marezia
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domenica 27 settembre 2009
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puntata di cinematografo
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Come pensavo NESSUNO ha parlato del povero bovino forse per insensibilità nei confronti degli animali considerati evidentemente mezzi alla stregua di oggetti, oppure per spirito propagandistico, oppure semplicemente per non uscire fuori dal coro. A qualcuno non ha fatto impazzire, altri ne sono rimasti entusiasti ma al di là delle singole variazioni sul tema tanta banalità quindi amen. Dopo il plebiscito consegnamolo all'Academy senza illudere nessuno, il futuro è scritto.
Comunque w Claudia Endrigo, unico essere pensante.
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marconis.
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domenica 27 settembre 2009
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affascinante
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Commentare un film su Bagheria per me che a Bagheria ci sono nato e vissuto fino a ieri è come fare un tuffo nella mia infanzia. Terra martoriata dalla storia e dagli uomini, "mafiosi" che per la loro sete di potere hanno condizionato la vita di parecchie persone. Tornatore ci lancia comunque un messagio di speranza: la libertà vera è dentro di noi ed è un seme che rinasce anche quando la terra è talmente arida... Non credo che sia un film di facile impatto, ma la poesia con cui ci viene raccontato è sicuramente affascinante. Bellissima la fotografia, bellissime le musiche e il cast è davvero eccezionale. Un capolavoro di denuncia sociale, d'amore, di verità e di vita vissuta che ci appartengono e che ci farà riflettere a lungo sull'uomo e sulla sua dignità Pietro e Simonetta da Ravenna
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(di maryluu)
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tommasina
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domenica 27 settembre 2009
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film emozionante
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Un film bellissimo,ricco di fascino e di emozione,un film che ci ha ricordato le lotte per raggiungere la libertà,oggi tanto calpesata dai nostri GOVERNANTI,un film che ci ha commossi ed una colonna sonora a dir poco sublime.Era da tanto che non vedevo un film cosi intenso ed emozionante.
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(di maryluu)
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jos_d
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sabato 26 settembre 2009
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un nuovo omaggio di tornatore alla sua sicilia
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Dopo il premio Oscar “Nuovo Cinema Paradiso” (1988), il documentario “Lo schermo a tre punte” (1998) e “Malena” (2000), Giuseppe Tornatore, regista siciliano di Bagheria (PA), omaggia nuovamente la sua terra natale con un film appassionato che ripercorre, attraverso la storia di vita del suo protagonista, l’attivista politico Peppino Torrenuova (interpretato dall’emergente Francesco Scaccia), le grandi battaglie e trasformazioni politico-sociali che hanno caratterizzato alcuni decenni di storia italiana e siciliana in particolare: dal rigore del regime fascista alla tragica esperienza della guerra (giugno 1940-settembre 1943), dalle rivendicazioni separatiste dell’immediato dopoguerra alla nascita della Repubblica attraverso le prime elezioni politiche a suffraggio universale (2 giugno 1946), dalla stragge di Portella della Ginestra (1 maggio 1947) alla grande occupazione contadina dei latifondi corleonesi (autunno-inverno 1949-’50).
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Dopo il premio Oscar “Nuovo Cinema Paradiso” (1988), il documentario “Lo schermo a tre punte” (1998) e “Malena” (2000), Giuseppe Tornatore, regista siciliano di Bagheria (PA), omaggia nuovamente la sua terra natale con un film appassionato che ripercorre, attraverso la storia di vita del suo protagonista, l’attivista politico Peppino Torrenuova (interpretato dall’emergente Francesco Scaccia), le grandi battaglie e trasformazioni politico-sociali che hanno caratterizzato alcuni decenni di storia italiana e siciliana in particolare: dal rigore del regime fascista alla tragica esperienza della guerra (giugno 1940-settembre 1943), dalle rivendicazioni separatiste dell’immediato dopoguerra alla nascita della Repubblica attraverso le prime elezioni politiche a suffraggio universale (2 giugno 1946), dalla stragge di Portella della Ginestra (1 maggio 1947) alla grande occupazione contadina dei latifondi corleonesi (autunno-inverno 1949-’50).
La durata della pellicola -oltre due ore e mezza- è decisamente impegnativa, ma il rischio di annoiarsi è azzerato da un lato dall’ormai proverbiale coinvolgimento emotivo che caratterizza tutti i lavori di Tornatore, e dall’altro dalla partecipazione di un foltissimo cast, composto sia da star di fama internazionale quali Michele Placido, Raul Bova e la madrilena Angela Molina, ma soprattutto dai più simpatici attori siciliani, quali Nino Frassica, Aldo Baglio, Giuseppe Fiorello, Salvatore Ficarra e Valentino Picone.
