Subito dopo il liceo Elena inizia a lavorare come autista contro la volontà dei propri genitori. Così incontra Joro di cui si innamora e di cui rimane incinta. Quando il suo ragazzo l'abbandona, Elena deve prendere la dura decisione di dare il neonato in adozione.
Sono anni, quelli del regime comunista, in cui una donna che avesse un figlio illegittimo non era sicuramente benvista. Così Elena è costretta a trascorrere gli ultimi mesi della gravidanza in un istituzione - "la casa della madre e dei figli" - nascosta dagli occhi della società. Le altre ragazze della casa accolgono Elena con un proprio rito e nei mesi che seguono lei diventa testimone dei loro drammi di vita. Alla fine sarà lei a dover decidere se preferire crescere il bambino da sola.