Brado

Film 2022 | Drammatico, +13 117 min.

Regia di Kim Rossi Stuart. Un film Da vedere 2022 con Saul Nanni, Kim Rossi Stuart, Viola Sofia Betti, Federica Pocaterra, Alma Noce. Cast completo Genere Drammatico, - Italia, 2022, durata 117 minuti. Uscita cinema giovedì 20 ottobre 2022 distribuito da Vision Distribution. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 - MYmonetro 3,17 su 21 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento mercoledì 12 ottobre 2022

Un figlio e un padre cercano di ricostruire l'amore e la vicinanza che avevano perduto. Il film ha ottenuto 3 candidature ai Nastri d'Argento, 1 candidatura a David di Donatello, In Italia al Box Office Brado ha incassato 207 mila euro .

Consigliato sì!
3,17/5
MYMOVIES 3,50
CRITICA 3,02
PUBBLICO 3,00
CONSIGLIATO SÌ
Un western esistenziale che dà spazio ai fantasmi di Kim Rossi Stuart.
Recensione di Paola Casella
venerdì 7 ottobre 2022
Recensione di Paola Casella
venerdì 7 ottobre 2022

Da tempo Tommaso non vede suo padre Renato, che vive in un ranch isolato da tutti. In quel ranch Tommaso è cresciuto insieme alla sorella Viola, ma da giovani adulti se ne sono allontanati, mentre il padre è rimasto lì a gestire una rustica scuola di equitazione, sempre più scorbutico e avulso dalla civiltà. La madre di Tommaso ha da tempo lasciato alle spalle la famiglia per circondarsi di fidanzati improbabili, e Renato ha cresciuto i due figli con l'intento di farli diventare "più forti di lui". Ora Tommaso viene richiamato al ranch per aiutare il padre a domare un "cavallo matto" che Renato considera il suo veicolo di riscatto. Ma per il figlio quel cavallo è solo un'altra delle scommesse perse in partenza da quel genitore burbero e dispotico.

Brado è il nome del ranch di Renato, ma potrebbe essere anche il soprannome di Kim Rossi Stuart, regista e cosceneggiatore (qui con Massimo Gaudioso): quella qualità indomabile è sempre stata un suo pregio come artista perché gli impedisce di appiattirsi sui luoghi comuni di tanto cinema italiano.

Questa sua terza regia, dopo Anche libero va bene e Tommaso, sembra far parte di un trittico di storie in qualche modo collegate, in cui i nomi dei personaggi si ripetono e i ruoli di Renato e della ex moglie Stefania sono interpretati dagli stessi attori (Rossi Stuart e Barbora Bobulova) del film d'esordio. In questo senso l'opera seconda del regista-sceneggiatore rappresenta un momento di transizione necessario per approdare alla maggiore compiutezza di Brado, che Kim ha dedicato a suo padre Giacomo.

Il genere di Brado è il western alla Clint Eastwood (esplicitamente citato nel film, e con cui Kim Rossi Stuart sembra avere molto in comune in termini di coerenza e spigolosità), con protagonista uno di quei cowboy che vivono la vita come una continua sfida (all'O.K. Corral) e i rapporti umani come un perpetuo duello. Renato è capace anche di decisioni feroci, come quella di annegare una cucciolata, che Tommaso guarda con orrore: e il figlio finirà per confrontarsi con scelte altrettanto drastiche per definire la propria identità.

Le luci di taglio, testimoni di un mondo crudele, lasciano però anche spazio agli scollinamenti cromatici di tramonti crepuscolari e romantici, e la fotografia di Matteo Cocco, anche operatore di macchina, è fondamentale nel concretizzare attraverso immagini contrastanti la visione del regista.