In conclusione, si tratta di un film assolutamente coerente con la produzione precedente di Tornatore e che quindi non aggiunge molto di nuovo rispetto ad essa, ma che rappresenta comunque un’ulteriore prova delle eccezionali doti espressive di un regista che si delinea sempre più come uno dei massimi esponenti, se non il più grande in assoluto, del panorama cinematografico italiano contemporaneo
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(di njnettaa)
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djfilippo
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sabato 26 settembre 2009
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baaria e i siciliani
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Bel film, sotto tutti i punti di vista.Parla della liberta', e soprattutto la storia di Bagheria, citta' delle ville. Diciamo che e' un film moooooooooooooolto autobiografico, e puo' anche non essere capito.Se si lasciano da parte orgoglio e pregiudizio, si puo' cogliere il senso del Film. Andatelo a vedere.
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kilkenny
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sabato 26 settembre 2009
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aldo
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Cataldo Baglio nome d'arte Aldo di Aldo Giovanni e Giacomo per intenderci dichiarò in un'intervista a MATRIX di nn sentirsi siciliano ma che aveva solo un legame in quanto i suoi genitori sono di Palermo....Secondo le sue dichiarazioni un attore nn siciliano nn può far parte di un film come BAARIA!!!
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sandrino89
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sabato 26 settembre 2009
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bello
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Un film corale! Un film dove ci sono più protagonisti invece di uno solo! Pellicola molto particolare e raffinata dal punto di vista estetico a mio parere indiscutibile! Con un leggero amaro in bocca, ma affatto deluso! Certo è un pochino diverso dal suo ultimo film "La sconosciuta" dove il personaggio principale ha una storia dietro di se che si scopre con il passare dei minuti! Qui invece la storia del protagonista la si vive fin dalla sua infanzia! Non è il capolavoro di Tornatore ma resta pur sempre un ottimo film! Una boccata d'aria dai soliti film italiani! Una storia che si vive dal ventennio fascista alla democrazia cristiana dove viene mostrata una città che ha visto tutto e vedrà ancora molto! Solo il tempo deciderà il suo fato! Possiamo dire almeno che l'intento di Tornatore è riuscito.
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Un film corale! Un film dove ci sono più protagonisti invece di uno solo! Pellicola molto particolare e raffinata dal punto di vista estetico a mio parere indiscutibile! Con un leggero amaro in bocca, ma affatto deluso! Certo è un pochino diverso dal suo ultimo film "La sconosciuta" dove il personaggio principale ha una storia dietro di se che si scopre con il passare dei minuti! Qui invece la storia del protagonista la si vive fin dalla sua infanzia! Non è il capolavoro di Tornatore ma resta pur sempre un ottimo film! Una boccata d'aria dai soliti film italiani! Una storia che si vive dal ventennio fascista alla democrazia cristiana dove viene mostrata una città che ha visto tutto e vedrà ancora molto! Solo il tempo deciderà il suo fato! Possiamo dire almeno che l'intento di Tornatore è riuscito...rendere la sua città natale protagonista indiscussa del film (utilizzando secondo me con comicità molto delicata stile anni 60 e una crudezza già vista nella sconosciuta)! Complimenti!
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hermes
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sabato 26 settembre 2009
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eccessivo, compiaciuto, noioso.
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Noioso, eccessivo, esteticamente bello, AUTOCELEBRATIVO AL MASSIMO e compiaciutissimo. 2 h e mezza sono troppe. Concordo pienamente con Ferzetti, "un crescendo senza fine"
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andreyit
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sabato 26 settembre 2009
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una emozione indelebile
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premettendo che non sono un fan di tornatore anche se ho gradito alcune delle sue precedenti pellicole,vorrei spendere poche parole su un film che per me è un capolavoro e sara' ricordato negli anni.attraverso gli occhi di alcuni protagonisti si vede come una piccola provincia del palermitano per lo appunto Bagheria vive situazioni nel tempo come la poverta' la fine della guerra e l'affermarsi del comunismo antagonista della piu' antica e radicata mafia temuta del luogo.lo scorrere degli anni passa sia sul volto dei personaggi che sui loro sogni e sulle loro aspettative che purtroppo per alcuni vengono disilluse.il film descrive una societa' in evoluzione e nonostante sia caratterizzato da toni nostalgici e malinconici, non mancano tratti di pura comicita' ed ironia messa in rilievo dalla scelta di attori come ficarra e picone che nonostante in tutto il film si scambiano soltanto un saluto, sembrano uniti da un umor unico e irripetibile.
