robbie22
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venerdì 22 gennaio 2010
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un occasione persa
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Non riesco ad esprimere nessuna commento in positivo o in negativo.Il film è slegato e nello stesso tempo pieno di collegamenti storici e di cronaca confusi.Come dice mia moglie <>.Ci aspettavamo di più,da Tornatore.
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marezia
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giovedì 21 gennaio 2010
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goldy,
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lo dicevo io e CONTINUO a dire che avrebbe meritato di concorrere. Il fatto che ciò non sia successo non muta la sostanza della pellicola che è BELLISSIMA oppure, per i più aridi, di tutto rispetto. Come i critici a volte dicono STUPIDAGGINI così anche i selezionatori possono sbagliare anche perché nella promozione il marketing è una voce quasi fondamentale e la discrezionalità può seguire strade oscure... Peccato!
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goldy
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mercoledì 20 gennaio 2010
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oscar
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Chi diceva che il film avrebbe partecipato alla cinquina dei cinque migliori film stranieri per gli Oscar e che avrebbe vinto tutto sul mercato i8nternazionale?
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frost
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mercoledì 20 gennaio 2010
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oscar: il film di tornatore non passa la selezione
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Oscar: il film di Tornatore non passa la selezione
Come avevo previsto e auspicato. Rimasto a bocca asciutta...in tutti i festival del mondo. Molto bene.
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frost
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lunedì 18 gennaio 2010
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seconda botta..dopo venezia niente golden globe!!!
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Aspettiamo gli Oscar, vediamo intanto se sarà messo nella cinquina...ma a questo film mediocre niente premi, e questo ci conforta...Portatelo subito alla vendita e al noleggio almeno così riuscite a guadagnare con questa schifezza di film....
[+] caro frost,
(di marezia)
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pantera33
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mercoledì 13 gennaio 2010
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peccato, occasione perduta
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Non do una stella per rispetto all´impegno economico e agli attori,tutti bravi.
Difficile giudicare un film che sembra la pubblicita´del Mulino Bianco,spottone turistico per la Regione Sicilia e niente piu´.La sceneggiatura e´inesistente, si parla di tutto e di niente, i personaggi sono troppi e molti di loro non funzionali alla storia . Lo stile e´caramelloso con tagli di luce anni 70.
E´un film vecchio che fa il verso a Leone e Coppola senza averne le qualita´ma solo il packaging.
Il film si svolge nell´arco di una cinquantina di anni ma lo si capisce solo dal fatto che si passa dall´asino alla Mercedes Classe A.
Ripenso a film come Novecento, che qualcuno ebbe il coraggio di criticare a suo tempo e il confronto e´ impietoso.
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Non do una stella per rispetto all´impegno economico e agli attori,tutti bravi.
Difficile giudicare un film che sembra la pubblicita´del Mulino Bianco,spottone turistico per la Regione Sicilia e niente piu´.La sceneggiatura e´inesistente, si parla di tutto e di niente, i personaggi sono troppi e molti di loro non funzionali alla storia . Lo stile e´caramelloso con tagli di luce anni 70.
E´un film vecchio che fa il verso a Leone e Coppola senza averne le qualita´ma solo il packaging.
Il film si svolge nell´arco di una cinquantina di anni ma lo si capisce solo dal fatto che si passa dall´asino alla Mercedes Classe A.
Ripenso a film come Novecento, che qualcuno ebbe il coraggio di criticare a suo tempo e il confronto e´ impietoso. I peana della critica nostrana puzzano di leccaculismo.
Mi stupirei della nomination a miglior film straniero
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[+] troppo generosa
(di valeria1)
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vittorio
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martedì 12 gennaio 2010
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e' tornato il più grande regista italiano!!
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Torna Tornatore.....
Lo scorrere del tempo, le vicissitudini di una regione, gli occhi ingenui e speranzosi dei bambini, una terra arida e polverosa, una favola dei nostri giorni......
Film avvincente....con un finale commovente.....
Splendida inoltre la fotografia!!
Da non perdere.....
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joker91
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lunedì 21 dicembre 2009
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un gran bel film
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un film bellissimo,candiddato ai golden globe da poco fra l'altro.
un film che tornatore a voluto sin dal profondo del cuore e a fatto un ottimo lavoro.
tutte queste critiche negative non le reggo proprio forse i commentatori che mi hanno preceduto amano i cinepanettoni.
un bel film spero che venga preso in considerazione anche agli oscar,viva tornatore che assieme a salvatores ci rappresenta nel mondo,2 grandi registi premio oscar.
il film tra l'altro si avvale della mitica musica del genio ennio morricone,per chi di cinema ci capisce sa che questo uomo a musicato il cinema paradiso ma soprattutto il mitico film di sergio leone c'era una volta in america
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paolo schipani
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venerdì 4 dicembre 2009
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baarìa di giuseppe tornatore (italia,francia,2009)
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Corre il piccolo Peppino. E la sua trottola gira. Una corsa sfrenata verso il futuro, sulla linea del tempo su cui corre anche il suo piccolo paese nella provincia di Palermo: Bagheria. Corre Baarìa (Italia, Francia, 2009, 150’). Il bambino poi con un salto si alza in volo: sorvola il paese e lo osserva dall’alto.
