Baarìa

La piovra gigante offerta in pasto ai commensali e poi disegnata dal Guttuso è il simbolo più forte che ho trovato nel film. O, meglio, i suoi grandi tentacoli, la testa enorme che rappresentano le istituzioni corrotte, le organizzazioni mafiose, lo Stato oppressivo e armato contro popolazioni inermi, la chiesa connivente che cancella i volti delle persone semplici dipinte sul soffitto, che non parla, che non vede, che non sente. Quella piovra è la sintesi più efficace che ho trovato nel film. La trama di rivolta, di riscatto, di emancipazione viene soffocata dai tanti tentacoli della piovra che si muovono, di volta in volta, che si allungano e strangolano, uno alla volta o insieme, sempre uniti, comunque. [+]

La piovra gigante offerta in pasto ai commensali e poi disegnata dal Guttuso è il simbolo più forte che ho trovato nel film. O, meglio, i suoi grandi tentacoli, la testa enorme che rappresentano le istituzioni corrotte, le organizzazioni mafiose, lo Stato oppressivo e armato contro popolazioni inermi, la chiesa connivente che cancella i volti delle persone semplici dipinte sul soffitto, che non parla, che non vede, che non sente. Quella piovra è la sintesi più efficace che ho trovato nel film. La trama di rivolta, di riscatto, di emancipazione viene soffocata dai tanti tentacoli della piovra che si muovono, di volta in volta, che si allungano e strangolano, uno alla volta o insieme, sempre uniti, comunque. Sullo sfondo, il cambiametno delle epoche: il fascismo, le reprssioni dei contadini del dopo guerra, fino al caos cittadino di oggi. Bello ma va spiegato. Ho visto la proiezione con alcune persone che alla fine si sono interrogate sul messaggio del film e l'interrogazione non ha trovato in loro risposte. Triste, ma specchio della società attuale che porta ad osservare ma a non prendere posizione. Luciano Dal Prato [-]

Capisco che i miei interventi non vi aggradino perché sempre centrati e giusti però se proprio chi vuole contestarli non riesce a farne a meno che eviti di cadere nel ridicolo e soprattutto non ricorra alla meschina abitudine di abbassare la propria valutazione in termini di stelle perché a questo gira dimostra veramente scarsa padronanza.

Il film ,a mio parere, non è un granchè,è scarno ,manca di quell'humus che contraddistingue i film di tornatore.in alcuni tratti quasi un documentario,lo spettatore avverte una sorta di incompletezza.il film risulta complessivamente pesante,amche se non mancano scene belle ed emozionanti

ok per qualche cameo, ma un film con 20 attori famosi che fanno solo una comparsata mi sembra veramente uno spreco di denaro,qualità e quasi risibile. Mi aspettavo un film più lento invece le quasi 3 ore sono passate bene, ma purtroppo lascia il sapore di qualcosa di incompleto e indefinito.. con poche vere emozioni, veramente bellissima la protagonista e comunque ben recitato.. tranne forse per l'attore che interpreta il protagonista adolescente. Non soddisfa le aspettative!

Se è vero che nel film è stato ucciso, sgozzato un animale, il film non vale la pena di essere visto. Simili atti non dovrebbero essere concessi dalla legge e una persona con un minimo di intelletto dovrebbe capire e condividere il valore ed il rispetto per la vita. Una scena vera di maltrattamento e uccisione in un film. Inqualificabile! Squallido e crudele. tratto dal comunicato stampa di veggiepride FILM "BAARIA" DI TORNATORE APPELLO PER UNA MOBILITAZIONE NAZIONALE In una scena del film Baaria di Giuseppe Tornatore viene mostrata l’uccisione di un bovino che viene colpito alla testa con un punteruolo conficcato nella fronte dell'animale. L'animale si accascia a terra e ancora cosciente gli viene tagliata la gola, il sangue zampilla in modo copioso mentre l'animale batte le palpebre e si muove leggermente fino a morire, alcune persone lo raccolgono in tazze per farlo poi bere ad un personaggio del film. [+]