La sceneggiatura gestisce bene il contrasto padre-figlio, tema centrale nella filmografia di Rossi Stuart, e la regia procede per inquadrature classiche ma mai scontate (e mai televisive). Anche le musiche di Andrea Guerra sostengono la narrazione, ma Rossi Stuart impedisce loro di trionfare sul tono asciutto della storia, alternando ai crescendo emozionali scelte inaspettate (e chiudendo con Old Cowboy Song, a conferma del legame fra Brado e quel sottogenere del western "vecchio cowboy intenzionato a ribadire la sua irriducibilità").

Tutto il cast è all'altezza delle ambizioni di Rossi Stuart: a cominciare da Saul Nanni (il cui nome appare nei titoli di testa prima di quello del regista-attore), sempre credibile nel ruolo sofferto di Tommaso, per proseguire con due bellissime interpretazioni femminili, quella di Viola Sofia Betti nei panni di Anna, istruttrice di cavalli con i piedi ben piantati a terra, e Federica Pocaterra nel breve ruolo di Viola, la sorella di Tommaso, che ci fa desiderare uno spinoff tutto sul suo personaggio. Ed è curioso come anche nella vita nomi, cognomi e volti formino echi e rimandi: nel ruolo di Rachele, un alter ego giovanile di Stefania, c'è ad esempio Alma Noce, versione giovane della moglie di Kim Rossi Stuart ne Gli anni più belli.

Poiché il regista, come un cavallo selvaggio, "non sopporta le imposizioni", il western fa ad un certo punto uno scarto e apre ad una serie di digressioni che non giovano alla compattezza della storia, fino a quel momento nitida e a fuoco. Ma questo è tipico di un autore alla ricerca della propria espressione compiuta, che dia spazio a tutti i suoi fantasmi, per non ritrovarsi a dire a se stesso: "È tutto quello che sei riuscito a fare?".

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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
domenica 22 gennaio 2023
sergio dal maso

“Non ci si libera di una cosa evitandola, ma soltanto attraversandola.”  Cesare Pavese - Il mestiere di vivere   Brado è il nome di un ranch, o meglio, di un maneggio vecchio e diroccato. Sembra di trovarsi nel far west, invece è una imprecisata provincia italiana, arida e ventosa. Brado è anche l’animo del proprietario, Renato, un uomo di mezza età [...] Vai alla recensione »

domenica 16 luglio 2023
Felicity

Brado è un film che ti butta tutto addosso e ti può sputare anche in faccia tutto quello che prova. Un cinema vivissimo che non ha paura di sporcarsi le mani. Ogni personaggio è messo a fuoco dall’efficace sceneggiatura, ma è anche disegnato con le pennellate di un pittore che cerca ogni volta di dargli qualcosa di più: movimento e colore.

domenica 9 luglio 2023
dreamers

Brado è un film che da una parte conforta: ma allora qui in Italia siamo ancora capaci di scrivere, recitare, dirigere, illuminare...! dall'altra ti fa venire una gran rabbia: possibile che nessuno gli abbia gridato di fermarsi prima? Sì, perchè per un'ora e quaranta il film galoppa che è uno spettacolo: percorso netto, ostacoli superati con una compostezza solo [...] Vai alla recensione »

giovedì 2 marzo 2023
Gigno

Canovaccio scontato padre figlio, un pizzico di competizione sportiva, e finale super tragico prevedibile fin dall'inizio. 

sabato 21 gennaio 2023
Rita

Film interessante , non banale forse per questo uscito dalle sale prestissimo. Pone dei quesiti, confronta la durezza del padre alla dolcezza del figlio..Dov e' la vera forza ed il vero amore nel staccare la spina o nel stare vicino a chi soffre ..facendosene carico?  Molto particolare i rumori mentre mangiano....e vari omaggi oltre ai grandi. Da vedere per riflettere.

sabato 29 ottobre 2022
Giovanni Morandi

 Una brava critica parla del film come di un western alla Clint Eastwood. Sono parzialmente d'accordo, forse Clint un po' meno...ma il paragone è  azzeccato; qui la regia di Rossi Stuart, come in tutti I film del Mitico è asciutta e si limita a raccontare i fatti...ognuno, uscito dalla sala, ci potrà trovare quello che vuole.