Giuseppe Tornatore usa la forza del cinema per dare un’immagine ai suoi ricordi. Attraverso la metafora della corsa e del volo onirico del bambino, il regista riavvolge il nastro della memoria accampagnando lo spettatore in questo personale “amarcord”.
Il cinema permette di correre, girare, volare, sognare, ricordare. Tornatore lo sa, e trasporta anche noi, inizialmente, in questo vortice: miscela tra storia e magia.
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Corre il piccolo Peppino. E la sua trottola gira. Una corsa sfrenata verso il futuro, sulla linea del tempo su cui corre anche il suo piccolo paese nella provincia di Palermo: Bagheria. Corre Baarìa (Italia, Francia, 2009, 150’). Il bambino poi con un salto si alza in volo: sorvola il paese e lo osserva dall’alto.
Giuseppe Tornatore usa la forza del cinema per dare un’immagine ai suoi ricordi. Attraverso la metafora della corsa e del volo onirico del bambino, il regista riavvolge il nastro della memoria accampagnando lo spettatore in questo personale “amarcord”.
Il cinema permette di correre, girare, volare, sognare, ricordare. Tornatore lo sa, e trasporta anche noi, inizialmente, in questo vortice: miscela tra storia e magia.
Poi, quando i ricordi cominciano a svilupparsi cronologicamente, veniamo sommersi da una serie di immagini che si susseguono inesorabili. È quasi come sfogliare un album di fotografie che ripercorrono la storia intima del regista. Dal cinema alla fotografia. Miriadi di foto dai colori forti "quasiplasticheunadietrol’altraincalzanti" senza pausa dagli anni venti fino agli anni ottanta. Simile a un discorso senza virgole.
La colonna sonora di Ennio Morricone è, come di consuetudine, avvincente ed emozionante. Benché, accompagnata al ritmo delle immagini assuma anch’essa quella velocità che non le consente di essere “virgola” all’interno della narrazione.
Chiarisco: non è un film brutto quello di Tornatore. Soltanto corre. Mentre nella corsa iniziale del bambino anche noi in platea corriamo con lui, nel proseguio del film ci sentiamo fermi. Baarìa corre. Noi no. Noi siamo immobili, un po’ estranei durante il passaggio di questo treno: vediamo tanto ma “sentiamo” poco.
Ovviamente il “vedere tanto” consente di assaporare le molte esperienze vissute dal regista-Peppino Torrenuova (Francesco Scianna) nel corso degli anni: la vita contadina, il fascismo, la guerra, l’adesione al partito comunista, la storia d’amore con Mannina (Margareth Madè), per citarne alcuni. C`è tanta storia in Baarìa. Così come c’era tanta storia in Amarcord di Federico Fellini; ma Fellini amava essere “un gran bugiardo” e, quindi, alla storia aggiungeva sempre una bella dose di cinema.
Nel film di Tornatore troviamo lampi di cinema qua e là, perché «il cinema è bello», dice Peppino al piccolo figlio spaventato dal buio della sala cinematografica. Proprio il cinema aiuta a distinguere il passare degli anni: l’adulto Peppino porta il figlio a vedere Uno sguardo dal ponte di Sidney Lumet del 1962 e, in seguito, mentre si salutano alla stazione prima della partenza del figlio (ormai cresciuto), è più volte inquadrata la locandina di Tre fratelli di Francesco Rosi del 1981.
Ma è in conclusione che Tornatore non può fare a meno della Settima Arte, quando riprende i panni del “deus” e decide di far incontrare passato e presente, realtà e finzione. Il piccolo Peppino sta ancora correndo; la trottola sta ancora girando. Noi, come all’inizio, riprendiamo a sognare.
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commentatore
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venerdì 20 novembre 2009
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commentatore
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I GIUDIZI SUL FILM SONO PERSONALI E VANNO RISPETTATI, OGNUNO E LIBERO DI ESSERE O NON ESSERE D'ACCORDO. IO DI CERTO POSSO DESCRIVERVI QUELLO CHE HO PROVATO A VEDERE IL FILM E PREMETTO CHE SONO BAGHERESE ANZI "Bariioto"
ERANO ANNI CHE NON PROVAVO CERTE EMOZIONI NEL VEDERE UN FILM MA ADDIRITURA RIVEDERE E RIVIVIRE CON I MIEI OCCHI I RACCONTI DEI MIEI NONNI MI HA EMOZIONATO FINO A FARMI PIANGERE. CMQ AL DI' LA DELLA STORIA DI BAGHERIA VOLEVO FARVI NOTARE MA SOPRATUTTO CAPIRE CHE QUESTO FILM HA DELLE RADICI E NOI SICURAMENTE SIAMO FRUTTO DI QUELLE RADICI
[+] hai ragione, però
(di gabriella)
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