la sua emozione e il suo dolore. Si guarda intorno e vede una Baaria moderna, piena di macchine e moto, completamente diversa dal paese dove è cresciuto; le immagini scorrono fino alla scena finale che è ridondante di speranza e umanità.
Da vedere.
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athon
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lunedì 12 ottobre 2009
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probabile oscar
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film capolavoro, per Tornatore probabile il secondo Oscar nella prossima primavera, dopo il primo posto di Nuovo Cinema Paradiso, il mancato Oscar per L'uomo delle stelle, Tornatore si presentò a Los Angeles facendo lo sbruffone e dal probabile secondo Oscar, gli americani per punirlo all'ultima ora decisero di non darglielo, se no anche L'uomo delle Stelle sarebbe stato la seconda statuetta.
La terza nomination fu per La Sconosciuta, un film in stile francese anni 60/70, film che e stato molto apprezzato a Los Angeles e per pochi voti non arrivò per l'ennesimo Oscar.
Baaria?
Baaria molto probabilmente sarà il risarcimento del secondo oscar non dato per L'uomo delle stelle.
In questi giorni negli USA attendono con ansia il nuovo capolavoro di Tornatore, un film che piacerà più agli americani, che sono da anni affascinati dal mondo Italia dal punto di vista del racconto di una cultura, quella italiana.
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film capolavoro, per Tornatore probabile il secondo Oscar nella prossima primavera, dopo il primo posto di Nuovo Cinema Paradiso, il mancato Oscar per L'uomo delle stelle, Tornatore si presentò a Los Angeles facendo lo sbruffone e dal probabile secondo Oscar, gli americani per punirlo all'ultima ora decisero di non darglielo, se no anche L'uomo delle Stelle sarebbe stato la seconda statuetta.
La terza nomination fu per La Sconosciuta, un film in stile francese anni 60/70, film che e stato molto apprezzato a Los Angeles e per pochi voti non arrivò per l'ennesimo Oscar.
Baaria?
Baaria molto probabilmente sarà il risarcimento del secondo oscar non dato per L'uomo delle stelle.
In questi giorni negli USA attendono con ansia il nuovo capolavoro di Tornatore, un film che piacerà più agli americani, che sono da anni affascinati dal mondo Italia dal punto di vista del racconto di una cultura, quella italiana.
Negli USA, amano i film italaiani dove si racconta la storia italiana e i suoi costumi.
Io giro molto negli USA e sò che molto probabilmente Tornatore riceverà il suo secondo Oscar, non perchè il film piaccia agli italiani,ma sopratutto un film che piacerà agli americani.
In Italia difficilmente si apprezzerà il cinema di Tornatore, fu così anche per il Nuovo Cinema Paradiso, dove all'inizio il film fu sottovalutato, poi d'incanto dopo l'oscar a Hollywood in Italia si e riscoperto Nuovo CInema Paradiso.
Il film Baaria e un autentico capolavoro in stile Made in Italy, il film creato per l'esportazione all'estero.
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[+] invece....
(di frost)
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il drugo
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domenica 11 ottobre 2009
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ammazzare il regista come il bue
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Premetto che non sono ne un iscritto alla LAV ne ad altri siti antianimalisti me non sono vegetariano ma dopo aver visto una schifezza di film come baaria sto pensando seriamente di diventare e inscrivermi ad entrambi le cose.Solo ora ho la l'assoluta verità che nuovo cinema paradiso sia di altro autore e regista,copiato da tornatore.M a come è possibile fare un film cosi deficiente e per lo più uccidere un toro con un chiodo in altro paese.SPARATI DEFICIENTE E SMETTI DI FRODARE GLI ONESTI CITTADINI CHE PAGANO LE TASSE.
[+] spero che lei sia denunciato.
(di marezia)
[ - ] spero che lei sia denunciato.
[+] educazione civica
(di marezia)
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[+] errore
(di marezia)
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(di edward teach)
[ - ] non ti preoccupare drugo
[+] caro edward,
(di marezia)
[ - ] caro edward,
[+] presto batterà un colpo.
(di marezia)
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(di frost)
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