mercoledì 26 ottobre 2022
athos

Un film noioso a cui manca una minima profondità. 

sabato 22 ottobre 2022
Alesabri

Bellissimo film , vibrante ed emozionante , drammatico e intenso . Ottima interpretazione di Kim Rossi Stuart e Saul Nanni , perfetti nel ruolo sofferto di padre e figlio. Mi è' piaciuto tantissimo 

sabato 22 ottobre 2022
irene

Si dice che certi film ti restano addosso ed è verissimo. E il bello è che te ne accorgi subito, appena uscita dal cinema, come me ieri. Di “Brado” ti restano addosso le croste di fango, il respiro dei cavalli, l’odoro di stalla; i cieli puliti di campagna e quelli stellati di notti limpidissime. Ma più di tutto ti resta addosso questo rapporto padre/figlio [...] Vai alla recensione »

sabato 22 ottobre 2022
cardclau

Il film di Kim Rossi Stuart BRADO è stato definito un western alla Clint Eastwood. A mio parere non è un western, non ci sono gli indiani, e Clint Eastwood non c’entra per niente. È vero, ci sono i cavalli, ma non basta. L’impressione è che tratti invece di un argomento estremamente frequente, che è la relazione tra genitori e figli.

giovedì 20 ottobre 2022
stefano73

 "BRADO". Renato gestisce da solo un maneggio in crisi. Nel tentativo di domare un cavallo selvaggio e nervoso si infortuna. Il ritorno del figlio creerà nuove inquietudini alla sua già tesa condizione umana di papà devastato. Kim Rossi Stuart, protagonista e regista, crea questo western all'italiana fatto di drammi ma anche riavvicinamenti e lezioni di vita. [...] Vai alla recensione »

FOCUS
INCONTRI
venerdì 28 ottobre 2022
Giulia Bianconi

Un uomo solitario e ruvido che non ha bisogno di nessuno, che si crede un Dio che può decidere della vita e della morte degli altri. Un ranch immerso nella natura selvaggia tra cavalli da domare. Il rapporto tra un padre e un figlio da risanare.

Nel suo terzo film da regista, Brado, Kim Rossi Stuart torna ad affrontare i legami famigliari, come aveva fatto nella sua opera prima Anche libero va bene. I nomi dei personaggi sono gli stessi, Renato e Tommaso, con un filo che lega le storie, la prima ambientata in città, la seconda all'aria aperta, in cerca di una libertà e di un respiro più ampi.

Il regista romano, 52 anni, qui anche incredibile protagonista insieme al bravo Saul Nanni, è riuscito a dare corpo e anima ad un western esistenzialista assai autentico e viscerale, al cinema dal 20 ottobre con Vision Distribution. Ce ne ha parlato partendo dalla sua genesi, nata dal libro autobiografico "Le guarigioni" edito da La nave di Teseo.

Rossi Stuart, tutto parte da questo suo romanzo...
Ho scritto "Le guarigioni" diviso in cinque racconti, alcuni anni fa, prima della pandemia, quando mi sono chiuso nel mio studio cercando nella scrittura una libertà diversa da quella cinematografica. Ho portato il libro a Carlo Degli Esposti, produttore di Palomar, e ho chiesto a lui il racconto da scegliere da cui trarre il film, che poi ho scritto con Massimo Gaudioso.