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premettendo che non sono un fan di tornatore anche se ho gradito alcune delle sue precedenti pellicole,vorrei spendere poche parole su un film che per me è un capolavoro e sara' ricordato negli anni.attraverso gli occhi di alcuni protagonisti si vede come una piccola provincia del palermitano per lo appunto Bagheria vive situazioni nel tempo come la poverta' la fine della guerra e l'affermarsi del comunismo antagonista della piu' antica e radicata mafia temuta del luogo.lo scorrere degli anni passa sia sul volto dei personaggi che sui loro sogni e sulle loro aspettative che purtroppo per alcuni vengono disilluse.il film descrive una societa' in evoluzione e nonostante sia caratterizzato da toni nostalgici e malinconici, non mancano tratti di pura comicita' ed ironia messa in rilievo dalla scelta di attori come ficarra e picone che nonostante in tutto il film si scambiano soltanto un saluto, sembrano uniti da un umor unico e irripetibile.pensandoci bene qualcosa che puo' stancare durante la visione, è il ruolo di beppe fiorello che puo' strappare un sorriso nel ruolo di cambia valute (il 90°% delle sue battute si limita a "vi scambio i dollari") poi dopo averlo sentito svariate volte, comincia a pesare. il resto del film è un susseguirsi di emozioni sapori profumi mode e passioni che noi gente moderna difficilmente potremmo capire,la poverta' l'amore la fame il rispetto la crescita gli ideali le superstizioni le tradizioni l'affermazione della donna la consapevolezza dell'individuo e l'arte si mescolano in un turbinio di sentimenti che lasciano presagire un finale drammatico che pero' viene evitato con un salto nel tempo compiuto dal protagonista che sembra abbia sognato una vita intera.per finire non sono un critico, e credo che per descrivere il film che ho visto potrei raccontare tutti i miei stati d'animo durante la visione, ma mi limito a dire che è la prima volta che lascio una sala cinematografica rumorosa per gli applausi e sara' difficile scordare i volti delle persone che non volevano alzarsi dalle poltrone anche durante i titoli di coda e i loro occhi trasognanti affascinati anche come me dall'ottima scelta della colonna sonora di ennio morricone.
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maryluu
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sabato 26 settembre 2009
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il costante ripetersi della storia dell'uomo 0
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Tornatore torna a narrare la sua Sicilia, dopo ben 21 anni dal suo celebre “ Nuovo Cinema Paradiso”, e lo fa in modo poetico ma anche estremamente reale.
“ A BAARIA la vita si dipana in poche centinaia di metri ma, ripercorrendole avanti e indietro, puoi imparare ciò che il mondo non saprà insegnarti”.
Dalle stesse parole del grande regista si scorge la profondità e il forte significato di questo “ Kolossal” costato ben 20 milioni di euro, nato soprattutto per far “ ricordare” e non solo per “ intrattenere”, unico scopo a cui il cinema italiano recentemente, purtroppo, ci aveva abituato.
Tornatore ci racconta addirittura un secolo di vita, con continuità dal 1930 al 1980, e con un inizio e una fine dedicati rispettivamente al 1910 e ai nostri giorni.
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Tornatore torna a narrare la sua Sicilia, dopo ben 21 anni dal suo celebre “ Nuovo Cinema Paradiso”, e lo fa in modo poetico ma anche estremamente reale.
“ A BAARIA la vita si dipana in poche centinaia di metri ma, ripercorrendole avanti e indietro, puoi imparare ciò che il mondo non saprà insegnarti”.
Dalle stesse parole del grande regista si scorge la profondità e il forte significato di questo “ Kolossal” costato ben 20 milioni di euro, nato soprattutto per far “ ricordare” e non solo per “ intrattenere”, unico scopo a cui il cinema italiano recentemente, purtroppo, ci aveva abituato.
Tornatore ci racconta addirittura un secolo di vita, con continuità dal 1930 al 1980, e con un inizio e una fine dedicati rispettivamente al 1910 e ai nostri giorni.
Un secolo fatto, come tutte le epoche storiche, di luci e ombre, di contraddizioni e verità non assolute.
Alla trama storica si intreccia la trama “emozionale” fatta di tantissime microstorie che si inseriscono in quella principale di Peppino (Francesco Scianna), un siciliano che si scontra con l’illusione della politica , e Mannina ( Margareth Madè) , la sua splendida moglie.
Il regista stesso sottolinea che si tratta di una sorta di opera corale e che ogni personaggio è un mondo a se stante, che si fonde nella maxistoria generale, e per questo è importantissimo. Talora anche più degli attori principali.
Non a caso tra i 197 attori secondari e le ben 35.000 comparse , spiccano nomi famosissimi quali:
“ Monica Bellucci”, “ Raul Bova”, “ Michele Placido”, “ Vincenzo Salemme”, “Beppe Fiorello”, “ Ficarra e Picone”, “ Giorgio Faletti”, “ Nino Frassica”, “ Leo Gullotta”, “ Laura Chiatti”, Nicole Grimaudo” e molti altri ancora, che rendono il complesso della storia davvero unico e sublime.
Il film infatti non narra una storia, ma “ la storia”, la nostra storia in quanto uomini.
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[+] molto bene
(di andrea d)
[ - ] molto bene
[+] grazie andrea
(di maryluu)
[ - ] grazie andrea
[+] direi dal 1930 ad oggi ed oltre
(di karmovies)
[ - ] direi dal 1930 ad oggi ed oltre
[+] si hai ragione: è davvero attualissimo
(di maryluu)
[ - ] si hai ragione: è davvero attualissimo
[+] d'accordissimo con marilù!
(di evalove)
[ - ] d'accordissimo con marilù!
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