Come in tutta l'Albania, l'occupazione fascista si fa sentire anche in un orfanotrofio gestito come un carcere. Il direttore costringe gli orfani a rimuovere i comunicati antifascisti. I bambini si indignano per questa mobilitazione forzata e, guidati da un insegnante, Luan, iniziano a considerare con sospetto ogni azione del direttore.