Il risultato è un western esistenzialista che ha al centro il rapporto padre-figlio
Volevo parlare di qualcosa di importante e capitale. Toccare un argomento urgente per me, come la storia d'amore tra un padre e un figlio, che prima si scaricano a vicenda carichi di letame, e poi iniziano a lottare inconsapevolmente per ritrovare quell'amore eterno, allenando insieme un cavallo.
Nel film c'è anche una visione edipica, con un padre che pone inconsapevolmente sulle spalle del figlio un fardello, obbligandolo a trovare una sua identità, attraverso battaglie più o meno cruente.
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Fortune Italia Entertainment in collaborazione con MYmovies nasce dalla sinergia e dalla collaborazione tra Fortune Italia e MYmovies, curato da Pier Paolo Mocci con la supervisione di Gianluca Guzzo.
L’industria del cinema e dell’audiovisivo con i suoi numeri, i dati e gli approfondimenti, le interviste, le analisi e i commenti più autorevoli sono al centro del progetto editoriale distribuito gratuitamente in digitale, con cadenza mensile.
Tra i protagonisti del numero zero, oltre a Kim Rossi Stuart, troviamo Andrea Leone, produttore e distributore di Leone Film Group e di Lotus Production, e Jaime Ondarza di Paramount+.

STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
giovedì 3 novembre 2022
Ilaria Mainardi
Gli Spietati

Una quindicina di anni fa Alan Bennett pubblicò un romanzo breve, che in Italia è uscito per Adelphi con il titolo di La sovrana lettrice. La storia è semplice e narrata con l'effervescenza e lo wit tipici dell'autore (e sceneggiatore e drammaturgo e attore) britannico: all'improvviso, per un incidente causato dai suoi welsh corgi, Elisabetta II scopre il piacere della lettura; la sua esistenza, scandita [...] Vai alla recensione »

venerdì 28 ottobre 2022
Michele Gottardi
Il Mattino di Padova

Clint Eastwood abita a Tarquinia. E ha gli occhi e il viso spigoloso di Kim Rossi Stuart, interprete e regista di "Brado". Tutto è aspro nel terzo film di Rossi Stuart, dagli uomini ai cavalli. Ma l'assunto complessivo è un viscerale esame dei rapporti padri-figli, su cui il regista investe da sempre, dal suo primo "Anche libero va bene" e col successivo "Tommaso".

giovedì 27 ottobre 2022
Valerio Caprara
Il Mattino

Senza dubbio coraggioso nell'andare a sfidare i presunti piani nobili del nostro cinema, "Brado" conferma la predisposizione del cinquantaduenne attore Rossi Stuart a mettersi dietro la macchina da presa unicamente quando un soggetto gli si attaglia in maniera esclusiva. Dopo "Anche libero va bene" e "Tommaso", il seducente e sensibile Kim si misura con il suo racconto "La lotta" contenuto nella raccolta [...] Vai alla recensione »

giovedì 27 ottobre 2022
Paola Brunetta
Cineforum

Brado, vivere allo stato brado, essere liberi. Riferito a una persona, significa «in condizioni di assoluta libertà, o anche in modo quasi selvatico, rozzo, poco socievole» (Dizionario Treccani). Libertà, irriducibilità. Anche libero va bene è non a caso il titolo del primo film di Kim Rossi Stuart da regista, anche se in quel caso la parola "libero" si riferiva al ruolo nel gioco del calcio, per il [...] Vai alla recensione »

lunedì 24 ottobre 2022
Paolo Fossati
Giornale di Brescia

Domare un cavallo selvaggio è un'impresa titanica, come realizzare un western d'autore, oggi, in Italia. Per provarci, Kim Rossi Stuart si è messo a nudo senza sconti. Il risultato è un film selvaggio, che ammalia, s'imbizzarrisce all'improvviso, corre consapevolmente il rischio di disarcionare gli spettatori e infine conquista territori emozionali incontaminati.