Se è vero che nel film è stato ucciso, sgozzato un animale, il film non vale la pena di essere visto. Simili atti non dovrebbero essere concessi dalla legge e una persona con un minimo di intelletto dovrebbe capire e condividere il valore ed il rispetto per la vita. Una scena vera di maltrattamento e uccisione in un film. Inqualificabile! Squallido e crudele. tratto dal comunicato stampa di veggiepride FILM "BAARIA" DI TORNATORE APPELLO PER UNA MOBILITAZIONE NAZIONALE In una scena del film Baaria di Giuseppe Tornatore viene mostrata l’uccisione di un bovino che viene colpito alla testa con un punteruolo conficcato nella fronte dell'animale. L'animale si accascia a terra e ancora cosciente gli viene tagliata la gola, il sangue zampilla in modo copioso mentre l'animale batte le palpebre e si muove leggermente fino a morire, alcune persone lo raccolgono in tazze per farlo poi bere ad un personaggio del film. In questa vicenda, la voce della vera vittima rimane inascoltata, fra i rumori assordanti degli spot del film e degli annunci di candidature agli oscar. Vogliamo che questo grido di dolore emerga chiaramente, che sia udibile dalle orecchie di chi entrerà nelle sale pensando di vedere soltanto un'opera cinematografica e ne uscirà sapendo che in quest’opera un essere sensibile come lui è stato filmato impietosamente durante la propria agonia non per mostrarne la sofferenza, ma per strumentalizzarla a fini artistici. Per questo, Empatia Animale lancia un appello per una mobilitazione in tutto il paese a tutti gli attivisti e a tutte le persone che sentono forte il senso di ingiustizia e di dolore per l'uccisione di ogni singolo individuo. Chiediamo quindi di organizzare volantinaggi, presidi, iniziative di sensibilizzazione e di protesta davanti ai cinema, con lo scopo di mostrare apertamente quella sofferenza che i produttori del film, il regista, gli spettatori e noi tutti facciamo fatica a riconoscere. Abbiamo scritto un comunicato stampa, che contiene un dialogo che può essere distribuito, letto o recitato durante i presidi, che chiediamo di mandare a giornali ed altri mezzi di comunicazione e che ai giornali chiediamo di pubblicare. La prima iniziativa in programma si svolgerà Domenica 4 ottobre a Milano dalle ore 18 in piazza Duomo ang. via S.Radegonda [-]

Una sola parola: stupendo.e la sua candidatura a rappresentare l'italia agli oscar è meritatissima.Non può piacere solo agli ex democristiani o ai berlusconiani convinti(a dispetto dei finti complimenti che "il cavaliere" ha fatto a tornatore).Da andare assolutamente a vedere se si è amanti del vero cinema e non dei cinepanettoni o gli horror di serie B.

Nuovo cinama paradiso era un piccolo film con una grande anima, questo è un kolossal, ma completamente privo di emozioni vere, che ne formano l'anima.

In più di una recensione della devo dire interessante cernita (anche se manca il grandissimo Escobar che mi sarebbe proprio piaciuto sentire su questo titolo) c'è il riferimento alla mafia. Qualcuno addirittura dice nel film non ci sia e allora dico: ma dormiva? Oppure è come ha detto Tornatore negli studi di Porta a Porta esprimendo la sofferenza dovuta al sospetto che questa critica ne sottenda un'altra e cioè la seguente: se non si esplicita la mafia con chiare azioni di geuerriglia urbana, arresti o quant'altro (praticamente tutto quello che si vede nelle classiche fiction televisive) vuol dire che si sceglie di non combatterla? A pensar male si fa peccato ma a volta si indovina... LA MAFIA C'E' ECCOME! A parte che incombe dall'inizio alla fine ma c'è una scena in cui la madre di Mannina (nonna di Tornatore) giustifica il sostegno dato alla campagna elettorale del genero fin dall'inizio mal visto raccontando l'assassinio del padre e lo racconta con tanto di immagini quindi questa gente oltre ad avere la penna (o il pc) dovrebbe anche aprire le orecchie oppure essere meno in malafede, se lucida. [+]

In più di una recensione della devo dire interessante cernita (anche se manca il grandissimo Escobar che mi sarebbe proprio piaciuto sentire su questo titolo) c'è il riferimento alla mafia. Qualcuno addirittura dice nel film non ci sia e allora dico: ma dormiva? Oppure è come ha detto Tornatore negli studi di Porta a Porta esprimendo la sofferenza dovuta al sospetto che questa critica ne sottenda un'altra e cioè la seguente: se non si esplicita la mafia con chiare azioni di geuerriglia urbana, arresti o quant'altro (praticamente tutto quello che si vede nelle classiche fiction televisive) vuol dire che si sceglie di non combatterla? A pensar male si fa peccato ma a volta si indovina... LA MAFIA C'E' ECCOME! A parte che incombe dall'inizio alla fine ma c'è una scena in cui la madre di Mannina (nonna di Tornatore) giustifica il sostegno dato alla campagna elettorale del genero fin dall'inizio mal visto raccontando l'assassinio del padre e lo racconta con tanto di immagini quindi questa gente oltre ad avere la penna (o il pc) dovrebbe anche aprire le orecchie oppure essere meno in malafede, se lucida. [-]

