| Anno | 2020 |
| Genere | Drammatico |
| Produzione | Gran Bretagna, USA |
| Regia di | Sally Potter |
| Attori | Javier Bardem, Elle Fanning, Salma Hayek, Branka Katic, Laura Linney, Dimitri Andreas Katia Mullova-Brind, Milena Tscharntke, Debora Weston, Aaron Joshua. |
| MYmonetro | 1,90 su 8 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 28 febbraio 2020
Una ragazza deve occuparsi di suo padre dallo stato mentale alterato. Al Box Office Usa The Roads Not Taken ha incassato 3,9 mila dollari .
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CONSIGLIATO NÌ
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Leo si sveglia nel monolocale di New York dove vive da solo in seguito al divorzio dalla moglie Rita. Affetto da un disturbo neurologico che lo riduce a una presenza catatonica, Leo riceve le cure di una badante e la visita della figlia Molly, che mette da parte il lavoro per accompagnare il padre a una serie di visite mediche. A chi gli sta intorno Leo appare a malapena consapevole di dove si trovi, ma all'interno della sua mente vivono, lucide e pressanti, altre vite alternative che sarebbero potute essere, se gli snodi e i traumi personali della sua esistenza lo avessero condotto a decisioni diverse.
A metà tra la rappresentazione viscerale del degrado mentale e lo slancio metafisico di realtà parallele in rotta di collisione, il micro-dramma di Sally Potter cerca di indagare gli effetti di una domanda naturale e comune: come sarebbe la nostra vita se fossimo rimasti con un altro partner, o se ci fossimo trasferiti altrove?
La regista di Orlando e dell'ultimo The Party tratta il tema non dal punto di vista razionale ma in chiave impressionista, usando il volto di Bardem - non certo nuovo alle performance estreme e totalizzanti - come una tela su cui si rincorrono veloci rimorso e gioia, dolore ed epifania. Fatidica è però la devozione suprema al sentimentalismo, che rende The Roads not Taken un film inerte ed esclusivamente reattivo, come la povera Elle Fanning nel ruolo di una figlia che le prova tutte per far emergere il padre a cui vuole bene dall'uomo che le sta davanti.
Mentre Bardem viaggia nella memoria, visitando un paesaggio messicano bruciato durante le celebrazioni del giorno dei morti e una locanda ventosa che affaccia sul mare della Grecia, il sound design aggressivo inchioda i personaggi in una New York claustrofobica e senza scampo. La sofferenza, mai sublimata in qualcosa di più alto, si fa pura miseria emotiva non dissimile da quella che dominava i film di Iñárritu e Arriaga nei primi anni duemila. Con Salma Hayek e Laura Linney confinate a brevi apparizioni, la dinamica tra padre e figlia è sì centrale, ma al tempo stesso inesplorata vista l'assenza-presenza di Bardem, ed è significativo che entrambi gli attori principali finiscano per recitare al di sotto delle loro capacità.
Quello delle vite non vissute è un tema fondamentale nell'esperienza umana, ed è ironico che sfidarlo in campo aperto produca qualcosa di così vuoto e lacrimoso. Ironia che si nascondeva già nel sottotesto della celebre poesia di Frost dallo stesso titolo, perché i bivi in fondo sono più simili di quanto sembra.
Javier Bardem non è nuovo ad interpretazioni impegnative, prestando il suo volto e il suo carisma a figure di uomini problematici, borderline, malati o semplicemente piegati dal destino. Non fa eccezione la sua ultima interpretazione nel ruolo di Leo, a servizio di Sally Potter per The Roads Not Taken. Un titolo forse ambiguo, che ci porta a pensare che il protagonista, nel mezzo della sua confusione [...] Vai alla recensione »
Sono ventiquattro ore di vita di Leo (Javier Bardem) il tema dell'ultimo film di Sally Potter, in concorso al festival del cinema di Berlino, Roads not taken. Le "strade non prese" del titolo, ovvero parafrasando le occasioni non colte, sono quelle che la vita di Leo gli avrebbe riservato, ma che lui non ha saputo o potuto o voluto percorrere. Trasferitosi da giovane dal Messico negli Stati Uniti, [...] Vai alla recensione »
Ci sono film sbagliati che riescono ad avere un loro bislacco, paradossale fascino. E poi ci sono film sbagliati durante i quali pare di intravvedere che perfino cast & crew non fossero così convinti: è il caso, purtroppo, dell'inerte mélo con derive vagamente fantasy firmato da Sally Potter, il cui coraggio nel confezionare un cinema spesso fuori dalle etichette continuiamo ad ammirare.
Un telefono squilla ininterrottamente a ritmo costante mentre dallo schermo nero compaiono in sincrono i nomi degli attori del film. Così inizia ,The Roads Not Taken in una maniera perfettamente calibrata, matematicamente equilibrata. Il montaggio delle prime inquadrature è nuovamente scandito dai suoni dell'apparecchio telefonico e tutto viene bilanciato con precisione.
Una giornata nella vita di Leo e sua figlia Molly, mentre affronta le sfide della mente caotica di suo padre. Il viaggio di Leo assume un carattere allucinatorio mentre contempla le vite alternative che avrebbe potuto vivere. Molly è una bella ragazza che si dedica anima e corpo ad assistere il padre Leo, affetto da una forma di disabilità mentale, senile o qualcosa del genere.
Sally Potter è considerata una regista femminista. In The Roads Not Taken ha scelto Javier Bardem per il ruolo principale, la vera protagonista però è Elle Fanning, che ne interpreta la figlia. Un uomo giace immobile in un letto. È Javier Bardem, e il ricordo va subito a Mare dentro dove l'attore interpreta un uomo paraplegico. L'uomo in questo film, Leo, anche se con difficoltà, riesce ad alzarsi [...] Vai alla recensione »
Le doppie o molteplici identità che si nascondono dietro ogni persona hanno affascinato spesso Sally Potter. Da Orlando a The Man Who Cried fino all'ultimo The Party, ci sono sempre elementi che rivelano progressivamente i protagonisti del cinema della regista londinese. Quasi sempre però alle intenzioni non corrispondono i risultati. Anzi, il cinema della Potter spaccia frequentemente i suoi sentimenti [...] Vai alla recensione »
Javier Bardem è Leo. Lo conosciamo quando non risponde alla figlia Molly (Elle Fanning), né al telefono, né alla porta di casa. È un uomo malato: non riconosce più nessuno, forse ha l'Alzheimer, forse sogna esistenze parallele. Molly gli starà accanto fino a consumare l'ultima lacrima, sperando di avvertire nel padre un risveglio importante. Sally Potter va alla deriva con un film insopportabilmente [...] Vai alla recensione »
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