domenica 23 ottobre 2022
Alberto Cattini
Gazzetta di Mantova

Da un suo racconto ("La lotta"), Rossi Stuart ha tratto il film "Brado", il ter- zo per regia. Lui stesso interpreta un padre divorziato che si è chiuso in un maneggio di cavalli. Ultimamente gli è stato regalato un quadrupede molto irrequieto che sbalzandolo gli ha procurato la frattura d'un braccio. La figlia telefona al fratello (Saul Nanni) che lavora sospeso sul vuoto a piantare viti e bulloni [...] Vai alla recensione »

sabato 22 ottobre 2022
Giulia Ciccone
La Gazzetta di Parma

E' il film che non ci si aspetta di vedere. E' un western, ma dominato dai sentimenti. Ha atmosfere alla Clint Eastwood (peraltro chiaramente dichiarate), ma è ambientato nelle campagne del Lazio. E' avvincente, crudo e tenero al tempo stesso. E' l'opera terza da regista di Kim Rossi Stuart, che chiude idealmente il suo trittico riprendendo gli stessi nomi (Renato, Tommaso, Stefania e Viola) della [...] Vai alla recensione »

venerdì 21 ottobre 2022
Michele Anselmi
Cinemonitor.it

Trovo Kim Rossi Stuart un attore complesso, un regista interessante, un uomo tormentato (per i dolori inferti e patiti). Il suo progressivo ma non fanatico avvicinarsi alla fede cattolica me lo rende ancora più simpatico, benché io appartenga all'altra parrocchia, quella protestante. "Penso che ci sia tanto di buono, tanto tanto di buono, nel cristianesimo e per questo indago" ha confessato in una [...] Vai alla recensione »

venerdì 21 ottobre 2022
Adriano De Grandis
Il Gazzettino

Non mancano di certo le ambizioni a Kim Rossi Stuart nel suo ultimo film, il terzo da regista dopo "Anche libero va bene" e "Tommaso", ma non bastano sempre un po' di malinconia rarefatta, la decadenza degli anni, il rapporto conflittuale con i figli, le tensioni morali per raggiungere l'obiettivo di avvicinarsi al cinema di Clint Eastwood, qui pervicacemente rincorso dall'inizio alla fine.

venerdì 21 ottobre 2022
Fabrizio Croce
Close-up

Come una sorta di seguito, coltivato per quasi vent'anni, di Anche libero va bene,teso e vibrante esordio del 2006 , Brado, opera terza di regia a firma Kim Rossi Stuart, torna a confrontarsi, dopo il velato autoritratto dolceamaro di Tommaso (2016), con il peso specifico della paternità in un contesto esistenziale e, in questo caso anche paesaggistico, non riconciliato , aspro, selvatico.

giovedì 20 ottobre 2022
Stefano Giani
Il Giornale

Brado non è uno stato, ma è come se lo fosse. Semplicemente, è un ranch dove vive allo stato brado Renato, marito disadattato, incapace e refrattario a vivere nel mondo. I cavalli sono bizzarri e selvaggi quanto lui e il figlio Tommaso, cresciuto in quel ritaglio di universo ma maldisposto verso quel padre scorbutico, se n'è andato verso un destino non certo più prestigioso.

giovedì 20 ottobre 2022
Giulia Lucchini
La Rivista del Cinematografo

Terza prova da regista per Kim Rossi Stuart. Dopo Anche libero va bene (2006) e Tommaso (2016) l'attore torna nuovamente dietro la macchina da presa con un western esistenziale che racconta la storia di un padre e di un figlio. S'intitola Brado e vede protagonista insieme a Kim, nel ruolo di Renato, un padre scomodo, scorbutico e ingombrante, anche Saul Nanni, nel ruolo di suo figlio Tommaso.

giovedì 20 ottobre 2022
Giovanni Guidi Buffarini
Corriere Adriatico

Padre dispotico e amareggiato (Rossi Stuart) richiama al ranch il figlio Saul Nanni che da tempo si è allontanato da lui, s'è fatto la sua vita, al cantiere lo apprezzano mentre con la fidanzata tira aria di crisi. C'è da domare un cavallo, e il vecchio da solo non può farcela e la bestia selvaggia è la sua ultima possibilità di riscatto. Il padre, il figlio, il cavallo.