Grande sforzo produttivo, grande passione realizzativa, ma magri risultati artistici: il film della vita di Tornatore si scontra con una ambizione non supportata dal talento. Tornatore si conferma cineasta inadatto al grande affresco alla Bertolucci a alla Leone, e più portato al quadretto intimo a volte anche molto ispirato. Se è vero che il film contiene diversi momenti riusciti, a fallire è il progetto di insieme: il film procede per accumulo di episodi, e non per sviluppo narrativo; la prima ora è veramente faticosa da superare, il film stenta ad ingranare, la musica di Morricone è poco ispirata e spesso fastidiosa, i personaggi principali non hanno forza, la storia non ha dramma, né tragedia e come commedia è troppo dilatata e noiosa. [+]

Grande sforzo produttivo, grande passione realizzativa, ma magri risultati artistici: il film della vita di Tornatore si scontra con una ambizione non supportata dal talento. Tornatore si conferma cineasta inadatto al grande affresco alla Bertolucci a alla Leone, e più portato al quadretto intimo a volte anche molto ispirato. Se è vero che il film contiene diversi momenti riusciti, a fallire è il progetto di insieme: il film procede per accumulo di episodi, e non per sviluppo narrativo; la prima ora è veramente faticosa da superare, il film stenta ad ingranare, la musica di Morricone è poco ispirata e spesso fastidiosa, i personaggi principali non hanno forza, la storia non ha dramma, né tragedia e come commedia è troppo dilatata e noiosa. Un film da vedere una volta per togliersi la curiosità, ma come hanno già detto altri su queste pagine, da non rivedere, perchè non ti verrà mai voglia di farlo; così come a ben pochi, diciamocelo, viene voglia di rivedere altri film di Tornatore (Nuovo Cinema Paradiso, L'uomo delle stelle, La leggenda del pianista sull'oceano, Malena), a differenza di altri film che il tempo premierà assai di più o ha già premiato (La sconosciuta, Una pura formalità), più adatti alle corde di un regista il cui stile si trova più a suo agio negli spazi claustrofobici e nelle storie misteriose, piuttosto che nei larghi spazi di luogo e di tempo. E spiace assai che questo film ci rappresenterà nella corsa agli oscar: quanto di più avrebbe meritato "Vincere!" di Bellocchio, quello sì un "capolavoro" nel senso proprio del termine. [-]

Chiariamoci, il film è suggestivo e magistralmente diretto (Tornatore non è nato ieri), ma ho la netta sensazione che questo film abbia uno scopo più economico che puramente artistico: fatti e personaggi sembrano miscelati in una spirale temporale che sembra più un frullatore che un escursus storico; Troppi personaggi "macchietta", vicende personali e fatti storici vengono spogliati di quella drammaticità e di quel patos che gli avrebbero resi più umanamente realistici e "vissuti" e, invece, vengono raccontati come sketch da commediola all'italiana (niente a che vedere con quelli di Troisi che sono si comici, ma pieni di significato culturale e filosofico). Altra nota negativa, un toro viene sgozzato per girare una scena. [+]

Chiariamoci, il film è suggestivo e magistralmente diretto (Tornatore non è nato ieri), ma ho la netta sensazione che questo film abbia uno scopo più economico che puramente artistico: fatti e personaggi sembrano miscelati in una spirale temporale che sembra più un frullatore che un escursus storico; Troppi personaggi "macchietta", vicende personali e fatti storici vengono spogliati di quella drammaticità e di quel patos che gli avrebbero resi più umanamente realistici e "vissuti" e, invece, vengono raccontati come sketch da commediola all'italiana (niente a che vedere con quelli di Troisi che sono si comici, ma pieni di significato culturale e filosofico). Altra nota negativa, un toro viene sgozzato per girare una scena...poteva essere evitato con un po' di computer grafica. In altre parore scordatevi "Nuovo Cinema Paradiso" e altri, questo, non è il miglior film di Tornatore (per ora). Consiglio: andatevi a fare una pizza, al massimo lo nolleggiate in videoteca quando sarà disponibile. [-]