giovedì 20 ottobre 2022
Francesco Foschini
Duels.it

Il legame padre-figlio è il tema portante di Brado, terza esperienza di Kim Rossi Stuart dopo Anche libero va bene e Tommaso dietro la mdp, e in cui il western crepuscolare funge da contenitore atto a sviscerare i sentimenti - incancreniti, disillusi, rancorosi - di una famiglia atipica. Dopo tanto tempo, il giovane Tommaso (Saul Nanni) torna al ranch dal padre, il burbero Renato (Kim Rossi Stuart), [...] Vai alla recensione »

giovedì 20 ottobre 2022
Raffaele Meale
Quinlan

A volte è bello sognare a occhi aperti. Nel pieno degli anni Sessanta l'industria hollywoodiana era in profonda crisi, al punto da mettere a rischio la tenuta degli Studios. La diffusione capillare della televisione come medium di intrattenimento domestico aveva spinto in direzione di una desertificazione delle sale, anche perché il pubblico più giovane non trovava più interesse nella magniloquenza [...] Vai alla recensione »

mercoledì 19 ottobre 2022
Simone Emiliani
Sentieri Selvaggi

Non si uccidono così anche i cavalli? Non c'è una maratona di ballo come nel gran film di Sydney Pollack ma Brado ne condivide la stessa claustrofobia e disperazione. Il personaggio interpretato da Kim Rossi Stuart è un cavaliere stanco. È pieno di acciacchi, fa fatica a mettere la sella sul cavallo, è arrabbiato col mondo e maltratta una sua affezionata cliente.

mercoledì 19 ottobre 2022
Ilaria Falcone
NonSoloCinema

Tratto dal racconto "La lotta", contenuto ne Le Guarigioni di Kim Rossi Stuart (edito da La Nave di Teseo, 2019), sceneggiato da Massimo Gaudioso con lo stesso autore e regista (al suo terzo film dopo Anche libero va bene (2006) e Tommaso (2016), è un film di genere che pur nel suo impianto classico, e insomma anche prevedibile nel melodramma, è raccontato con realismo e interpretato con sobrietà. Vai alla recensione »

martedì 18 ottobre 2022
Tiziana Morganti
Asbury Movies

L'ispirazione per trovare la storia giusta o che, comunque, spinge per essere raccontata, può venire da molti e diversi luoghi. In primis, sicuramente, l'esperienza personale e i riferimenti culturali che ci hanno definito. Per Kim Rossi Stuart, tutto parte dal ricordo di una galoppata notturna con il padre e da una forte sensazione di libertà, forse mai più riprovata dopo.

martedì 18 ottobre 2022
Emiliano Morreale
La Repubblica

Kim Rossi Stuart ha diretto nell'arco di 15 anni tre film, sempre coraggiosi e non banali. Forse il migliore resta l'esordio, il ritratto di ragazzino di Anche libero va bene, ma pure il successivo Tommaso, dalle venature più autobiografiche, era stato sottovalutato da pubblico e critica. Nel caso dell'ultimo Brado siamo in atmosfere quasi americane, da Midwest, con la storia di un uomo in là negli [...] Vai alla recensione »

martedì 18 ottobre 2022
Francesco Del Grosso
Cineclandestino

Che Kim Rossi Stuart fosse uno dei migliori attori del panorama nostrano lo sapevamo già e non lo scopriamo di certo oggi che alle spalle ha una filmografia di tutto rispetto, impreziosita da una serie di performance che hanno lasciato il segno. In tal senso, c'è da dire che come il buon vino migliora con il passare del tempo. Abbiamo ancora davanti agli occhi l'intensa e toccante interpretazione in [...] Vai alla recensione »

NEWS
TRAILER
giovedì 15 settembre 2022
 

Regia di Kim Rossi Stuart. Un film con Kim Rossi Stuart, Barbora Bobulova, Saul Nanni, Alida Baldari Calabria, Viola Sofia Betti. Da giovedì 20 ottobre al cinema. Guarda il trailer »

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